REDAZIONE Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Herman Follador che ritorna sulla questione di Malga Framont
Ennesimo schiaffo alla montagna. Dopo aver letto la storia della famiglia Frigimelica non posso non esprimere il mio pensiero. Ho scelto anche io come loro di intraprendere un lavoro, che non è facile,nonostante uno ci metta passione,ad un certo punto ti viene voglia di mollare. Noi siamo gente che ama il territorio, ama le tradizioni,a cui siamo legati, fin da bambini. Il problema del pascolo è una cosa che va avanti da molto tempo, il bosco continua ad avanzare,i prati diminuiscono,cambia la qualità dell’erba,ne risentono alcuni tipi di animali che non trovano più il loro habitat naturale. In più abbiamo avuto anche Vaia,che ha contribuito alla distruzione di ampie zone di bosco. Servono grossi interventi sul territorio, la manutenzione è importante. In molti comuni Agordini sono state ristrutturate malghe spendendo molti soldi,ma se il bosco continua ad avanzare,logicamente calano i contributi, e cosa più importante,in alcuni casi le malghe andranno perse per la mancanza proprio del pascolo. Dopo Vaia in certi posti non è stato raccolto nemmeno un ramo. Si pensa solo a fare il “nuovo” fregandosene del resto. Non è solo il bosco il problema, è tutto che ha bisogno di manutenzione. Mi viene spesso in mente, se l’incendio di Taibon fosse venuto verso Cencenighe prendendo la zona di Cima Pape più ricca di vegetazione, dove lo si sarebbe potuto fermare? Oppure penso a quella povera frazione distrutta sempre da un un’incendio, se fosse successo in altri luoghi dove gli idranti hanno poca più acqua di una fontana? Meglio sicuramente pensare a costruire nuove grosse strutture…. Io anche come gestore di una malga da tre generazioni mi vien voglia di mollare, perché vengono solo fatte promesse senza risultati, ma poi grazie ad amici e semplici conoscenti che mi danno una parola di conforto mi torna la voglia di combattere, per la mia attività, e per il mio territorio. Sono nato contadino,e senza vergogna morirò contadino. Bisogna cominciare a pensare a fare manutenzione al territorio, ma non solo per la mia attività agricola,anche per altre realtà.
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