di RENATO BONA
Nel dicembre del 1999, Pieranna Casanova dava alle stampe (tipografia Piave di Belluno) ad iniziativa della Biblioteca civica di Sospirolo, dell’associazione Pro loco “Monti del Sole” e del Parco nazionale Dolomiti Bellunesi, lo splendido volume, oggi purtroppo introvabile perché andato esaurito, dal titolo: “Una storia, tante storie” che illustra “La vita e la gente del Canal del Mis”. In copertina: il vecchio mulino della Soffia nel Canal del Mis. Anni ’20M retrocopertina con un breve testo di Dino Buzzati in cui si può fra l’altro leggere. “…La valle del Mis con le sue vallette laterali che si addentrano in un intrico di monti selvaggi e senz gloria, dove sì e nio passa un pazzo ogni trecento anni, non allegre, se volete, alquanto arcigne forse, e cupe. Eppure commoventi per le storie che raccontano, per l’aria d’altri secoli, per la solitudine paragonabile a quella dei deserti”. L’autrice dedica un’intera pagina per ringraziare quanti hanno collaborato nelle ricerche, in primo luogo: Luigi Caneve, Gianni De Vecchi, Paola Doglioni e Mauro Vedana, le moltissime persone che hanno assicurato la loro testimonianza, insomma tutti i moltissimi collaboratori, e non ha trascurato di citare quanti hanno realizzato o messo a disposizione le illustrazioni fotografiche. Le oltre duecento pagine del volume sono così articolate: dopo le presentazioni del sindaco Massimo Tegner, del presidente della “Monti del Sole”, Sandro Fiorot, di quello del Parco nazionale Dolomiti Bellunesi, Valter Bonan, i capitoli: “Il passato” (La storia della terra, La storia dell’uomo, La storia antica, Le chiese, Le miniere, La popolazione, Insediamenti edilizi, La storia del bosco), “Una storia, tante storie”, “Documenti e antologia” (Contratto per il possesso del monte Gena, Ricordi di una escursione, Diario di guerra, La nuova strada del Canale del Mis, Sospirolo e la valle del Mis, Diario di scuola, Gena, Il Bus del Diàol, La leggenda del lago di Tiser). La prima immagine proposta è quella, sotto la dedica del libro “alla gente del Canal del Mis che al di là di ogni parola detta custodisce nel cuore la propria valle”: una foto di gruppo datata 3 giugno 1950. Segue quella dell’“antico stemma di Sospirolo con la chiesa di Santa Giuliana lungo la strada del Canal del Mis”. Nell’introduzione, la Casanova scrive che “Con il libro in mano, ripercorrere il Canal del Mis sarà come ritornare a tempi lontani, anche se la rapida trasformazione del territorio rende difficile immaginare la vita della sua gente, in un mondo che ora sembra appartenere solo al bosco, alle rocce e all’acqua” e in chiusura sottolinea che “Proprio per ricordare è stato scritto questo libro, nel suo significato pi profondo: perché i vecchi possano far scendere nel cuore i ricordi, riconciliandosi con un passato spesso amaro. A loro era dovuto. Ai giovani è affidato il compito della tradizione: possano capire e raccontare a loro volta quella storia di cui sono figli e che, se vogliono, appartiene anche a loro”. Scegliamo dunque di proposito, per avviare la nostra-vostra conoscenza su queste belle e preziose pagine della Casanova, il capitolo intitolato “Diario scolastico della maestra Paola Dal Monte (Canal del Mis 1938-39”) dove leggiamo l’intestazione: “R. Provveditorato agli studi di Belluno Scuole rurali Direzione della zona di Feltre Anno scolastico 1938-39 (anno XVII era fascista)” e quindi: “Giornale della scuola ‘Abele Tiapago’ Comune di Sospirolo Frazione di Canale del Mis, insegnante Dal Monte Paola di fu Angelo e di Terzilla Venturini nata a Conselice (Ravenna) il 28/10/15, diplomata a Forlì nel 1935-36. La prima lezione si fece il giorno 16 ottobre, l’ultima il giorno 15 giugno1939. Segue una tabellina con i giorni di scuola previsti dal calendario ed il numero effettivo delle lezioni svolte (in totale 178). Ancora: Visite delle autorità: 26.05-39 dr. Bertolotti Uffic. Sanitario, 13.06.39 XVII Zampol Giuseppe Direttore”. Ed ecco cosa scriveva l’insegnante il 7 ottobre 1938: “Ottobre… delicatissimo lavoro, primo incontro: presa di contatto. Ho visto i genitori coi figli; ho parlato loro con molta semplicità, secondo l’ordine ricevuto. Molti di essi mi hanno raccomandato: ‘picchiar solo’. Ma i bimbi mi hanno guardato senza sgomentarsi, Sono contenta. Il primo incontro non è andato male”. Il 18 ottobre: “Prima lezione: sono riuscita a conservare la mia calma. Il bimbo deve sentire in chi li guida tenerezza ma anche forza. Questa mattina sono giunti a frotte: sarebbero entrati rumorosi anche nell’aula. Li ho invece ordinati e fatti sfilare come tanti bravi soldatini. La scuola era ornata di fiori. Aria di festa. Fuori il sole immergeva in una luce d’oro le vette dei monti. Abbiano iniziato la giornata con la preghiera. Minuti di vero raccoglimento. Vedo volti nascosti tra le manine. Inizio serio e solenne. Poi… abbiamo conversato e finalmente abbiamo iniziato il lavoro. Bisogna farli lavorare subito, perché il lavoro assorbe e calma. Alla fine un racconto, secondo la promessa fatta. Ascoltavano incantati senza batter palpebra. Poi li ho licenziati: li ho sentiti gridare giù nella via e li ho visti correre come tanti prigionieri liberati. Quant’è difficile il passaggio dalla libertà delle vacanze alla disciplina della scuola!”. E dopo tutta una serie di annotazioni sui giorni “significativi”di vita scolastica dal punto di vista dell’insegnante, ecco qui di seguito quella conclusiva, del 15 giugno: “Se ne sono andati soddisfatti e contenti di aver fatto un buon esame. Mi hanno salutato con uno sguardo espressivo:nei loro occhi leggevo una domanda; ‘saremo promossi?’. Ritorneranno verso la fine del mese per apprendere l’esito felice per tutti. Hanno infatti meritato la promozione tutti e nove!”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Pieranna Casanova): la copertina del volume; retrocopertina con il pensiero di Dino Buzzati sulla valle del Mis; foto-ricordo a Canal del Mis il 3 giugno 1930; antico stemma di Sospirolo con la chiesa di Santa Giuliana; Canal del Mis visto dal monte Speróne; anche gli scolaretti davanti la chiesa di San Remedio ristrutturata ed ampliata nel 1948 durante la visita pastorale del vescovo Gioacchino Muccin; la maestra Paola Dal Monte con la famiglia di Antonio Bacchetti nel cui hotel soggiornava; la scolaresca della Dal Monte nell’anno scolastico 1938-39; il Giornale della scuola “Abele Tiapago” di Canale del Mis; la scolaresca della Dal Monte nell’anno scolastico 1938-39; il Giornale della scuola “Abele Tiapago” di Canale del Mis.