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IN COPERTINA LE SPETTACOLARI FOTO DA VOLTAGO AGORDINO
di MARIO DE MARCO
CROCE VERDE VAL BIOIS, DOPO LO SPOSTAMENTO DELLA SEDE I PROBLEMI PER LA MANCANZA DI VOLONTARI
La Croce Verde Val Biois, causa la carenza di volontari, ha emanato il calendario con i disservizi del mese di novembre.
aggiornamento dopo la bella notizia: trovati gli equipaggi per molti altri giorni precedentemente indicati, Il calendario provvisorio: LUNEDI’ 22 NOVEMBRE 2021 dalle ore 6:00 alle ore 20:00; LUNEDI’ 29 NOVEMBRE 2021 DALLE ORE 6:00 ALLE ORE 20:00. Il Presidente Stefano Murer: “Con l’auspicio di riuscire a coprire anche queste giornate”
ANOMALIE DI STAGIONE, DA SAN TOMASO VISTA SUL MONTE PELSA
SAN TOMASO La foto è stata scattata poco fa da Flavio, da Costoia di San Tomaso. Una colata di neve decisamente fuori stagione, infatti la slavina* “luina della fava” dal Monte Pelsa verso Colaz, di norma cade a febbraio e non certo a novembre mese ben più freddo. È già scesa almeno tre volte. I nonni dicono che quando cade è ora di seminare.
*Massa di neve non compatta che si stacca dai punti di maggiore pendenza di un rilievo innevato
CHIUSURA DELLA PROVINCIALE 3 DI VALLE IMPERINA
GOSALDO PROVINCIALE 3 VALLE IMPERINA: da oggi al 30 novembre esclusi sabato e domenica interruzione totale alla viabilità per lavori di messa in sicurezza: dalle 8 alle 12.45; dalle 13.45 alle 16 e dalle 16.30 alle 17.30 nei periodi non interessati dalla chiusura senso unico alternato con semaforo anche nei giorni festivi e prefestivi.
PROVINCIALE 26 DIGOMAN VOLTAGO- RIVAMONTE due giorni di chiusura dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17, deviazioni per Forcella Aurine (attenzione strada chiusa a Gosaldo Corde Mole)
dal 15 novembre al 15 aprile è in vigore l’obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali su alcuni tratti delle strade statali del Veneto maggiormente esposte al rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio durante la stagione invernale.
COLLE SANTA LUCIA Veneto Strade comunica che riprendono i lavori di allargamento e rettifica del piano viabile lungo la provinciale 638 di Passo Giau in Comune di Colle Santa Lucia dove sarà impegnata l’impresa Sevis di Soraga-Val di Fassa. Per questo da oggi e fino al 15 dicembre, tutti i giorni sono previste interruzioni fino a 15 minuti tra le 8 del mattino e le 17 del pomeriggio, negli altri orari senso unico alternato regolato da impianto semaforico.
CORDE MOLE, LA SOLITA TOPPA IN ATTESA DELLA PROSSIMA ONDATA DI MALTEMPO
Il sindaco Stefano Da Zanche inascoltato, la giustificazione “mancano i soldi”.
DI GIANNI SANTOMASO
DILLO A RADIO PIU…. DI VALTER TODESCO Presidente Auser Col Bel di Tiser
RIVAMONTE Chi ha deciso di chiudere la strada per Digoman non ha minimamente ragionato sul fatto che è chiusa anche la strada per Gosaldo in località Corde Mole per i cantieri post vaia, lavori che procedono da tempo. Per questo chi si sposta da Tiser, Gosaldo, o da Rivamonte è costretto a scendere ad Agordo e percorrere la 347 del Duran e Cereda per Voltago, Frassene’ e Forcella Aurine.
PROTESTA A DAVEDINO PER LA STRADA CHIUSA DAI GIORNI DI VAIA
LIVINALLONGO la strada di Davedino è chiusa da tre anni, protetano i proprietari delle case, che contestano di non ricevere risposta dalle istituzioni. A Davedino vivono due persone, oltre ai proprietari delle case, originari del paese che spesso ritornano e che si sono rivolti al sindaco, all’ufficio tecnico comunale ed anche alla Provincia ma ognuno si rimpalla le responsabilità. Dopo Vaia la Provincia ha stanziato 250 mila euro per rifare il ponte sul Ru Daghè e sistemare un tratto di frana. Con i fondi Vaia sono arrivati un milione 200 mila euro per mettere in sicurezza la viabilità. Sul tabellone del cantiere a Molinat c’è scritto che i lavori sono stati consegnati il 15 ottobre 2020 e che dureranno 365 giorni. Sono già trascorsi.
URLA NEL VIALETTO E LA DONNA METTE IN FUGA I PRESUNTI LADRI
BELLUNO Una donna 57enne di Mussoi domenica sera si è imbattuta in due sconosciuti che pare stessero per entrare nella sua abitazione in via Cairoli per questo ha iniziato a urlare e a correre nel vialetto e i due sono scappati. Un messaggio anche sui social. La donna non ha saputo dare una descrizione dei presunti ladri, dice che portavano dei giacconi.
ANCHE IL PRETE VITTIMA DEI LADRI
FELTRE I Carabinieri hanno raccolta la denuncia di Don Virginio De Martin Topranin, sabato sera ignoti hanno rubato un telefono cellulare dopo aver forzato la porta della canonica. Probabilmente cercavano ben altro visto che hanno messo la stanza sottosopra ma non hanno trovato nulla di valore oltre al telefono. Il furto nella parrocchia di San Martino, che in questi giorni era in festa per il patrono.
DENUNCIATO UN GIOVANE UBRIACO ALLA SAGRA DI SAN MARTINO
BELLUNO Domenica un 29enne volto noto alle forze dell’ordine ha dato di matto alla sagra di San Martino. Erano le 17 quando sono stati chiamati di Carabinieri e la Polizia con l’ambulanza del 118. È indagato per resistenza a pubblico ufficiale. E’ noto da tempo in provincia, ubriaco spesso si lascia andare a sceneggiate di questo tipo, domenica la causa è stata probabilmente l’eccesso di vin brule’ consumato in piazza e non solo e quindi le conseguenze dei fumi dell’alcool
VIGILI DEL FUOCO AL CENTRO INCOM
BORGO VALBELLUNA Scatta l’allarme antincendio e arrivano i vigili del fuoco che hanno impedito l’accesso nel centro commerciale. È accaduto ieri pomeriggio. Non c’è stato bisogno quindi di evacuare i locali.L’allarme per il forte odore acre tipico di plastica bruciata a causa del surriscaldamento di un avvolgicavo al quale era collegata una stufetta. Nessun ferito e nessun coinvolto: non ci sono state neanche fiamme da spegnere.
TAIBON BY NIGHT… DI WILLIAM DA ROIT
VERSO LA BEATIFICAZIONE CON IL MESSAGGIO INTERNAZIONALE
CANALE D’AGORDO Da ieri ecco il nuovo cartello che presenta il paese del Papa, Don Albino Luciani presto Beato. Johannes Paulus I, è questa la dizione internazionale scelta per presentare il paese natale del Papa. I due totem hanno trovato collocazione lungo la provinciale 346 del San Pellegrino.
DUE GIORNI CON L’ACQUA A SINGHIOZZO
DI DAMIANO TORMEN
ACQUA DI NUOVO POTABILE A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Gestione Servizi Pubblici informa che a CANALE D’ AGORDO nelle località FREGONA, PISOLIVA e LA MORA, l’acqua erogata dall’acquedotto è di nuovo potabile e può essere usata, quindi, per scopi alimentari.
