Progetti che non sono proposti e voluti dai nostri imprenditori locali ma da chi scambia le valli per un parco giochi da sfruttare”.
LIVINALLONGO Che un collegamento sciistico Cortina-Arabba non migliorerà la mobilità sui passi lo ribadisce non forza il comitato “Ju le man da nosta tiera” e il clima che si respira ad Arabba fa capire che i I fodomi questo collegamento non lo vogliono e sono pronti alle barricate. Piuttosto invitano il Presidente Zaia a visitare i luoghi “Capirà – afferma il comitato – che le tesi che sta portando avanti non stanno in piedi e soprattutto non sono ciò di cui la nostra gente ha bisogno”. Il voler unire le valli dolomitiche con impianti sciistici, svuotando così i passi dolomitici dal traffico stradale, per il Comitato è una bufala “Può crederci solo chi non conosce il territorio – dice il Presidente del Comitato Denni Dorigo – Se si vuole continuare a sostenere questa ridicolaggine si abbia almeno il coraggio di venire sul territorio spiegando alla luce del sole come questa assurdità sarebbe possibile confrontandosi con le comunità locali. La gente non è stupida ed ha capito fin da subito che queste sono delle motivazioni inventate ad hoc per sostenere gli interessi di pochi. Non servono tecnici o consulenze universitarie per capire che un turista che alloggia ad Arabba non potrà mai arrivare a Cortina utilizzando solamente gli impianti di risalita senza muovere la macchina. Ciò è presto dimostrato: si tratterebbe di salire su almeno dieci impianti di risalita, di cui metà ancora da progettare e costruire, con chilometri e dislivelli da
percorrere a piedi fra un impianto e l’altro e con un costo da sostenere per ogni singolo passeggero fuori da ogni logica”. Non solo barricate, ma anche suggerimenti, Il primo: “Basterebbe prendere come esempio la rete viaria del Tirolo. Tutto il resto è fumo negli occhi per convincere qualche Ministero di Roma sulla bontà di progetti calati dall’alto e privi di qualsiasi tipo di sostenibilità né ambientale, né economica.
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