di RENATO BONA
L’offerta cultural-turistica dell’Agordino è da sempre di prima qualità. Una conferma ci è stata data anche dalla cortese segnalazione dell’amico Facebok (il social network che permette di trovare amici e vecchi compagni di scuola, conoscere nuove persone e partecipare alle community online – ndr.) Simone Caronte Ongaro grazie al quale possiamo partecipare qui a quanti ci seguono che da venerdì 22 a domenica 24 luglio prossimi si svolgera a Canale d’Agordo la diciannovesima edizione del “Simposio di scultura di Mascherai alpini” con la partecipazione di ventuno artisti provenienti dall’arco alpino: Austria, Italia, Slovenia e Svizzera, che saranno impegnati a scolpire “Lungo un suggestivo percorso nella storia dei Carnevali, da Piazza Papa Luciani e fino alla Piazzetta di Tancon, le maschere dei loro carnevali tradizionali. C’è grande attesa per l’evento che è proposto dal Consorzio Mascherai Alpini, Union Ladina Val Biois, la “Zinghenesta” di Canale d’Agordo e da “el Carneval de la Val del Biois” con la sponsorizzazione assicurata da: Albergo Stella alpina di Falcade; Garnì Costa, Canale d’Agordo; Famiglia Cooperativa Falcade e Val Biois; Giardino Agordino di Cencenighe Agordino; Autocar San Lucano di Taibon Agordino; Zasso Ferramenta di La Valle Agordina; Dolomitissime di Falcade; Ottica Mottes di Taibon Agordino; Fontanive Giulio Oreficeria Orologeria di Caviola di Falcade; DNA Agordino di Agordo; Pasticceria La Perla di Falcade; Bar Coop Caviola di Falcade. Il via dunque venerdì 22 alle 13, e conclusione domenica 24 alle 16. Il periodo dell’attività scultorea è fissato dalle 15 alle 18 mentre alle 19 ci sarà la presentazione nella piazza Papa Luciani degli artisti e l’inaugurazione nella sala parrocchiale in Canonica. Sabato di nuovo scultura dalle 9,30 alle 12 e dalle 15 alle 18: dalla Piazza intitolata al “Papa bellunese del sorriso” alla piazzetta Tancon nei tabià. Domenica: ripresa delle sculture dalle 9 alle 12 e conclusione; alle 15 consegna delle targhe, fine mostra, saluti. In contemporanea, nella sala consiliare del Municipio, sempre a Canale d’Agordo, saranno allestite le mostre: “La Divina Commedia: per i 700 anni della morte di Dante Alighieri” e “La Xiloteca dei Mascherai Alpini”. L’occasione è propizia anche per evidenziare il ventesimo compleanno del Consorzio dei Mascherai Alpini di Tarcento (Friuli Venezia Giulia), che infatti é nato nel 2002 per iniziativa di un gruppo di scultori di maschere lignee carnevalesche, provenienti da varie lococalità. Il Consorzio non ha fini economici ma si riconosce in un “manifesto” che valorizza la tradizione dei carnevali alpini, e in particolare la maschera lignea. Gli aderenti mettono al centro del proprio interesse dunque la consapevolezza del valore culturale delle loro creazioni, assieme al piacere dell’incontro, del confronto e dell’arricchimento delle conoscenze di ciascuno”. Quanto all’Union ladina Val Biois, il sodalizio è stato costituito “per salvaguardare e condividere la cultura delle valli dolomitiche che va valorizzata per conservare il patrimonio di conoscenze e per trasmetterlo agli altri perché è il passato che racconta ciò che siamo oggi”. E come non dire, nell’occasione, del Gruppo Folk Union Ladina Val Biois, che a buona reagione è ritenuto custode di costumi e tradizioni della vallata? ll sodalizio è sorto nel 1989 sulle tracce di un precedente gruppo attivo dalla fine degli anni Sessanta sino ai primi anni Ottanta. L’intento principale era quello di divertirsi, riproponendo nel contempo musiche e balli popolari, tramandati dai più anziani, alle