ROCCA PIETORE E LIVINALLONGO Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, MERCOLEDI dalle 8.30 a FINE LAVORI, verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a ROCCA PIETORE nel CAPOLUOGO, a LIVINALLONGO DEL COL DI LANA, in località SALESEI DI SOPRA
I NUOVI CASI DI COVID INTERESSANO L’ETA’ PEDIATRICA, 6 I PAZIENTI RICOVERATI, 1 IN TERAPIA INTENSIVA
BELLUNO L’Ulss1 rileva nell’ultima settimana 260 nuovi casi, 79 in più rispetto alla settimana precedente e il tasso di incidenza settimanale sale a 130 casi su 100 mila abitanti, superiore all’incidenza nazionale (86,6 su 100 mila abitanti). La mappa per Comune ribadisce il maggior numero di casi al confine tra Comelico, San Pietro, San Nicolo’ e Santo Stefano di Cadore (più di 500 casi ogni 100 mila abitanti). Nella mappa la colorazione mette in evidenza un numero di casi tra 251 e 500 a Calazo, Voltago, Cesiomaggiore, Sovramonte, Pedavena e Quero Vas. Poco sotto, 1-125 casi Cortina, Vigo, Pieve, Longarone, Ponte Nelle Alpi e Santa Giustina. Sempre meno i comuni “bianchi” dove non sono registrati casi negli ultimi sette giorni. Anche nella settimana trascorsa i nuovi casi si collocano prevalentemente in età pediatrica e nelle fasce d’età centrali. Il dato relativo all’età pediatrica è spiegabile con la non vaccinabilità dei soggetti fino a 11 anni. L’incidenza nelle fasce d’età centrali deriva invece da una copertura vaccinale ancora non risolutiva, combinata con una mobilità sociale molto elevata di questa categoria di persone. L’Ulss Dolomiti rimane fortemente impegnata nell’esecuzione dei tamponi molecolari (a finalità diagnostica) oltre alla nuova operatività relativa ai tamponi antigenici (rapidi), per buona parte finalizzati al rilascio del Green Pass nei soggetti non vaccinati. Particolarmente significativo a questo proposito risulta il grande lavoro svolto dalle farmacie del territorio. TERAPIA CON ANTICORPI MONOCLONALI Sono state trattate con anticorpi monoclonali dall’Unità Operativa di Malattie Infettive di Belluno 120 persone. Nella settimana qui analizzata sono stati somministrati 8 trattamenti con monoclonali. RICOVERI Sono attualmente ricoverati: ⦁ area non critica – ospedale San Martino: 6 pazienti (di anni: 68,74, 75, 81, 85 e 91) ⦁ Terapia Intensiva – ospedale di Feltre: 1 paziente (trasferito da fuori ulss)
Nelle successive tabelle i nuovi casi positivi da inizio epidemia e l’aggiornamento tamponi
ACC IL MINISTRO GIORGETTI RINVIA AL 25 NOVEMBRE L’INCONTRO CON I PARLAMENTARI BELLUNESI
ROMA Il ministro Giorgetti a cui i Parlamentari bellunesi avevano chiesto un incontro per oggi lo ha ricalendarizzato per il 25. Per questo la richiesta di prolungare i termini della cessione dell’impianto di Mel, l’asta di vendita – la seconda – è infatti in scadenza tra soli 4 giorni, il 20 novembre. L’incontro si prefigge lo scopo di proporre idee sul futuro di Acc e Ideal Standard.
IL DOTTOR GIGI LISE AMAVA DIRE “OLONSE BEN, DONSE NA MAN”
Ecco il messaggio tutto agordino di Stefano : ” Stasera en cin de scondion, ho fat la proa de netà el de fora de la fontana de la piaza. (lato stendardo). Solche con el BRUSCHIN e oio de gomito. Me par ben. Alora ho pensà de fa el laoro, SABATO MATTINA ALLE 7.30. Ve spete armadi de bruschin. Insieme fon presto e ben. E dopo fon merenda“.
DA SETTEMBRE RADDOPPIATI I POSITIVI ATTUALI, NELLE ULTIME 24 ORE 1 DECESSO
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
SENZA VACCINAZIONE CI SAREBBERO 1600 PERSONE IN OSPEDALE, OGGI SONO 381 CON 712 POSITIVI NELLE 24 ORE
VENEZIA Punto stampa con il Governatore Luca Zaia, ospite il prof. Palu’, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Ex Professore ordinario di Microbiologia e Virologia.
CAMBIO DI COLORE, QUANDO POTREBBE ACCADERE
Per il passaggio ad area gialla (poi arancione e rossa) l’occupazione ospedaliera non critica deve superare il 15% (oggi 5%), l’incidenza è già sopra, terapie intensive oltre il 10% attuale al 5%.
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA
Le infezioni più gravi si registrano nelle scuole. i ragazzi sono asintomatici o hanno sintomi non gravi, ma possono contagiare persone fragili. Il Covid ci è costato un miliardo e trecento milioni di euro. Nell’incontro dei capigruppo in Parlamento chiederemo 513 milioni, questo è il buco creato nella sanità dal Covid. Il lockdon per i non vaccinati? non mi risulta possibile ma non mi spiego perché la nostra area cioe’ tra Friuli, Veneto e Alto Adige sia la più colpita.
Sta crescendo la curva dei contagi anche se oggi il dato è anomalo perché in corrispondenza del fine settimana. Crescono i contagi, il virus c’è e circola. L’occupazione ospedaliera, abbiamo fatto il punto stamane, è ancora gestibile. Passeremo in zona gialla? Anche arancione e rossa se non si ferma, ma sono fiducioso anche perché l’85% dei veneti o è vaccinato o ha intrapreso il percorso. Senza vaccinazioni le persone in ospedale sarebbero almeno 1600. Siamo preoccupati per l’abbassamento delle temperature che porta a vivere al chiuso. l’80% dei ricoverati in terapia intensiva sono non vaccinati. Terza dose tra qualche giorno si può iniziare a prendere l’appuntamento alla scadenza della terza dose. Per J&J trascorsi i 28 giorni. Chi ha più di 60 anni può prenotare la terza dose di vaccino a partire dalla scadenza del sesto mese. Preoccupano gli altri virus respiratori non solo covid, e non mancano gli accessi in ospedale che ci mettono sottopressione. C’è un caso di un bambino di tre mesi positivo ricoverato a Padova e proviene dalla Ulss5.
IL PROFESSOR GIORGIO PALU’
Il green pass ha salvato la nostra economia.
