Il giudice del lavoro Anna Travia in primo grado aveva già dato ragione alle strutture
BELLUNO Ser.S.A e Sedico Servizio hanno ragione e per la seconda volta, a deciderlo il Tribunale di Belluno dopo il ricorso presentato dagli operatori che avevano rifiutato la vaccinazione e di conseguenza si sono ritrovati in ferie forzate. I ricorrenti reclamavano il diritto di scegliere se vaccinarsi o meno senza condizionare il loro collocamento o sospensione dal lavoro. In questo secondo giudizio ecco un altro rigetto delle richieste dei ricorrenti. “Reclamo inamissibile”, dunque e Paolo Santesso, amministratore unico di Sersa auspica una conversione in legge ordinaria Tribunale ha dichiarato l’infondata questione di legittimità costituzionale. Ora i no vax pagano, le spese legali quantificate in 2mila 500 euro per i compensi e il 15% per cento di spese.
PAOLO SANTESSO, AMMINISTRATORE UNICO DI SER.S.A.
LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI BELLUNO (5 PAGINE)
24917279s
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