BELLUNO Un atto di amore e generosità, verso il volontariato e il mondo parrocchiale: circa 2 milioni di euro destinati, dopo la scomparsa, a favore di diverse associazioni del territorio bellunese e non solo. Il gesto, che sottolinea l’estremo affetto dei donatori per chi opera volontariamente in vari ambiti di attività, va attribuito ai coniugi Maria Alberta Da Rold, detta Berta, scomparsa l’11 maggio del 2021, e ad Alfonso Giazzon, scomparso nel 1988. Nello specifico, si tratta di immobili per un valore di 500.000 euro circa e di una somma pari a circa 1.500.000 euro, depositata sui conti correnti. Assegnataria di due immobili, a Belluno e in Nevegal, è la sezione bellunese della Lilt (Lega italiana per la lotta i tumori). La somma invece è ripartita, per circa 300 mila euro a testa, tra AISM Belluno (Associazione italiana sclerosi multipla), Via di Natale Onlus di Aviano, la parrocchia “Don Bosco” di Belluno e il Comitato d’Intesa di Belluno. La restante parte è lasciata ai legati (tre privati).
La comunicazione viene data simbolicamente in occasione del primo anniversario della scomparsa di Maria Alberta Da Rold avvenuta l’11 maggio 2021. Nata a Belluno il 2 febbraio 1926, fu assunta all’Inps giovanissima durante la seconda guerra mondiale, dove rimase fino al 1° luglio 1973. Sposò Alfonso Giazzon il 4 settembre 1948, rimanendo vedova nel 1988. Fedele al suo borgo natio, mantenne la residenza a Borgo Pra, dove con il marito Alfonso costruì la sua casa. Amava il lavoro a maglia e all’uncinetto e realizzava preziosi lavori, che poi, con generosità, regalava ai suoi amici più cari. Ha sempre vissuto con semplicità, con costante dedizione alle opere caritatevoli. Ha puntualmente curato i rapporti con la chiesa, in particolare quella di San Giuseppe, ed è sempre stata sensibile verso i problemi degli indigenti, che aiutava con assiduità, specialmente i piccoli. La ricordano con riconoscenza, oltre a presidenti e direttivi di associazioni e chiesa destinatari della donazione, anche la signora Maria Teresa Bortoluzzi in Emeri, esecutrice testamentario e amica, Oleksandra Pyatkovska, cittadina ucraina che l’ha assistita amorevolmente negli ultimi dieci anni, e la comunità bellunese che l’ha conosciuta.