Non esiste ancora per questa malattia un parametro immunologico di protezione, gli anticorpi neutralizzanti non sono una misura certa di protezione. Conta molto di più il fatto che una dose o due dose proteggono fino ad un tot. Se circolassero i virus noti ci sarebbero le protezioni, ma ci sono le varianti con mutazioni più contagiose. Parlare di immunità di gregge, non ha senso. Pensare di estinguere il virus con continenti non vaccinati come l’Africa e l’India che hanno vaccinato una parte irrilevante della popolazione. Aumentano i virus respiratori per i bambini sono più pericolosi del covid. Ora parliamo di vaccinare i bambini quando abbiamo moltissimi adulti, specie tra le forze pubbliche, che non sono vaccinati. Particolarmente attenti al tema dei bambini i paesi del Nord Europa perché hanno avuto alcuni casi di Narcolessia. Prima di arrivare al lockdown vaccinare i non vaccinati, insistere per la terza dose. Questa è la fase peggiore anche se la statistica vale fino ad un certo punto, il vaccino ci sta proteggendo e poi ci sono i farmaci che noi compreremo, pillole che prendiamo a casa, è una malattia da curare a casa, se supereremo l’inverno utilizzando anche i monoclonali usati pochi potremo con certo ottimismo guardare verso la soluzione. E’ grave e illogico che chi occupa posizioni pubbliche non sia vaccinato, ma è materia della politica. Sono persone che hanno il dovere di vaccinarsi
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/870453286952631
LA DIREZIONE DELL’ULSS INCONTRA LE ASSOCIAZIONI LOCALI DEI CLUB ALCOLOGICI TERRITORIALI (ACAT)
BELLUNO Ieri, , presso la sede dell’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti, si è tenuto unincontrofra la Azienda ULSS 1, rappresentata dal Direttore Generale dott. ssa Maria Grazia Carraro, nonché dal Direttore dei Servizi Socio-sanitari dr. Giampaolo Pecere e le quattro Associazioni Locali dei Club Alcologici Territoriali (ACAT) di Agordo, Belluno,Cadore,e Feltre, rappresentate dai rispettivi Presidenti pro tempore e il Dipartimento di Prevenzione E’ stata un’occasione per fare il punto sulle attivitàdi prevenzione, promozione della salute e riabilitazione che promuovono i Club attivi sul territorio provinciale che attualmente sono 37 e coinvolgono 169 famiglie. Da parte dei Presidenti delle Acat è stata evidenziata la volontà di ripresa, dopo la sospensione delle attività in presenza, alla quale si è sopperito, ove possibile , mediante gli incontri on line e col mantenimento della rete di comunicazioni personali tra i componenti dei club, i servitori insegnanti e gli operatori del Ser.D. Ciò ha consentito la ripresa delle attività in presenza, non appena consentito, nella maggioranza dei Club. Il Direttore Generale e d il Direttore dei servizi soci sanitari hanno potuto apprezzare le attività in atto ed hanno assicurato la volontà di mantenere ed anche migliorare la collaborazione. Da parte della direzione aziendale è stata altresì assicurata la volontà di espletare il più celermente possibile le procedure selettive necessarie per la copertura dei posti resisivacanti nei Servizi per le dipendenze. Da parte dei presidenti delle ACAT è stato ribadito l’impegno a proseguire, continuando il percorso intrapreso, nella quarantennale collaborazione con l’Azienda Sanitaria, con il consueto spirito di condivisione e solidarietà nell’ambito degli interventi di prevenzione primaria e promozione della salute. Al termine dell’incontro è stata espressa soddisfazione unanime dai presenti per il prosieguo della collaborazione finalizzata a sensibilizzare la comunità provinciale e ad affrontare al meglio i problemi alcol correlati nel nostro territorio
MEET SULLA PREVENZIONE DEL DIABETE, IL PRIMO DEI DUE OGGI ALLE 18.30
BELLUNO In occasione della Giornata del diabete, l’ulss Dolomiti ha organizzato due incontri online per informare e sensibilizzare sulla prevenzione e la cura del diabete. Per fare luce su questa patologia molto diffusa anche nel nostro territorio, l’Ulss Dolomiti ha organizzato due incontri online : 16 novembre alle 18.30 Alimentazione e movimento per prevenire il diabete con la dietista Teresa Schiavetto e il referente della prescrizione dell’esercizio fisico Christian Piergentili; 23 novembre alle 18.00 Le moderne cure del diabete – con i responsabili delle diabetologie Corradina Alagona e Ferruccio D’Incau Per iscriversi inviare una mail a [email protected]
CRAS NEL VENETO: IL PROBLEMA NON SOLO A BELLUNO, MA ANCHE A VERONA
VENEZIA “Dobbiamo aumentare i fondi per i Centri di recupero degli animali selvatici (Cras), mi auguro che la giusta ondata di indignazione legata agli ultimi fatti di cronaca spinga la Regione a prestare la necessaria attenzione, con adeguati finanziamenti, nella manovra di bilancio”. L’auspicio è di Andrea Zanoni (foto) e Anna Maria Bigon, consiglieri regionali del Partito Democratico, a proposito dell’odissea di Alessandro Bonato, giovane direttore di orchestra veronese, che dopo aver notato una volpe ferita a bordo strada ha fatto decine di telefonate per allertare i soccorsi, restando per due ore a fianco dell’animale che poi è morto. “Abbiamo letto la sua denuncia e la frustrazione per il senso di impotenza. Il fatto che autorevoli esponenti del mondo della cultura si schierino a fianco di una battaglia di civiltà come questa, è un segnale importante. I Cras devono essere messi nelle condizioni di lavorare h24, sette giorni su sette; è grave la mancata attuazione delle norme sul recupero degli animali feriti, previste sia dalla legge nazionale che regionale. Nel prossimo bilancio proporremo un emendamento per aumentare le risorse destinate a queste strutture: anziché i soliti e insufficienti 180mila euro, chiederemo uno stanziamento di 700mila euro per il prossimo biennio, per portarci alla pari con la vicina Lombardia”.
MARTELLA: “MONICA LOTTO FIGURA GIUSTA PER ASSUMERE IL RUOLO DI VICE SEGRETARIA DEL PD VENETO”
BELLUNO “Il PD Veneto è ricco di persone impegnate, capaci e da valorizzare. È sulle persone, sui giovani e sulle donne, che bisogna puntare per dare un’impronta innovativa all’azione che il nostro partito si propone di mettere in campo nei prossimi anni in Veneto. Oggi ho proposto che Monica Lotto, segretaria provinciale del PD bellunese, diventi, se vincerò il congresso, vice segretaria regionale“. Così il candidato alla segreteria regionale del PD Veneto, Andrea Martella, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della federazione provinciale dei dem bellunesi. “Monica è espressione, attiva e laboriosa, di un territorio che voglio sia al centro dell’agenda politica regionale, con l’ambizione di realizzare compiutamente l’autonomia rafforzata e di affrontare le tante specificità della montagna. Ugualmente – ha concluso Martella – sono certo che le sue capacità e il suo impegno saranno preziosi per la direzione politica del Veneto e in vista delle sfide significative che dovremo affrontare“.
IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL MESE DI OTTOBRE 2021
Nonostante il periodo decisamente positivo, sul mercato del lavoro veneto, così come su quello nazionale, continuano ad aleggiare alcune possibili criticità, a partire dalla difficoltà di reperimento di manodopera espressa dalle imprese
VENEZIA I dati di ottobre confermano la tendenza positiva del mercato del lavoro veneto, favorita anche da una congiuntura economica che nonostante i rischi legati ai problemi di approvvigionamento e di prezzo delle materie prime, continua a registrare segnali positivi sia sul fronte del PIL che di produzione e ordini. Con lo sblocco totale dei licenziamenti, al netto delle imprese che ancora possono utilizzare la cassa integrazione, non si segnalano particolari criticità sul fronte occupazionale e i numeri dei primi giorni di novembre si rivelano inferiori a quelli del 2019. Il significativo aumento delle dimissioni segnala una rinnovata mobilità dei lavoratori. Volume di assunzioni superiore a quello del 2019 (51.000 rispetto a 47.000) PIL in crescita di oltre il 6% e tutti i settori sono ancora in forte espansione. Crescita di 52.600 posizioni lavorative, più di quelle guadagnate nell’analogo periodo del 2019 (+51.200). Il saldo è positivo in tutte le province e inferiore a quello del 2019 solo per Venezia e Verona, che pagano ancora le difficoltà dei primi mesi dell’anno con i flussi turistici pasquali ancora bloccati. Le cessazioni, complessivamente 408.000, si sono ridotte del 12% rispetto al 2019. L’incremento delle dimissioni è molto forte nel comparto sanitario e sociale (+44%), nell’industria metalmeccanica e nell’edilizia (+16%), mentre la variazione è negativa nel turismo, nel commercio e nei servizi finanziari. I licenziamenti, anche il mese di ottobre conferma la tendenza di fondo che registra volumi inferiori a quelli degli anni pre-pandemia: i lavoratori interessati sono stati 292, il 45% in meno rispetto allo stesso mese del 2019.