feste di paese, e successivamente in molte località italiane ed estere. Negli anni – si legge in Internet – è maturata la consapevolezza di dover riscoprire sempre più le nostre vere radici ed identità, cercando di andare oltre il mero aspetto folcloristico legato al solo passato, valorizzando nel presente la nostre più genuine peculiarità, in un’ottica di apertura verso l’esterno, verso altre realtà, altri aspetti culturali di zone e popoli diversi”. Questo spiega perché, nell’ormai lontano 1996, il Gruppo Folk Val Biois si è fatto promotore della prima Rassegna dei Gruppi Folk dell’Agordino. Ha partecipato a diversi incontri con altri Gruppi provinciali e non ed oggi fa parte di Venetnia, associazione che raggruppa tanti Gruppi folkloristici del Veneto. Continuando l’asttività, sulla metà degli anni ’90, ha costituito l’Union ladina Val Biois, collabora con l’Istituto Ladin de la Dolomites di Borca di Cadore e fa parte della Federazione dei ladini del Veneto, organizzando serate a tema culturale. Fra l’altro, dal 2015 propone l’evento “Se Desmonteghea” la grande, apprezzata festa delle malghe, nata con lo scopo di valorizzare una ricchezza del territorio come lo sono le aziende agricole e appunto le malghe. Con gli anni l’evento è cresciuto divenendo l’evento principale della fine dell’estate in Agordino, raccogliendo tantissimi consensi. Il punto di forza della manifestazione è l’autenticità dei valori legati alla cultura e alla tradizione della Val del Biois che vengono trasmessi durante la festa attraverso momenti di approfondimento. E siamo al Comitato La Zinghenesta la cui avventura comincia nel 2013 quando un gruppo di otto amici riscopre il vecchio carnevale degli anni ’90, e “nel 2019 diventiamo il Comitato La Zinghenesta regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate il giorno 31 gennaio 2019”. Il direttivo è formato da quattro persone: Alessio Xaiz, presidente; Matteo Tancon, vice presidente e segretario; Simone Ongaro e Paolo Vedova consiglieri. A questo punto molti si chiederanno:ma chi è la Žinghénesta (per quest’anno 2022 la scelta è caduta su Zayra De Ventura)? La risposta nel sito: “É la prima figura guida femminile dei carnevali d’Italia e di montagna ed è rappresentata dalla ragazza più bella del paese di Canale d’Agordo, eletta annualmente “Regina del Carnevale”. È vestita sfarzosamente, con un bianco corsetto, una gonna pieghettata da festa, nastri, collane, ciondoli, fazzoletti colorati (donati dagli ammiratori); ancora: fiori di carta, stipettini e oggetti preziosi; ai piedi porta gli scarpét e delle piccole sonagliere mentre in mano porta un mazzo di fiori. Secondo la tradizione il corteo mascherato si reca nella sua casa per poi confluire nella piazza del paese assieme ai Matiéi e ai Lachè, la Zinghenésta danza e salta a ritmo di musica. Concludiamo dicendo che i benemertiti organizzatori dell’evento hanno già programmato la Zinghenesta 2023: la prossima edizione, che sarà la decima, si svolgerù domenica 19 febbraio 2023 (per ulteriori informazioni: telefono 39 348-3195424 recapito e-mail: [email protected]).
NELLE FOTO (dai siti telematici dei sodalizi citati nel servizio): la locandina dell’evento; il logo del Consorzio dei Mascherai Alpini; spettacolare panoramica proposta dal sodalizio; simbolo dell’Union Ladin Val Biois; loco dedl Comitato Zinghenesta; la Zinghenesta del 2022; l’amico Fb Simone Caronte Ongaro; una mostra su Dante; la Xiloteca dei Mascherai Alpini; mascheraio al lavoro; ecco una serie di maschere; la piazzetta di Tancon è stata impreziosita da un affresco di Dunio Piccolin.