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OTTO SU OTTO PER IL MISTO ITALIANO DEL CURLING
L’ULTIMO TIRO DI STEFANIA COSTANTINI CON IL COMMENTO DI DARIO PUPPO E DIANA GASPARRI (PAGINA FACEBOOK EUROSPORT)
OGGI E’ IL GIORNO IMPORTANTE, DAIE’ STEFANIA!!! CHE SI VA A MEDAGLIA. ALLE 13.05 LA SEMIFINALE.
OGGI IN PISTA VITTOZZI E DONAGGIO E DOMANI E’ IL TURNO DELL’AGORDINA LUCIA DALMASSO, ALLE 3.22, FINALE ALLE 8.30 DEL MATTINO
https://www.facebook.com/EurosportItaly/videos/883559585706125
METEO. DICHIARATA FASE DI ATTENZIONE PER VENTO FORTE SU TUTTO IL VENETO FINO A DOMANI
VENEZIA Il meteo regionale segnala che, fino al primo mattino di domani, si registrerà un marcato rinforzo dei venti a partire dalle zone occidentali della regione, iniziando con direzione da ovest e poi da nord/nordovest. Tra il mattino e la sera di oggi si registrerà la fase più intensa: i venti saranno forti e molto forti sui rilievi e anche nelle valli e nelle zone pedemontane, con frequenti raffiche di Foehn. I venti potranno essere forti anche sulle pianure e sulle coste, soprattutto nelle aree centro-settentrionali. In riferimento alla situazione meteorologica attesa, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale ha dichiarato la fase operativa di Attenzione per vento forte su tutto il Veneto fino alle 09.00 di domani, martedì 8 febbraio.
FORTUNATAMENTE MENO GRAVI DEL PREVISTO LE CONDIZIONI DEL RAGAZZINO CADUTO A FALCADE, E’ RICOVERATO IN PEDIATRIA A BELLUNO
FALCADE Un ragazzino polacco di 14 anni è ricoverato all’ospedale San Martino di Belluno in seguito alle ferite riportate nell’incidente sugli sci a Falcade, pista Plateau. Ieri alle 14.30 il ragazzino, che stava sciando con alcuni coetanei è caduto accidentalmente. Immediato l’intervento dei Carabinieri Sciatori con i colleghi della Polizia. Altrettanto immediata la richiesta di intervento dell’elicottero del Suem. La pista è rimasta chiusa per l’intera e non facile operazione di soccorso. Da una prima valutazione sembrava che il ragazzo avesse riportato seri danni alla colonna vertebrale, così i medici avevano deciso di elitrasportarlo all’ospedale di Treviso. Causa nebbia l’elicottero ha fatto tappa al San Martino, il 14enne è stato preso in carico dai medici della Pediatria che, dopo tutti i necessari accertamenti, hanno escluso traumi rilevanti e trattenuto il giovane in osservazione.
IL VIDEO
SCIVOLA SUL GHIACCIO E SI FA MALE AD UNA GAMBA
BORCA DI CADORE Sabato attorno alle 15 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato a Forcella Roan, non distante dal Col de la Puina, dove un escursionista, salito a piedi con amici dal Rifugio Città di Fiume, era scivolato su una lastra di ghiaccio. Dopo essere atterrati nelle vicinanze, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno raggiunto A.P., 36 anni, di Padova, che aveva riportato un lieve trauma alla gamba. I soccorritori lo hanno stabilizzato, imbarellato e caricato a bordo per poi rientrare con lui all’ospedale di Belluno.
SCIVOLA SUL GHIACCIO E SBATTE LA TESTA
CORTINA Ieri attorno alle 11.20 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Cortina, per un escursionista che aveva sbattuto la testa dopo essere scivolato sul ghiaccio. L’uomo, un 56enne di Limana (BL), stava scendendo assieme alla moglie e ad altre persone, sulla strada che dal Lago d’Ajal porta a Pianozes quando era caduto, riportando un sospetto trauma cranico. Una squadra è salita con il quad, ne ha valutato le condizioni per poi caricarlo a bordo e trasportarlo all’ospedale per i dovuti controlli.
CRISI DI PANICO PER UNA PICCOLA AD ARABBA
LIVINALLONGO_BELLUNO Anche ieri i poliziotti del servizio di sicurezza e soccorso in montagna, Distaccamento di Arabba, sono intervenuti con l’ausilio dell’elicottero. Una piccola sciatrice di nazionalità Ceca, a Porta Vescovo, è stata colpita da un serio attacco di panico, che ha necessitato dell’elisoccorso.
I BOTTI NEL FELTRINO, AVVISTATE LE FORZE DI POLIZIA
FELTRE Quattro notte di botti tra tra Fonzaso e Tomo di Feltre e il sindaco Giorgio Slongo ha avvisato i carabinieri. Tra le ipotesi c’è quella che siano tornati in azione per il Carnevale i ragazzi che si erano scatenati con i botti a fine anno.
I VANDALI DI SAN PIETRO, E SCATTA LA DENUNCIA
SAN PIETRO DI CADORE Per ora sono iscritti nel capitolo “ignoti” i fenomeni che hanno lasciato il loro segno su un’abitazione di San Pietro. La scritto: “A morte i si vax”.
GALLERIA COMELICO. DELLAMORE: “I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO DELLA GALLERIA SIANO L’OCCASIONE PER RIPRISTINARE LA VECCHIA STRADA”
SANTO STEFANO DI CADORE L’assessore comunale di Santo Stefano di Cadore Francesca Dellamore scrive una lettera aperta per parlare dei lavori presso la galleria Comelico. La Dellamore si augura che i lavori di consolidamento della galleria siano l’occasione per ripristinare la vecchia strada che poi potrebbe essere utilizzata come prolungamento della Ciclabile delle Dolomiti.