LA DIRETTIVA EUROPEA CHE METTE E RISCHIO LA PESCA SPORTIVA E AMATORIALE
BRUXELLES “Bloccare l’immissione nelle acque italiane di specie considerate ‘non autoctone’ come trote, salmerini e coregoni, che in realtà sono presenti da centinaia di anni nelle nostre acque, è una scelta sbagliatissima che creerà danni milionari al settore della pesca sportiva e amatoriale e alle filiere turistico-ricreative-commerciali. Per questo chiediamo alla Commissione Europea e al Ministero della Transizione Ecologica di rivedere e cambiare urgentemente le norme come hanno chiesto unitariamente anche le Regioni, le associazioni di pescatori e le categorie economiche interessate”. Lo dichiara l’europarlamentare della Lega Mara Bizzotto che ha presentato un’interrogazione urgente alla Commissione UE. “Le nuove norme attuative della Direttiva UE messe in campo dal Ministero sono inaccettabili e danneggiano, la biodiversità ittica quindi vanno modificate in fretta perché rischiano di mettere in ginocchio il settore della pesca sportiva ed amatoriale”.
PIANO DEL FABBISOGNO DI PERSONALE. 32 ASSUNZIONI NEL BIENNIO 2021-2023
BELLUNO 32 nuove assunzioni entro il 2023, alcune delle quali già avvenute in corso d’anno, a fronte di 33 uscite nel medesimo periodo: questi i dati del ricambio di personale previsto dal Comune di Belluno nel prossimo biennio e approvato dalla Giunta comunale. Nel corso del solo 2021, si registrano 24 cessazioni e 25 assunzioni: 13 di queste si sono già concluse, due che devono concludersi e, con la delibera di giunta, si è dato il via libera alle altre 10 assunzioni rimanenti. I nuovi ingressi del 2021 interesseranno in maniera particolare la Polizia Locale, con tre assunzioni in programma nel 2021 (e altre due sono previste nel biennio successivo), ma anche l’area manutenzioni, le politiche sociali ed educative, il museo civico, le aree economato e tributi; per la copertura dei posti si utilizzeranno eventuali graduatorie proprie o di altri enti, oppure si procederà con l’indizione di concorsi. A limitare il turnover era stato anche il Decreto Crescita, che vincola la spesa del personale alla media delle entrate correnti
FRANCESCA DE BIASI, ASSESSORE DEL COMUNE DI BELLUNO
QUALITA’ DELLA VITA: SECONDO ITALIA OGGI BELLUNO AL 41° POSTO. NESSUNA SORPRESA PER GIDONI (LEGA)
BELLUNO La provincia di Belluno scende dal 19esimo al 41esimo posto nella classifica nazionale realizzata da Italia Oggi e dall’Università La Sapienza, un risultato che non coglie di sorpresa secondo il commissario provinciale della Lega Franco Gidoni. Lo slittamento di oltre venti posizioni nella classifica relativa ad “Affari e lavoro” riflette la crisi demografica della provincia, mentre il punteggio decisamente migliorabile nell’ambito “Ambiente” è frutto della conformazione del territorio.
FRANCO GIDONI, COMMISSARIO PROVINCIALE LEGA
FRANCESCO CORAZZA, LO PSICOLOGO CHE AIUTA I BAMBINI A FARE I COMPITI
AGORDO
di Gianni Santomaso
Il disegno dalla matita di Erika Andrich
MALGA CIAPELA NON E’ PIU’ IN VENETO…MA IL SINDACO DE BERNARDIN NON CE L’HA ANCORA COMUNICATO
UNIRE LE FORZE PER COMBATTERE I TUMORI
Lilt, Ados, Dolomiti Uomo, Consultorio familiare: progetti condivisi e una visione comune
BELLUNO Unire le forze per un obiettivo comune: sensibilizzare alla lotta delle diverse patologie cancerogene sul territorio della provincia di Belluno. È questa la finalità del progetto di collaborazione, appena attivato, tra quattro associazioni di volontariato del territorio bellunese, tutte aderenti al Comitato d’Intesa e tutte impegnate nella quotidiana sensibilizzazione verso la conoscenza della nepolasia (o tumore) ai fini, soprattutto, della prevenzione. Data la vicinanza dei temi trattati dalle rispettive associazioni, quest’ultime hanno deciso di agire in sinergia, pur continuando a perseguire gli obiettivi specifici di ognuna. Ora, grazie alla lungimiranza delle associazioni coinvolte, si attiverà una sinergia d’intenti che, nel concreto, vuole dare vita a progetti di rete con diverse finalità. Anche la parte della formazione (corsi, convegni) e della sensibilizzazione potrà essere più opportunamente gestita, con un lavoro “a più mani” di maggiore efficacia. Infine, tale unione d’intenti sarà anche l’occasione per poter attivare progetti sul territorio, agevolando la partecipazione a bandi di settore specifici.
FAB LAB DEL CENTRO CONSORZI AL PARCHEGGIO CAFFI
BELLUNO Oggi alle11.30 all’Ex Ospedale (sopra il Parcheggio Caffi) sopralluogo al nuovo immobile per la consegna delle chiavi all’amministrazione comunale e al Centro Consorzi per l’avvio del Fab Lab. Saranno presenti il Sindaco Jacopo Massaro; l’assessore alla rigenerazione urbana Franco Frison; la consigliera delegata Nadia Sala; il socio di F&C Project Roberto Chemello e il presidente del Centro Consorzi Michele Talo.
RINNOVO DI CONCESSIONI E DEBITI FUORI BILANCIO
LIVINALLONGO Giovedi alle 18 consiglio comunale convocato dal sindaco Leandro Grones. All’ordine del giorno: rinnovo della concessione per l’uso dei terreni di uso civico di Ponte Vauz, La Viza e Salere; regolamento per la disciplina dei servizi pubblici non di linea per via terra; variazione al bilancio e riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze del giudice di pace di Belluno.
DOMENICA AD AGORDO LA SANTA MESSA IN RICORDO DEI CADUTI SUL LAVORO
AGORDO Verrà celebrata domenica alle 18 la Santa Messa per i caduti sul lavoro organizzata dalla Nuova Corale – Coro Parrocchiale di Agordo. E’ il 39° anno in cui si svolge questa celebrazione, che vuole unirsi nel dolore e nel ricordo dei propri cari ai familiari dei caduti, oltre che sottolineare l’importanza dei valori della vita e del lavoro e quindi della sicurezza nei luoghi di lavoro. Molto spesso infatti gli adempimenti in tal senso vengono considerati solo come degli inutili vincoli burocratici, mentre è importante cercare di evitare tutto quello che è prevenibile, diffondendo una cultura della sicurezza.
