di Giorgio Fontanive
TAIBON Da più giorni l’impresa incaricata dei lavori sul versante orientale della I Pala di S.Lucano, sta provvedendo all’apertura della pista forestale tagliafuoco e di manutenzione ambientale per il recupero degli schianti del 29 ottobre 2018 (importo 500.000 € con fine lavori ad agosto. In queste prime settimane, nonostante avverse condizioni meteo, le opere svolte hanno comportato il tracciamento di oltre un paio di km sulle Piaie de Prombiànch innalzandosi dalla comunale per Còl di Pra alle Besauseghe fino all’altezza di Forno de Val dove, in questo momento, si sta lavorando su un tratto di terreno roccioso che qui emerge dai depositi detritici di copertura dove la pista è stata aperta, finora senza grandi difficoltà. Domenica 9 maggio, un vero “primo giorno di primavera” vari escursionisti – tra cui lo scrivente – hanno approfittato delle eccellenti condizioni meteo per verificare i pregi di quest’opera che si dimostrano assolutamente innegabili. Un tracciato nel bosco rado con brevi salite intervallate da tratti pianeggianti in uno scenario incantevole, dove la natura la fa da padrona, qui all’ingresso della Valle di S. Lucano con l’Agnèr che vigila. Un progetto di cui si era parlato almeno una cinquantina d’anni fa per l’urbanizzazione di Taibon ma poi non andato a buon fine a beneficio dell’area di campagna a sud del capoluogo. Ma ci voleva un grande incendio e un’alluvione per promuovere quest’opera, oggi come ieri necessaria anche per la sicurezza del paese com’è stato dimostrato due anni fa ma anche in precedenza con crolli dai costoni rocciosi: oltre che permettere il ripristino ambientale dell’area e costituire un potente mezzo di pronto intervento in caso di scoscendimenti, il tracciato – che raggiungerà la ex-strada militare del Forte di Pèden presso l’ultimo tornante – consentirà anche un solatìo anello di elevata valenza paesaggistica che non mancherà di attirare frequentatori data la semplicità e la panoramicità del tracciato. Finalmente una iniziativa avverso la quale nessuno potrà obbiettare alcunché e portata a buon fine dall’amm. Comunale – attingendo ai fondi per i danni causati da Vaia – ma senza dimenticare le pressioni da parte di tanti residenti, da tempo mobilitati a favore di quest’opera con la costituzione di un comitato spontaneo e anche con una raccolta firme.
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