«Vista la sospensione, il medico non era abilitato a svolgere mansioni che implicassero contatti interpersonali o che comportassero il rischio di diffusione del contagio da Covid, precludendo di fatto lo svolgimento del suo lavoro”. Favero dunque ha continuato a lavorare, «Se me ne fossi andato – dice – in Agordino sarebbero rimasti senza medico”. L’Ulss ha chiesto al Collegio arbitrale per la medicina generale l’apertura di un procedimento disciplinare a suo carico. ” Al posto di ringraziarmi – conclude il medico – per aver parato il c**o all’intera organizzazione della aulss1 lavorando gratuitamente per un mese bestiale per non poter essere sostituito”