AUDIO
FINESTRE
Tiene stretto il suo cuore di pietra,
la casa abbandonata.
Memorie difende
di fuochi perduti e affamati umani.
Ha brividi e fruscii,
minuti e anni in transito pigro.
Non tengono le vecchie imposte
disperate cadono
ombre scivolano.
“Solo l’ombra conosce
i segreti delle case sbarrate,
solo il vento respinto
o sul tetto la luna che fiorisce”
mi sussurra Pablo
pallido e duro poeta di provincia.
Ed è fantasma
in questa ruvida imperfezione dei muri,
mattoni di fiamma appassita,
scabri intonaci e cadenti.
Sono occhi fondi le finestre,
cantano il prodigio dell’abbandono,
impassibile solitudine.
……
“Guardo e sono triste,
non c’è il granaio,
immagino che vita grama”
mormora Dino,
antico amico e solare.
Sconnesso il tetto,
la pioggia crepita, dolce musica
si insinua come di lacrime.