COMPRIAMO UNA MACCHINA ATTREZZATA PER RICCARDO
SOSPIROLO Radio Più appoggia l’iniziativa di Agostino Tegner il papà di Riccardo, poche parole le sue ma piene di significato “Io e mia moglie stiamo invecchiando e non riusciamo più a trasportare come si deve il nostro ragazzo, che necessita di una macchina attrezzata con un piano ribassato con pedana”.
Per questo ha avuto inizio la raccolta fondi che si prefigge lo scopo di raccogliere 35.000 euro entro fine agosto. Ad oggi sono stati versati i primi 21.925 euro, per farlo è semplice clicca qui
Riccardo è un simpatico ragazzino di 15 anni che vive sulle montagne di Sospirolo. Sempre sorridente e circondato dall’affetto dei suoi cari, Riccardo è però costretto a stare sulla sedia a rotelle a causa della distrofia muscolare di Duchenne, di cui è affetto dalla nascita. I genitori, dopo anni di sacrifici, hanno deciso di acquistare un’auto munita di pedana per poter trasportare il figlio in modo più comodo, pratico e sicuro, soprattutto adesso che sta crescendo e il peso – per i due genitori che stanno diventando anziani – si fa sempre più sentire.
NEI GIORNI SCORSI ERA PRESENTE UN IBAN SU CUI FARE LE DONAZIONI. SIAMO STATI CONTATTATI DA EPPELA, IL SITO CHE GESTISCE LA RACCOLTA FONDI, CHE GENTILMENTE HA CHIESTO DI TOGLIERLO PERCHE’ IL SISTEMA NON RICEVEVA PIU’ DONAZIONI VISTO CHE L’IBAN ERA PROVVISORIO. I SOLDI DONATI NON SONO ANDATI PERSI MA VERRANNO ACCREDITATI DIRETTAMENTE SUL CONTO CORRENTE DI DELLA FAMIGLIA DI RICCARDO. LA CIFRA DA AGGIUNGERE ALLE DONAZIONI ONLINE E’ DI 1670 EURO. GRAZIE PER LE DONAZIONI A QUESTA INIZIATIVA.
CHI VOLESSE FARE UNA DONAZIONE DIRETTAMENTE ALLA FAMIGLIA DI RICCARDO LO PUO’ FARE SU QUESTO IBAN INTESTATO ALLA MAMMA ANA MARIA STOIAN:
IT40N0760111900000003558144
INTERRUZIONI ENEL PROGRAMMATE
COLLE SANTA LUCIA: Lunedi dalle 9.30 alle 12.30 Passo Giau e Piezza, dalle 8.30 alle 10.30 località Gusella, dalle 9.30 alle 12.30 località Fedare; dalle 15.30 alle 18 località Posalz. Verrà rifatta tutta la linea con dei conduttori più resistenti in vista dell’inverno. Saranno sistemati diversi gruppi elettrogeni per diminuire i disagi.
COVID: AUMENTANO I RICOVERI A BELLUNO. IN TERAPIA INTENSIVA UNA DONNA IN GRAVIDANZA
BELLUNO Sono attualmente ricoverati in reparti Covid dell’Ospedale San Martino di Belluno 12 pazienti covid positivi. Il cinquantenne ricoverato il 10 agosto in Terapia Intensiva si è negativizzato dopo 37 giorni di positività ma, in considerazione del quadro clinico ancora severo, rimane ricoverato in rianimazione. Inoltre, nella serata di ieri è stata trasferita in Terapia Intensiva una donna di 37 anni alla 26esima settimana di gravidanza. Entrambi i pazienti in terapia intensiva non sono vaccinati. In Pneumologia e Malattie infettive sono attualmente ricoverati 11 pazienti di cui 9 non vaccinati. Queste le età: ricoverati in Pneumologia : 23, 52, 66, 82 anni. Ricoverati in Malattie Infettive: 48, 53, 60, 61, 90, 94, 99 anni. «Stiamo giocando con il fuoco», commenta il Direttore Generale Maria Grazia Carraro, «nelle ultime ore abbiamo registrato ricoveri di persone anche giovani, non vaccinate, con condizioni cliniche preoccupanti. Stiamo saturando i posti letto dedicati nella fase 1. Con ulteriori ricoveri dovremmo attivare altre aree covid negli ospedali rimodulando necessariamente le disponibilità per le attività e i servizi “non covid”. Questa mattina sono stata in Comelico, dove era in corso una seduta vaccinale organizzata dai Medici di Famiglia con il supporto degli immancabili Alpini. Il Comelico è un’area dove ancora una percentuale importante di popolazione non ha aderito alla campagna vaccinale. Parlando col personale presente e con i volontari, che ben conoscono il sentire delle persone del territorio, è emerso che un’importante fetta di popolazione è indecisa o disorientata dalle fake news rimbalzate in questo periodo. Invito queste persone a guarda i numeri, al di là delle notizie, che fotografano la realtà. I numeri di questo territorio dicono che se non vaccinati anche persone molto giovani possono sviluppare forme gravi di infezione tali da necessitare il ricovero, fenomeno non presente lo scorso anno. Valutate questi dati e, se avete dubbi, consultate il vostro medico di famiglia. Per le donne in gravidanza stiamo strutturando un percorso per fare in modo che ogni donna possa avere risposte ai propri dubbi da un ginecologo dedicato», conclude il Direttore Carraro
IERI MATTINA: RECUPERATI DUE TRENTENNI UNGHERESI SULLA FERRATA BERTI
SAN VITO DI CADORE Erano le 5.20 ieri mattina quanto la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di San Vito di Cadore per una coppia di escursionisti trentenni ungheresi, un ragazzo e una ragazza, in difficoltà nei pressi della Ferrata Berti. Messi in contatto con i soccorritori, si è capito dove si trovavano e cosa era successo. Partiti dal Rifugio Vandelli per andare al Rifugio San Marco, i due avrebbero dovuto seguire il percorso attrezzato che passa sulla Cengia del Banco, sulla Croda Marcora, ma avevano perso il sentiero, iniziando a seguire una traccia lasciata da animali selvatici, che li aveva portati a scendere in un canale tra salti di roccia e boscaglia si mughi, fino a bloccarsi sopra i 30 metri della cascata del Pisandul. Mentre una squadra si preparava a intervenire, data la presenza di nebbia, è sopraggiunto il Pelikan di Bressanone, che ha imbarcato uno dei soccorritori, che è anche tecnico di elisoccorso. Dopo averli individuati a 2.100 metri di quota, l’eliambulanza lo ha calato con un verricello di 30 metri e in due rotazioni li ha recuperati e trasportati al campo base, dove i sanitari li hanno controllati dal momento che erano stati tutta la notte sotto la pioggia. Fortunatamente stavano bene, pur infreddoliti e impauriti.
LADRI IN AZIONE IN VIA LUSA
FELTRE . Tentato furto in un palazzo sulla strada dei Palazzetti Cingolani. Il proprietario rientrando si è reso conto che qualcuno aveva forzato l’ingresso per entrare nell’abitazione. Difficile capire tempi e modi del furto, visto che il proprietario viene in città solo ogni tanto e dunque il colpo potrebbe risalire anche a settimane addietro. In ogni caso i carabinieri di Feltre si sono recati sul posto per eseguire il primo sopralluogo in attesa di ricevere la denuncia ufficiale
LIETO FINE: GIACOMO E’ TORNATO A CASA.
