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DA OGGI CAMBIANO GLI ORARI DEI PUNTI TAMPONI
ACQUA NON POTABILE A MOE’ DI LASTE DI ROCCA PIETORE
ROCCA PIETORE Gestione Servizi Pubblici informa che a ROCCA PIETORE in località MOE’ DI LASTE l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura. GSP ha, comunque, già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro.
LA PEDAVENA – CROCE D’AUNE NON SI FARA’, IL PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI NEGA IL PERMESSO
FELTRE
di Moreno Gioli
ENNIO VIGNE, PRESIDENTE DEL PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI
LA PEDAVENA – CROCE D’AUNE…UNA VICENDA AMARA
di Roberto Bona
CAMILLO DE PELLEGRIN SI DIMETTE DAL CONSIGLIO DELL’ENTE PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI
FELTRE Nelle ultime ore Camillo De Pellegrin, sindaco di Val di Zoldo, ha dato le dimissioni come consigliere dell’ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, il no da parte dell’ente a far disputare la Pedavena – Croce D’Aune per la sua interezza a seguito dell’entrata in vigore del nuovo regolamento.
LA LETTERA DI CAMILLO DE PELLEGRIN
Credo molto nel valore dell’Ente Parco e nelle potenzialità che può esprimere per il territorio bellunese. Proprio per questo motivo ho seguito con grande attenzione la questione che ormai da settimane tiene banco al Parco: la possibilità o meno di autorizzare, per quanto di competenza del Parco, il transito della 39° edizione della Pedavena – Croce d’Aune, cronoscalata automobilistica storica, di grande importanza per il territorio bellunese, sia dal punto di vista sociale che economico, che tocca per parte del percorso il territorio del Parco. Il Regolamento del Parco, di recente entrata in vigore, sembra censurare a priori le competizioni motoristiche, indipendentemente dalle modalità di svolgimento della corsa ed in effetti, a seguito dell’ultima riunione del direttivo è stato ufficialmente annunciato dal Presidente Vigne il diniego del Parco al rilascio dell’autorizzazione; decisione che mi trova contrario e che mi ha portato quindi a maturare la scelta di lasciare, pur con rammarico, il direttivo. La gara si snoda sulla strada provinciale 473. Viabilità regolarmente e ordinariamente destinata al transito dei veicoli, senza particolari limitazioni, così come confermato dall’articolo 18 del Regolamento del Parco. La decisione, assunta a maggioranza, è stata di interpretare in modo letterale il solo articolo 29 del regolamento, senza operare una lettura combinata con il disposto dell’articolo 18 comma 1° del medesimo, a mente del quale, all’interno del Parco, la circolazione sulle strade regionali, provinciali e comunali (la cui circolazione è quindi regolata dal Codice della Strada anche per quanto riguarda le relative competizione sportive con veicoli a motore) prive di divieto di transito è normalmente consentita. Era pertanto possibile, dal mio punto di vista, operare un’interpretazione, o meglio una precisazione della portata dell’articolo 29, che esplicitasse l’ambito di operatività del divieto di gare con veicoli a motore: al di fuori delle strade sopra citate, normalmente destinate alla circolazione veicolare. Interpretazione possibile e che sembra essere stata sposata anche dal Ministero della Transizione ecologica (deputato all’esame preventivo del regolamento del Parco a cui la struttura e il Comune di Pedavena si erano rivolti proprio per la questione in oggetto). La finalità delle disposizioni regolamentari del Parco è la tutela dell’area protetta, come previsto dalla legge 394/1991, trovo quindi illogico con una mano vietare la competizione, per un mero formalismo, e con l’altra, come deciso e annunciato in conferenza stampa, avviare la procedura di modifica dell’articolo in questione per consentire un futuro svolgimento della competizione; acclarando così, nel caso di specie, l’assoluta mancanza di un fondamento sostanziale della disposizione, mancando, evidentemente, un qualsivoglia potenziale danno al territorio del Parco derivante dallo svolgimento della gara stessa. Diversamente si sarebbe detto che la disposizione regolamentare oggi in vigore ha la sua ragione d’essere e così va applicata, in questa occasione, come in quelle future riguardanti altre manifestazioni. Si parla invece di “leggerezza” degli amministratori che non si sono accorti della “manina” che ha inserito la disposizione capestro, sconfessandone così la necessità. Non solo: se da un lato viene bocciata una mia proposta di delibera che, precisando attraverso interpretazione autentica del Regolamento, la portata del divieto ne consentiva lo svolgimento anche quest’anno, dall’altra ci si dichiara favorevoli ad una versione rivista della gara che di fatto, mutando per il tratto in zona Parco il termine da “competizione” a “trasferimento”, di fatto consente il transito dei medesimi veicoli. Un’escamotage solo formale. L’agire amministrativo deve essere sorretto da precisi principi: uno di questi è la logicità del procedimento e quindi dei ragionamenti che sottendono i relativi provvedimenti. In questo caso si manifesta, credo, una illogicità e una incoerenza, che espongono tra l’altro l’Ente ad un ricorso amministrativo il cui esito è tutt’altro che scontato sia a favore del Parco. Il Parco deve valorizzare e tutelare il territorio, non deve porre inutili ostacoli burocratici, privi di sostanza, allo sviluppo delle Comunità che ci vivono e al mantenimento delle tradizioni che le contraddistinguono e arricchiscono.
