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ACQUA INQUINATA A CENCENIGHE ZONA LUXOTTICA
Gestione Servizi Pubblici informa che a CENCENIGHE AGORDINO nelle LOCALITA’ FAE’, VARE BASSE, LUXOTTICA, FOCH E PRA’ DI MEZZO l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura. Previsto il servizio con autobotte.
VENETO IN GIALLO
Il Veneto è in zona GIALLA. Aperti bar e ristoranti ma solo con consumazione all’aperto, coprifuoco dalle 22 alle 5, scuola in presenza dal 70 al 100%, consentiti gli spostamenti tra regioni gialle ma non tra regione di colore diverso (in questo caso serve un pass per poter accedere alla regione di colore diverso), riaprono cinema, teatri, sale da ballo ma con capienza limitata e solo su prenotazione, ritornano gli sport di squadra e di contatto ma solo all’aperto e sarà vietato l’uso degli spogliatoi. Sono consentite visite a parenti ed amici per un massimo di 4 persone una volta al giorno.
EX PROVINCIALE TAIBON-AGORDO, STRADA CHIUSA FINO AL 31 MAGGIO
TAIBON Cantiere aperto tra Taibon, Taier e Brugnach sulla strada di campagna, (ex Sp 34): fino al 31 maggio la strada resterà chiusa da via Col di Lana (sabati, domeniche e festivi inclusi).
PROVINCIALE 10 DI ALANO, LOC. LE SORGENTI interruzione totale alla viabilità fino al 19 maggio, dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 18, esclusi sabato e domenica
LAVORI ALL’ECOCENTRO DI CENCENIGHE. CHIUSO DAL 5 AL 17 MAGGIO
CENCENIGHE Nei prossimi giorni inizieranno alcuni interventi di sistemazione presso l’Ecocentro di Cencenighe Agordino. Per consentire la realizzazione dei lavori previsti, la struttura chiuderà al pubblico dal 5 al 17 maggio 2021. Durante il periodo di chiusura i cittadini potranno accedere a qualsiasi Ecocentro del territorio dell’Unione Montana Agordina, verificando sedi e orari di apertura sul manuale informativo consegnato o su www.valpeambiente.it.
LA MAPPA DEI PUNTI VACCINALI DAL 9 AL 15 MAGGIO
IL FIASCO DOMENICALE: LA TERZA MANIFESTAZIONE DEI NO PAURA DAY, NO VAX, NO MASK…
Rsa da oggi si torna ad aprire le liste per accogliere gli ospiti con tutte le precauzioni e le direttive emanate dalla direzione sanitaria di ogni singolo istituto. Over 80 il 96,7% sono stati vaccinati. Su 440 mila over 80 veneti, 100 mila sono stati raggiunti a casa dai medici di base e dalle Usca.
FLOP: scarsa adesione alla manifestazione “No paura day”, pochi i contenuti dal palco in piazza e poca gente ad ascoltare peraltro tutti con mascherina, l’ultimo a relazionare si è trovato davanti al nulla i più avevano lasciato la piazza.
AGGIORNAMENTO COVID IN PROVINCIA: NESSUN DECESSO E 15 NUOVI POSITIVI
BELLUNO Nelle ultime 24 ore non sono stati registrati decessi di pazienti covid positivi, 15 le nuove positività in provincia di Belluno e 419 le persone attualmente positive.
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA | Terapia Intensiva | |
Ospedale di Belluno | 11 | 1 |
Ospedale di Feltre | 10 | 0 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi | |
Ospedale di Comunità di FELTRE | 8 |
TRAFFICO IN VALLE DEL MIS, COLLOCAZIONE DEI CARTELLI DA RIVEDERE
GOSALDO via vai continuo per la Valle dei Mis, soprattutto di motociclisti. Evidentemente non a tutti è noto che la strada oltre il lago arrivando da Sospirolo è chiusa dai primi di dicembre. Per la verità un cartello di chiusura non è collocato al bivio per Tiser (Valle del Mis) ma molto prima. Chi arriva da Rivamonte-Agordo il cartello lo vede, chi arriva dal Primiero non può vederlo perché oltre il bivio per Tiser e quindi imbocca la Provinciale del Mis.. C’è un cartello all’inizio della discesa per Tiser con un foglio attaccato al divieto, visto il traffico pare ovvio che non è visibile e sufficiente (foto2)
LUNA S’ASCIUGA AL SOLE… SALVATA DAI VIGILI DEL FUOCO
SEREN DEL GRAPPA Luna, un cane setter, caduta in una forra è stata salvata oggi pomeriggio dai vigili del fuoco, dopo l’allarme di un escursionista, che mentre risaliva la vecchia strada delle Saline in Valle di Seren a Seren del Grappa, ha sentito i guaiti di lamento dell’animale provenire dal sottostante canale. L’uomo ha notato una cinquantina di metri più in basso il cane, che girava in un piccolo spiazzo sul fondo della forra. I vigili del fuoco intervenuti con una squadra, hanno predisposto il recupero. Un operatore SAF (Speleo alpino Fluviale) si è calato sul fondo raggiungendo l’animale. La cagnetta sul fondo da 5 giorni è stata subito rifocillata con due bistecche. Terminato il lauto pasto, Luna ancora tremante si è fatta avvicinare ed è stata imbragata per essere recuperata. Ad attendere l’animale il felice proprietario, che da giorni ritornava in zona dove aveva smarrito l’amata cagnetta.
TANTI AUGURI A GIULIA FONTANIVE E LE SUE 103 PRIMAVERE
CANALE D’AGORDO auguri Giulia!!!