LA LETTERA
L’amministrazione comunale di Santo Stefano esprime dissenso e biasimo per le strumentalizzazioni dei prossimi lavori in galleria Comelico, attraverso cui si è voluto riaprire il vieto ed anacronistico progetto del cosiddetto sbocco a nord, con il traforo del bellissimo Monte Cavallino, la vetta più alta delle creste di confine fra la Val Comelico e l’Osttirol, uno dei luoghi più significativi della Grande Guerra. Proprio sulla vetta del Monte Cavallino è posta la “Croce d’Europa” con la targa “MAI PIÙ”, dove ogni anno si incontrano gli abitanti del Comelico e di Kartitsch in segno di pace e fratellanza; e su di una parete del versante italiano, in un grande masso di pietra bianca (il marmo del Monte Cavallino), è possibile ammirare un vero e proprio cavallo, scolpito nel 1770 da uno scultore rimasto ignoto. I lavori di consolidamento della galleria Comelico devono essere, molto semplicemente, l’occasione per ripristinare la vecchia Strada della Valle (costruita a suo tempo con i soldi dei cittadini del Comelico, ricavati dal patrimonio forestale), in modo che, terminata l’esigenza di viabilità alternativa, possa diventare il naturale prolungamento della Ciclabile delle Dolomiti, per un itinerario di grandissimo fascino, che diventerà una meta in sé. Questo, insieme alla defiscalizzazione a favore delle piccole imprese e tutto ciò che va nell’ottica del turismo sostenibile, è quanto serve alla Val Comelico per una valorizzazione che consenta l’incremento della ricchezza, per permettere agli abitanti di continuare a vivere serenamente in questo meraviglioso ambiente. Tutto il resto sono speculazioni, proclami a favore di iniziative mascherate come bene comune, ma volte a favorire l’interesse di pochi grandi capitali a danno degli abitanti. Dopo il Brennero e Tarvisio degli anni ’60 e ’70, c’è davvero bisogno di un altro buco nelle Alpi? Alla Val Comelico serve uno “sbocco a nord” di tipo stradale? Sicuramente la Val Comelico non può permettersi un aumento del traffico pesante, con l’incremento di inquinamento e rumore. Nel 2022, in piena retorica del Green Deal, è inaccettabile continuare a foraggiare la grande industria a scapito dell’ambiente. L’ambiente incontaminato è la vera ricchezza della Val Comelico: il turismo sostenibile è sempre più apprezzato da un mercato sempre più consapevole della ricchezza rappresentata dalla natura e dalla storia dei luoghi. Investire verso iniziative di sviluppo sostenibile, nel patrimonio naturale, storico ed artistico, è il presente ed il futuro, che deve vincere sulle logiche del passato.
Francesca Dellamore
Consigliere Comune di Santo Stefano di Cadore
UNIONE MONTANA AGORDINA E VALPE FIRMANO UN PATTO PUNTANDO AL PNRR
di Gianni Santomaso
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
SUPERBONUS. DE MENECH: «RISCHIOSO BLOCCARLO ADESSO»
ROMA «Bloccare la cessione dei crediti nei bonus per l’edilizia, oggi, sarebbe rischioso e avrebbe effetti devastanti sulle famiglie e negativi sotto il profilo ambientale». Il coordinatore dei deputato veneti del Partito democratico, Roger de Menech ha trasmesso alla presidente della Commissione attività produttive, Marina Nardi e alla presidente della Commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta, la preoccupazione di migliaia di cittadini sulla possibilità che il governo fermi il sistema della cessione del credito per i lavori di efficientemente energetico degli edifici. «Continuo a ricevere telefonate e segnalazioni di famiglie allarmate dalle notizie che circolano», dice De Menech. «Tutte persone che hanno avviato i lavori confidando sulle norme in vigore. Non possiamo permetterci di cambiare le regole in corso. Oltre a non essere serio e al relativo danno di immagine, rischiamo contenziosi lunghissimi. Inoltre, il percorso avviato in questi due anni ha avuto effetti benefici sull’economia e sull’occupazione di un settore fino a poco tempo fa in crisi nera, l’edilizia. Anche il patrimonio edilizio ha ripreso valore grazie ai lavori e la maggiore efficienza energetica consente risparmi e una riduzione significativa delle emissioni». Per un patrimonio edilizio come quello italiano, dice il deputato, «dovremmo stabilizzare la misura per i prossimi cinque anni, anche rimodulando il bonus dal 110 al 70 per cento». «Comprendo il tentativo del Ministero economia e finanze di limitare le frodi che stanno emergendo in queste settimane», conclude De Menech, «ma questo non può passare con provvedimenti che penalizzano la stragrande quantità di cittadini e imprese onesti. ricordo che il Parlamento è sovrano ed è indubbio che noi del Pd faremo di tutto per mantenere gli incentivi, preservando i diritti di chi ha già avviato i lavori».
ACC. DE CARLI (CGIL): “SERVE VERIFICARE IL COMPLETO PIANO DI SVILUPPO CONSEGUENTE ALL’ACQUISIZIONE DELLO STABILIMENTO DI MEL”
BELLUNO Il segretario generale della CGIL di Belluno Mauro De Carli fa il punto sulle manifestazioni d’interesse per l’ACC di Mel.
LA LETTERA
In questi giorni abbiamo visto il prodigarsi di commenti euforici circa la soluzione che il 31 gennaio è caduta nelle mani del notaio incaricato a ricevere le manifestazioni d’interesse per il caso “crisi e amministrazione Straordinaria ACC”. Vorrei solo sottolineare il grande ruolo svolto dalle RSU e dai lavoratori, insieme a quello delle Organizzazioni sindacali, di categoria e confederali, per arrivare almeno a questo punto d’arrivo. Lo dico solo per ricordare che nel corso di questi due anni, tanti altri soggetti avevano dato per spacciato lo stabilimento di Mel, ed anzi qualcuno, che ora saluta festosamente l’offerta del gruppo LU.VE. più volte ha lasciato soli i lavoratori e i loro sindacati indicando al Commissario Castro la via della liquidazione fallimentare, come scelta più veloce per liberare la provincia di un “relitto“ industriale e, forse era questo il fine, di gestire (con quali modalità?) la ricollocazione veloce di quei lavoratori. Tralascio i dubbi che abbiamo avuto, insieme ai 300 lavoratori coinvolti, circa una operazione completa di rioccupazione, dentro una dinamica del “mercato del lavoro” in provincia di Belluno, che ha elementi di precarietà elevatissima e avrebbe colpito pesantemente quei lavoratori. Solo per ricordare, farei notare che per contrastare la logica della chiusura senza soluzioni, abbiamo indetto ben due manifestazioni provinciali, il 10 dicembre 2019 e il 13 ottobre 2021, in cui si è rivendicato sempre e solamente il diritto al lavoro, la salvaguardia del patrimonio industriale della Provincia, la necessità di una politica industriale adeguata alla trasformazione delle filiere produttive oggi in atto. Il consenso che ne era scaturito è stato trasversale nel mondo politico, associativo, credo anche culturale del nostro territorio ed è stato quello che ha sostenuto la ricerca di investori (erano tre) e la formalizzazione dell’offerta d’acquisto. Detto questo serve ora aggiungere che il punto raggiunto non puo’ essere considerato un punto di arrivo; siamo coscienti che serve verificare il completo piano di sviluppo conseguente all’acquisizione dello stabilimento di Mel, quale sarà il perimetro occupazionale, con che strumenti complessivi sostenere la partenza della nuova entità operativa di LU.VE. Bene hanno fatto le strutture FIOM e CGIL, congiuntamente alle altre sigle, a chiedere subito incontro al MISE, per operare secondo la direttrice della legge sull’amministrazione Straordinaria, che ha come primo fine quello della gestione delle crisi, fino alla sua completa definizione, e delle tutele dei livelli occupazionali. Bisogna inoltre che il territorio non si senta “assolto” da ulteriori impegni. Se oggi ci sentiamo sollevati dalle soluzioni che si stanno profilando, penso ovviamente anche alla vicina IDEAL STANDARD, non significa che tutti i problemi, e soprattutto alcuni nodi strutturali del nostro sistema, siano scomparsi. Una delle obbiezioni che il sistema industriale dichiara è che mancano tra i lavoratori nuove figure professionali con nuove competenze. Vorremmo far notare che non mancano solo nuove figure professionali, spesso esiste una carenza anche di maestranze in ruoli chiamati “generici” e che attendono alla fase di produzione classica, quella dell’operaia/o comune. Ce lo dicono i dati delle assunzioni nel corso del 2021 e la stessa mobilità intervenuta in questi periodi che ha visto passare tante persone dal sistema dei “servizi, commercio, turismo, ecc”. a quello dell’industria, pur con assunzioni del tutto precaria. Due quindi i temi che sarebbero da gestire nel corso dei prossimi mesi costruire un sistema di accoglienza, anche abitativa, nel nostro territorio, che permetta una buona qualità di vita alle persone che dovrebbero portare le nuove competenze di cui siamo carenti, il secondo tema riguarda la gestione di dinamiche del mercato del lavoro che garantisca la ricollocazione di lavoratori, quelli indispensabili poi a far funzionare la produzione vera e propria, con modalità condivise tra le parti sociali, che diano risposte alle esigenze delle imprese ma che garantiscano allo stesso modo la stabilità dell’occupazione e non lascino i lavoratori alla mercè di un sistema usa e getta come purtroppo accade con la tanta precarietà di questo inizio 2022.