FRATELLO ALBERO, LA GIORNATA NAZIONALE DEGLI ALBERI
FELTRE In occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, il Comune di Feltre organizza, in collaborazione con il Dipartimento TESAF dell’Università di Padova, l’Istituto “Della Lucia” e la Casa dei beni Comuni la manifestazione dal titolo “Fratello Albero”. La giornata si svolgerà giovedì. Alle 10 presso l’area di Prà del Moro si terrà la consueta messa dimora di un albero per ogni nuovo nato nel Comune di Feltre nel 2021. Dalle 18, il Museo Diocesano di Arte Sacra in via Paradiso ospiterà invece un momento di studio e di approfondimento sulle tematiche relative alla crisi climatica e al processo di ripopolamento del verde urbano che interessa la città, in particolar modo dopo i drammatici effetti della tempesta Vaia del 2018. L’assessore all’ambiente del Comune di Feltre Valter Bonan interverrà sul tema “Fratello Albero: tra crisi climatica e visioni del futuro”. Seguirà l’intervento della dirigente del Settore Gestione del Territorio Enrica De Paulis proprio sul progetto di rigenerazione del verde urbano dopo Vaia. L’I.I.S. “Della Lucia” proporrà i dati del censimento e della georeferenziazione relativi al bilancio arboreo di Feltre; infine il professor Paolo Semenzato, del Dipartimento TESAF dell’Università di Padova, interverrà su “Criteri e strumenti per una corretta pianificazione e gestione dei popolamenti arborei urbani.” Per l’accesso, con green pass in corso di validità, si consiglia la prenotazione su www.visitfeltre.info nella sezione eventi.
MIG 2021, PER L’INGRESSO NECESSARIA LA REGISTRAZIONE
LONGARONE 28 novembre – 1 dicembre 2021 Orario di apertura dalle 10.00 alle 18.30 L’ingresso alla manifestazione è riservato esclusivamente agli operatori professionali del settore con registrazione su invito, si svolgerà il Concorso Coppa d’Oro, giunto alla sua 51a edizione. Il gusto dell’edizione 2021 del Concorso sarà: LIMONE base acqua La consegna dei campioni avverrà lunedì 29 novembre, mentre la finale si svolgerà mercoledì 1° dicembre. Premiazione. Al primo classificato verrà assegnata la “COPPA D’ORO 2021”
NOVEMBRE, IL MESE DELLA CORALITA’
BELLUNO Gli appuntamenti: Sabato 20 novembre nella Sala “mons. Vincenzo Savio” di Agordo il Coro Antica Eco di Puos d’Alpago ed il Coro Rualan di Valle di Cadore. “Dolomiti in coro 2021” si chiuderà sabato 27 novembre nella Chiesa parrocchiale di Longarone con il Coro Voci delle Dolomiti, il Gruppo Solo Voci di Feltre ed il Coro Cadore di Pieve di Cadore
UNION DEI LADINS DA FODOM E IL RINNOVO DEL CONSIGLIO
LIVINALLONGO Domenica 21 novembre al Taulac di Pieve di Livinallongo l’Union Ladins De Fodom rinnoverà il consiglio. Nell’occasione verrà presentata la ristampa del libro Lerbe, flou e plànte da Fodom”. La cittadinanza è invitata a partecipare, obbligo di green pass.
SABATO POMERIGGIO A CENCENIGHE LA PREMIAZIONE DEGLI ALUNNI DELLE SCUOLE
LE PREMIAZIONI DEL CONCORSO FOTOGRAFICO “I COLORI DELL’AUTUNNO”
NEVE AL SUOLO. AGGIORNAMENTO ARPAV DEL 15 NOVEMBRE 2021
2021_11_15_Dolomiti Neve al suoloA Piz Boe’ 78 centimetri di neve, 54 sui monti alti di Ornella, 52 a Ra Vales di Cortina e 45 a Cima Pradazzo di Falcade…
NEL CASTELLO DI BARBABLU, DOMENICA ALLE 17 AL TEATRO COMUNALE DI BELLUNO
INTERVISTA ALL’ATTRICE ANNABELLA TEDONE, COMPAGNIA KUZIBA
di Mirko Mezzacasa
SERVIZI PRECEDENTI, TIB-TEATRO BELLUNO
NEL CASTELLO DI BARBABLU, DOMENICA ALLE 17 AL TEATRO COMUNALE DI BELLUNO
I LUPI GIOCANO A VOLTAGO…NEL VIDEO DI MARIO DE MARCO
VOLTAGO Il lupo è presente a Voltago e a testimoniarlo è il video che ci ha inviato Mario De Marco che è riuscito a immortalare un branco mentre sta giocando. “Sono come dEi cagnolini – dice Mario – chissà che la cultura delle persone cambi e siano un valore aggiunto per il nostro territorio”. Il Video di Mario De Marco è stato fatto grazie a degli appostamenti durati più di 4 mesi”
IL VIDEO DI MARIO DE MARCO
IERI ALLA RADIO…
OH PER BACCO… RIECCO CICCIO A RADIO PIU’
di Claudio Fontanive
007 IN CONDOTTA LA NUOVA PUNTATA
LA RACCOLTA COMPLETA
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
“DECENNALE” DELLA MADONNA DELLA SALUTE: A MUGNAI DI FELTRE PROSEGUONO LE INIZIATIVE
di RENATO BONA
Il sito telematico “chiesabellunofeltre”, puntualissimo, ricorda che domenica 21 novembre ricorre la festività della Madonna della Salute e che, per quanto concerne in particolare la realtà di Mugnai di Feltre, questo 2021 è “anno del decennale” per cui, dopo una mobilitazione di settimane da parte dei volontari dei vari rioni per la preparazione degli addobbi, sono partite altre iniziative per celebrare come si conviene l’evento. Nella sera del 22 ottobre scorso una trentina di feltrini non solo di Mugnai sono confluiti nella parrocchiale per partecipare all’incontro sul tema: “La comunità: risorsa per tutti, responsabilità per ciascuno”, che è stato sviluppato da don Mirko Pozzobon, parroco-biblista di Sedico, autore di tre libri sul tema, il quale ha dialogato su come vivere nella serenità e nella gioia l’essere parrocchia anche in un periodo storico decisamente non facile. Il 29 è seguito l’appuntamento nel salone della casa parrocchiale “Madonna della Salute” dove due coppie di sposi e un sacerdote della Pastorale familiare della Diocesi hanno portato la loro testimonianza di come sia possibile oggi coinvolgere nella vita di fede e di comunità quanti hanno fatto la scelta d’amore di mettere su casa insieme. Non è finita: nella chiesa la sera di venerdì 12 c’è stata l’adorazione eucaristica; domenica 14 nel pomeriggio il canto dei vespri e la meditazione musicale accompagnati all’organo da Nicolò Scopel; mercoledì 17 a partire dalle 20 toccherà alla recita del Rosario; venerdì 19 dalle 20,30 celebrazione penitenziale sul tema “Un decennale di misericordia”. Gli ultimi due appuntamenti del Decennale sono di stampo culturale. Il 4 dicembre, alle 20.30, in chiesa, è previsto il concerto “Decennale in musica” con il soprano Paola Crema e l’organista Deniel Perer. Tra l’altro, questo permetterà di ascoltare una volta di più le note originali dell’organo settecentesco di scuola napoletana installato a Mugnai una decina di anni fa. Chiuderà la rassegna la conferenza dello storico don Claudio Centa su “Voti e processioni nelle parrocchie del Feltrino”: da Mugnai, lo sguardo si allarga a tutto il contesto ecclesiale. Tale approfondimento è programmato domenica 5 dicembre alle 17, in Casa parrocchiale. Il clou sarà domenica 21 con questo programma: alle 14,30, sempre nella parrocchiale: canto dei vespri e, a seguire, fulcro del decennale, una autentica manifestazione di fede e folklore: la processione con la statua della Madonna (trasportata dai “coscritti” (ragazzi e ragazze nati 20 anni prima; per l’occasione le vie di Mugnai vengono addobbate