I piani attuativi (PA) sono atti di pianificazione urbanistica comunale che definiscono nel dettaglio le previsioni del piano di governo del territorio (PGT) (Legge regionale 11/03/2005, n. 12, art. 12).
FALCADE Un lungo lavoro che ha impegnato l’amministrazione comunale e i tecnici negli ultimi sette anni, il Piano attuativo è stato infine adottato mentre l’approvazione, dopo le osservazioni dei cittadini (60 giorni), sarà approvato dalla prossima amministrazione comunale, a Falcade si vota il rinnovo dei consiglieri il prossimo 12 giugno. Ci sono voluti sette anni non per incapacità amministrativa o degli studi tecnici preposti, ma per la solita burocrazia, il sindaco Michele Costa non ne ha fatto segreto. Un piano illustrato nei particolari nel corso del consiglio comunale, l’adozione all’unanimità, per la minoranza era presente solo Flavio Murer che non ha partecipato alla votazione, ma non ha mancato di lamentare il mancato coinvolgimento dell’opposizione.
Il Comune di Falcade ha partecipato ad un bando per la messa in sicurezza del territorio, prima proposta per un progetto da 4 milioni di euro per le reti acquedottistiche, al bando il Comune non ha avuto accesso, al successivo da circa 1 milione di euro (coinvolgendo Gsp e consiglio di Barcino) è andata meglio. Quindi il finanziamento (980 mila euro dai fondi Pnrr) arriverà e sarà investito sulla rete acquedottistica, Gsp realizzerà gli interventi più necessari condivisi con Comune e ente di Bacino cioè i sindaci bellunesi. La convenzione sarà firmata a più mani e stabilisce chi fa cosa. Il Comune farà da tramite per il finanziamento e non è impegnato a investire ulteriore denaro. La rete acquedottistica sarà pertanto migliorata, si aggiunge all’investimento da 400mila euro dei fondi di confine come deliberato nel precedente consiglio comunale. “Potremo dire di avere realizzato opere importanti” ha concluso il sindaco. La delibera è stata approvata all’unanimità.
Ultimo punto all’ordine del giorno, il mutamento destinazione d’uso del terreno a Caverson dove saranno allocate le apparecchiatore della compagnia telefonia con l’impegno della stessa a portare il segnale nella frazione di Valt. Non nell’immediato ma con una soluzione tecnica che sarà comunque realizzata in tempi brevi. La delibera rinnova la concessione per l’utilizzo del terreno di uso civico (canone 13mila annui) più eventuale canone aggiuntivo di 6000 euro per ulteriori concessioni ad altre compagnie di telefonia. Soldi che verranno versati nelle casse comunali fino a quando il segnale non giungerà in frazione Valt. A quel punto per l’azienda telefonica cambieranno le condizioni (11mila euro annui e canone gratuito per altre compagnie telefoniche). “Un modo per dare la risposta ad un’azienda che ha bisogno di portare il servizio sul territorio vincolandolo ad un’esigenza del territorio stesso – ha detto il sindaco Costa- sono fiducioso che il segnale a Valt arriverà comunque in tempi brevi che per ora non conosciamo, ma è loro interesse farlo in fretta”. Per il vicesindaco Giovanni Ferrini che ha seguito la vicenda c’è ormai la certezza che il segnale sarà portato a Valt “Dove nessuna compagnia telefonica era disposta ad investire per i pochi residenti -ha detto Ferrini – WInd e Tim hanno trovato il modo per portare il segnale e danno sicurezze”.
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