Mauro De Carli Segr. Gen. CGIL Belluno
ASSOCIAZIONE DEI CONSUMATORI DELLA CISL, NUMERI IN CRESCITA
BELLUNO TREVISO Stefano Bellotto, 52 anni, trevigiano, residente ad Auronzo di Cadore, laureato in Scienze politiche, è stato confermato presidente di Adiconsum Treviso Belluno, l’Associazione dei consumatori promossa dalla Cisl. Assieme a Bellotto venerdì sono stati eletti in Segreteria Giancarlo Frare e Stefano Moretto. 15 gli operatori volontari attivi in 5 sedi nelle due province, per una media di 600 pratiche all’anno. Un’attività, quella di Adiconsum, che intreccia gli ambiti operativi e gli obiettivi della Cisl, con cui l’Associazione ha un rapporto storico e organizzativo profondo. Sono stati anni densi e importanti quelli appena passati, per Adiconsum, ad esempio per l’impegno straordinario messo in capo da una squadra di ex dipendenti bancari esodati che ha aiutato la cittadinanza bellunese e trevigiana nell’accesso al Fondo indennizzo risparmiatori inserito presso la Consap per dare ristoro agli ex azionisti di Veneto Banca e Popolare di Vicenza. Sempre in materia finanziaria, Adiconsum ha recentemente avviato con la First, la categoria dei bancari, un progetto, seguito da cinque operatori, mirato alla tutela dei consumatori. Sul fronte delle truffe, le più diffuse, di cui spesso sono vittime persone anziane, rimangono quelle legate al mercato dell’energia, con proposte telefoniche di contratti capestro legati alla fine del mercato tutelato che, va ricordato, è fissato per gennaio 2024. Ma ci sono anche casi di soldi indebitamente addebitati in bolletta. Infine le cosiddette “truffe del catalogo”, contratti fasulli proposti a domicilio (100 mila euro recuperati nel triennio 2019-2021) e il furto di identità nei servizi bancari (phishing): in questo caso grazie ad Adiconsum sono stati restituiti 8.500 euro. foto da sinistra Massimiliano Paglini, Alessio Vascello al centro e a destra in piedi Stefano Bellotto
STEFANO BELLOTTO A RADIO PIU
SINDACI E AMMINISTRATORI IN UDIENZA DA PAPA FRANCESCO
ROMA Sono stati oltre 120 i sindaci, consiglieri e rappresentanti regionali e nazionali dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani ricevuti sabato in udienza a Roma da Papa Francesco; tra i presenti, anche il Sindaco di Belluno Jacopo Massaro, delegato nazionale dell’associazione con deleghe alla pubblica amministrazione, personale e relazioni sindacali, uno dei tre rappresentanti veneti insieme ai colleghi primi cittadini di Treviso e di Vicenza.
IL PAPA-SINDACO. UN MESSAGGIO IMPORTANTISSIMO AGLI AMMINISTRATORI, DI PACE E UNITA’
ROMA “Anche il Papa si è definito ‘Sindaco’. E le sue parole ai Sindaci italiani in Vaticano sono state importantissime. Le sue richieste di ascolto dei cittadini, di dialogo, di favorire la pace sociale, la qualità delle relazioni, l’evidenziare il principio di sussidiarietà che valorizza gli Enti intermedi, l’importanza delle ‘crisi’ e la differenza con i ‘conflitti’, sono preziose, monito verso l’unità, la coesione, rendendo la ‘politica palestra di dialogo’, facendo evolvere il conflitto verso una forma nuova di incontro e di convivenza con l’altro. Anche Uncem, con Anci, dice grazie al Santo Padre per averci fatto guardare oltre, andare oltre le difficoltà, puntare al molto che unisce piuttosto che al poco che divide. Grazie, Papa Francesco“. Lo afferma Marco Bussone, Presidente Uncem.
FINANZA E SOCIETA’ SPECULATRICI NEL PIANO BORGHI. UNCEM AL MINISTRO FRANCESCHINI: NON SPRECHIAMO 1 MILIARDO DI EURO
ROMA “Borghi? Togliamo dal vocabolario questa parola. Per Uncem non esiste più. La usino pure archistar e altri che nei territori mai hanno vissuto e mai vivranno. Ma che ne parlano con saccenza. Prendendoci in giro. Tra società, anche di origine bancaria, che cercano speculazione e acquisti facili di case abbandonate nei borghi, assistenze tecniche che arrivano da mezz’Europa, finanza che con cacciatori di progetti corteggia i Comuni e i Sindaci. Sul Piano dei Borghi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, sta succedendo di tutto. Tra Regioni che scelgono residenze sabaude o ritagliano centri storici di città con 300mila abitanti per accedere ai 20 milioni di euro, ‘linea a’ particolarmente stupida, i Sindaci sono assediati da proposte di supporto. E sono tutti contro tutti, i Comuni. Una situazione che il Ministero non sembra capire e bloccare, che è dannosa e pericolosa. Gravissima secondo Uncem. Fermiamola. A costo di ripensare completamente il Piano da 1 miliardo. Evitiamo i territori siano in balia di acquirenti facili e speculatori. Uncem da oggi smette di parlare di borghi. Se i borghi sono quelli che ha inteso qualcuno, compreso dentro il Ministero della Cultura, noi non li chiameremo più borghi. Chi lo fa parla di cose che in astratto non sono l’italia vera. Dei paesi e dei campanili che dovevano essere spinti a lavorare insieme, superando i municipalismi che invece, i bandi del PNRR, stanno esasperando. Tutti contro tutti. Alla ricerca di denaro, da restituire a Bruxelles, che non siamo certi darà soluzioni vere alle sperequazioni dell’Italia. Chigi e in Ministeri ascoltino il grido disperato dei Sindaci dei Comuni. Non permettano di sprecare le risorse economiche disponibili. A partire dai paesi. Il Pianodeiborghi-lotteria, è da azzerare”. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.
