PARTE 3 PUBBLICATO IL 21 APRILE
AGORDO Importante segnalazione quella di Mirella Dal Molin sulla pagina facebook “Sei di Agordo Se”, oggi infatti ha pubblicato due fotografie che immortalano la larva (futura farfalla) lungo il torrente Rova. La scorsa settimana la prima segnalazione di Maurizio Rossi dal Col di Foglia. Un invito a prestare attenzione essendo il lepidottero molto pericoloso (con conseguenze mortali) per gli animali da compagnia ma anche per l’uomo come meglio specificato negli articoli d’archivio di Radio Più. La foto è stata scattata lungo la strada sterrata che fiancheggia il torrente Rova, parallela a quella dove si trova l’ edificio “ex congeniatori” di via Molin dei Cot. Ylenia Vassere aggiunge “Di solito prediligono i pini silvestri ma a questo punto potrebbero aver cominciato ad accontentarsi di altri alberi, il che è grave. In Umbria sono infestati e i comuni non sanno più come fare”
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PARTE 1 PUBBLICATO IL 15 APRILE
L’INVITO A PRESTARE ATTENZIONE ALLA PROCESSIONARIA
AGORDO E’ Maurizio Rossi a lanciare l’allarme dopo aver riscontrato la presenza della processionaria del pino sul Col di Foglia . “Passeggiando abitualmente su quei sentieri – racconta Maurizio – ho notato dei nidi di processionaria, ovvero un bruco che può causare danni seri alla salute, in special modo ai cani che possono anche morire se le lesioni causate sono gravi, ma anche alle persone più sensibili. I problemi si insidiano nei peli di questo bruco, dannosi per le mucose, vie respiratorie e occhi. Lasciano conseguenze shock come lo anafilattico e orticarie”. Il Comune di Agordo è già stato informato dopo che Rossi ha riscontrato la presenza di alcuni nidi. L’invito è di prestare massima attenzione.
La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa (Denis & Schiffermüller, 1775)) è un lepidottero appartenente alla famiglia Notodontidae, diffuso in Eurasia e Nordafrica. Si tratta di un insetto altamente distruttivo per le pinete poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale. Inoltre, durante lo stadio larvale tale insetto presenta una peluria che risulta particolarmente urticante per vari animali, compreso l’uomo, e i suoi effetti si manifestano dopo un giorno. Da giovane si presenta come una larva da 1 cm fino a 3 cm e mezzo dotata di numerosi peli irritanti per l’uomo e per gli animali che usa come tecnica di difesa. I gruppi di larve di processionaria si spostano quasi sempre in fila indiana formando una sorta di “processione” (da cui il nome) e si compattano quando raggiungono il loro nido bianco di seta. Il nido viene usato per rideporre le uova o viene scartato e le nuove larve saranno costrette a ricostruirlo. Le cosiddette “farfalle triangolari” non sono altro che processionarie adulte e, sebbene siano notturne, non entrano molto facilmente nelle case abitate. Le dimensioni possono essere variabili, ma la misura principale delle processionarie è di 3–4 cm e la colorazione delle ali è variabile dal bianco sporco al giallo avorio chiaro, con delle striature quasi invisibili di colore più scuro. L’apertura alare è di 5 cm circa. Come molte falene, alcune di esse possono emettere, se minacciate, un liquido giallastro molto irritante, per poi volare via (wikipedia)
PARTE 2 PUBBLICATO IL 17 APRILE
REDAZIONE Facciamo seguito all’articolo precedente su segnalazione di Maurizio Rossi che riportiamo in fondo alla pagina. L’intervento è di Silvano Savio, esperto in materia e già componente attivo del servizio forestale che ringraziamo per la precisa informazione
di Silvano Savio