BELLUNO Le multe prese sotto l’autovelox di Levego vanno pagate. L’ha stabilito il giudice civile del Tribunale di Belluno, Beniamino Margiotta. Accolto l’appello presentato da Palazzo Rosso, dopo che il giudice di pace Fabrizio Schioppa aveva annullato la sanzione a un automobilista, che era difeso di fiducia dall’avvocato Giulia Piazza. La sentenza di secondo grado non sarà impugnata davanti alla Corte di Cassazione. Il limite di velocità è di 90 chilometri orari in quel tratto della strada provinciale 1 della Sinistra Piave e un automobilista di Pieve di Cadore era stato fotografato a 102 dal misuratore di velocità residente in località Case Fagherazzi. Una sanzione da oltre cento euro e tre punti sulla patente. In primo grado il giudice di pace aveva accolto il ricorso dell’automobilista, ieri al contrario Margiotta ha accolto la tesi dell’amministrazione comunale, sostenendo che l’approvazione del prototipo equivale all’omologazione. Lo stesso problema di Levego era stato sollevato anche per il velox di Quero Vas, che è stato a sua volta al centro di numerosi casi e polemiche. Secondo il Tribunale di Belluno, le multe sono legittime, anche in mancanza dell’omologazione dell’apparecchiatura.
AUTOVELOX DI LEVEGO, IL COMUNE PRESENTA APPELLO
ARCHIVIO, GIUGNO 2022
BELLUNO A due automobilisti è stata annullata la multa per eccesso di velocità dal giudice di pace e il Comune presenta appello in Tribunale. Nella prima sentenza, il giudice civile Schioppa ha chiarito che l’autovelox in località Case Fagherazzi, sulla strada provinciale 1 della Sinistra Piave non è omologato, ma solo autorizzato. Dove il limite di velocità è di 90 chilometri orari, il conducente di Pieve di Cadore viaggiava a 102, si è rivolto all’avvocato Giulia Piazza e si è visto annullare la sanzione. Quel misuratore di velocità non è omologato come dovrebbe, da aggiungere che procura a Palazzo Rosso introiti relativi a un migliaio di multe al mese, dunque si parla di cifre significative. Franco Roccon da ieri assessore, chiedeva il decreto di omologazione, nel frattempo sarebbe stato il caso di sospendere le rilevazioni, anche per evitare i ricorsi da parte degli automobilisti sanzionati.
foto archivio
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