DAL CORRIERE DELLE ALPI DI OGGI
I VIAGGI NEL MONDO DI AFRA TOMASELLI, L’OTTANTACINQUENNE CHE SI SENTE ANCORA GIOVANE
di Gianni Santomaso
VENETO, PARTITE IVA IN “RITIRATA”: QUASI 32 MILA IN MENO NEGLI ULTIMI 5 ANNI
Sono agricoltori, artigiani, esercenti, piccoli commercianti e liberi professionisti non iscritti alle casse. Costituiscono la gran parte del mondo del lavoro autonomo, la categoria professionale che è stata la più colpita dal Covid. Nel quinquennio esaminato in questa analisi, questo popolo di microimprenditori si è decisamente assottigliato: all’appello, in Veneto, ne mancano 31.798. Se a febbraio 2015 lo stock complessivo ammontava a 414.034, a dicembre 2020 (ultimo dato disponibile) è sceso a 382.236 unità (-7,7 per cento). A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA che ha elaborato i dati occupazionali presentati nei giorni scorsi dall’Istat.
Sempre in questo arco temporale, a livello provinciale la situazione più critica si è registrata a Rovigo, con una contrazione percentuale del numero degli autonomi di 11 punti. Seguono Vicenza (-9,5 per cento), Belluno e Verona (- 9,1 per cento), Padova (-6,8 per cento), Venezia (-5,9 per cento) e Treviso (-5,6 per cento). In tutte le province è stato molto deciso il ridimensionamento del numero degli artigiani e commercianti, mentre in tutte le 7 realtà provinciali il numero del professionisti con gestione separata Inps (ovvero senza cassa) sono in aumento.
Nonostante non vi siano ancora i dati di dettaglio, la crisi pandemica e le conseguenti limitazioni alla mobilità, il calo dei consumi, le tasse e l’impennata del costo degli affitti hanno peggiorato una situazione di per sé molto deteriorata. Negli ultimi mesi, inoltre, si è fatto sentire anche il caro energia. Le bollette di luce e gas, infatti, hanno subito dei rincari spaventosi. Se, inoltre, teniamo conto che negli ultimi 10 anni le politiche commerciali della grande distribuzione organizzata e il boom delle vendite on line sono diventate sempre più mirate ed aggressive, per molti artigiani e altrettanti piccoli commercianti non c’è stata via di scampo. L’unica soluzione è stata quella di gettare definitivamente la spugna. Anche in Veneto.
Per tentare una inversione di tendenza, oltre ad abbassare le tasse, rilanciare i consumi e ad alleggerire il peso della burocrazia è necessario, in particolar modo nell’artigianato, rivalutare il lavoro manuale. Negli ultimi 40 anni c’è stata una svalutazione culturale spaventosa. Attraverso le riforme della scuola avvenute in questi ultimi anni, sono stati fatti alcuni passi importanti, ma non basta. Bisogna fare una vera e propria rivoluzione per ridare dignità, valore sociale e un giusto riconoscimento economico a tutte quelle professioni dove il saper fare con le proprie mani costituisce una virtù aggiuntiva che rischiamo colpevolmente di perdere. Come dicevamo, la crisi c’è, morde e fa paura, ma, nonostante ciò, c’è anche il rovescio della medaglia. Non sono pochi, infatti, i settori dove i posti di lavoro rimangono scoperti perché i giovani non sono disponibili a impegnarsi professionalmente. Gli autisti di mezzi pesanti, addetti alle macchine a controllo numerico, i tornitori, i fresatori, i verniciatori e i battilamiera sono pressocché introvabili. Senza contare che, al netto dei lavoratori stranieri, nel settore delle costruzioni è sempre più difficile reperire conduttori di macchine per il movimento terra, carpentieri, cappottisti, posatori e lattonieri.
Da quasi un anno CGIA chiede sia al Premier Draghi che ai governatori di aprire un tavolo di crisi permanente a livello nazionale e locale. Mai come in questo momento, infatti, è necessario dare una risposta ad un mondo, quello autonomo, che sta vivendo una situazione particolarmente delicata. Intendiamoci, misure miracolistiche non ce ne sono. E non dobbiamo nemmeno dimenticare che in questi ultimi due anni oltre ai ristori (ancorché del tutto insufficienti), gli esecutivi che si sono succeduti hanno, tra le altre cose, istituito l’Iscro, l’assegno universale per i figli a carico ed il reddito di emergenza per chi è ancora in attività. Tutte misure importanti, ma non sufficienti per fronteggiare le difficoltà provocate da questa crisi pandemica.
LA CASPARETHA 2022 ANNULATA. CI SI PREPARA PER IL PROSSIMO ANNO
CANALE D’AGORDO Niente Casparetha 2022. Il Covid ferma anche l’edizione di quest’anno. A comunicarlo Mirko Tancon ai microfoni di Radio Più.
ADOLE–SCIENZA: INCONTRI ONLINE PER GENITORI
BELLUNO Proseguono gli incontri per genitori e adulti di riferimento di ragazzi adolescenti su tematiche di interesse, organizzato dal Dipartimento Dipendenze dell’ulss Dolomiti, per discutere insieme a degli esperti dubbi che interessano questa fase della crescita vissuta in un contesto particolare come quello che stiamo vivendo. Gli incontri si svolgono online nelle serate di venerdì dalle 20.30 alle 22.00.