a festa con bandiere, stendardi, cordoni colorati, fiori finti, archi, rami d’albero, superfici ricoperte di muschio e le persone che partecipano sono centinaia, non solo da Mugnai) presente il vescovo di Belluno-Feltre monsignor Renato Marangoni (viene precisato che chi volesse partecipare potrà parcheggiare in aree dedicate allo scopo e scelte alle porte del paese; lungo il percorso i fedeli saranno aiutati nella preghiera da specifiche invocazioni e, in corrispondenza di ciascun rione, avranno modo di ammirare, sia pur fugacemente, un dipinto opera di artisti del paese ed ispirato ad uno dei misteri gloriosi del rosario. Alla domanda perché ogni dieci anni si tengono a Mugnai i festeggiamenti del “Decennale della Madonna della Salute”, che cadono proprio nell’anno “1” del decennio, si fa riferimento al 1631, in cui la tradizione iniziò a Venezia da dove la venerazione si è estesa a tutto il territorio ad essa sottoposto, ed è arrivata fino a Mugnai,”paese che, almeno dal 1862, anno di consacrazione della sua attuale chiesa parrocchiale, condivide lo stesso patrono di Venezia: San Marco Evangelista. Dentro alla chiesa si trova proprio una statua chiamata “della Madonna della Salute”. Viene ricordato anche che “Nel momento culminante dell’epidemia di peste del 1630, Venezia si votò alla Vergine Maria. Fece una grande processione e promise di costruire una chiesa dedicata alla Madonna della Salute. Nel giro di poche settimane il contagio frenò bruscamente, fino a estinguersi del tutto nel novembre 1631. Il 28 novembre di quell’anno si tenne a Venezia la prima processione in onore della Madonna della Salute, che di per sé cade il 21 novembre, giorno della festa liturgica della presentazione di Maria al tempio. Da allora, ogni anno, tale processione si ripete, e ha come meta la grandiosa chiesa di Santa Maria della Salute, fatta costruire proprio per adempiere al voto fatto durante la peste, e consacrata il 21 novembre 1687”. Per quanto riguarda in particolare l’inizio mugnaiese di questa ricorrenza si può leggere nello stesso sito che “ è avvolto nella notte dei tempi. Tuttavia i bene informati dicono che mons. Gianpietro Tiziani, già arciprete della Parrocchia di San Marco, allora innestata nel Duomo di Feltre, abbia annotato in una pagina del suo diario dell’anno 1891 di essersi recato fino a Mugnai per presiedere la processione della Madonna della Salute… Da allora la tradizione non si è più fermata, neppure per gli eventi bellici. Nel 1941, anzi, gli stessi soldati dell’esercito italiano furono protagonisti della festa, incaricandosi essi stessi di portare a spalla la statua della Madonna per le vie del paese”. Il fulcro del Decennale è proprio la processione con la statua della Madonna, trasportata dai “coscritti” (i ragazzi e le ragazze nati 20 anni prima). Per l’occasione le vie di Mugnai vengono addobbate a festa dai paesani, con bandiere, stendardi, cordoni colorati, fiori finti, archi, rami d’albero, superfici ricoperte di muschio. Molto spesso partecipa il Vescovo, o qualche altro predicatore di grido. Solitamente le persone presenti sono alcune centinaia, e non solo da Mugnai. È una vera manifestazione di fede e di folklore. Concludiamo citando la libera enciclopedia Wikipedia che a proposito della festa religiosa della Madonna della Salute scrive: “Istituita dalla Repubblica Veneta nel 1630 è osservata solennemente in tutto il territorio della Serenissima fino alla sua caduta. Ha luogo il 21 novembre, giorno della Presentazione della Beata Vergine Maria, e ancor oggi si celebra spontaneamente nella città di Venezia, a Trieste e in moltissime città e paesi dell’antica Repubblica, nell’Italia, in Istria e in Dalmazia. La Serenissima infatti, per permettere alle popolazioni distanti dalla Capitale di osservare la Festa, favorì la costruzione in tutta la Repubblica di santuari dedicati, che sono a tutt’oggi numerosissimi, anche in piccoli paesi, e molti di questi santuari sono meta di pellegrinaggi il 21 novembre. A Venezia il pellegrinaggio ha come meta la basilica di Santa Maria della Salute. Nella città di Venezia il 21 novembre è ancor oggi giorno festivo anche agli effetti civili, grazie ad una fortuita coincidenza: il giorno del Santo Patrono di Venezia, San Marco, cade il 25 aprile, in cui la Repubblica Italiana celebra la Liberazione. In questi casi la legge consente che il Comune scelga un altro giorno per usufruire della festività patronale, e il Comune di Venezia ha scelto il giorno della Madonna della Salute. La ricorrenza trae origine dalla grande epidemia di peste bubbonica che colpì tutto il nord Italia tra il 1630 e il 1631. Si tratta della stessa epidemia descritta anche da Alessandro Manzoni ne “I promessi sposi”. L’epidemia fu particolarmente virulenta: nel giro di poche settimane l’intera città venne colpita, con pesanti perdite tra gli abitanti e ne furono vittime lo stesso doge Nicolò Contarini e il patriarca Giovanni Tiepolo. In assenza di altre soluzioni, il governo della Repubblica organizzò una processione di preghiera alla Madonna, a cui partecipò per tre giorni e per tre notti tutta la popolazione superstite. Il 22 ottobre 1630 il doge fece voto solenne di erigere un tempio votivo particolarmente grandioso e solenne se la città fosse sopravvissuta al morbo. Poche settimane dopo la processione, l’epidemia subì prima un brusco rallentamento per poi lentamente regredire fino a estinguersi definitivamente nel novembre 1631. Il bilancio finale fu stimato in quasi 47.000 morti nel solo territorio cittadino (oltre un quarto della popolazione) e quasi 100.000 nel territorio del Dogado ed il governo decretò di ripetere ogni anno, in segno di ringraziamento, la processione in onore della Madonna denominata da allora della “Salute”. Ed individuò nell’area della Dogana da Mar la meta del pellegrinaggio nonché la sede del nuovo tempio votivo, indicendo subito il concorso per la costruzione della nuova chiesa. Il primo pellegrinaggio di ringraziamento avvenne il 28 novembre 1631, subito dopo la fine dell’epidemia. Il concorso venne vinto da Baldassare Longhena con il suo progetto di un tempio barocco a struttura ottagonale sormontato da un’imponente cupola, ovvero l’attuale basilica di Santa Maria della Salute, che fu consacrata il 21 novembre 1687.
NELLE FOTO (sito “chiesabellunofeltre”, Wikipedia, Magico Veneto, Basilica della Salute): la Madonna della Salute di Venezia; la chiesa di Mugnai di Feltre; interno dell’edificio sacro: dibattito prima del decennale; la casa Madonna della Salute; il vescovo di Belluno-Feltre, monsignor Renato Marangoni; il calendario delle iniziative programmate a Mugnai; processione di fedeli di Mugnai ma non solo; il santuario veneziano; veduta del tempio dedicato alla Madonna in terra lagunare.