Giulia Fontanive 103 anni, l’altro giorno è stata fotografata dal nipote Ivan Cagnati mentre seminava l’orto. Donna granitica, anzi dolomitica Giulia, nata il 9 maggio 1918 quando a Canale d’Agordo si parlava tedesco con l’impero Austro Ungarico. Non a caso a Canale d’Agordo a portare gli auguri a Giulia anche il Console Austriaco
LE FOTO DELLA MATTINATA DEDICATA A GIULIA
LA DIRETTA DI RADIO PIU’
https://www.facebook.com/radiopiu/videos/1168661130248174
IL DISCORSO DEL SINDACO DI CANALE D’AGORDO FLAVIO COLCERGNAN (3 PAGINE)
Discorso console
IL TRENO DELLE DOLOMITI PER LA VALCORDEVOLE, I PARERI DEI SINDACI
VOLTAGO Francesca Della Lucia candidato a sindaco per Voltago
PLASTIC FREE: AD ALLEGHE, NEVEGAL E PIEVE DI CADORE LE GIORNATE ECOLOGICHE DEL FINE SETTIMANA
BELLUNO Tre eventi di raccolta organizzati da Plastic Free e da vari associazioni e gruppi locali si sono distinti in una giornata all’insegna dell’ambiente che dimostra quanto il territorio montano Veneto è ricettivo all’emergenza ambientale.
ALLEGHE Oltre 50 volontari infaticabili divisi in due squadre una sulle sponde del lago di Alleghe e l’altra lungo il Cordevole e l‘attigua strada si sono dati da fare dalle 7.45 del mattino sino alle 14. Armati anche di «senso civico e cultura ambientale» dice il sindaco Danilo De Toni, che ringrazia i suoi cittadini e l’associazione Plastic Free per aver collaborato alla giornata ecologica, organizzata dal Comune di Alleghe, dal Comune di Rocca Pietore e dal Gruppo alpini Monte Civetta. Sono state ripulite le sponde del lago di Alleghe, il torrente Cordevole e la camminata nel tratto Alleghe-Caprile nonché la strada attigua. I rifiuti in alcune erano tantissimi purtroppo la tempesta Vaia ha rotto molte discariche dell’alto Agordino che ha provocato lo spargimento dei rifiuti lungo il Cordevole.
LE FOTO DI ALLEGHE
IL VIDEO DA ALLEGHE
NEVEGAL L’iniziativa promossa dai gruppi Facebook Noi amiamo il Nevegal, Amanti Alpe del Nevegal-il Colle e dall’associazione Amici del Nevegal, in collaborazione con il gruppo Plastic Free Belluno – ha coinvolto oltre 40 persone, tra cui molti bambini. Suddivisi in cinque squadre, gli amanti dell’ambiente hanno ripulito una vasta zona attorno al piazzale, si sono spinti dal Santuario fino all’Alpe in fiore, lungo la strada di Pian Longhi, e hanno ispezionato le scarpate della salita che da Caleipo porta al Colle. Il materiale trovato è stato differenziato e sistemato in tre punti raccolta concordati con la società Bellunum, che nei prossimi giorni invierà i propri operatori per trasportare il tutto all’ecocentro.
LE FOTO
PIEVE DI CADORE Evento di raccolta ufficiale Plastic Free organizzato dalla referente di Pieve di Cadore Giulia Bridda all’omonimo lago. Nonostante stavolta la partecipazione sia stata scarsa, soli 11 volontari, hanno fatto una raccolta molto proficua.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLE SCUOLE DI BELLUNO
di Moreno Gioli
DAGLI ALBERI DELLA TEMPESTA VAIA ARRIVANO AD ABANO TERME 50 CEPPI PER AULE ESTERNE. IL DONO DEL COMUNE DI ALLEGHE
ABANO TERME (PD) I ceppi degli alberi spezzati dalla tempesta Vaia arrivano ad Abano Terme per creare delle aule all’aria aperta. Il dono è del comune di Alleghe che oggi, con una delegazione alleghese, farà visita al comune padovano per portare appunto i 50 ceppi da 30 kg ciascuno. Alle 11 il sindaco di Alleghe Danilo De Toni e gli accompagnatori saranno ricevuti alla scuola Vittorino Da Feltre da l’assessore all’istruzione di Abano Terme Cristina Pollazzi. Già resa nota la collocazione, 25 saranno disposti nel giardino della scuola dove avverrà l’incontro, mentre i restanti 25 verranno posizionati nel Giardino dei Giusti per formare un anfiteatro naturale per le attività di ascolto e di confronto.
DOPO TRE ANNI FELTRE DIVENTA LA CAPITALE EUROPEA DEL VETRO D’ARTE
FELTRE
MORENO GIOLI
IL SINDACO PAOLO PERENZIN
L’ARCHITETTO FERRUCCIO FRANZOIA
PALIO DI FELTRE: SANTA MESSA DI SAN VITTORE E NOMINA DELL’ARTISTA DEL DRAPPO
FELTRE Il Palio riparte e lo fa con un artista feltrino innovativo, chiamato ad elaborare il drappo 2021. E’ Luca Rento, noto per le sue videoinstallazioni con cui ama esprimersi, ad essere stato incaricato per questa edizione che ha un significato particolare. La novità è stata annunciata ieri dal presidente Eugenio Tamburrino in concomitanza con la cerimonia al Santuario dei Santi Vittore e Corona con cui il mondo del Palio ha reso onore ai Santi patroni della città, la cui festività ricorre il prossimo 14 maggio. Una liturgia sulla quale l’effetto Covid ha inciso ancora: l’accesso all’interno della chiesa è stato chiesa è stato limitato a un numero contingentato di sbandieratori e musici dei cinque gruppi cittadini (i quattro Quartieri e il Gruppo Sbandieratori Città di Feltre), accompagnati dal rispettivo stendardo e dai loro presidenti. Presenti anche il Direttivo dell’Associazione Palio Città di Feltre, e il Presidente del Consiglio Comunale – che ha per il Sindaco la delega alle manifestazioni – Manuel Sacchet. Al termine della funzione il Presidente del Quartiere Castello, Francesco Larese, ha riconsegnato nelle mani del Presidente dell’Associazione Palio Città di Feltre, Eugenio Tamburrino, e del Presidente del Consiglio Comunale, Manuel Sacchet, il drappo dei XV Ducati d’oro, il premio che – unitamente al drappo dipinto – viene assegnato al vincitore del Palio di Feltre. Con questo gesto, il Palio rimette ufficialmente il drappo, a testimoniare la concreta volontà di tornare a disputare le gare del Palio dopo lo stop forzato del 2020.
