BELLUNO In occasione della XVII giornata nazionale del malato oncologico, che ricorre domenica 15 maggio, il Servizio Epidemiologico dell’Ulss Dolomiti propone alcuni dati su questo rilevante settore di patologia. «I dati proposti», commenta Sandro Cinquetti, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS Dolomiti, «confermano il grande rilievo che hanno assunto e continuano ad assumere le patologie oncologiche nel percorso di vita dei nostri cittadini. In un contesto di incidenza complessiva sostanzialmente sovrapponibile all’incidenza regionale, spicca il grande impegno assistenziale che ogni giorno siamo chiamati a dedicare su alcuni tumori a frequenza particolarmente rilevante. Molti di questi tumori possono essere contrastati, nell’insorgenza e nello sviluppo, da stili di vita sani (astensione dal fumo, alimentazione ricca di frutta e verdura, attività fisica regolare, esposizione al sole ridotta e protetta), che vedono protagonisti educativi i professionisti della salute e protagonisti delle scelte concrete le persone e le famiglie». «I tassi sono in linea con quelli regionali» osserva il direttore del Dipartimento Oncologico Fable Zustovich, «la riduzione dell’incidenza per quanto riguarda gli uomini è per lo più da attribuire ad un migliore stile di vita. I trattamenti che offriamo in ulss Dolomiti sono in linea con i migliori standard italiani, supportati da una copiosa attività di ricerca clinica in rete con lo IOV ed altri gruppi cooperativi nazionali ed una ingente attività scientifica anche nella gestione di eventi formativi sempre a livello nazionale con la rassegna di eventi congressuali “Dolomiti Cancer” ben consolidata». «La lotta contro le malattie oncologiche», conclude Maria Grazia Carraro, Direttore Generale dell’ULSS Dolomiti, «è un impegno decisivo e costante dell’Azienda Sanitaria e dei professionisti che in essa operano. La nostra ULSS offre a tutti programmi di screening oncologici diffusi e facilmente accessibili che invito ancora una volta a eseguire: la diagnosi precoce è fondamentale per un buon esito della cura. A questi si aggiungono numerose attività di prevenzione che, come definito nel nuovo piano della prevenzione, vengono potenziate in alcuni ambiti mirati proprio partendo dai dati epidemiologici. Anche nei percorsi diagnostici sono stati fatti passi importanti: penso alla disponibilità di attrezzature all’avanguardia nei nostri ospedali e alle recenti acquisizioni di intelligenza artificiale per esempio per le Gastroenterologie che consentono diagnosi nelle primissime fasi della malattia. Per quanto riguarda la cura, con molta soddisfazione posso dire che sia le nostre unità operative dedicate offrono cure di qualità: le Oncologie, sempre impegnate anche sul fronte alla ricerca per proporre trattamenti personalizzate, sia la nostra Radioterapia, che con le innovazioni metodiche proposte come la radioterapia ablativa stereotattica (SABR) offre un programma di cura molto efficace accurato con un importante impatto anche sul miglioramento della qualità di vita del paziente. Fondamentale anche in questo caso, inoltre, il lavoro di squadra multi professionale e multi specialistico che prende in carico la persona dalla diagnosi alla cura e, se serve, alle terapie palliative e agli aspetti psicologici. Lo sviluppo della medicina ha consentito grandi passi avanti ed altri ne saranno fatti per migliorare l’efficacia delle cure e della qualità di vita. In questo giorno un incoraggiamento particolare alle persone che hanno una patologia oncologica e alle loro famiglie, riconfermando l’impegno per affrontare insieme i percorsi necessari».
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