NATI PER LEGGERE… ON LINE
FELTRE Il Consultorio di Feltre propone ai neogenitori e ai futuri genitori delle letture ad alta voce, in modalità online con una lettrice esperta, Federica De Col che proporrà a mamme e papà in attesa e ai genitori di bambini tra 0 e 12 mesi un ciclo di letture ad alta voce che si svolgeranno online nelle mattine, alle 10, di mercoledì 9 febbraio, mercoledì 23 febbraio e mercoledì 2 marzo con la partecipazione della ostetrica del consultorio Alba Agostinetto. Per partecipare si può chiedere il link via mail a: [email protected]
VACCINAZIONI DELLE DONNE IN GRAVIDANZA
BELLUNO Proseguono le vaccinazioni delle donne in gravidanza dopo il percorso di counseling attivate dalle unità operative di ostetricia e ginecologia dell’ulss Dolomiti. Ecco gli orari e i contatti a cui rivolgersi: Ospedale di Belluno ⦁ Counseling telefonico e prenotazioni: Lunedì e giovedì dalle 12 alle 14 allo 0437/516340 – Martedì dalle 18 alle 19 allo 0437/516943 o alla mail [email protected] ⦁ vaccinazioni in reparto Martedì dalle 14.00 alle 16.00 – ambulatorio 5 Ospedale di Pieve di Cadore ⦁ Counseling telefonico e prenotazioni: Dal lunedì al venerdì dalle14 alle 15 allo 0435/341207⦁ Vaccinazioni in reparto Giovedì dalle 11.00 alle 13.00 Ospedale di Feltre ⦁ Consulenze telefoniche Lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 10 allo 0439 883457 ⦁ Consulenze in presenza: Giovedì dalle 15.30 alle 17.30 prenotazione allo 0439 883497 o mail [email protected] ⦁ Confronto di gruppo in Gmeet: Mercoledì dalle 14.00 alle 15.00 prenotazione allo 0439 883497 o mail [email protected] ⦁ Vaccinazioni in reparto: Giovedì dalle 15.30 alle 17.30
CONCORSO, PER TITOLI ED ESAMI, PER L’AMMISSIONE DI 66 ALLIEVI UFFICIALI
BELLUNO E’ stato pubblicato il concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione di 15 tenenti in servizio permanente effettivo. Possono partecipare al concorso i cittadini in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado, coloro che lo conseguano nell’anno scolastico 2022/2023; abbiano compiuto il 17° anno e non abbiano superato il 22°. La domanda di partecipazione al concorso va presentata entro le ore 12 del 17 febbraio (https://concorsi.gdf.gov.it.)
A LIMANA PER LA GIORNATA DEL RICORDO
LIMANA Il Comune di Limana, Assessorato alla Cultura e Biblioteca Comunale, in collaborazione con l’Associazione Culturale Teatro Laboratorio di Brescia, in occasione della Giornata del Ricordo, è lieto di presentare: MERCOLEDI’ 9 FEBBRAIO alle 20.30 “Sorelle. Una storia per ricordare la tragedia delle Foibe”, rappresentazione teatrale presso la sala Luigi Nocivelli, ingresso dietro la Biblioteca Comunale di Limana, Via Ruggero Fiabane n. 3.
LA MOSTRA “LUIGI CIMA TRA I MAESTRI DEL VERO”
BORGO VALBELLUNA L’evento di alto profilo culturale si svilupperà a Lentiai, Mel e Trichiana dal 12 marzo al 5 giugno 2022. Prevista inizialmente per fine 2020, e varie volte prorogata a causa della pandemia, la rassegna dedicata al pittore zumellese Luigi Cima sarà allestita nella primavera 2022, “con l’auspicio che l’apertura in primavera, periodo di risveglio della natura, diventi metafora della rinascita e della ripresa del nostro territorio, magistralmente illustrato dal Cima nei suoi quadri. Una rinascita che parte dall’arte, dalla bellezza e dalla creatività che ha sempre caratterizzato la nostra gente e di cui il Cima ne rappresenta una della più alte espressioni, trasportandoci così in un vicino passato che profuma di ruralità e allo stesso tempo proiettandoci verso le emozionanti sfide del futuro” commentano Stefano Cesa, sindaco di Borgo Valbelluna e Monica Frapporti Vicesindaco e Assessore alla Cultura. Per il Presidente di ArtDolomites Renzo Limana: “È con vivo piacere che finalmente concretizziamo quanto abbiamo pensato e organizzato in questo periodo di attesa. La macchina organizzativa sta tessendo al meglio la trama di una mostra che coinvolgerà i tre ex Comuni della Sinistra Piave di Lentiai, Mel e Trichiana con altrettante mostre che sono un tutt’uno nello sviluppare l’arte, la vita e la personalità del noto pittore Luigi Cima”.
IL COMITATO D’INTESA CERCA PERSONALE
BELLUNO Il Comitato d’Intesa tra le associazioni volontaristiche della provincia di Belluno è alla ricerca di una nuova figura da inserire nel proprio staff, con funzioni di coordinatore di progetti e supporto all’attività amministrativa. Nello specifico, il coordinatore è incaricato della predisposizione e della realizzazione di programmi e di progetti nell’ambito delle attività istituzionali, in particolare nel settore dei servizi sociali e culturali; di curare le relazioni con le organizzazioni del Terzo settore, con le pubbliche amministrazioni, ecc.; inoltre collaborerà con l’organizzazione interna nella gestione di pratiche amministrative o di segreteria generale. La scadenza per presentare la propria candidatura è venerdì 18 febbraio 2022 alle ore 13, inviando una e-mail a [email protected].
PROROGATA LA DATA PER FARE RICHIESTA
BELLUNO Il Centro Italiano di Solidarietà di Belluno è ACCREDITATO PER IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE e seleziona n. 10 volontari da impiegare nel progetto “ABBRACCIO-percorso di contrasto alle dipendenze” scadenza presentazione domande: 10 febbraio 2022 alle ore 14.00 Disponibili 10 posti in 5 sedi in provincia di Belluno Come è organizzato il Servizio: – ore settimanali 25 – durata un anno – rimborso mensile € 444,30
Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it dove, attraverso un semplice sistema di ricerca con filtri, è possibile scegliere il progetto (nome progetto) per il quale avanzare la candidatura. Accesso tramite SPID.