LUCE SULLE MALATTIE “INVISIBILI”. LA PIAZZA DELLA POESIA SI ILLUMINA DI VIOLA
PONTE NELLE ALPI Avere una malattia rara significa spesso combattere con pregiudizi e diagnosi tardive, tanto che il paziente è indotto a “chiudersi” nel proprio dolore e talvolta a rassegnarsi. Il timore è di non essere creduti dai familiari, che minimizzano i sintomi. O dai medici che, in difficoltà nell’individuare una diagnosi, lasciano il paziente senza risposte. Chi ne soffre conosce il dolore e le difficoltà da affrontare lungo il percorso di diagnosi. Anche perché sono tante le malattie “invisibili”: l’endometriosi, la psoriasi artropatica, la sindrome da stanchezza cronica, la sclerosi multipla, l’emicrania, la fibromialgia, il morbo di Crohn e altre ancora. In questo senso, l’amministrazione comunale di Ponte nelle Alpi ha voluto cogliere la proposta di rendere visibile ciò che visibile non è. E illuminare il buio. Ecco perché la piazza della Poesia, antistante la biblioteca civica, per tutto il mese di maggio sarà illuminata di colore viola: simbolo di unione, aggregazione e forza, a sostegno di coloro che soffrono. In particolare, il 12 maggio si celebra la “Giornata mondiale della fibromialgia”, sindrome che si manifesta con forti dolori all’apparato muscolo-scheletrico; il 19 maggio, invece, è la “Giornata mondiale IBD” (Infiammatory Bowel Disease), ovvero delle malattie infiammatorie intestinali croniche (nello specifico, morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa). L’amministrazione intende così accrescere l’interesse verso queste malattie e augurare a tutte le persone che ne soffrono di poter vivere senza mai perdere lo spirito e la forza d’animo, con la fiducia che la ricerca scientifica possa trovare presto delle risposte orientate a facilitare la diagnosi, alleviare il dolore. E, magari, sconfiggere i mali invisibili.
OGNI ANNO SPENDIAMO 4 RECOVERY FOUND
Al netto degli interessi sul debito, l’anno scorso la spesa pubblica del nostro Paese è stata pari a quasi 890 miliardi di euro: un importo oltre 4 volte superiore a quanto saremo chiamati a spendere nei prossimi 5 anni con i soldi messi a disposizione dall’Unione europea con il Recovery che, ricordiamo, ammontano a 191,5 miliardi di euro.
Intendiamoci: nessuno mette in discussione l’importanza e l’utilità delle risorse europee che saremo chiamati ad investire nei prossimi anni. Ci mancherebbe altro. Tuttavia, vorremmo che il dibattito che si è aperto in questi ultimi mesi nel Paese sulla necessità di spendere bene e presto queste risorse fosse applicato sempre; visto che, solo nell’ultimo anno, le uscite pubbliche hanno sfiorato gli 890 miliardi di euro.
Una spesa, quella pubblica, che per il 90 per cento circa è di parte corrente e viene utilizzata, in particolar modo, per liquidare gli stipendi dei dipendenti del pubblico impiego, per consentire i consumi della macchina pubblica e per pagare le prestazioni sociali. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.
Ora, affidare tutte le nostre aspettative di crescita alla “riuscita” del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (PNRR) è una cosa estremamente giusta e doverosa; è comunque altrettanto determinante che il Governo Draghi intensifichi l’attenzione anche su come vengono impiegati ogni anno questi 890 miliardi di euro e attivi, in misura più incisiva di quanto è stato fatto fino a ora, un sistema di monitoraggio più attento e oculato.
PNRR: tanti investimenti, ma poca reddittività
Il nostro PNRR è costituito da 235,6 miliardi di euro, di cui 191,5 riconducibili al Recovery Fund, 30,6 a un fondo complementare e gli altri 13,5 miliardi di euro al REACT-EU. Di questi 235,6 miliardi, 52,6 verranno investiti per “progetti in essere”, ovvero già previsti, mentre i restanti 183 andranno a finanziare “nuovi progetti”. Pertanto, nel 2026 la crescita del Pil, anno in cui si concluderà l’azione del Piano, dovrebbe essere più alta di 3,6 punti percentuali rispetto allo scenario che si verificherebbe senza l’effetto degli investimenti aggiuntivi.
Una previsione, quest’ultima, che viene prefigurata nello scenario ottimale, ovvero che gli investimenti vengano spesi in maniera efficiente, che le condizioni monetarie siano favorevoli e che non vi siano ripercussioni negative sul premio del rischio sovrano. Condizioni che, ovviamente, nessuno può confermarci che si verificheranno.
Se, rispetto a quanto riportato, il quadro generale fosse meno ottimistico, il nostro PNRR ipotizza altri 2 scenari: uno medio con una crescita del Pil del 2,7 per cento e uno basso con un incremento dell’1,8 per cento.
Un effetto moltiplicatore del Pil contenuto
Analizzando solo lo scenario ottimale, a fronte di 183 miliardi di investimenti, nel 2026 avremo un aumento strutturale del Pil di poco inferiore ai 70 miliardi, determinando un moltiplicatore del Pil pari a 1,2.
Un risultato non particolarmente esaltante, segnala l’Ufficio studi della CGIA, se si tiene conto che, secondo uno studio della Banca d’Italia, la realizzazione delle opere pubbliche può avere ripercussioni importanti sulla crescita economica di un paese se il moltiplicatore della spesa pubblica per investimenti è compreso tra l’1 e il 21 .