VAL DI ZOLDO Giacomo Sacchet il torrentista zoldano è stato dimesso dal Pronto soccorso del San Martino. I medici l’avevano ricoverato in Osservazione breve intensiva, dopo che lunedì pomeriggio gli uomini del Soccorso alpino erano riusciti a recuperarlo in una grotta, dietro una cascata, lungo il torrente Maè. Il 43enne di origine longaronese ha superato l’iniziale ipotermia ed è in buone condizioni.
IL LUTTO, E’ MANCATA LA MAESTRA BRUNA
PONTE NELLE ALPI E’ morta Bruna Bertagno, vedova Reveane, storica maestra che ha insegnato per decenni in diverse scuole di Ponte e frazioni. Aveva 95 anni e risiedeva nella località di Col de Cugnan. Era molto conosciuta nel Bellunese per la sua attività di maestra nei decenni a cavallo tra gli anni sessanta e ottanta, formando generazioni di bambini e sua volta poi i figli e dei suoi allievi. Nella sua carriera ha prestato servizio in tutti i plessi del Pontalpino. I funerali si svolgeranno in forma privata.
PETIZIONE PER CANAZEI, 300 LE FIRME ON LINE
COLLE SANTA LUCIA A secuito dell’incendio dello scorso giugno che ha devastato una parte della frazione di Canazei, un gruppo di cittadini e turisti ha lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org per chiedere al sindaco Paolo Frena e alla Regione la ricostruzione della zona incendiata. L’appello ha già superato le 300 firme in soli due giorni. «Siamo dei cittadini sensibili e dei villeggianti affezionati a Colle e al suo straordinario territorio», si legge nel testo, «vorremmo chiedere un’attenzione particolare per Canazei dove sono bruciati il maso più grande, comprendente un fienile e due unità abitative, l’abitazione più antica risalente al 1700, un altro storico fienile, parte di una casa appena ristrutturata e parte del tetto e facciata di un’abitazione vicina». —
DALL’ATER LA REPLICA A MANFROI
CENCENIGHE«Ci sono molteplici modi con cui contattare l’Ater: mail, PEC, il sito aziendale con app utilizzabile anche da cellulare e fax. Se poi la linea telefonica risulta temporaneamente sovraccarica, si può riprovare e ancora, in subordine, selezionare altra opzione che indirizza il chiamante in altri uffici aziendali».L’Ater replica a Paolo Manfroi, che aveva lamentato l’impossibilità di mettersi in contatto con l’azienda per segnale problemi in una casa ad Avoscan. «Non dimentichiamo poi che viviamo un periodo di pandemia che ha imposto a tutti forti restrizioni nei contatti personali, mettendo a dura prova il mondo dei servizi, dove lo scambio e il confronto costituiscono la base per l’erogazione di prestazioni il più efficaci possibili. Ater prende conoscenza della problematica esposta dal signor Manfroi», si legge ancora nella nota, «ma solo da notizie giornalistiche, visto che che agli atti aziendali non vi è traccia di alcuna segnalazione. Ad Ater è nota da tempo solo la necessità, peraltro non urgente, dal momento che nessuna perdita o mancanza di acqua alle utenze ci è mai stata segnalata, di allacciare un nostro fabbricato ad un tratto del nuovo acquedotto. Nel frattempo le utenze del fabbricato sono ancora collegate al vecchio acquedotto». «L’abitazione del signor Manfroi», prosegue la nota «è distante dal fabbricato di proprietà Ater, per cui neppure i nostri assegnatari ci hanno potuto comunicare l’esistenza dell’inconveniente dei rumori di acqua corrente udibili, come dai nostri tecnici accertato, solamente dall’abitazione del segnalante. Il problema quindi ha origine nella condotta vecchia dell’acquedotto (non nella proprietà di Ater), e continua a causa della necessità di mantenere funzionante la vecchia condotta fin quando il fabbricato di Ater di sarà allacciato al nuovo acquedotto. L’intervento di Ater era già da tempo programmato ed essendo già state espletate tutte le procedure tecniche ed amministrative per l’affidamento dei lavori, verrà eseguito a breve. Ciò dovrà risolvere definitivamente anche il problema dei rumori». –
L’ALTRO IERI ALLA RADIO
CERCA L’ATER DA SETTIMANE PER UNA PERDITA D’ACQUA NELLA CASA DEL VICINO MA NESSUNO RISPONDE
di Gianni Santomaso
705 positivi in Regione, +31 in provincia di BELLUNO, stabili ricoveri e terapie intensive
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
IL NUOVO PIANO SCUOLA SENTINELLA… PUNTO STAMPA, AGGIORNAMENTO COVID IN REGIONE – LEGGI LA CONFERENZA STAMPA
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
I ricoverati sono in aumento. Due i morti. L’80% dei ricoverati in terapia intensiva non sono vaccinati. L’invito alla vaccinazione è il refrain della conferenza stampa odierna. In attesa di notizie anche per organizzare l’inoculazione della terza dose. Dei vaccinati: 95 pazienti su 100 guariscono, la metà non hanno sintomi. VOTO CONTRO IL GREEN PASS AL RISTORANTE Non è ancora oggetto del voto finale, attendiamo con rispetto il dibattito e le decisioni del Parlamento. Io confermo i punti dal primo all’ultimo il green pass al ristorante deve quindi esserci. L’80% dei veneti il green pass lo hanno in tasca. TERZA DOSE ho qualche perplessità. Dovrebbe riguardare non solo i fragili ma anche i grandi anziani, molti dei quali hanno tra poco 10 mesi di vaccinazioni come i 30.000 ospiti delle case di riposo. E’ più logico arrivare a determinare il tempo di risposta della difesa anticorpale. Deve esserci un parametro valido per tutta la popolazione.Che il Cts si esprima anche sulla fasce d’età. Altro punto da chiarire: il richiamo della terza dose deve essere fatto con lo stesso siero delle prime due o no? PIANO VACCINALE dovremo distribuire la vaccinazione tra centri vaccinali e domicilio, una difficoltà in più, mi appello ai cittadini che ancora non hanno deciso di vaccinarsi di farlo subito, perchè entro settembre partiamo con la terza dose e avremo allora altre priorità e il cinquantenne va in coda alla lista. Il Covid sta diventando endemico e aggredirà sempre di più la fascia di popolazione che non è vaccinata o non ha già preso il Covid. SCUOLA Mi auguro si torni in presenza, basta con la Dad che all’inizio sembrava una novità importante e si è invece rivelata una devastazione, per questo faremo in modo di tornare a scuola in presenza con grande cautela e attenzione, Per il 60% i ragazzi sono già vaccinati, più di 1 su 2. Dal 13 di agosto abbiamo avuto 26mila accessi dai 12 ai 25 anni.
LA DOTTORESSA FRANCESCA RUSSO SUL PIANO SCUOLA… le scuole-sentinella si estenderanno dalla primaria alle superiori. Stiamo aspettando dal ministero le nuove linee di indirizzo per la gestione di eventuali casi positivi, in ogni caso il 13 si parte.