PER SAN VALENTINO LE FOCACCE SOLIDALI DI INSIEME SI PUÒ
BELLUNO Per un San Valentino speciale ognuno può contribuire a sostenere il progetto di protezione e formazione di 22 spose bambine in Uganda. Come? Donando alle persone a cui vogliamo più bene la focaccia artigianale a forma di cuore del Panificio Dino Lavina di Borsoi d’Alpago, accompagnata da una mollettina creata dal Laboratorio PerlaLuna della cooperativa sociale PiPrò onlus (TO). La confezione si può acquistare presso la nuova sede di Insieme si può in Piazzetta Bivio, 4 a Ponte nelle Alpi da lunedì 7 febbraio, con un’offerta libera a partire da 15 euro; entro mercoledì 9 febbraio se ne può anche richiedere la spedizione attraverso pacco postale, con un costo aggiuntivo di 3 euro. Per qualsiasi informazione o per prenotare la confezione basta telefonare al numero 0437 291298, mandare un messaggio WhatsApp al numero 331 2122296 oppure scrivere una mail all’indirizzo [email protected]
MONUMENTI DA AMMIRARE (O RISCOPRIRE) CON LA GUIDA “UNA GIORNATA A BELLUNO”
di RENATO BONA
“Breve ed essenziale”, come giustamente scrivevano i redattori nella presentazione, e preziosa, come aggiungiamo noi che al contempo non possiamo non evidenziare che la guida “Una giornata a Belluno” è purtroppo datata e sarebbe proprio il caso di mettere mano ad una ristampa aggiornata. Risale infatti al dicembre del 1993 l’iniziativa dell’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali, della stampa con la padovana Bertoncello arti grafiche di Cittadella del lavoro del gruppo di operatori culturali del quale facevano parte Andrea Basile, Sandra Bardin, Mariagrazia Bortot, Federico Bressan, Sergio Sacco; foto a colori di Giorgio Ghe; foto in bianco e nero di Gigetto De Bortoli; cartina topografica eseguita dallo studio tecnico dell’architetto Roberto Reolon; traduzioni curate dalla scuola di lingue “Marco Polo”. Ricordavano anche, i redattori, che se il volumetto risulterà utile al visitatore di Belluno “potremo dire che la nostra fatica non è stata vana” e se gli risulterà anche piacevole, e magari tale che una volta tornato a casa gli verrà ancora il desiderio di consultarlo, la nostra soddisfazione sarà ancora maggiore”. Ed ora, dopo che nel precedente servizio ci siamo occupati di quelli che erano definiti “Aspetti salienti di Belluno” apprezziamo i “Monumenti di Belluno” che riempiono con splendide immagini ed efficaci didascalie, la stragrande maggioranza delle quasi 130 pagine del libro-guida. PALAZZO DELLA PROVINCIA. L’edificio è conosciuto anche come Palazzo Piloni ed ospita uffici e personale dell’Amministrazione provinciale bellunese. La costruzione è impostata su ampio portale di pietra, sormontato da largo poggiolo di pietra e ferro mentre la facciata è delimitata da bugne in pietra del piano terra. Al centro, volte ornamentali in stucco con lira ai lati e stemma Piloni al centro. Gli affreschi dell’interno sono di Cesare Vecellio (1521-1601) che li ha realizzati alla fine del ‘500 e, in ciclo, rappresentano le Quattro stagioni nel Bellunese. Di particolare interesse l’“Inverno” con finta finestra che si apre sulla Piazza del Duomo coperta di neve. DUOMO. Chiesa madre della Diocesi di Belluno-Feltre, la cattedrale, è stata eretta a basilica minore nel 1980. Vanta vescovi prestigiosi come Giulio Contarini (1542-1575) e Alvise Lollino (1596-1625) ed ha annoverato tra i suoi canonici Albino Luciani, divenuto pontefice col nome di Giovanni Paolo I. E ricordato come “Il papa bellunese del sorriso” (ndr.). Ancora dalla Guida: “L’edificio fu iniziato nel 1519 su progetto di Tullio Lombardo e nel corso dei secoli subì vari rimaneggiamenti, specie ad opera di G. Segusini dopo il disastroso terremoto del 1873. La facciata, incompiuta, permette di leggervi varie età. Pietre incastonate a intreccio, con festoni o fiorami provengono forse da elementi decorativi del IX secolo; stipiti in mattoni e archi di scarico sono probabilmente di una precedente chiesa bizantina romanica. E’ divisa verticalmente in tre parti, con le laterali più basse. Un ricco portale barocco e due finestre gotiche ingentiliscono il tutto”. I modernissimo portali in bronzo realizzati su bozzetto del romano Angelo Canevari vincitore del concorso nazionale voluto dal vescovo Maffeo Ducoli sono stati inaugurati nel 1883 e di fatto costituiscono l’unica opera monumentale esistente in città a ricordo di Papa Luciani. L’interno del Duomo – si può leggere e vedere – “Di aspetto maestoso, ha linee rinascimentali, è a tre navate, tagliate trasversalmente da sette campate”. Parecchi i dipinti di pregio. Il campanile, iniziato nel 1733 è stato ultimato nel 1743 dopo che lo scultore bellunese Andrea Brustolon ne aveva modellato l’Angelo. Cinque le campane. L’orologio è stato montato nel 1790. Viene inoltre ricordato che “a circa 25 metri di altezza è stata murata un’elegante arca medievale di Federico degli Azzoni, morto nel 1331”. PALAZZO MUNICIPALE. Noto anche come Palazzo Rosso per la tinteggiatura esterna. Segusini lo realizzò nel 1838 in forme neogotiche, completamente estranee al resto della piazza. L’intero edificio è incastonato da stemmi di Giovanni De Min, lapidi ed ornamenti. L’interno è importante per la galleria di personaggi famosi e soprattutto per la sala del consiglio con gli affreschi di Giovanni De Min. PALAZZO DELLE POSTE. Costruito sotto il regine fascista è esempio di edificio funzionale anche se architettonicamente piuttosto freddo . PREFETTURA, o Palazzo dei Rettori. Impostato nel 1409 fu eseguito in vari momenti e terminato su disegno di Giovanni Candi nel 1536. Palazzo pretorio, divenne residenza dei rappresentanti di Venezia e quindi dei governanti italiani. E’ il palazzo più ornato della città. Notevoli il balcone e lo stemma di Belluno. Ci avviamo a conclusione con TORRE DELL’OROLOGIO, innalzata ed aggiunta al Palazzo dei Rettori nel 1549; FONTANA DI SAN GIOATÀ, dedicata al soldato romano martire del terzo secolo ed uno dei patroni di Belluno; TORRE CIVICA, con caratteristiche simili a molte torri medievali, un tempo unita a Palazzo dei Rettori da un passaggio arco. Infine: MUSEO CIVICO: edificato nel 1664, originariamente era il Palazzo dei Giuristi, una corporazione esclusiva ed assai ricca; bello ed elegante, “mostra l’influsso rinascimentale e solo in alcuni elementi lascia trasparire tendenze barocche”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro-guida “Una giornata a Belluno”: Palazzo della Provincia; particolare de “Le quattro stagioni” di Cesare Vecellio; la Cattedrale-basilica del Duomo bellunese; uno dei portali dedicati a Papa Luciani; l’interno della chiesa madre; il Campanile di Juvara con l’Angelo del bellunese Andrea Brustolon; il Municipio; opera del bellunese Giovanni De Min nella sala consiliare; il Palazzo delle Poste; scorcio di Palazzo dei Rettori oggi Prefettura; il balcone di gusto veneziano; lo stemma di Belluno; Torre dell’Orologio, Fontana di San Gioatà e Torre civica; Il Museo civico di Piazza Duomo: oggetti dell’età del bronzo; “La caduta del carro di Fetonte” di Sebastiano Ricci.
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DUE MINUTI PER TE – 06 FEBBRAIO 2022
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L’ALMANACCO LADINO
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LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
OSPITE: Moreno De Val, sindaco di San Tomaso
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
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Precipitazioni: Probabile neve burrascosa sulle Dolomiti fino sugli 800/1000 m (80/90%), anche a carattere di rovescio; sulle Prealpi i fenomeni saranno meno probabili (10/20%) e perlopiù confinati ai settori sommitali. Gli apporti si limiteranno a tracce su alcuni settori prealpini, a qualche cm sulle Dolomiti con cumuli di 5-10 cm in alta quota sui settori più settentrionali, localmente anche 15 cm sulle cime confinanti con l’Austria e l’Alto Adige.