E’ vero che l’1,2 per cento previsto dal Governo Draghi nel PNRR ricadrebbe nella forchetta indicata dalla Banca d’Italia, ma è altrettanto vero che raggiungeremo questo obbiettivo solo se tutto andrà per il verso giusto; cosa che molti osservatori dubitano, vista la cronica inefficienza che caratterizza buona parte della nostra Pubblica Amministrazione, la mole di burocrazia che attanaglia il paese, l’incapacità storica di spendere tutti i fondi europei e i tempi di realizzazione delle opere pubbliche italiane che presentano dei ritardi che non hanno eguali nel resto d’Europa.
Va ricordato, inoltre, che l’Italia non desta una elevata affidabilità in materia di previsioni macro economiche. I dati dell’European Fiscal Board (organo consultivo indipendente della Commissione Europea) che riportiamo più sotto sono impietosi: tra il 2013 e il 2019 siamo il Paese che ha “sbagliato” di più. Un’altra ragione per dubitare che saremo in grado di raggiungere la crescita del Pil del 3,6 per cento e, conseguentemente, disporre di un moltiplicatore dell’1,2.
Previsti 750 nuovi occupati, ma in un anno ne abbiamo già persi 900 mila
Anche sul fronte occupazionale gli effetti del PNRR non saranno particolarmente entusiasmanti. Grazie ai 235,6 miliardi di investimenti, nel 2024-2026 l’occupazione in Italia è destinata ad aumentare di 3,2 punti percentuali che in termini assoluti equivalgono a 750 mila addetti. Una cifra sicuramente importante, anche se va tenuto conto che solo nel primo anno della pandemia abbiamo perso 900 mila posti di lavoro, nonostante sia in vigore per legge il blocco dei licenziamenti. Non osiamo pensare cosa succederà prossimamente, quando quasi sicuramente questa misura verrà eliminata.
Gli errori di previsioni sul Pil: Italia fanalino di coda in UE
Oltre ad avere una spesa pubblica spesso intrisa di sprechi e di sperperi, l’Italia ha un triste primato europeo: facciamo estremamente fatica ad elaborare delle previsioni di crescita economica attendibili. Nell’ultimo rapporto annuale dell’European Fiscal Board, pubblicato nell’ottobre 2020 (quarto rapporto annuale), è riportata un’analisi sulle differenze tra la crescita effettiva del Pil e le proiezioni presentate nei programmi di stabilità e convergenza durante il periodo 2013-2019.
Rispetto ai Paesi dell’Area Euro, l’Italia presenta il risultato più critico: le previsioni di crescita sono risultate essere alte in tutti e 7 gli anni presi in esame (2013-2019). Dopo l’Italia, si posizionano 5 paesi che hanno stimato previsioni più elevate in 5 anni su 7. Essi sono: Belgio, Spagna, Francia, Lettonia e Slovacchia.
Il risultato dell’Italia è altresì critico sul fronte dell’errore medio delle previsioni; in questo rank negativo risultiamo secondi solamente alla Slovenia, con un errore medio annuo di stima pari all’1,3 per cento del Pil nominale; tale discrepanza si traduce in un impatto sul bilancio delle Amministrazioni pubbliche di oltre lo 0,5 per cento del Pil all’anno (in 7 anni circa 60 miliardi di euro sul bilancio della nostra PA).
BANDO PER 1030 ALLIEVI MARESCIALLI
BELLUNO La Guardia di Finanza ha pubblicato il bando per titolo ed esami per l’ammissione al 93° corso per la scuola Ispettori e Sovrintendenti della GDF, 983 allievi marescialli e 47 del contingente mare. La domanda di partecipazione va inviata entro le 12 del 20 maggio a: https://concorsi.gdf.gov.it. Sul sito internet tutte le informazioni per accedere al bando
LONGARONE L’Area Formazione di Certottica ha aperto le iscrizioni alla Work Experience gratuita per formare l’attrezzista di macchine Cnc per il settore occhialeria, partirà il 21 giugno, dopo la selezione fissata per l’8. Il corso è destinato a 9 persone disoccupate/inoccupate in possesso di diploma. Info sul sito www.certottica.it.
APERTE LE VISITE ALLA CASA NATALE DI PAPA LUCIANI
CANALE D’AGORDO È aperta anche la Casa natale di Papa Luciani a Canale d’Agordo. Come per il Museo, è necessaria la prenotazione allo 0437 1948001 (WhatsApp 377 9665237).
LA VISITA DEL CONSOLE AUSTRIACO
MARTEDI’ SI APRE LA 68ª STAGIONE DEL CIRCOLO CULTURALE BELLUNESE CON IL TRIO KANON
BELLUNO Si apre la 68a Stagione del Circolo Culturale Bellunese, con il concerto del pluripremiato Trio Kanon, composto da Lena Yokoyama violino, Alessandro Copia violoncello e Diego Maccagnola pianoforte. Il concerto si tiene a Belluno, Teatro Giovanni XXIII, martedì 11 maggio, con orario anticipato alle ore 19:00, per rispettare il “coprifuoco” delle ore 22. In programma, l’esecuzione del Trio n. 1 in re minore op. 63 di Robert Schumann e del Trio n. 3 in fa minore op. 65 di Antonín Dvořák. Per garantire le misure di prevenzione anticovid, è richiesta la prenotazione presso l’Agenzia Alpe Bellunese: telefono Tel. 0437 940407, e-mail: [email protected]. Si ricorda l’utilizzo della mascherina.