Le scuole sentinella: monitoraggio a livello nazionale. Rispetto a quanto già avviato cosa cambia: lo scorso anno nell’obiettivo di avere un’idea sulla circolazione del virus avevamo avviato con l’università di Padova le scuole sentinella (superiori di secondo grado e alcune classi della terza media), questo modello è risultato sostenibile e fattibile per questo proposto a livello nazionale con l’obiettivo di tenere la scuola aperta. E’ stato esteso a tutta la scuola, le regioni possono decidere se ampliare ulteriormente e per questo includiamo anche le scuole di secondo grado. Identificare gli elementi principali, quali scuole per ogni provincia. Il Veneto ha un numero di studenti da testare come richiesto a livello nazionale. Le scuole sono state identificate, abbiamo questo gruppo sentinella per tutte le province e le tre fasce d’età. Sono disponibili i referenti covid ogni scuola, e in ogni azienda Ulss ci sono uno o piu’ referenti per ogni scuola, quindi una squadra che lavora, dal dirigente scolastico che ha identificato le classi ai referenti della scuola. Ci sarà il consenso informato con l’informativa regionale, allo studente viene consegnato il kit per il test salivare per l’autoprelievo che è molto semplice. L’azienda Ulss ha il compito di consegnare e ritirare il materiale per la processazione. Dal momento della consegna il referto arriverà entro 24 ore. I casi positivi seguiranno l’iter di qualsiasi altro caso positivo con test per tutta la classe con provvedimenti di quarantena se necessari. Prossimi passi: individuate scuole e referenti nei prossimi giorni saranno consegnati i consensi informati. stiamo aspettando dal Mnistero le nuove linee di indirizzo per la gestione di eventuali casi positivi. I NUMERI Studenti piu’ di 11mila testati ogni 15 giorni, 23.500 test al mese. Gli studenti sempre li stessi a rotazione ogni 15 giorni ma non si esclude si possano aggiungere altre classi. I PLESSI scuole primarie 42 (337 classi) secondarie 16 (190) IL POSITIVO va in isolamento, secondo la circolare ministeriale 10 giorni. I negativi possono continuare ad andare a scuola pur in sorveglianza attiva. Piu’ di un positivo scatta la quarantena per tutti, 7 giorni per i vaccinati 10 per i non vaccinati e scatta la dad
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/684216072541582
IL PIANO SCUOLA PRESENTATO DALLA DOTTORESSA RUSSO
08.09.2021 presentazione generale Russo 2.0
ALLA LEGA IN VENETO MANCA UN CANDIDATO PER SOSTITUIRE SAVIANE IN SENATO
VENEZIA Dopo la scomparsa prematura del senator Paolo Saviane, venuto a mancare in agosto, alla Lega in Veneto manca il nome di chi possa prenderne il posto a Palazzo Madama. La questione è venuta a galla nella riunione di ieri della giuntadelle elezioni e delle immunità parlamentari, apertasi con unaespressione di cordoglio proprio per la morte di Saviane. La suascomparsa apre però anche la questione degli “adempimentinecessari per l’individuazione del candidato subentrante”, comespiegato dal presidente della giunta, Maurizio Gasparri. Inparticolare, con la morte di Saviane, proclamato nel collegio plurinominale 1 del Veneto per la lista della Lega, è ora vacante un seggio tra gli eletti con il riparto proporzionale. E il meccanismo, in questi casi, prevede di individuare il subentrante nel primo dei non eletti della stessa lista cui apparteneva il senatore da sostituire. Solo che, come si legge nel verbale della seduta di giunta di ieri, visionato dalla ‘Dire’, la “lista della Lega non dispone più di candidati non eletti nella regione”. La ‘palla’ passa quindi al senatore Meinhard Durwalder, relatore per regione Veneto che dovrà “procedere ai necessary approfondimenti istruttori e avanzare alla Giunta una proposta ai fini dell’individuazione di un candidato subentrante al senator Saviane, eletto come ricordato nella regione Veneto”. Il seguito dell’esame della questione è stato quindi rinviato.
Fonte: «Agenzia DIRE»
IN SENATO IL RICORDO DI SAVIANE DEL MINISTRO STEFANI
“Commovente, un sincero ritratto di quello che Paolo era”, così i vertici provinciali della Lega commentano le parole del ministro Erika Stefani, espresse martedì pomeriggio in Senato. Il ministro ha infatti ricordato il senatore bellunese della Lega con un lungo e sentito discorso in cui ha tracciato la statura umana e politica di Saviane, le sue principali battaglie a favore della montagna e il suo carattere umile e disponibile al dialogo con tutti.
“Si potrebbe parlare molto di Paolo Saviane, forse proprio perché lui parlava molto poco – ha esordito così Stefani, in piedi nell’aula del Senato -. Un uomo nato e vissuto nella sua montagna, quella di Alpago, di quel territorio era figlio e ne aveva assunto la concretezza, la sincerità e la semplicità. Non è stato solo un senatore, un politico, un dirigente di partito, ma anche un bravo e serio imprenditore. Nacque in una famiglia numerosa e seguì subito le orme della stessa lavorando nella segheria del padre, che poi contribuì a sviluppare insieme ai suoi fratelli. Spesso nei viaggi in treno mi ricordava i primi tempi in cui i vecchi andavano a tagliare le piante in bosco e mi spiegava i nomi degli utensili e le modalità che si usavano. Del mondo dei legnami Paolo parlava con passione, spesso con apprensione, ne conosceva i sistemi e ne aveva vissuto direttamente anche i periodi più difficili. Pensava anche oltre, Paolo, in merito al legno, pensava al futuro di un settore che aveva patito una grande crisi. Contribuì anche a fondare un Consorzio di imprese e il relativo marchio, Legno Veneto, e di quel legno veneto in altro modo ne parlò spesso dopo quel terribile tornado Vaia che lasciò molto di quel legname per terra. Del Veneto era orgoglioso ed era legato al suo territorio da un sentimento indissolubile”. Quindi un passaggio sui ruoli politici di Saviane. “Fu consigliere comunale, consigliere della comunità montana – ha ricordato il ministro -; fin da subito ha interpretato il suo ruolo non come un fine, ma come un mezzo per promuovere la sua terra e dare ad essa un futuro. Fu per certi versi anche precursore di progetti che solo anni dopo divennero argomento di discussione. Nel programma delle elezioni comunali del 1995 parlò addirittura di un progetto di fusione di comuni al fine di unire le forze di quelle piccole realtà montane spesso sofferenti. La passione, l’innata prudenza e l’equilibrio l’hanno poi portato a rivestire ruoli, prima all’interno della Lega come segretario provinciale di Belluno e poi come senatore. Giunse qui in quest’aula con grandissima umiltà e rivestì questo ruolo veramente con spirito di servizio e senso del rispetto. La sua montagna non l’ha dimenticata mai e per tutta la sua azione da parlamentare ne portò avanti i temi, come per gli impianti sciistici e per il riconoscimento della Zes nelle zone montane. Lo abbiamo conosciuto così, un mediatore di natura, un uomo rasserenante e disponibile, un uomo così per bene che chiedeva scusa anche quando aveva ragione. La sua bontà e la sua gentilezza non gli hanno mai fatto venir meno per nulla la determinazione e la caparbietà che dimostrava nel lavoro. Era di poche parole ma di tanti fatti. Anche per queste ragioni io stessa, quando ero ministro per gli affari regionali e le autonomie nel 2018, gli ho conferito il mandato di delegato nel comitato dei fondi dei comuni di confine. Un mandato che ha portato avanti con lealtà ed equilibrio, con dialogo continuo con i sindaci e in un confronto con e tra gli enti dei territori che mai più di oggi è essenziale nell’azione politica. Era veramente orgoglioso di quel mandato, ma solo perchè gli permetteva di poter lavorare, di dare risultati concreti a quella montagna che era la sua radice, il principio ma anche il suo fine. Paolo ti ha tradito il cuore, il cuore che era la tua forza. Ma la ricchezza, l’energia e la volontà di un uomo sopravvivono a lui stesso e noi colleghi ti porteremo sempre con noi. Sei e resterai per sempre un uomo leale e un amico sincero, un servitore delle idee e non degli uomini e un bravo leghista”.