Temperature: In temporaneo e breve rialzo di notte, specie nelle valli, prima di calare rapidamente entro metà mattinata con minime ovunque osservate al pomeriggio/sera (in meno di 6 ore, calo di ben 10°C a 3000 m e di 8°C a 2000 m, mentre sarà minore nelle valli causa Foehn). Ci saranno iniziali sbalzi positivi per favonio in alcune valli, prima di una diminuzione generale. Su Prealpi a 1500 m min -4°C max 2°C, a 2000 m: min -8°C max 0°C. Su Dolomiti a 2000 m: min -10°C max -2°C, a 3000 m: min -17°C max -6°C.
Venti: Nelle valli favonio con improvvise e forti raffiche, anche sulla pedemontana; in quota venti forti, a tratti molto forti da nord nord-ovest, a 40-70 km/h a 2000 m e 80-90 km/h a 3000 m. Non escluse raffiche oltre i 100/120 km/h, già sui 2000/2200 m, e pari o superiori a 110/130 km/h sulle cime più alte e sulle dorsali prealpine.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale aumento, tranne calo delle minime nelle valli; la ripresa termica sarà assai sensibile in quota, simile al calo osservato il giorno precedente, ma più graduale (tra l’alba e la sera rialzo superiore a 10/12°C a 3000 m e a 2000 m). Su Prealpi a 1500 m min -4°C max 5°C, a 2000 m: min -7°C max 3°C. Su Dolomiti a 2000 m: min -9°C max 3°C, a 3000 m: min -13°C max -1°C.
Venti: Nelle valli iniziale residuo Foehn, poi venti in attenuazione di direzione variabile; in quota tesi/forti da nord tra la notte e il mattino, moderati/tesi al pomeriggio, prima di scemare alla sera, a 15-50 km/h a 2000 m e 40-70 km/h a 3000 m.
LE AVVENTURE AL GRANDE NORD, GLI AGGIORNAMENTI DEL POST GARA
REDAZIONE Aggiornamento dalla Norvegia dove Anselmo Cagnati e Tulliola Romano Gargarella sono impegnati con i loro cani da slitta
LE AVVENTURE AL GRANDE NORD, GLI AGGIORNAMENTI DEL POST GARA
PALLAVOLO
IL DERBY AL BELLUNO… E LA PROFEZIA DEL PRESIDENTE “VINCEREMO 3-1” SI AVVERA
DA ROLD LOGISTICS BELLUNO-SOL LUCERNARI MONTECCHIO 3-1
PARZIALI: 25-16, 25-20, 21-25, 25-23. DA ROLD LOGISTICS BELLUNO: Maccabruni 7, De Santis 17, Graziani 12, Ostuzzi 13, Piazzetta 12, Mozzato 5; Martinez (L), Gionchetti. N.e. Milani, Candeago, Paganin, Guolla, Galliani, Pierobon (L). Allenatore: D. Poletto.
«Possiamo vincere, magari 3-1», aveva dichiarato alla vigilia il presidente Sandro Da Rold. E la profezia si è puntualmente avverata. Sì, tutto come previsto dal massimo dirigente: successo nel derby veneto e nello spazio di quattro set. La Da Rold Logistics Belluno vola. Infila la terza vittoria consecutiva, cementa l’ottava posizione in graduatoria ed è a sole 2 lunghezze dal sesto posto. Lo scacco matto al Montecchio Maggiore arriva grazie a una battuta estremamente efficace, mentre De Santis si conferma top scorer (17 punti). Ed è ancora un fattore Piazzetta: 12 punti, 2 ace e 3 muri per il centrale. Ottima anche la prova di Maccabruni: in regia e a muro (4).
L’ANALISI DEL COACH – «Vittoria pesante – argomenta coach Diego Poletto – ma vogliamo continuare a migliorarci. Stiamo dimostrando una maturità superiore rispetto all’andata: la gara di stasera aggiunge un pezzo sempre più granitico nella corsa alla salvezza e, perché no, ci permette di spostare un po’ più in alto il nostro target. Provare a scalare un po’ la classifica potrebbe essere uno stimolo ulteriore. Anche se l’importante è rimanere coerenti con ciò che siamo e stiamo facendo».
HOCKEY SU GHIACCIO
IL CALDARO VINCE AI RIGORI CONTRO UN ALLEGHE INDIAVOLATO MA SFORTUNATO
PARZIALI: 1-0, 0-1, 1-1, 0-0, 1-0
GOL: pt. 14’55” R. Felderer. st. 13’10” Berger. tt. 5’47” Virtala, 15’16” Damin. rig. Kiviranta, De Donà, R. Felderer
Sono i rigori a decidere la sfida tra Caldaro e Alleghe. I lucci hanno la meglio grazie a Raphael Felderer che realizza il penalty decisivo. A fare la differenza però è stato il golie altoatesino Morandel che per tutta la partita è stato preso di mira dagli agordini che sembravano avere una marci in più rispetto agli avversari. Il Caldaro passa in vantaggio, le civette pareggiano nel secondo tempo, nel terzo drittel il gol dei padroni di casa e poi la risposta alleghese con la sfida che va all’overtime dove l’Alleghe spinge ma non riesce a trafiggere un Morandel insuperabile. La squadra di Fontana torna a casa con un punto e sabato prossimo al De Toni arriveranno le linci di Pergine. Buono l’approccio degli agordini che nei primi minuti si divorano per due volte il gol del vantaggio con Lorenzo Dall’Agnol e Martini. A negare la rete agli agordini è il golie altoatesino. Sembrano avere una marcia in più i ragazzi di Fontana che continuano a farsi pericolosi. Il Caldaro prova a rispondere ma le civette sono attente. Padroni di casa che provano ad impensierire Zanardi quando si ritovano in superiorità numerica ma le conclusioni non sono delle migliori. I lucci passano in vantaggio sfruttando il secondo powerplay consecutivo a favore. Ci pensa Raphael Felderer a deviare in rete un disco insidioso. Nel secondo drittel l’Alleghe non riesce a sfruttare una situazione di uomo in più. A fare la differenza è Morandel che tra i pali non lascia passare un disco. Anche Zanardi non è da meno e nega il gol ai padroni di casa. Il gol alleghese è nell’aria e arriva in superiorità numerica con una bella azione chiusa in bellezza da Berger. Nei minuti finali del secondo tempo le civette ci provano di nuovo ma le conclusioni non sono precise. Match che si anima nel terzo tempo con le due formazioni che nonostante la stanchezza danno spettacolo. Il Caldaro però ha la meglio e trova la seconda rete della serata con Virtala. Rispondono le civette con Berger che sulla linea non riesce a spingere il puck in fondo al sacco. A 4’ gli agordini riescono a pareggiare di nuovo i conti. Fa tutto Damin che in solitaria si trova a tu per tu con Morandel e spedisce il disco alle spalle del portiere altoatesino. Nel finale Giolai colpisce la traversa su assist di De Val. È un assedio degli alleghesi che nonostante le tante conclusioni non riescono a chiudere la sfida. Si va all’overtime dove Kiviranta e Berger si divorano il gol della vittoria. I rigori decidono il punto addizionale che va al Caldaro grazie al gol decisivo di Felderer.
