Presentazione ufficiale giovedì 24 giugno alle 20.45
FELTRE Nella “Officina Rizzarda” dai prossimi giorni troverà posto al piano terra la Galleria d’Arte Moderna. Un nome, quello scelto per il nuovo spazio espositivo, non casuale. Quando, negli ultimi anni della sua vita, Carlo Rizzarda acquistò il Palazzo ora sede dell’omonima Galleria, intendeva infatti ricreare nell’attuale Sala Guarnieri dell’edificio la propria officina. E così quello spazio diventerà a tutti gli effetti uno showroom per le arti decorative contemporanee grazie ai lavori, tutti ispirati alle opere conservate nel museo, di alcuni tra i più capaci artigiani feltrini.In questa prima fase del progetto sono stati coinvolti quattro artigiani e designer feltrini nella produzione di alcuni manufatti in tiratura limitata o esemplari unici che potranno essere acquistati all’interno della Galleria Rizzarda. Dai prossimi giorni verranno proposti al pubblico alcuni prodotti artigianali di assoluta qualità afferenti, in particolare, a due settori dell’artigianato artistico: 14 gioielli realizzati in ferro, argento, oro e vetro a lume, frutto delle creazioni di Sergio Innocente e Silvia De Cet, e 5 tipologie di abiti con decori di carattere rizzardiano, realizzati con l’antica tecnica della stampa con la ruggine, proposti da Sandra Dal Pont e Alberto Fiocco. “Con “Officina Rizzarda” prende avvio un progetto innovativo per la nostra città, ma che intende mettere in atto una sinergia già sperimentata con grande successo presso importanti strutture espositive italiane ed internazionali”, sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Feltre Alessandro Del Bianco. “Questo progetto, che collega la cultura alla produzione, rappresenta a tutti gli effetti un valore aggiunto per lo sviluppo turistico del territorio; in questo modo il visitatore potrà “prolungare” la propria esperienza culturale e museale portando con sé un oggetto che identifichi e rappresenti la città. Nei prossimi mesi intendiamo ampliare aprendolo anche ad altri artigiani e allargando i riferimenti museali anche grazie all’apertura della nuova sezione archeologica”.