Immediata la gratitudine dei vertici del partito bellunese per le parole di Stefani che, ieri in Senato, hanno sollevato un lungo applauso, trasversale, da parte di tutte le forze politiche. “Paolo è stato un punto di riferimento fondamentale per la montagna in Senato – spiega il coordinatore provinciale Franco Gidoni -, ha dato il la a tante battaglie e ha creduto fermamente nell’eguale dignità dei territori. Il discorso del ministro Stefani ci rende orgogliosi per quello che Paolo è stato e ha rappresentato, ci conforta sapere che insieme a noi altri porteranno avanti i temi che gli stavano a cuore”.
https://www.facebook.com/ErikaStefani1971/videos/595759254758215
LA GASTROENTEROLOGIA DI FELTRE FARÀ PRESTAZIONI ANCHE PER TREVISO
FELTRE E’ stata approvata una convenzione con l’Azienda ULSS n. 2 Marca Trevigiana per attività di gastroenterologia a suo favore per l’esecuzione di gastro e colonscopie per pazienti trevigiani all’ospedale di Feltre. In base gli accordi intercorsi con l’Azienda ULSS n. 2 Marca Trevigiana, l’attività verrà svolta, al di fuori del normale orario di lavoro e dell’impegno di servizio, dai dirigenti medici della Gastroenterologia dell’Ospedale di Feltre, per un totale di n. 8 gastroscopie e n. 8 colonscopie la settimana, a partire dal 1 ottobre e per la durata di un anno. L’unità operativa, guidata da Andrea Buda ed afferente al centro a valenza regionale di Chirurgia Oncologica Gastrointestinale, rappresenta un’ eccellenza per la diagnosi e il trattamento delle lesioni precancerose dell’apparato gastrointestinale e la diagnosi delle neoplasie pancreatiche con la loro tipizzazione attraverso l’ecoendoscopia con biopsia. Anche lo studio del piccolo intestino è garantito grazie all’ enteroscopia con videocapsula (VCE) e enteroscopia device-assistita. L’ endoscopia negli anni ha mostrato un rapido sviluppo innovativo ed il Centro dispone di tecnologia stato dell’ arte. Nei primi sette mesi del 2021 l’equipe dell’unità operativa di Feltre ha eseguito oltre 2600 esami endoscopici delle alte e basse vie digestive a pazienti ambulatoriali, garantendo sempre i tempi delle liste di attesa e senza alcun ritardo negli esami di screening del cancro colorettale che a Feltre riguarda anche la popolazione del Primiero.
IN VAL PETTORINA LAVORI IN CORSO PER 9 MILIONI DI EURO
ROCCA PIETORE L’assessore regionale Gianpaolo Bottacin è tornato in Val Pettorina dove sono in corso lavori post vaia con i Servizi Forestali regionali, impegni per 9 milioni di euro. Si tratta di interventi per la sicurezza e l’aumento della resilienza territoriale. Bottacin ha visitato due cantieri a Col di Rocca, il primo sul Ru de Fortelaz (completamento di alcune opere idrauliche per 600mila euro, lavori che termineranno entro ottobre); il secondo cantiere sul Pettorina dove è in corso un’operazione da 500mila euro per il rafforzamento di alcune difese arginali e il rifacimento degli attraversamenti viabili, lavori ormai in conclusione, entro settembre verrà posato il ponte in acciaio. “Infine – dice l’assessore -ho approfondito l’andamento dei lavori in Val Bona, dove stiamo procedendo al fondamentale rifacimento di alcune opere a salvaguardia della frazione di Sottoguda; un intervento impegnativo, del valore di 2 milioni di euro, che vedrà i nostri Servizi Forestali impegnati sul campo fino al prossimo anno”.
SEDICO
PER LE IMPRESE OLTRE 70MILA EURO PER RIDURRE LA TARIFFA DEI RIFIUTI
PIANI DI RIENTRO SENZA ONERI AGGIUNTIVI.
DI DAMIANO TORMEN
BOLLETTE RIFIUTI PIU’ CARE A PONTE NELLE ALPI, PER LA MINORANZA SI TRATTA DI SCARSA LUNGIMIRANZA DEL GRUPPO DI GOVERNO
PONTE NELLE ALPI Bollette dei rifiuti in aumento, per Ponte Servizi srl che si occupa del servizio si tratta di un’operazione frutto del risanamento economico. « I cittadini protestano», dice il capogruppo di minoranza Enrico Collarin, «per degli aumenti che consideriamo sconsiderati ed eccessivi. Ad inizio anno siamo stati noi a chiedere un incontro con l’amministratore di Ponte Servizi per avere lumi, ma da mesi l’Amministrazione sta facendo le scelte tutte da sola».
A DIECI ANNI DAL GEMELLAGGIO VALLE DEL BIOIS – MASSARANDUBA
oggi sul Corriere delle Alpi
VALLE DEL BIOIS Dieci anni fa la stipula del gemellaggio tra i paesi della Valle del Biois e la città brasiliana di Massaranduba do Sul preludio all’edificazione della chiesa “gemella” di quella di San Simon di Vallada a Jaraguà do Sul. Era il 15 settembre 2011 quando al Nof Fiò di Cencenighe i sindaci di Falcade, Canale d’Agordo, Vallada, Cencenighe e San Tomaso firmarono l’accordo di gemellaggio con la città dello Stato di Santa Caterina nel sud del Brasile che, alla fine dell’800, era stata la meta per circa 500 abitanti della Valle del Biois, emigrati oltreoceano in cerca di fortuna. Una pagina di storia per lungo tempo dimenticata e riscoperta quasi per caso nel 1978 quando Iria Tancon arrivò fortuitamente a Canale d’Agordo grazie alla corrispondenza conservata tra il nonno paterno e la cugina Bortola Tancon (mamma di papa Luciani). Consultando l’elenco telefonico, Iria scoprì che i cognomi erano gli stessi della sua comunità in Brasile. Da qui, dunque, partì un viaggio nella storia che portò alla luce le vicende di quelle circa 500 persone che tra il 1877 e il 1900 lasciarono la Valle del Biois per un futuro migliore altrove…
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE DARIO SCOPEL SUI DISAGI IN A27: “CI VUOLE PIU’ RISPETTO PER GLI UTENTI”
POSTE ITALIANE SUGGERISCE “UTILIZZARE QUANDO POSSIBILE ALTRI CANALI DI ACCESSO”
I PROSSIMI APPUNTAMENTI PER LE VACCINAZIONI AD ACCESSO LIBERO
Per facilitare l’adesione alla vaccinazione anti covid, l’ulss Dolomiti ha organizzato delle sedute straordinarie ad accesso libero per tutte persone con più di 12 anni. I prossimi appuntamenti in zona Sedico e Agordino sono: ALLEGHE sala Franceschini dello Stadio del Ghiaccio di Alleghe venerdì 10 settembre 2021 14:30-18:00 Inoltre, nel mese di settembre, tutti i giovedì sera il drive in vaccinale di Paludi sarà attivo dalle 18.30 alle 22.00, tutti i martedì sera sarà possibile vaccinarsi al Centro Prelievi dell’ospedale di Feltre dalle 18 alle 20 (per info 0439/883709). Portare con sé la tessera sanitaria
SAPORI E SAPERI IN LINGUA. AL VIA A FELTRE I NUOVI LABORATORI DI LINGUA GRATUITI PER IMPARARE INGLESE E SPAGNOLO DIVERTENDOSI
FELTRE Imparare le lingue straniere divertendosi. E’ la sfida lanciata dal Comune di Feltre a ragazzi e ai giovani-adulti dai 14 anni in su. A partire dalla prossima settimana, grazie al finanziamento del Ministero per le pari opportunità e la famiglia, attraverso un progetto ideato e curato dall’Ufficio Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Feltre, sarà possibile partecipare a incontri settimanali gratuiti di conversazione inglese e spagnola con due madrelingua: Nick Simcok e Montse Artés Coma. Si inizia con la lingua inglese il 16 settembre dalle 17.30 alle 19.00 presso la sede dell’Unisono, in Piazza Maggiore; a seguire tutti i giovedì nello stesso orario. Iscrizioni via sms o whatsapp al 320.2155114. Dal 22 settembre alle 17.30 e fino alle 19.00 sarà poi la volta dei laboratori di spagnolo, che si svolgeranno con questo orario ogni mercoledì presso il Crown Pub di Borgo Ruga. Iscrizioni via sms o whatsapp al 3279547863. L’obiettivo? Far… assaporare le lingue, in tutti i sensi: attraverso i suoni e i gusti. Ecco perché ai partecipanti verrà offerta anche una merenda a tema. Il numero dei posti è limitato; per la partecipazione è richiesto il green pass. Non ci sono limiti di età, ma verrà data precedenza ai ragazzi dai 14 ai 17 anni.
