Ho chiesto al mio grande amico, tra l’altro uno dei pochissimi, cui sono particolarmente affezionato (perché è stato, fra l’altro, padrino di battesimo di mio figlio Marco, e mio vice quando per oltre sei anni sono stato caposervizio a Il Gazzettino, redazione di Belluno), di dirmi se il protagonista di “Ferragosto a Paradise Island” fosse lui (che peraltro non avrebbe l’età…) la risposta di Sòstene Schena è stata, senza esitazioni: no! E’ vero, lui alle Bahamas c’è stato per una lunga vacanza che gli ho molto invidiato lustri or sono, ma non posso e non serve dubitare del suo no. Mi resta la curiosità di sapere chi possa identificarsi nel “personaggio” di cui si tratta, un nonagenario, ma me ne farò una ragione. Il nuovo libro, stampato per la serie di narrativa “Percorsi” (Casa editrice Kimerik) nei primi giorni di questo mese di maggio 2022, vanta una bella copertina a cura di Stefania Ruggeri e contiene immagini dello stesso Schena e del comune amico, il famoso vignettista Vip, Pieraldo Vignazia. E, per dirla con Dino Bridda, altro stimato collega-amico bellunese, che ha firmato la prefazione, “fin dal titolo evoca il fascino di lontane spiagge delle Bahamas dove un rilassante soggiorno è riservato solo a chi comune mortale non è, beato lui!”. Ed ha suscitato notevole interesse. Oltre che, diciamolo, un tantino di invidia visto che il protagonista nella sua esistenza, salvo qualche immancabile episodio “normale” per i comuni mortali, si è portato dietro – come ha annotato Bridda – il peso assai lieve di un nome: Fortunato! Che si è rivelato profetico”. Non a caso si tratta di un personaggio (suo malgrado?) che, nato nella bellunese Valle di Zoldo “ha alle spalle nove decenni di vita vissuta intensamente, senza farsi mancare nulla tra gioie e dolori, amori esaltanti e amori deludenti, affari e denari, incontri con persone, le più diverse, felicità sfuggenti, momenti appaganti, tristezze e via dicendo”. Sì, infanzia e adolescenza sono all’insegna del fenomeno migratorio, con le conseguenze che si è portato appresso per generazioni di peracottari, gelatieri, zattieri e boscaioli a percorrere le strade d’Europa, e non solo, in cerca di… fortuna! L’età adulta di Fortunato ci propone invece un uomo: diverso, con pensieri, aneddoti e circostanze che delineano una vita turbinosa quale è quella che viene illustrata nel pregevole lavoro di Sòstene Schena (giornalista professionista da decenni, ha lavorato con Il Giorno, Il Corriere Lombardo, Il Gazzettino; ha fondato le riviste Sommelier Veneto e Convivium 2000; dieci anni fa ha dato vita ad un blog dedicato a enogastronomia, turismo e lavoro made in Italy; ha realizzato libri e guide sulla Croazia dove ha pure casa; nel 2021 ha dato alle stampe “Non è un romanzo” lavoro prevalentemente autobiografico). A questo punto, Bridda e non solo lui, si pone l’interrogativo se siano più credibili i minuziosi ricordi dei tempi più remoti o non invece le “confessioni di un nonagenario”. Chi leggerà il romanzo “Ferragosto a Paradise Island” darà la sua risposta e a nostro avviso non è difficile prevedere che la conclusione sarà di convinta accettazione sia di quanto riferito a proposito dell’infanzia sia per il più lungo periodo di vita che va dalla maturità alla vecchiaia di un uomo di nome Fortunato! Che in quel di Paradise Island dice di aver passato il più bel ferragosto della sua vita! Come conferma il finale della storia di questo autentico personaggio che ha avuto per amica la “dea bendata”! Resta da dire, e concludiamo, che le oltre duecento pagine del pregevole lavoro di Sòstene Schena si articolano in 10 capitoli:”Ferragosto 2020”; “Prime esperienze di vita”; Una scossa”; “Un grande amore”; “”La famiglia”; “La coscienza”; “I libri”; “La nemesi”; “Felicità”; “Notte di Passione”. Come dire che – lèggere per credere… – ce n’è proprio per tutti i gusti! O quasi…