PRIMA SCONFITTA DEL QUALIFICATION ROUND PER IL FELTREGHIACCIO
VAL VENOSTA – FELTREGHIACCIO 6-4
PARZIALI: 1-1, 3-1, 2-2
GOL FELTREGHIACCIO: Angoletta, Sniezhnievskyi, M. Dall’Agnol, Pioli
Prima sconfitta del qualification round della IHL Division I per il Feltreghiaccio. I feltrini tornano dalla trasferta contro il Val Venosta con le tasche vuote. Bellunesi in vantaggio con Angoletta ma gli altoatesini trovano il pareggio prima della fine della prima frazione. Nel secondo drittel i padroni di casa vanno a segno due volte in un minuto, accorcia il Feltreghiaccio ma il Venosta risponde di nuovo. Nell’ultima frazione le squadre giocano alla pari ma la rimonta dei feltrini non riesce. Ora un turno di riposo per il Feltreghiaccio in attesa di sapere quale sarà la squadra che dovrà affontare nei playoff.
CONTINUA A VINCERE L’ALLEGHE/CORTINA UNDER 17
GOL ALLEGHE/CORTINA: 2 L. Costantini, Tolomelli, Bassot, Sudiro, T. Costantini, De Luca
Cinque vittorie consecutive per l’Alleghe/Cortina che balza in testa al qualification round del campionato Under 17. Ottima prestazione della squadra mista che sabato al De Toni ha avuto la meglio contro il Caldaro. Lorenzo Costantini e Tolomelli portano in vantaggio le civette, gli altoatesini accorciano a fine primo tempo. Seconda frazione con Bassot, Lorenzo Costantini e Sudiro che provano a chiudere la partita ma ancora una volta i lucci emergono nel finale di tempo con 3 gol in rapida sucessione. Ultimo drittel con Tommaso Costantini e De Luca che chiudono la sfida consegnando i 3 punti a l’Alleghe/Cortina chiudendo la seconda fase del campionato in testa al girone di qualificazione.
L’UNDER 15 DELLE CIVETTE BATTE IL VIPITENO
ALLEGHE/ALTABADIA – VIPITENO 5-2
Dopo il passo falso della settimana scorsa nel derby contro lo Zoldo, l’Alleghe/Altabadia incamera 3 punti importanti contro il Vipiteno nella partita valida per la qualificazione della Coppa Italia. Le civette superano gli altoatesini secondi in classifica e si piazzano proprio alle spalle del Vipiteno in graduatoria. Mercoledì di nuovo in campo quando la squadra mista ospiterà i Diavoli di Sesto
SCI DI FONDO
LORENZO BUSIN CHIUDE LA COMBINATA DELLA DOBBIACO-CORTINA AL SECONDO POSTO
CORTINA Un fine settimana da incorniciare per il fondista della Valle del Biois Lorenzo Busin che tra sabato e domenica ha partecipato alla combinata della Dobbiaco-Cortina. Nella 42 km tecnica classica del sabato Lorenzo ha chiuso al secondo posto con il tempo di 1h39’57”, un arrivo al fotofinish con il compagno di squadra Francesco Ferrari che ha avuto la meglio. “Siamo partiti regolari i primi 10 km fino all’Arena di Dobbiaco – dice Busin – dopo l’arena Manuel Amhof ha fatto del forcing sulla prima salita che porta al lago di Dobbiaco e ha sgranato un po’ il gruppo, siamo rimasti una decina di atleti. Poi abbiamo continuato con un ritmo regolare fino al lago di Landro. Dal Lago parte una salita lunga 4km che arriva in cima alla Valfonda, mi sono messo davanti e ho tentato una fuga; in cima siamo arrivati in due, io e il mio compagno di squadra Francesco Ferrari, con 20 secondi di vantaggio sugli inseguitori, rimasti in 3. Con cambio regolari siamo scesi a Cimabanche e poi verso l’arrivo di Fiames. Purtroppo nello sprint per la vittoria ho perso per un momento la coordinazione, ma mi è costata la vittoria, per soli 12 centesimi“. Nella 32 km skating non è stato fortunato Lorenzo Busin. A 2 km dall’arrivo un atleta tedesco ha rotto il bastoncino all’agordino che ha chiuso al 13° posto escludendolo così dalla top ten. Nonostante tutto Busin ha chiuso la combinata al secondo posto, dietro allo svizzero Beda Klee.
CALCIO
L’AGORDINA RITORNA IN CAMPO DOMENICA PROSSIMA
AGORDO Dopo lo stop forzato a causa del del Covid-19, le squadre della Seconda Categoria ritorneranno in campo per concludere la stagione. Si riprende a giocare domenica prossima e la FIGC ha ufficializzato il calendario per chiudere definitivamente il campionato in corso. Si giocherà tutte le domeniche fino al 15 maggio, ad esclusione del fine settimana dedicato alla Pasqua. In programma anche un turno infrasettimanale per il 13 aprile. L’Agordina di Marco Lorenzi riparte dall’Ivano Dorigo di Agordo dove arriverà l’Arten per giocare la prima giornata del girone di ritorno. Agordina quinta in classifica con 19 punti che cercherà di raggiungere la salvezza il prima possibile, obbiettivo stagionale della formazione di Agordo.
IL CALENDARIO DELLA SECONDA CATEGORIA GIRONE T – GIRONE DI RITORNO (2 PAGINE)
SECONDA-CATEGORIA-GIRONE-T-PROGRAMMA-GARE-GIRONE-RITORNO
ATLETICA
TRICOLORI INDOOR, DA VIA’ E NESSENZIA NELLA “TOP TEN” ITALIANA
BORGO VALBELLUNA Francesco Da Vià ed Elena Nessenzia nella “top ten” dell’atletica nazionale: i due atleti bellunesi si sono ben comportati ai campionati italiani juniores e promesse indoor, andati in scena nel weekend ad Ancona. Francesco Da Vià è giunto nono nei 3000 promesse, fermando il cronometro a 8’51”70, non lontano dai suoi limiti cronometrici. Per il ventenne del Gs La Piave si è trattato dell’esordio assoluto in un campionato italiano indoor. Elena Nessenzia ha invece centrato un ottimo quinto posto nei 60 ostacoli juniores: la diciottenne che sino all’anno scorso ha vestito la maglia del Gs La Piave 2000 e da quest’anno è tesserata per la società veneziana Atletica Riviera del Brenta ha corso la finale in 8”88, arrivando a 4/100 dal personale e realizzando lo stesso tempo della quarta classificata. Elena è arrivata allo sprint per le medaglie dopo essere giunta seconda, in 8”89, nella batteria. Una partenza non perfettamente riuscita l’ha penalizzata nella finale, ma il risultato va comunque applaudito, anche considerando il delicato infortunio al piede, ancora non del tutto superato, che le ha impedito di gareggiare per buona parte del 2021.