CINEMA ITALIA, TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SULLO STORICO CINEMA DI BELLUNO
BELLUNO Il gruppo FAI Giovani di Belluno ha organizzato una conversazione on line dedicata allo storico cinema Italia di Belluno. Il gestore Manuele Sangalli porterà il pubblico dietro le quinte del cinema Italia, in un viaggio virtuale alla scoperta dei misteri e tecnicismi di un mestiere poco noto. Si parlerà della nascita e della evoluzione di questo luogo storico, costruito nel 1926 dall’architetto Riccardo Alfarè in un’area dove sorgeva una chiesa trecentesca, e si potrà capire meglio il fascino che tuttora questo luogo esercita sui bellunesi. L’appuntamento è martedì 11 maggio alle 21.00 sulla piattaforma digitale Zoom, prenotazione obbligatoria al sito https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/ scrivendo nel motore di ricerca degli eventi “cinema Italia”.
GIORNATE FAI DI PRIMAVERA CON LA DELEGAZIONE DI BELLUNO
BELLUNO Due le giornate in calendario, sabato 15 e domenica 16 maggio, due giornate Fai accolte sempre con gioia e speranza e sono diventate ormai irrinunciabili per tantissimi italiani che amano stupirsi di fronte alle bellezze spesso poco conosciute che ci circondano. Chi parteciperà potrà effettuare una donazione libera – del valore minimo di euro – online, oppure in piazza durante la manifestazione. La Delegazione bellunese, guidata dal capodelegazione Adriano Barcelloni Corte, e il Gruppo Fai Giovani di Belluno hanno organizzato l’evento all’aperto in due siti cadorini di interesse naturalistico, paesaggistico, storico e archeologico, uno in comune di Calalzo di Cadore e l’altro di Ospitale di Cadore ovvero il sito archeologico e naturalistico di Lagole e a Davestra di Ospitale di Cadore alla scoperta del forno fusorio medioevale. L’accesso a Lagole e a Davestra avverrà esclusivamente su prenotazione al sito https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/ o nel sito https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/digitando nel motore di ricerca “FAI Giornate primavera” e nel campo di ricerca delle pagina web delle Giornate le due parole “Lagole” o “Davestra”. Non è possibile garantire la possibilità di accesso a chi si presenta senza aver prenotato.
30 MAGGIO, PALAFELTRE NOMADI IN CONCERTO – DATA ZERO
le prevendite sono attive su www.primiallaprima.it
I NOMADI iniziano il loro Tour 2021 con la DATA “0” da FELTRE (BL) al Palafeltre, nel pieno rispetto delle attuali norme e disposizioni anti Covid. Dopo tanti mesi di emergenza sanitaria, di stop e di difficoltà per tutti i lavoratori dello spettacolo, la musica live può e deve riprendere, in sicurezza, gli eventi dal vivo si possono realizzare. Questo è un segnale importante per tutti, la musica guarisce le ferite, ci aiuta a superare le difficoltà: la musica non si ferma! Per i Nomadi la musica non si ferma neanche nella produzione discografica: il 23 aprile è uscito un nuovo album di inediti “Solo essere umani”, per la prima volta su etichetta BMG e pubblicato in formato vinile, cd e digital download. “Valori.Amore.Vita. Queste tre parole sono state il punto di partenza per ogni singola traccia inclusa in questo album ricco di spunti di riflessione sulla nostra esistenza e sul momento complesso che stiamo vivendo” anticipano i Nomadi “La prima sorpresa di questo progetto è il brano che da il titolo all’album ‘Solo Esseri Umani’, cantato insieme all’amico storico della band, Enzo Iacchetti”. L’album è stato anticipato 9 aprile dal primo singolo ufficiale “Frasi nel fuoco”, un brano pieno di vita, dedicato a chi vuole continuare a sperare, a guardare al futuro per arricchire questo presente che spesso risulta essere complesso ed invalicabile. Beppe Carletti, storico leader dei Nomadi, racconta: “‘Frasi nel fuoco’ è la voglia di vivere pura, tenacia e determinazione. È un inno alla vita e all’amore per la vita a dispetto di ogni difficoltà. È un brano vivace che conferma il nostro bisogno di ripartenza, di un’esistenza piena.” Oltre al nuovo album, nel repertorio del concerto verranno riproposti i brani che hanno segnato la storia del gruppo, nato nel 1963 e che non ha mai smesso di rinnovarsi, senza tradire lo spirito nomade che lo contraddistingue. Il concerto è organizzato da Gioservice di Giovanni Tosatto in collaborazione con la Cooperativa Elementa che gestisce l’impianto sportivo I biglietti per il concerto sono disponibili sul sito www.primiallaprima.it presso le Casse Rurali Trentine e a Feltre presso Tony Dischi Center Shop via Montelungo 4 tel 0439302007 Informazioni: Gio Service 3200437637
RADIO PIU’ NETWORK MONDIALE PER CROZZA-ZAIA
REDAZIONE Ormai è diventata un’abitudine quella di Maurizio Crozza di nominare Mirko di Radio Più ogni volta che in “Fratelli di Crozza” fa l’imitazione del governatore del Veneto Luca Zaia. Anche nella puntata di venerdì sera andata in onda sul NOVE del gruppo Discovery è stata chiamata in causa la radio che in questo caso diventa un network a livello mondiale per avvisare la popolazione che il vaccino non si può scegliere.