“QUELLA FOTO MAI SCATTATA”, RACCONTI DAL BRASILE CON INSIEME SI PUÒ
BELLUNO Una serata di sensibilizzazione e solidarietà quella dedicata alla presentazione del libro fotografico “Quella foto mai scattata”, scritto a otto mani da Edy Battiston, Mariaclara Luongo, Anna Della Lucia e Matteo De Bona dopo la loro esperienza di viaggio in Brasile in visita ai progetti dell’Associazione Insieme si può. La presentazione si svolgerà domani alle ore 20.15 nel suggestivo contesto di Villa Alpago Novello a Frontin di Trichiana, gentilmente concessa dalla famiglia per l’occasione. Tra letture, la proiezione di foto e video del viaggio e da un accompagnamento musicale dal vivo di musica brasiliana, i protagonisti leggeranno alcuni estratti dal libro, per far conoscere le realtà visitate e l’importanza degli interventi dell’Associazione Insieme si può in questi luoghi. L’evento è a ingresso libero e si svolgerà all’aperto, in caso di tempo inclemente ci si sposterà al Teatro San Felice di Trichiana. Durante tutta la serata saranno garantiti gli standard di sicurezza vigenti e sarà necessario esibire il green pass. Dati i posti limitati, è consigliata la prenotazione al numero 331 2122296 (anche con messaggio Whatsapp) o scrivendo una mail a [email protected] L’evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Borgo Valbelluna e la collaborazione della Parrocchia di Trichiana L’intero ricavato sarà destinato specificatamente ai progetti di Insieme si può in Brasile che verranno narrati durante la serata.
SECONDO ANNO SENZA SERE D’AUTUNNO, IL RAMMARICO DEL PRESIDENTE
AGORDO Il direttivo del Cai ha deciso di annullare per il secondo anno consecutivo “Sere d’Autunno”, le serata con proiezioni e ospiti in sala Don Tamis “Decisione molto sofferta e presa con rammarico – dice il presidente Dario Dell’Osbel – ma purtroppo la situazione sanitaria con le varie restrizioni, le problematiche organizzative e logistiche impone di mantenere una certa cautela, in special modo per eventi che si svolgono all’interno di strutture. Allo stato attuale non ci sono i presupposti per vivere questi momenti particolari di ricreatività con serenità e convivialità, istanti che sono alla base dello spirito di aggregazione del Nostro Storico Sodalizio.
Confidando e sperando che per il prossimo anno la situazione migliori e si ritorni alla normalità onde poter di nuovo organizzare la manifestazione, con la possibilità di apprezzare le emozioni che queste serate ci regalano con la presenza degli autori e delle loro storie, ma soprattutto per piacere di condividere queste occasioni di ritrovo con amici e conoscenti”.
100 ANNI DALLA PRIMA ASCENSIONE ALLA PARETE NORD DEL MONTE AGNER COMPIUTA DAGLI ALPINISTI: FRANCESCO JORI, ARTURO ANDREOLETTI ED ALBERTO ZANUTTI
di Alessandro Savio
In località Lagunaz nella Valle di San Lucano in Comune di Taibon Agordino è stata posta nel 1981 una lapide a ricordo della prima ascensione della parete Nord del monte Agner. Il cosidetto”Piz Grant”che si erge con impeto pauroso in tutta la sua maestosità in fondo alla Valle di S. Lucano, descritto da Dino Buzzati come uno degli angoli piu strani e impressionanti della terra, che per vederlo, dal fondo valle bisogna torcere la testa in su. Il monte Agner, incombe con un appicco di un chilometro e mezzo di fronte alle più modeste ma non meno allucinanti muraglie delle Pale di S. Lucano. L’Agner venne salito per la prima volta sul versante SUD dagli alpinisti Cesare Tomè, Martino Gnech e Tomaso Dal Col il 18 Agosto del 1875. Nel 1921, a metà settembre di 100 anni fa’ venne compiuta la prima ascensione della parete Nord da parte di Francesco Jori, Arturo Andreoletti ed Alberto Zanutti. Una impresa epica per quegli anni, pensata per uscire dalla via in giornata ed invece costretta a bivaccare con un modesto equipaggiamento, senza viveri, con soli quattro chiodi per affrontare e vincere quella grandiosa ed impervia muraglia che si estende proprio di fronte ai villaggi distrutti dalla frana del 1908 di Pra e Lagunaz . Una grande impresa che in quegli anni e seguenti non venne considerata nella sua vera importanza dal punto di vista alpinistico, ma che venne giustamente ricordata nel suo eccezionale merito dal formidabile alpinista Reinold Messner che nel 1968 assieme ai compagni Sepp Mayerl e Heinrich Messner compirono la prima ascensione invernale di quella via che per anni era stata considerata uno dei più grandi problemi invernali di tutte le alpi. Reinold Messner infatti scrisse all’epoca una lettera all’unico superstite della cordata del 1921 Arturo Andreoletti ecita testualmente: Egregio signor Andreoletti …… forse Lei è venuto a sapere che siamo riusciti a fare la prima ascensione invernale della sua via al Monte Agner…… mi levo il cappello davanti ai primi salitori di questa più lunga parete delle Dolomiti, ed oggi dopo 47 anni Le voglio dire la mie congratulazioni per questa prima bellissima impresa, questa via ci dice che gli alpinisti del primo dopoguerra (conflitto 15-18) sapevano arrampicare in libera. Questo spirito di ricerca effettuata sulle pubblicazioni di Bepi Pelligrinon “Agner il Gigante di pietra” e di Paolo Mosca “Agner Croda Granda” ci stimola al ricordo dell’altrettanto famoso spigolo Nord, celeberrima via di 1600 mt. di sviluppo compiuta dagli alpinisti friulani Oscar Soravito e Celso Gilberti il 29 Agosto del 1932 e dalla relazione di due alpinisti emerge una singolare e significativa descrizione dell’attacco alla parete: Il 29 agosto del 1932 alle ore tre del mattino, lasciavamo Col Di Prà diretti allo spigolo dell’Agner……Ci accompagnava fino all’attacco un vecchio boscaiolo del posto per guidarci nella notte attraverso le incerte tracce di sentiero dei boschi dell’approccio e per riportare alla base gli scarponi chiodati. Lo ricordo ancora, paterno nei suoi consigli di prudenza; mancante di una mano, reggeva con il moncherino una lanterna e si cacciava con decisione attraverso sterpaglie, arbusti e ramaglie del bosco carico di rugiada. Era giorno appena fatto quando attaccammo, non avevamo mai visto da vicino la montagna, unico punto di riferimento preciso, una fotografia comperata il giorno prima ad Agordo……. Segue la descrizione dettagliata della arrampicata, abbigliamento e materiali ed orari di salita e discesa verso Frassenè. Singolare aneddoto che non troviamo scritto sui libri, ma tramandato oralmente dalla memoria storica di un eccezionale conoscitore della Valle di San Lucano, Gino Benvegnù classe 1925, mente lucidissima e piena di ricordi, ci racconta che il vecchio boscaiolo di Col di Prà che fece da portatore ed accompagnò Gilberti e Soravito alla prima ascensione dello spigolo Nord dell’Agner si chiamava Tibolla Vincenzo, nato nella frazione di “Pra” a Taibon Agordino il 21.01.1883 figlio di Simone e di Benvegnù Santina. Da giovane aveva avuto un incidente mentre portava le capre al pascolo in quanto rimase investito da una frana in località “Ciaffe” sopra il villaggio di Col di Prà e gli venne purtroppo amputata una mano come riportato nella relazione della ascensione. Forse in seguito a quella disgrazia, non potendo fare dei lavori al pari dei suoi coetanei, venne affidato a degli studi superiori e fece in seguito il maestro elementare nella frazione di Col di Prà. Dagli archivi della Parrocchia risulta che è deceduto il 29 maggio 1934 alla sola età di anni 51, pertanto relativamente giovane anche se descritto come “vecchio boscaiolo del luogo” dall’alpinista Soravito nella relazione della ascensione sopracitata e pubblicata nella rivista mensile del CAI molti anni dopo nel 1964.