SITO DI VALLE IMPERINA, UN ALTRO FERRAGOSTO TRA RAGNATELE, ERBACCE E ABBANDONO
Serve una presa di posizione forte, qualcuno capirebbe che è finalmente ora di andarsene, staccando il sedere da una poltrona immeritata
RIVAMONTE Un’altra stagione è andata. Proprio l’altro giorno alle porte di Agordo un turista inglese mi ha chiesto di consigliargli un posto vicino per andare con la famiglia nel territorio dell’Ente Parco. Lo ho pregato di cambiare zona, perché l’Agordino non è il Trentino e alcuni nostri amministratori nemmeno loro lontano parenti, nonostante da anni arrivino in vallata i sussidi alto atesini (fondi di confine). Gli ho comunque consigliato di non addentrarsi con la famiglia oltre il bel ponte in legno, dopo il locomotore accanto alla regionale 203 agordina, perchè sia l’uno che l’altro sono specchietti per le allodole, come mettere un po’ di trucco sul volto di una centenaria sperando che il fisico sia ancora quello di una ventenne.
Solo un folle consiglierebbe a padre, madre e tre figli piccoli di finire li dentro tra erbacce, ortiche, immobili abbandonati privi di qualsiasi servizio per il turista. Eppure li’ c’è anche il famoso centro congressi o presunto tale dell’ Ente Parco. Ovvero la ex centrale ristrutturata con centinaia di migliaia d’euro (una parte dei troppi soldi pubblici spesi inutilmente) che da 4 anni si presenta con il tetto strappato dal vento di Vaia. Da qualche mese sono comparse le impalcature, ma anche per il prossimo inverno, probabilmente, chi transiterà lungo la regionale 203 agordina potrà notare l’inerzia di chi avrebbe dovuto intervenire ancora quattro anni fa.
In seguito alle decisioni prese (o non prese) per la Pedavena-Croce d’Aune il sindaco Camillo De Pellegrin da Zoldo ha messo in evidenza la sua amarezza e delusione verso l’Ente Parco ed ha dato le dimissioni, gran bell’esempio. Sarà interessante vedere nelle prossime settimane, alla luce della situazione creatasi in Valle Imperina se qualche consigliere del Parco avrà il coraggio di fare altrettanto, per protesta, per rispetto delle genti che lo hanno votato, per far capire alla Presidenza che così proprio non va. Speriamo che in futuro, una volta che gli attuali amministratori si decideranno a farsi fa parte, sfiduciati dai loro stessi collaboratori, la nuova generazione sappia fare di meglio, il peggio lo stiamo toccando con mano, che la prossima vendemmia sia più fruttuosa, per tutti, non solo per chi percepisce il compenso da amministrazione per…il gran lavoro svolto.