LO STRALCIO DELL’IMITAZIONE DI CROZZA NEI PANNI DI ZAIA
GLI UOMINI ERANO SERVITI PER PRIMI (E FRA GLI SPOSI CI SI DAVA DEL VOI…)
di Renato Bona
Concludiamo con questa terza puntata la rivisitazione del libro “di donna in donna” – realizzato in occasione di una mostra sullo stesso tema – anche grazie al contributo della Cassa di risparmio di Verona, Vicenza, Belluno ed Ancona – nel luglio 1993 (Tipografia Tiziano di Pieve) dall’Azienda di promozione turistica Valboite Cadore con sede a San Vito, per il coordinamento di Mario Ferruccio Belli, organizzazione generale di Giorgio Del Favero e Bortolo De Vido, raccolta e selezione di testi curata da Gloria Fiori e Ivana Barrei, materiale fotografico della Magnifica comunità di Cadore, Biblioteca comunale di Lozzo, Mario Ferruccio Belli, Giovanni De Donà, Giorgio Del Favero, Benito Pagnussat, Famiglia Perini d Borca, Giuseppe Teza; molte e tutte preziose le collaborazioni, in particolare quelle del Museo delle tradizioni popolari di San Vito e di Vittoria Da Pra di Lozzo. Nella presentazione, Franca Bimbi docente di sociologia della famiglia all’Università di Padova nonché presidente della commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra la donna e l’uomo aveva inserito la testimonianza di un’anziana contadina – Antonia, nata nel 1912; sposata a 26 anni, 8 figli – che offriva la sua rappresentazione della ‘legge del padre’, rievocando i riti della distribuzione del cibo nella famiglia, che qui di seguito proponiamo integralmente: “… Quando ero incinta mangiavo quello che mangiavano tutti. Beh, sempre stata quella che gli uomini erano serviti meglio delle donne. Loro sempre serviti per primi, perché erano superiori alle donne. Non era giusto neanche una volta. Quella storia là l’ho sempre avuta nella testa. Purtroppo non si poteva parlare, perché allora ti dicevano che eri un po’ mattana, chi diceva: ‘Perché io devo mangiare con due bambini in braccio e uno nella pancia e lui magari senza niente perché era uomo. Perché era un uomo che cosa aveva di diverso? Mio marito mi voleva bene, però queste storie erano naturali… Sì noi si mangiava a tavola, purtroppo c’erano contadini che le donne le mandavano fuori… E tutti gli uomini a tavola, le donne fuori perché erano donne, e i bambini lo stesso, perché disturbavano”. Ed ecco invece cosa ha inserito lo storico Mario Ferruccio Belli, traendo dal suo libro “La guerra in Valle del Boite”, tipografia Tiziano 1991: “… Al momento della nascita di una femminuccia il padre nascondeva difficilmente la sua amarezza. Ancora più delusi, è probabile fossero i vecchi genitori con i quali la coppia di sposi necessariamente conviveva, e anche la nonna parteggiava per un nipote maschio. Se non moriva presto, la piccola trascorreva la sua infanzia come un animaletto domestico,. All’età della scuola i suoi fratelli andavano a imparare a leggere e scrivere, lei, fino ai primi anni di questo secolo, non lo poteva fare. La sua presenza era più utile in cucina, nei campi, a portare l’acqua agli assetati, sui prati, nella stalla. Quando cominciava a essere signorina, età a cui si giungeva senza nessun trattamento di favore per il sesso debole, si ritrovavano davanti a una massa sempre crescente di incombenze: badare ai fratelli più piccoli, cucinare, lavare, filare, tessere, rammendare. Nella campagna doveva lavorare come i maschi: falciare, portare fieno, raccogliere le patate, mietere, guidare le vacche all’aratro. Spesso le donne dovevano anche reggere l’aratro, tagliare i tronchi, portarli con la pesante slitta alla segheria, perché i fratelli o i mariti erano emigrati”. E aggiungeva: “Quando la giovane moglie entrava nella casa del marito, vi trovava molte altre donne: una madre, forse una nonna, certo una o più cognate e zie, così la nuova arrivata era vista come un’intrusa, Nulla poteva lo sposo contro una tale coalizione, non rimaneva che subire in silenzio i rimproveri, le osservazioni, le malignità, i consigli non richiesti, i suggerimenti non voluti, i comandi non desiderati”. E quanto alle gioie del talamo? Ecco ancora Belli: “Fra sposi ci si dava del ‘voi’: questo manteneva i rapporti nuziali su un piano che è difficile definire. Inoltre la giovane, se proveniva da una famiglia dove vigevano abitudini in qualche maniera differenti, veniva come nulla redarguita così da indurla a cambiare in fretta, Intanto è probabile che restasse incinta. Se ne accorgeva la ‘parona’, che forse si rallegrava e forse no comunque non adottava particolari cure per la gestante. Nulla cambiava per una donna in attesa, nemmeno l’alimentazione, nemmeno i ritmi bestiali di lavoro. Gli aborti pertanto non suscitavano meraviglia… Le donne cadorine erano forti, i loro mariti giovani, le gravidanze numerosissime. Si ricordano come normali dodici-tredici e più gravidanze. Le famiglie tuttavia finivano col non essere molto numerose perché la mortalità infantile si portava via i bambini… Tutte erano donne ‘serie’, giacché la rigida tradizione non avrebbe permesso a una qualsiasi ragazza di non esserlo e se proprio una giovane avesse scelto i facili costumi, sarebbe stata immediatamente emarginata e costretta ad andarsene…”. Concludiamo con l’ultimo passo della presentazione della Bimbi: “In questo lavoro, le immagini delle donne ci rimandano al fatto che esse non sono la parte debole ma l’‘anello forte’ della società, poiché tengono assieme il lavoro e le relazioni familiari, la produzione dei beni e la distribuzione giusta delle risorse, anche all’interno di economie della povertà”. Come non condividere anche l’affermazione finale: “le donne più giovani riconoscono in queste immagini il debito verso quelle che le hanno precedute”?!