PADRE DOMENICO DE ROCCO MISSIONARIO CANALINO BRONZO AL V.M. E PERSEGUITATO NEL SOL LEVANTE
di RENATO BONA
Fino a domenica 12 resta aperta tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19: da lunedì 23 e fino al 31 ottobre solo il venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Ci riferiamo alla mostra “P. Domenico De Rocco (1889-1958) e la Cina: le avventure di un missionario perseguitato nel Sol Levante” che è stata allestita nella sala “Lina Zandò” del Musal nel paese natale, Canale d’Agordo, dal e nel Museo Papa Luciani con il Comune e la Parrocchia di San Giovanni Battista. De Rocco – lo ricordano le note biografiche stese e postate in Internet sul sito fronte dolomitico.it da Franco Licini – vi era nato il 31 gennaio 1889 da Giovan Battista ed Angela Deola (la coppia aveva generato anche Saba, classe 1910, anch’egli sacerdote dei padri Somaschi, educatore e maestro dei Novizi, che assurgerà al ruolo di Generale dell’Ordine tra il 1954 e il 1963 e quindi padre conciliare al Concilio ecumenico Vaticano II, quindi vice-provinciale del Centro America e Messico tra il ’63 e il ’66 per fare quindi ritorno in Italia come parroco fino al 1974 della Madonna Grande di Treviso dove cesserà di vivere nel 1984). Entrato nel seminario di Feltre vi rimase fino alla seconda liceale e proseguì gli studi nel seminario santi apostoli Pietro e Paolo di Roma dove conseguì la laurea in teologia. Nel 1909 entra a far parte del Pime, il Pontificio istituto delle missioni estere: il 25 luglio 1914 è ordinato sacerdote. Prima però, l’8 aprile 1909 è iscritto nelle liste di leva del Distretto di Belluno ed il 6 agosto dell’anno successivo è chiamato alle armi nel 25. Reggimento di fanteria a Piacenza ma viene subito ammesso al ritardo della “naja” per motivi di studio. Il 1. Giugno 1915 per mobilitazione è richiamato alle armi alla 9. compagnia di Sanità. Il 14 ottobre passa quindi alla 20ª sezione della 10ª compagnia di Sanità mobilitata in territorio dichiarato in stato di guerra, a San Pietro d’Isonzo. Col grado di tenente, il 5 febbraio 1916 viene trasferito al 7° Alpini come cappellano militare del neo costituito battaglione “Monte Antelao”. Al comando di Belluno gli vengono fra l’altro consegnati due giri di cordone grigio verde e il fregio degli alpini per guarnire il suo cappello pastorale. Prosegue per Mel dov’è acquartierato il battaglione per l’addestramento delle reclute. Il 12 aprile parte alla volta del fronte dolomitico a Campo di Sotto, vicino a Cortina da dove dopo un breve periodo di istruzione, entrato a far parte del V Gruppo Alpini raggiunge la Val Costeana. Al canalone Falzarego gli alpini costruiscono una chiesetta in legno dove padre De Rocco può celebrare la messa. Oltre all’assistenza delle anime, don Domenico si dedica al sostegno e alla cura dei feriti e, troppo spesso, a dare l’estremo saluto ai morti in battaglia. Accompagna fino in prima linea i suoi alpini in combattimento e così – sempre dalle note di Licini – “fa anche nella notte dell’8 luglio mentre, fra le guglie delle Tofane, echeggia la musica della fanfara della 96ª compagnia magistralmente diretta da Bepi Sacchet, l’alpino di Castellavazzo che, con il suo estro, sa farsi apprezzare perfino dagli austriaci”. Il 21 giugno 1917 il battaglione lascia Val Costeana destinato al fronte dell’Isonzo. A piedi, per San Vito, Venas e Perarolo, in tre giorni l’“Antelao” arriva a Longarone da dove, in treno, l’8 luglio raggiunge Nimis dove gli alpini si preparano alla conquista dell’altipiano della Bainsizza… Don Domenico si ammala e viene ricoverato ad Avio e quindi a Verona infine trasferito a Como al “Valduce”, una casa di cura religiosa retta dalla Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata. A guerra finita gli è conferita la dichiarazione di “aver tenuto buona condotta e di aver servito la Patria con fedeltà ed onore”. Dopo la “parentesi bellica” altre vicende altamente drammatiche: il nostro parte per la Cina il 15 novembre del 1919: Tiensinraggiunge Xing’an e successivamente Han-Chung nella regione dello Shaanxi. Nel 1931 è a Chenggu dove ha modo di scrivere: “La carestia, che da due anni fa strage nel Henan, nel Gansu e nella parte settentrionale dello Shaanxi, in forma più benigna ha colpito anche l’area meridionale (Han-Chung). Donne vendute e bambini gettati non si contano. Allo scorso agosto i bambini raccolti durante l’anno raggiungono i 1.539. Nel periodo più acuto i raccolti alla porta della Missione raggiungevano una ventina al giorno …”. Nel febbraio del 1934 la terza assemblea generale del Pime, ad Hong Kong, elegge monsignor Balconi superiore generale ed il 14 maggio padre De Rocco è chiamato a sostituirlo in veste di pro-vicario apostolico di Han-Chung. Nella regione i disordini e le tragedie continuano e padre Domenico, il 17 febbraio 1935, riferisce al suo superiore: “Le avevo scritto come a Guluba cominciarono i torbidi. Pochi giorni fa i briganti svaligiarono il mercato di Tianmingsi e col bottino si ritirarono nelle loro tane. Il Seminario fu sciolto lo stesso giorno e rimandati tutti gli alunni. Credemmo da principio che non si trattasse che di una piccola banda isolata, non era invece che uno dei primi effetti dell’invasione comunista….”. Nonostante tutte le difficoltà, nel 1939, il personale della Missione conta 19 padri e 2 fratelli italiani, 8 preti cinesi, 19 suore Canossiane e 27 Suore-maestre locali con 51 aspiranti e 50 seminaristi. In città si contano 18.167 fedeli con 964 catecumeni. I luoghi di culto sono costituiti da 36 chiese, 59 cappelle e 36 centri di preghiera. Nel settore educativo, operano 32 scuole elementari con 880 ragazzi e 716 ragazze, 4 case per l’infanzia con 860 bambini; 5 dispensari, 4 orfanotrofi, 2 ricoveri per vecchi e un piccolo lebbrosario. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale i missionari italiani sono sottoposti a maltrattamenti, soprattutto dopo il riconoscimento da parte dell’Italia del governo pro-giapponese di Nanchino (5 luglio 1941). Nel frattempo i giapponesi prendono il controllo della regione e la vita della Missione può continuare ma nell’autunno del 1943, dopo la firma dell’armistizio da parte dell’Italia, i giapponesi concentrano tutto il personale italiano a Lueyang e a Zhuangyuan. Venti Padri e dieci Suore vengono ammassati in una pagoda abbandonata: “… considerati come spie, eravamo agli arresti con proibizione assoluta di lasciare la pagoda. Avremmo dovuto morire di fame su quei monti isolati, ma il Mandarino, che aveva ricevuto l’ordine di sorvegliare ‘le trenta spie’, ben presto si convinse che non di ‘spie’ si trattava ma di buona gente…”. Nel giugno del 1944 monsignor Civelli e padre De Rocco vengono liberati e possono tornare ad Han-Chung; gli altri li raggiungeranno nel febbraio del 1945 all’arrivo delle truppe americane nella regione dello Shaanxi. Nel 1947 De Rocco torna in Italia quale delegato all’assemblea generale dell’Istituto. Eletto rappresentante presso il Consiglio generale, non farà più ritorno alla sua missione in Cina. Assume l’incarico di rettore del noviziato Pime al Sant’Ilario di Genova e nel 1950 del Liceo della casa di Monza, carica che mantiene fino al 1957 quando, aumentando i suoi acciacchi, è costretto a ritirarsi a riposo al Rosetum di Besozzo e poi a Rancio di Lecco dove il sabato Santo 5 aprile del 1958, “sorella morte” lo accoglie tra le sue braccia. Ai funerali, officiati da monsignor Maggi sono presenti il superiore generale dei Somaschi e suo fratello, padre Saba De Rocco. Quattro alpini trasportano la bara alla Grugana di Calco dove Domenico tutt’ora riposa “… figlio delle Dolomiti accoppiò nell’animo le virtù della sua terra: gentilezza e delicatezza d’animo, prudenza congiunta a cavalleresco ardimento; il tutto nobilitato dalla grazia …”.
NELLE FOTO (sito”fronte dolomitico.it”, e Musal di Canale d’Agordo): padre Domenico De Rocco: il Museo Papa Luciani accanto alla parrocchiale.
INSIEME PER ROCCA, LA PREMIAZIONE VENERDI’
ROCCA PIETORE Venerdì alle 16:30 presso la sala “El Teaz” di Rocca Pietore ci sarà la cerimonia di premiazione della Terza edizione del Progetto insieme per Rocca rivolto agli studenti e ai non studenti vincitori dei due concorsi ideati da Maria Luisa Daniele Toffanin autrice della silloge poetica “La casa in mezzo al prato”. Per motivazioni legate all’emergenza Covid l’accesso alla sala El Teaz è autorizzato a sole 50 persone salvo successive disposizioni.
CULTURA E SPETTACOLO DOMENICA AD ARABBA CON LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI LUCIANA PALLA
LIVINALLONGO Domenica alle 20.30 in sala congressi ad Arabba andrà in scena lo spettacolo “Una vita” dal romanzo di Maria Giuliana Costa. Attori, Sandro Buzzatti e Flora Sarrubbo; fisarmonicista Tommaso Zamboni. Nel corso della serata presentazione del libro “Emigrazione dalle Dolomiti nel corso del Novecento” di Luciana Palla. Ingresso libero, obbligo di green pass.
MOSE’ ANDRICH PER IL GRAN FINALE DI ARTI IN BILICO
FELTRE Ultimo appuntamento con Arti in bilico, la rassegna che porta il jazz e il teatro nei giardini delle ville antiche di Feltre. Questa sera alle 21 è previsto il gran finale, con il giovane e talentuoso pianista Mosè Andrich che si esibirà in un concerto di piano solo nella suggestiva cornice di Villa San Liberale a Cart. Informazioni e prenotazioni al 347.3164423
RITORNA LA CICLINVALLE AGORDO-COL DI PRA IN VALLE DI SAN LUCANO
AGORDO 27^ edizione della CiclinValle pedalata di beneficienza pro Unicef. E’ in programma domenica 12 settembre con partenza alle 10 dalla località Valcozzena. Per partecipare compilare l’autocertificazione presente sul sito di Attivamente Agordino. . In caso di maltempo la manifestazione sarà annullata. Iscrizioni 10 euro sabato 11 in piscina ad Agordo dalle 16 alle 19, domenica in località Valcozzena dalle 8.30 alle 9.30.
LA SANTA MESSA A FORCELLA CAMP
AGORDO Sabato 11 settembre si terrà la consueta Santa Messa a Forcella Camp in occasione del 23° anno dalla posa in opera del capitello.
I 130 ANNI DEL CAI BELLUNO: GLI APPUNTAMENTI
BELLUNO Gli appuntamenti in programma nei prossimi giorni con il coro Cai di Belluno per celebrare i 130 anni dalla fondazione della sezione di Belluno. L’11 settembre al Rifugio Settimo Alpini per la messa in ricordo dei caduti della montagna.
CAMMINATURALMENTE RITORNA CON 2 APPUNTAMENTI
BELLUNO Ultimo in programma per Camminaturalmente 2021 alla scoperta di itinierari naturalistici e ambientali con Anacleto Boranga. L’11 settembre sarà la volta di IGNE E LE SUE STRADE LASTRICATE per scoprire chilometri di mulattiere che salgono il paese. Iscrizione obbligatoria a [email protected] o al numero 0437 948093 entro le 12:30 del venerdi che precede la camminata. Dovranno essere rispettate le norme anticovid, massimo 15 persone per itinerario.
CONCERTI TIPI DI NOTE A LONGARONE
LONGARONE È in programma per l’11 settembre alle 21 Concerti Tipi Di Note, musica inedita 100% Made in Belluno, che si terrà presso lo Stadio Comunale di Longarone. Una serata da non perdere grazie ai gruppi Bad Mood e Elisa Zaghis Music accompagnati dall’Orchestra DoLaMiti composta da archi e legni. Si raccomanda il rispetto delle norme nazionali e regionali di contenimento dell’emergenza Covid-19 e vi consigliamo di portare con voi una coperta per potervi sedere comodamente sul prato.
