di Moreno Gioli
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA
La situazione è in evoluzione, come siamo messi: 1106 positivi nelle ultime 24 ore 112, nei giorni precedenti sempre sotto i 100. C’è un rialzo. Persone in isolamento oltre 2000 con incidenza 271 nuovi casi ogni 100 mila abitanti, sempre sopra la media nazionale, sotto quella dei territori contermini. Mi sento circondata. I diversi confini hanno incidenze diverse ma nemmeno la nostra è più la situazione di qualche giorno fa. Nuovi positivi soprattutto nella fascia centrale fino a 64 anni, un certo movimento nella fascia 0-14 ma il peggio è nelle fase centrali. Rispetto allo scorso anno i numero sono molto diversi. In questi giorni ci fu la sospensione dell’attività per l’alluvione e le grandi nevicate. Nell’ultima settimana escalation di ricoveri importanti: 4 pazienti in terapia intensiva, 30 in area non critica, 7 ospedale di comunità. Piu’ di 40 persone in ospedale, che non sono poche per la nostra organizzazione, ma nemmeno quello dello scorso anno. Situazione decisamente diversa ed a fare la differenza è stata la vaccinazione. Lo scorso anno ci furono anche chiusure e limitazioni che ancora non ci sono. Abbiamo molte persone impegnate nella campagna vaccinale, nei punti tampone, ci sono poi le scuole aperte con tutta l’attività di monitoraggio che richiede uno sforzo importante di personale. Per noi la situazione è faticosa. Abbiamo tanti filoni da tenere in piedi. Questa escalation pero’ un po’ ci rammarica. La campagna vaccinale prosegue bene, almeno una dose l’85,6% delle persona vaccinabili, quasi l’84% il ciclo completo. Per fasce d’età 12-19 anni i giovani hanno risposto in maniera importante. La fascia d’età dei ventenni è quella che ha visto una risposta di massa. Gli over 60 non coperti sono le persone a rischio maggiore. C’è ancora una fetta della popolazione che ha superato i 150 giorni dal ciclo completo e alle quali è raccomandata la dose di richiamo prenotandosi dal sito. Grazie a quanti collaborano nei centri vaccinali, grazie ai volontari anche quelli più distanti dai punti tradizionali. Abbiamo aperto le prenotazioni per le vaccinazione in età pediatrica, puo’ essere somministrata ai bimbi che hanno compiuto i cinque anni. I pediatri si stanno organizzando. Oggi avevamo 131 prenotati dal portale, già chiamati dai pediatri per i prossimi giorni.
IL DOTTOR RODOLFO MUZZOLON PRIMARIO PNEUMOLOGIA – BELLUNO
I dati fanno vedere che il vaccino funziona, non c’è paragone rispetto al passato. Il problema? Perdita efficacia del vaccino dopo 5-6 mesi, i più fragili soprattutto sono a rischio, si ammalano. L’altra fascia è quella che va dai 50 ai 70 anni. La migliore cura e’ stata la prevenzione. I monoclonali funziono se fatti subito nei 3-5 giorni, ma ripeto meglio prevenire che curare come suggerisce la medicina. Il vaccino non ha contro indicazioni se non per persone con patologie documentate. Il vaccino è ben tollerato. La gravidanza ha un decorso a rischio con il covid. Abbiamo avuto 5 donne gravide, 3 abbiamo dovuto indurre il parto, 1 trasferita a Treviso.
IL DOTTOR GIANPAOLO RISDONNE PEDIATRA DI LIBERA SCELTA
Il vaccino nei bambini, i motivi della vaccinazione. Gli effetti collaterali, la stragrande maggioranza sono banali, stanchezza, mal di testa…che si risolvono in poco tempo. I più gravi riguarda la miocardite, durante la sperimentazione non sono stati riscontrati casi negativi. Possiamo contare sull’esperienza americana che ha vaccinato a novembre più di 5 milioni di bambini. Si parla di 50 casi ogni milione di dosi per miocarditi benigne tutte risolte con terapie ma non cure particolari e non hanno lasciato conseguenze. L’Università di Padova ha fatto uno studio su chi ha contratto il covid in maniera sintomatica. La miocardite da covid è molto più grave da quella indotta dal vaccino.
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conf stampa 14 dicembre 2021_def