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QUAL E’ IL SENSO?
Poche parole spiaggiate
restano scritte sulla sabbia dell’arenile:
Vita, Desiderio, Amore
riecheggiano con l’eco della risacca
e il riflusso dell’ultima onda
accarezza dolcemente la Speranza
sciogliendo in sé le emozioni
d’un avventura mai compresa appieno.
Poche parole spiaggiate
restano scritte sulla sabbia dell’arenile
finché l’onde non le cancellino per sempre.
Poi restano soltanto enigmi
a galleggiare su flutti di pensiero.
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
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Una vecchia galleria. Il fascino e la malinconia di una strada dismessa da oltre vent’anni. L’antico tunnel “delle Anime”; ex Strada Statale 346 del Passo San Pellegrino. Porta d’ingresso di una valle dove la montagna diventa montagna vera. Dove il gelo d’inverno sa picchiare duro. E la neve è sempre tanta. Valle del Biois. Boschi di abeti ed un torrente spesso nervoso. Una galleria stretta, in pendenza. Con i ghiaccioli che d’inverno creavano dei giochi di luce straordinari, illuminati dalle lampade arancioni a mercurio. Poi uscivi e trovavi località dai nomi un pò inquietanti: “Crepa granda”, le “Valscure”, il tutto sovrastato dall’incombente monte delle Anime. Tutto in poco meno di un km. Chissà quanti mezzi sono passati sotto la sua volta annerita. Auto di turisti e di emigranti che andavano a lavorare a Bolzano. E poi biciclette e corriere, camion e betoniere. Ed anche un futuro Papa nato a Forno di Canale. Galleria severa, percorsa quotidianamente da gente di montagna abituata a queste strade ricche di fascino e pure di insidie. Incuteva un solenne timore la vecchia galleria delle “Anime” in quel pomeriggio d’inizio inverno di tre anni fa. Il tratto dismesso della ex Strada Statale che da Cencenighe sale verso Vallada era chiuso nella morsa del gelo. All’interno del tunnel nessuna luce. Spente per sempre le vecchie lampade arancioni a mercurio, e pure i neon installati qualche anno fa. Un silenzio di pietra regnava nel ventre della grande frana delle Anime. Nemmeno una goccia d’acqua scendeva lungo la volta; nessun gocciolare ipnotico a scandire un tempo senza tempo. Grossi pezzi di ghiaccio ingombravano la carreggiata. In alto scintillanti ghiaccioli, meravigliosi ed inquietanti pendevano dalla volta scura. Non l’ho percorsa quel giorno come facevo spesso d’estate; mi sono spinto fino al termine del tratto artificiale e poi mi sono fermato. C’era un buio assoluto, l’asfalto era completamente ghiacciato e le stalattiti di ghiaccio parevano terribili armi medievali pronte a colpire. Così sono ritornato sui miei passi ed ho imboccato il sentiero esterno che allora non era ancora strada sterrata. Il cielo era pesante e sembrava chiamare neve; e l’atmosfera che si respirava era da “day after”. Era trascorso poco più di un mese dalla tempesta Vaia e le ferite inferte al territorio erano ancora sanguinanti. Il Biois scorreva fra le pietre ricoperte di “brosa” e l’alveo era ingombro di grandi massi e qualche pianta schiantata. Le sponde in parte erose e le briglie ammaccate a completare quel quadro alquanto desolante. Qualche minuto più tardi ho raggiunto l’imbocco nord della vecchia galleria e, proseguendo per qualche decina di metri, mi sono ritrovato nei pressi della Crepa Granda. Metteva soggezione il tetro e strapiombante sperone di roccia fratturata che sembra sfidare le leggi della fisica: la sua roccia umida, che a toccarla si riduce in scaglie, è ricoperta da numerosi strati di rete metallica di fogge diverse; e poi numerosi tiranti ed un paio di muri di sostegno tentano di stabilizzare quell’equilibrio precario che induce il passante ad accelerare il passo. Sotto al grande sperone, incastonata nella roccia e sovrastata dalle reti paramassi, quella lapide illeggibile causa maldestro spruzzo di cemento; enigmatica per chi non sa, triste memoria per chi conosce quella storia che, purtroppo, talvolta in montagna si rinnova anche ai giorni nostri. Storie di nevicate imponenti e “levine” potenti che a volte non lasciavano scampo ai quei malcapitati viandanti che a piedi percorrevano questi percorsi severi. L’asfalto nuovo precocemente invecchiato, i mucchi di rami “ingrumai ‘nte le cunete” ed il tubo volante dell’acquedotto posato sul manto stradale erano ulteriore testimonianza di ciò che era avvenuto poco più di un mese prima. Pure il panorama era cambiato, ed ora si scorgevano distintamente le case del Mas di Vallada: gli alti abeti che le celavano alla vista ora non c’erano più, abbattuti da “quel” vento. Osservavo i vecchi guard-rail, le consunte ringhiere verdoline anni ’70 e quei segnali di “pericolo caduta sassi” che invece sono sempre attuali da queste parti. Il tempo sembrava essersi fermato a quando le corriere erano dipinte di blu e il suono delle loro trombe bitonali risuonava ad ogni curva e rimbombava in galleria. La méta del mio cammino distava ormai poche centinaia di metri e mentre avanzavo lungo la strada in leggera salita mi chiedevo: “saralo ‘ncora l’Atriol de la Cros? O elo dut a fenì fora par l’acqua…”. Qualche giorno dopo la tempesta l’avevo cercato con lo sguardo “dai or de l’Anime”; ma da lassù non ero riuscito a scorgerlo. Avevo visto invece il letto del Biois che, nei pressi del Mas di Vallada, si era prepotentemente allargato e le ghiaie parevano quelle di un quasi fiume. Quel giorno, mentre osservavo dall’alto i bulldozer che spostavano quel mare di ghiaia, pensavo che poco più a valle l’alveo si restringe improvvisamente proprio nel punto in cui sorge l’Atriol. Pensavo alla enorme massa d’acqua che scendeva lungo la Val del Biois in quei due giorni d’inferno: e francamente ero convinto di non ritrovare l’antico capitello datato 1361. Pochi minuti più tardi ho imboccato la stradina sterrata che scende verso il ponte che attraversa il Biois e mentre camminavo mi sono venute in mente le parole di papà pronunciate poco tempo prima. Si parlava dei danni provocati dalla “brentana” e in quel frangente mi venne in mente il caro vecchio Atriol; “che fin avaralo fat l’Atriol con chel casin de acqua che le vegnù fora? chiesi. La risposta fu piuttosto netta; ” onde vosto che ‘l sie dut, lè ‘lè ‘ncora la inte pò!! ‘No ‘l sa movest gnanca del ’66 ‘, fegurase se no lè ‘ncora là!!.” Camminavo e ricordavo questo dialogo, poi finalmente ho scorto la Croce in ferro che svetta in cima al grande masso e, appena dietro, il capitello perfettamente intatto. In quell’occasione mi sono fermato all’entrata del ponte che era chiuso al transito e non ho potuto sfiorare la pietra sommitale dell’arco. Quella pietra resa liscia da chissà quante mani di viandanti che si fermavano per una preghiera affinché il loro cammino fosse protetto dai pericoli. Guardavo l’Atriol immacolato, nemmeno sfiorato dalle furiose acque del Biois, e pensavo alla sapienza degli antenati che lo costruirono in quel particolare punto. Da oltre seicentocinquantanni è in continua sfida con le acque talvolta iraconde del Biois; e vince sempre lui. Era pesante il cielo ed il freddo cominciava a mordere quando mi sono incamminato dapprima sulla strada sterrata e poi sulla vecchia statale. E mentre superavo di buon passo lo sperone di Crepa Granda mi sono detto ad alta voce: Atriol batte Vaia uno a zero, te ha vinzest ‘naltra ota tì…Magiche Dolomiti!!