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro “di donna in donna” tutte affiancate da diciture che si richiamano a grandi personaggi della storia): “Fulmineo precipita il frutto di giovinezza…”, Mimnermo – Al modo delle foglie; “Li allattavano con il latte della vacca… ogni tanto passavano a guardarli…”, Nuto Revelli – L’anello forte; “Una donna deve piacere, tacere e stare in casa”, proverbio cadorino; “Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!”, Alessandro Manzoni – I promessi sposi; “…La madre deve aiutare il bambino ad acquisire una certa autodisciplina e molta forza di carattere”, Indira Gandhi – La mia verità; “Castità, abnegazione, sottomissione, sofferenze: gli strumenti sacrificali della donna…” – Vito di Dario, “Oh mia Patria!; “L’altro mondo è l’America”, Carlo Levi – “Cristo si è fermato a Eboli”; “Nella donna… diviene sempre più chiara e operante la coscienza della propria dignità…”, Giovanni XXIII – “Pacem in terris”; “Una donna col grembiule contribuisce all’economia della famiglia più di un uomo col cavallo”, Proverbio cadorino; “Vecchina, gracile, pallida.. dai lineamenti fini…”, Luigi Pirandello – “E domani lunedì”; “Accogliamola di buon grado la vecchiaia e amiamola: può dare tanta gioia a chi sa goderne”, Lucio Anneo Seneca – Lettere a Lucillo; “Ed un lavoro eterno compievano accorte le mani…” , Gaio Valerio Catullo – “Epithalamia”; “Delin delon campanon le campane de Longaron una che canta una che fila, una che fa capei de paia…”, Antica filastrocca che propiziava i matrimoni; “Tu sei innanzi tutto moglie e madre…”, Henrik Ibsen, “Una casa di bambola”; “Andava pel mondo il quale è tanto grande che se uno potesse camminare e camminare sempre, giorno e notte, non arriverebbe mai…”, Giovanni Verga – “I Malavoglia”; Mario Ferruccio Belli, il coordinatore del libro “di donna in donna” (foto geosnews).
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
AUDIO MAGGIO 2021
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FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 19.00
PUNTATA NUMERO 12 del 06 MAGGIO 2021
OSPITE IL PRESIDENTE CLAUDIO CANOVA
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AGORDO Appuntahttps://www.radiopiu.net/wordpress/erbe-e-piante-curative-il-mandorlo/mento mensile (primo venerdi del mese) con lo speciale condotto da Claudio
Fontanive, in studio Fabrizio Campedel e Paolo Chissalè.
PUNTATA DI APRILE
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AGORA’ AGORDINA… LA NOSTA PIAZA LADINA RACCOLTA COMPLETA PRIMA STAGIONE
TAIBON Nuovo programma alla radio con i giovani che dimostrano di amare territorio, storia, usi, costumi e soprattutto il linguaggio per non perderlo nei troppi termini americanizzati del web. I Musla (Moviment de Union e Standardisazion Linguistica del Agordin) presenta il nuovo programma di divulgazione e sensibilizzazione linguistica interamente in ladino agordino. Dal titolo AgorÀgordina, la nosta piaza ladina, nasce con l’obiettivo di essere un’agorà appunto, una piazza centrale in cui spiegare, ragionare e rispondere a domande come: che lingue parliamo in Agordino? Cosa vuol dire “ladino”? Perché la questione della lingua è così fondamentale e irrinunciabile nella nostra vita? PAGINA FACEBOOK CLICCA QUI
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007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
PUNTATA DEL 03 MAGGIO 2021
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IN VIVO VERSO 2020-21
SPECIALE ESTATE 2021, DAL CASSETTO DI RADIO PIU… L’ANGOLO DEI RICORDI, SEI ANNI DI POESIE, TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL VENEDI ALLA RADIO .
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GOCCE DI FILOSOFIA, CON CHIARA CAU, CON LISA DE LUCA.
TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 6.55 E ALLE 18.55
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
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OSPITE: Chiara Rumualdi, professore associato in biologia molecolare dipartimento Biologia dell’Università di Padova
LA RACCOLTA COMPLETA
ERBE E PIANTE CURATIVE…IL PROGRAMMA DI PAOLA LANCIATO
LA RACCOLTA COMPLETA
L’ERBA VOGLIO DEL GIARDINO DEL RE… ERBE, FIORI E PIANTE DI E CON PAOLA LANCIATO
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, IL MARTEDI IN PRIMA EDIZIONE alle 10.30 e alle 19.00
San Martino il patrono di Belluno e la leggenda di Agordo. La storia nel libro di Gian Domenico Mazzoccato.
RACCOLTA COMPLETA
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA del 03 MAGGIO
in questa edizione: Dalle terapie senza chemio all’immunoterapia con CAR-T, quali sono le ultime conquiste nella cura dei linfomi di Hogdkin e dei linfomi non-Hodgkin?Ne parliamo con il prof. Angelo Michele Carella, ematologo e già Direttore ematologia e trapianti di midollo Ospedale Policlinico San Martino di Genova
LA RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
ALLA RADIO, APPUNTAMENTO QUINDICINALE CON SPI-CGIL BELLUNO, IN STUDIO MARIA RITA GENTILIN
di Claudio Fontanive
PUNTATA DEL 29 APRILE 2021
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
La viabilità con gli ultimi aggiornamenti da Veneto Strade.
in onda alla radio: 4.05, 6.18, 14 30 , 18.30, 23.25
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Fino sui 2000/2200 m in generale rialzo con valori diurni di stampo primaverile. Oltre i 2000/2200 in lieve flessione con minime osservate alla sera. Sono previste punte di 24/25°C nei fondovalle Prealpini e di 19/22°C attorno ai 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 8°C max 14°C, a 2000 m min 5°C max 10°C. Su Dolomiti a 2000 m min 4°C max 11°C, a 3000 m min 1°C max 3°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli per brezze, localmente e a tratti moderati nei settori solitamente più ventilati; in quota moderati/tesi da sud, anche forti sulle cime più alte e a tratti anche sulle dorsali prealpine, a 10-25 km/h a 2000 m e 45-70 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Probabilità in aumento fino a molto alta (100%). Al mattino fenomeni sparsi e deboli in estensione da ovest verso est, localmente moderati sulle Prealpi occidentali. Al pomeriggio precipitazioni diffuse e persistenti, spesso a carattere di rovescio e temporale. Il limite della neve sarà sopra i 2500 m, prima di abbassarsi fino sui 2300/2400 m, anche 2000/2100 m in serata sulle Dolomiti. Sono previsti apporti medi di 20/35 mm, ma nei settori prealpini esposti allo Stau potranno cadere fino a 40/60 mm. Gli apporti di neve saranno significativi solo oltre i 2400/2500 m.
