C’era anche una componente storica agordina nella “Due Giorni del Centenario” che a Belluno ha visto in festa le penne nere della Sezione presieduta da Lino De Pra nell’ultimo fine settimana. Sabato mattina i bikers con cappello alpino sono saliti dal Vittoriese e dalla Val Belluna al sacrario del Col Visentin dove è stata anche inaugurata la “Strada del Centenario della Sezione Alpini di Belluno”. Nel pomeriggio la cerimonia celebrativa del secolo di vita del sodalizio si è svolta al Cinema Italia. Ecco subito comparire il nome del Gruppo di Forno di Canale che, assieme a quello di Calalzo di Cadore, rappresenta il nucleo originario della Sezione costituita il 19 giugno 1921. Ambedue i Gruppi sono in procinto di celebrare anch’essi il loro Centenario. Alla cerimonia, condotta da Nicola Stefani, hanno preso la parola il sindaco di Belluno Jacopo Massaro, il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, il comandante del 7° Alpini col. Stefano Fregona, il plurimedagliato e alpino Oscar De Pellegrin, i presidenti emeriti Franco Patriarca e Angelo Dal Borgo. Ha concluso il presidente nazionale dell’A.N.A. Sebastiano Favero. La narrazione con supporto video ha poi ripercorso le tappe salienti di cento anni di vita, di manifestazioni e di impegno civile degli alpini bellunesi attraverso puntuali “flash” che hanno attraversato dieci decenni. Domenica 6 giugno, seconda giornata del “Centenario”. Apertura nella Basilica di S. Martino con la concelebrazione della Messa da parte del vescovo mons. Renato Marangoni assieme all’arciprete del Duomo mons. Attilio Zanderigo Iona e all’assistente spirituale della Sezione A.N.A. mons. Sandro Capraro. Nell’omelia il presule ha più volte sottolineato l’impegno e lo spirito di servizio degli alpini, testimoniato in molteplici interventi a favore della comunità, accostandolo al fatto che proprio di tali virtù l’Italia ha bisogno anche in questo frangente che ci vede tutti intravvedere la luce in fondo al tunnel. Il rito religioso è stato suggellato dalla recita della “Preghiera dell’Alpino” per la voce di Giuliano Pastori. Presenti gagliardetti di vari Gruppi della Sezione e vessilli di altre otto sezioni venete e dell’Emilia Romagna. È seguita la cerimonia dell’alzabandiera e degli onori al labaro nazionale dell’A.N.A. e al gonfalone del Comune di Belluno, decorato di medaglia d’oro al V.M., al pennone del lato ovest di piazza dei Martiri. Cerimonia ripetuta poi alla stele di viale Fantuzzi. Momento “clou” della mattinata in via Carrera dove è stata scoperta una targa sulla facciata dell’ex Albergo Leon d’Oro, oggi Banca Antoniana, che recita testualmente: «Il 19 giugno 1921 in via Carrera 10 fu costituita la Sezione Alpini di Belluno per 100 anni testimone di valori. 6 giugno 2021». Erano presenti, fra gli altri, i nipoti del fondatore e primo presidente della Sezione rag. Dazio De Faveri, Dolores e Paolo. Ha concluso la “Due Giorni” un vibrante intervento del presidente nazionale dell’A.N.A. Sebastiano Favero che ha auspicato una forma rinnovata di leva. Dopo aver dato il “rompete le righe” il presidente De Pra, stanco ma soddisfatto, ha tracciato un bilancio positivo di tutte le manifestazioni del Centenario: «Sono state contenute nella forma, ma molto partecipate nella sostanza. Ancora una volta gli alpini ci hanno messo anche il cuore e ciò ha determinato il successo. Peccato per le varie restrizioni e per il divieto di sfilata. Pazienza». Ora, nella sede di via Tissi 10, attenzione rivolta ai prossimi eventi: Adunata nazionale a Rimini del maggio 2022, un prossimo Raduno Triveneto ed il sesto raduno della Brigata “Cadore”. Insomma, sempre zaino in spalla!
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