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REGIONALE 203 AGORDINA GALLERIA DI LISTOLADE dalle 21 del 17 novembre alle 6 del 18 novembre senso unico alternato regolato da movieri all’interno del tunnel
PROVINCIALE 346 DEL SAN PELLGRINO, GALLERIA DELLE ANIME: dalle 21 del 18 novembre alle 6 del 19 novembre senso unico alternato regolato da moviere all’interno della galleria, imbocco lato Cencenighe.
PONTE BAILEY A BELLUNO: Al via ai lavori di sistemazione dell’infrastruttura che collega le due sponde del Piave a Lambioi, fino al 21 novembre senso unico alternato con semaforo esclusi giorni festivi e prefestivi. Dal 22 novembre al 4 dicembre chiusura totale
SP 1 SINISTRA PIAVE dalle 21 del 22 novembre e fino alle 6 del giorno successivo senso unico alternato all’interno della galleria che da Belluno porta a Limana per lavori di manutenzione dell’antenna WindTre
SR 48 DELLE DOLOMITI Fino al 19 novembre, sabati e domeniche comprese, senso unico alternato regolato da impianto semaforico ad Arabba per messa in sicurezza del piano viabile
SPI 251 VAL DI ZOLDO E CELLINA fino al 22 dicembre interruzioni alla viabilità della durata massima di 10 minuti e senso unico alternato nei periodi non interessati dalle interruzioni nel comune di Val di Zoldo
SP 40 VAL SENAIGA interdizione totale al transito in comune di lamon fino al 26 novembre, inclusi sabato e domenica, con deviazione del traffico su viabilità comunale
SR 203 AGORDINA Fino al 17 dicembre, esclusi sabato domenica e festivi infrasettimanali, restringimento della careggiata con divieto di sorpasso e limitazione ai 50 km/h in comune di La Valle per lavori sul margine della carreggiata
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO Fino al 17 dicembre senso unico alternato con semaforo in località Cornei di Alpago per posa cavidotti
Precipitazioni: Assenti (0%), salvo precipitazioni sparse sulle Prealpi più occidentali alla sera (40/50%).
Temperature: Minime in lieve diminuzione e massime in ripresa. Sono previste punte di 11/13°C nei fondovalle prealpini e di 9/11°C a 1000/1200 m, meno alle stesse quote nelle valli in ombra. Su Prealpi a 1500 m min 4°C max 7°C, a 2000 m min 2°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°C max 3°C, a 3000 m min -4°C max -2°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli di direzione variabile, salvo locali rinforzi per brezze di monte su alcuni settori prealpini; in quota moderati/tesi da sud-est nella notte sulle cime più alte e da nord-est sulle dorsali prealpine, ovunque in attenuazione in giornata, a 5-20 km/h a 2000 m e 15-30 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%), eccetto residue precipitazioni sulle Prealpi occidentali (30/50%) nottetempo, in esaurimento entro il primo mattino.
Temperature: Pressoché stazionarie, salvo locali variazioni legate a qualche calo delle minime per irraggiamento in caso di rasserenamenti notturni o lievi rialzi per maggiore soleggiamento. Su Prealpi a 1500 m min 4°C max 6°C, a 2000 m min 2°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°C max 3°C, a 3000 m min -4°C max -3°C.
Venti: Nelle valli generalmente deboli di direzione variabile, salvo locali rinforzi per brezze di monte su alcuni settori prealpini; in quota deboli/moderati dai quadranti orientali, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.
AL LE VILLE SERVE UNA VITTORIA PER ASSICURARSI IL GIRONE A1 DEL CAMPIONATO OPEN CSI
AGORDO Dopo la settimana di riposo, il Le Ville è ritornato in campo con le idee chiare. Conquistare nelle ultime due partite di Campionato Open CSI la qualificazione al girone A1. La squadra di Romano Costantini ha risposto subito incamerando una vittoria importante contro il San Vittore. Agordini carichi e pieni di grinta che hanno portato a casa i 3 punti dopo la vittoria per 2 a 0 contro i feltrini. Vittoria che però non basta per assicurarsi la promozione nel girone delle più forti del CSI. Infatti, domenica prossima, il Le Ville dovrà aggiudicarsi la sfida del Foro Boario contro il Vignui.
ANDREA BATTAIN, GIOCATORE DELL’AGORDINA
SCONFITTA A TESTA ALTA PER L’UNDER 16 DEL VOLLEY CLUB AGORDINO
AGORDO Ennesima sconfitta per la giovanile del Volley Club Agordino Super W, ma una sconfitta dal sapore meno amaro per le ragazze agordine under 16. Al Palarova di Agordo è andata in scena domenica sera lo scontro con il Cassa Rurale Dolomiti Feltre. Un match in salita per le ragazze di Agordo che perdono male il primo set. Squadra agordina che si sveglia nel secondo periodo per poi vincere il terzo set. Gara a viso aperto nel quarto periodo con le squadre che giocano punto a punto ma ad avere la meglio sono le ragazze di Feltre. Nonostante tutto bella prestazione delle ragazze del Volley Club Agordino che hanno saputo tenere alta la guardia contro un avversario nettamente superiore.
VOLLEY CLUB AGORDINO SUPER W – CASSA RURALE DOLOMITI FELTRE 1-3 (6-25, 14-25, 25-23, 19-25)
IL BILANCIO DELLA NAZIONALE DI HOCKEY FEMMINILE
Il sogno olimpico della nazionale di hockey su ghiaccio femminile si è spento a Füssen. Un torneo concluso con tre sconfitte in tre partite, ma con tanti interessanti spunti di crescita per un’Italia che da anni non si trovava ad affrontare avversarie di così alto livello. Il bilancio di coach Max Fedrizzi, smaltita la delusione per il crollo nel terzo tempo contro l’Austria, è infatti positivo, soprattutto in ottica futura. “Il nostro obiettivo realistico – commenta il tecnico azzurro – era quello di rendere il più possibile la vita difficile ad avversarie più attrezzate di noi, e direi che l’abbiamo raggiunto. Per chi non conosce la nostra realtà, le sconfitte contro Danimarca (4-0), Germania (4-1) e Austria (6-1) potrebbero sembrare deludenti, ma per il movimento italiano queste prestazioni certificano gli enormi passi in avanti compiuti rispetto al recente passato. Se escludiamo il terzo tempo contro l’Austria, dove è emersa stanchezza e frustrazione, per il resto del torneo abbiamo retto un ritmo di gioco al quale le ragazze non sono abituate, mettendo spesso e volentieri le avversarie in difficoltà. Abbiamo pagato dazio principalmente per gli errori commessi, quei piccoli dettagli che possono fare la differenza contro squadre più esperte. Non dimentichiamoci che questa nazionale ha un’età media di appena 22 anni, e che sono scese in pista ragazze di 16, 18, addirittura 15 anni”.