PER FESTEGGIARE I 25 ANNI DEL MUSEO DI MEL, UN’ESPOSIZIONE DI REPERTI ARCHEOLOGICI DA TUTTO IL TERRITORIO DI BORGO VALBELLUNA
BORGO VALBELLUNA Il Museo civico archeologico di Mel, dove sono esposti i corredi tombali provenienti dalla necropoli di Mel dell’Età del ferro e materiali provenienti dai più recenti scavi dell’abitato è stato inaugurato nel 1996 e quest’anno compie 25 anni. L’esposizione sarà inaugurata sabato 11 settembre alle ore 11.00 e sarà visitabile nella sede del Museo di Borgo Valbelluna, palazzo delle Contesse – Mel, dall’11 settembre 2021 al 9 gennaio 2022, sabato e domenica 9.00-12.00 – 15.00-18.00. Per informazioni: www.museomel.it – [email protected]; Ufficio Turistico Valbelluna: 0437 544294 – [email protected].
L’ULTIMO EVENTO DI RITROVARSI IN SINISTRA PIAVE
LIMANA Ultimo evento culturale della rassegna estiva Ritrovarsi in Sinistra Piave 2021, organizzata dal Comune di Limana. In occasione dei 700 anni dalla morte del sommo poeta, sette giovani lettori, di provenienze artistiche varie, metteranno in scena alcuni canti più rappresentativi dell’Inferno di Dante, con leggerezza e levità. SABATO 11 SETTEMBRE, ore 20.30 presso la SALA NOCIVELLI della Biblioteca di Limana, Via Ruggero Fiabane 3 LASCIATE OGNI SPERANZA, VOI CH’ENTRATE. Stasera canti infernali Attori Caterina, Chiara, Damiana, Elena, Giacomo, Manuela, Silvia. Regia di Nanni Dorigo. Ingresso gratuito con prenotazione al link https://forms.gle/hGwNeoCURQ3oBLd67 Accesso con Green pass o tampone negativo eseguito 48 ore prima.
IERI ALLA RADIO
SPECIALE CICLINVALLE CON Ilaria, Sara e Alberto
di Claudio Fontanive
foto, Attilio Moretti.
WILLIAM DA ROIT ED ELVIS SECCO NEL GIRO D’ITALIA RUNNING…LO SPECIALE ALLA RADIO
“I MISTERI DI ALLEGHE DI SERGIO SAVIANE” ALLA RADIO CON L’ATTORE ROBERTO FAORO – IL PODCAST
INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
OSPITE: Sara Luchetta
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
Giovedì 9
Stupenda giornata tardo-estiva. Tempo molto stabile e ben soleggiato con cielo terso al mattino e sereno o poco nuvoloso per modesti cumuli nelle le ore più calde. Tipica giornata settembrina con aria limpida, ottima visibilità con contesto fresco di notte e assai mite di giorno; forte escursione termica giornaliera nelle valli.
Precipitazioni. Assenti (0).
Temperature. In generale lieve aumento, eccetto leggera flessione delle minime nelle valli in caso di cielo notturno sereno. Sono previste punte di 25/27°C nei fondovalle prealpini e di 19/22°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 10°C, max 15°C; a 2000 m min 8°C, max 12°C. Su Dolomiti a 2000 m min 7°C, max 13°C; a 3000 m min 1°C, max 3°C.
Venti. Deboli per brezze nelle valli, localmente e a tratti moderati nei settori solitamente più ventilati; in quota deboli dai quadranti settentrionali con qualche rinforzo sulle cime più alte, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.
Venerdì 10
Per gran parte del giorno sole e cielo sereno o poco nuvoloso per modesti cumuli. Nella seconda parte del pomeriggio arrivo di sottili nubi alte in grado di velare il cielo, in estensione a tutta la montagna veneta nel tardo pomeriggio/sera. Tipica giornata settembrina con contesto fresco di notte e assai mite di giorno; forte escursione termica giornaliera nelle valli.
Precipitazioni. Assenti (0%).
Temperature. Pressoché stazionarie o in leggero aumento rispetto a giovedì. Su Prealpi a 1500 m min 11°C, max 16°C; a 2000 m min 9°C, max 13°C. Su Dolomiti a 2000 m min 8°C, max 14°C; a 3000 m min 2°C, max 3°C.
Venti. Deboli per brezze nelle valli, localmente e a tratti moderati nei settori solitamente più ventilati; in quota deboli dai quadranti occidentali, con qualche rinforzo sulle cime più alte, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.
Sabato 11
Al mattino lunghi tratti soleggiati e nubi alte in un contesto ancora stabile. Al pomeriggio aumento della nuvolosità per moderata, localmente forte attività cumuliforme, associata a qualche rovescio o occasionale temporale, ma la probabilità sarà piuttosto contenuta e su molti settori i fenomeni rimarranno assenti. La neve cadrà sulle cime dolomitiche più alte. Temperature minime in aumento e massime in calo. Venti deboli di direzione variabile nelle valli, con locali rinforzi per raffiche in caso di temporali; in quota deboli e molto deboli di direzione variabile, eccetto locali e brevi rinforzi sulle cime.
Domenica 12
Tempo soleggiato con cielo sereno al mattino e riduzione del soleggiamento al pomeriggio per moderata attività cumuliforme, localmente più intensa per forte innesco convettivo inziale, in tal caso non si potrà escludere qualche isolato fenomeno. Trattandosi di una lieve e residua instabilità, su molti settori il tempo rimarrà buono o discreto. Temperature minime in calo e massime in lieve ripresa. Venti a regime di brezza nelle valli; deboli da nord in quota. Previsore: R.L.Th.
SECONDA CATEGORIA DELL’AGORDINA AL VIA IL 19 SETTEMBRE. IL CAMPIONATO TERMINERA’ PRIMA DI PASQUA
AGORDO È stato ufficializzato il calendario della Seconda Categoria Girone T dove milita l’Agordina Calcio. Sono 14 le squadre che compongono il girone dove c’è anche la compagine di Agordo e il campionato inizierà il 19 settembre per terminare il 10 aprile 2022. 26 giornate in programma con alcune pause al suo interno. Le squadre si fermeranno per la prima volta in occasione del 1 novembre, una settimana di stop per la festività di tutti i santi. La seconda sosta sarà per le vacanze natalizie con l’ultima partita del girone di andata il 19 dicembre e l’inizio del ritorno con il 9 gennaio 2022. Terza e ultime sosta prevista a fine febbraio, una domenica riservata ai possibili recuperi sarà quella del 6 marzo. Un campionato che terminerà prima di Pasqua con playoff e playout in programma subito dopo le festività pasquali.
META DEL CALALZO CON IL RITIRO DELLA BENETTON RUGBY
CALALZO Tanta gente in piazza a Calalzo di Cadore per la presentazione della squadra del Benetton Rugby che resterà in ritiro in paese fino a venerdì, quando rientrerà a Treviso per affrontare in amichevole i britannici della Sale Sharks. È il quarto anno consecutivo che la squadra bianco-verde sceglie Calalzo per la preparazione al campionato: quest’anno Benetton Rugby parteciperà al nuovo torneo United Rugby Championship, che coinvolge le migliori squadre di Italia, Scozia, Galles, Irlanda e Sudafrica e che nella prima giornata – in calendario il 25 settembre – vedrà i Leoni affrontare in casa i sudafricani Stormers. “È un orgoglio per Calalzo ospitare anche quest’anno la miglior squadra di rugby d’Italia, che solo pochi mesi fa ha vinto la Pro 14 Rainbow Cup, campionato internazionale di grandissimo prestigio. Direi che Calalzo è un portafortuna per la Benetton Rugby, e speriamo di mantenere questa bellissima tradizione” ha detto il sindaco Luca De Carlo.
NON E’ IL TOUR DE FRANCE…. MA IL TOUR DE FRIENDS
VOLTAGO Simpatico saluto di uno dei concorrenti del giro dell’amicizia….con la collaborazione di Duilio Da Campo.