Temperature: A eccezione dell’aumento delle minime nelle valli, saranno in generale calo, specie in quota, dove saranno osservate alla sera. Sono previste punte di 16/18°C nei fondovalle Prealpini e di 11/14°C attorno ai 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 6°C max 9°C, a 2000 m min 3°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min 2°C max 5°C, a 3000 m min -3°C max 0°C.
Venti: Deboli di direzione variabile nelle valli, eccetto rinforzi per raffiche in corrispondenza delle fasi temporalesche; in alta quota perlopiù forti da sud e scirocco perlopiù teso sulle vette prealpine; a 15-30 km/h a 2000 m e 50/75 km/h a 3000 m.
LO SPETTACOLO DELLA CORSA IN MONTAGNA A VALPIANA DI LIMANA. TITOLI VENETI ASSOLUTI A MANUELA BULF E ISACCO COSTA
LIMANA Sono stati 227 i protagonisti, domenica 9 maggio, a Valpiana di Limana (Belluno), del Campionato regionale veneto 2021 di corsa in montagna, evento proposto da Bellunoatletica M.G.B. in sinergia con il comitato provinciale di Belluno e quello regionale veneto della Fidal (Federazione italiana di atletica leggera). Una splendida giornata di sole e un tracciato impegnativo e al contempo spettacolare hanno caratterizzato la manifestazione che è ritornata in Valpiana dopo l’esperienza dello scorso anno e dopo i campionati italiani giovanili del 2019. Per quanto riguarda la gara assoluta, a vincere il titolo regionale veneto è stato il bellunese di Val di Zoldo, alfiere del Gs Quantin Alpenplus Isacco Costa (secondo assoluto, alle spalle del cadorino, ma tesserato con la friulana Atletica Brugnera, Osvaldo Zanella) che ha avuto la meglio sul trevigiano Mirko Signorotto (HRobert Running) e su un altro bellunese, Gabriele Del Longo (Marciatori Calalzo). Tra le donne, la bellunese Manuela Bulf (Atletica Agordina), che si era imposta al campionato regionale anche lo scorso anno, ha fatto proprio il titolo precedendo di 1’11”3 Sara Mazzucco (Atletica Dolomiti Belluno) e di 3’00”1 la vicentina Kristel Mottin (Faizanè runners team). Quest’ultima, bronzo regionale, è arrivata quarta assoluta, preceduta da Martina Festini Purlan, bellunese ma tesserata per la friulana Atletica Brugnera. Per quanto riguarda le classifiche di società, a livello giovanile podio tutto bellunese, con, nell’ordine, La Piave 2000, Gs Quantin Alpenplus e Atletica Dolomiti mentre a livello Seniores si sono imposti i trevigiani dell’Atletica Valdobbiadene su Gruppo Marciatori Calalzo e Gs Quantin Alpenplus. (credito www.ti-comunicazione.com)
AI MICROFONI DI RADIO PIU’ MANUELA BULF
UNA DOMENICA DA DIMENTICARE PER MARCO TORMEN AD ADRIA
ADRIA (RO) Si è svolta sulla pista di Adria la seconda tappa del Campionato Italiano Kart. Una giornata da dimenticare per il pilota agordino Marco Tormen che, dopo il quarto e settimo posto nelle manches pre-gara di sabato, ieri mattina non ha iniziato al meglio la prima delle due gare ufficiali. Tormen, partito dalla quinta posizione, recupera subito un posto in partenza. Il ragazzo di Voltago lotta a denti stretti per i primi 4 giri poi un testacoda lo costringe al ritiro. Nel pomeriggio, in gara 2, Tormen parte dalle retrovie al 25° posto. Buono lo spunto in partenza e giro dopo giro recupera posizioni concludendo la seconda prova al 11° posto. Prossima tappa del Campionato Italiano Kart a Val Vibrata in provincia di Teramo in Abruzzo.
TRE SCONFITTE IN ALTRETTANTE PARTITE PER IL VOLLEY CLUB AGORDINO
AGORDO Un fine settimana nero per il Volley Club Agordino che con tutte e tre le categorie non riesce a fare risultati. Weekend iniziato venerdì sera al Palarova di Agordo dove la prima squadra era impegnata nella seconda giornata di Coppa Italia di Seconda Divisione. Nella partita contro il Santa Giustina le ragazze agordine hanno perso i primi due set vincendo il terzo tempo. Nella quarta frazione ad avere la meglio è stata la squadra ospite che ha quindi conquistato i 3 punti in palio. Sabato è stato il turno delle ragazze Under 17 che, sempre al Palarova di Agordo, hanno giocato contro la squadra della Valbelluna della Birreria Pedavena Agordina. 3 a 0 il risultato finale a favore delle bellunesi con le pallavoliste di Agordo che hanno lottato punto a punto. A chiudere il fine settimana del Volley Agordino sono state le ragazze dell’Under 15 che, ad Agordo, dopo aver perso male il primo set sono riuscite a vincere la seconda frazione di gara crollando nell’ultimo set contro il New Comelico
I RISULTATI
COPPA ITALIA SECONDA DIVISIONE: VOLLEY CLUB AGORDINO – SANTA GIUSTINA 1-3 (13-25, 20-25, 25-21, 19-25)
UNDER 17: VOLLEY CLUB AGORDINO – BIRRERIA PEDAVENA AGORDINA 0-3 (18-25, 23-25, 23-25)
UNDER 15: VOLLEY CLUB AGORDINO – NEW COMELICO 1-2 (13-25, 28-26, 10-25)