GLI ATTUALI RESPONSABILI_NOMI DA RICORDARE
Consiglio Direttivo Amministrazione Vigne
Presidente: Vigne Ennio
Vice Presidente: Maguolo Alessandro (RIVAMONTE)
Deon Stefano
De Nato Augusto
De Pellegrin Camillo DIMISSIONARIO
De Simoi Angelo Ennio
Frescura Giampietro
AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE
Ente Parco, ennesima mancata stagione in Valle Imperina clicca quimm
CADE CON LA MOUNTAIN BIKE SULLA PISTA DI DOWNHILL IN NEVEGAL
BELLUNO Ieri attorno alle 16 l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in Nevegal, lungo la pista di downhill, dove un quattordicenne di Belluno era caduto con la bici, riportando un sospetto trauma alla gamba. Sbarcati in hovering, personale sanitario e tecnico di elisoccorso hanno preso in carico il ragazzo, che aveva ricevuto prima medicazione dai presenti, compreso personale del Soccorso alpino di Belluno. Mentre il papà del giovane infortunato veniva imbarcato in hovering, dopo essere stato imbarellato il ragazzo è stato invece recuperato con un verricello di una decina di metri. L’eliambulanza è poi partita verso l’ospedale di Belluno.
TAMBRE Attorno alle 16 il Soccorso alpino dell’Alpago è stato allertato per una coppia di escursionisti in difficoltà. I due, 47 anni di Venezia lui, 40 anni di Campagna Lupia (VE) lei, al bivio per rientrare verso Pian Grant da località Sass Martin avevano sbagliato direzione inoltrandosi nel bosco e perdendo l’orientamento. Passate ai soccorritori le coordinate della posizione, una squadra si è avvicinata in fuoristrada fino a individuarli, 150 metri sotto il sentiero. La coppia è stata raggiunta e riaccompagnata alla macchina.
DAL TG3 DEL VENETO
Elisoccorso richiesto e non pagato: un buco da 500mila euro
In una stagione che segna un autentico boom di presenze turistiche in montagna, l’elisoccorso è spesso richiesto come un taxi e non pagato. Ammontano a mezzo milione di euro i ticket per interventi senza motivazione medica non incassati
E’ MORTO FABRIZIO BERTON, IL POLIZIOTTO CHE AVEVA AIUTATO ROCCA PIETORE DOPO LA TEMPESTA VAIA
VENEZIA È morto all’età di 53 anni Fabrizio Berton, poliziotto veneziano che si era dato da fare anche in Agordino dopo la tempesta Vaia. Per anni ha svolto servizio presso la Questura di Venezia. Era molto stimato per il suo modo di fare: una persona buona di cuore, stimato per il suo carattere e impegnato in molte attività di volontariato. A Rocca Pietore si era fatto conoscere durante il periodo di Vaia e poi con i bambini della scuola Primaria aveva stretto un legame di amicizia ed affetto. Una persona generosa nei confronti dei più deboli. Aveva anche organizzato la gita a Venezia per i bambini della scuola di Rocca Pietore tramite la sua associazione “Un Cuore da Cavaliere”.
MALORE AL GIRO DEL LAGO DI ALLEGHE, SCATTA LA MACCHINA DEI SOCCORSI
ALLEGHE Il concorrente del Giro del Lago di Alleghe, F.R., trevigiano di 65 anni è ricoverato all’ospedale di Trento. Si è temuto il peggio l’altra sera in prossimità dello Chalet al lago, ma la macchina dei soccorsi del territorio non ha lasciato nulla di intentato, non ha lasciato nulla al caso. L’allarme, quando l’uomo (in compagnia della moglie e di un nipote) si è accasciato al suolo è stato immediato, ancora di più la corsa dei volontari delle ambulanze di Alleghe. Hanno raggiunto l’uomo e prestato i primi soccorsi, dal Pronto Soccorso di Agordo è partita l’auto medica mentre nel frattempo è stato allertato anche l’elisoccorso di Trento abilitato al volo notturno. Dopo le manovre rianimatorie l’uomo è stato trasferito al campo di calcio di Caprile dove ad attenderlo c’era l’elicottero che lo ha trasportato all’ospedale di Trento. Stamane le notizie giunte ad Alleghe sono di grande conforto. Va comunque messo in evidenza il grande impegno dei volontari ambulanze, personale dell’ospedale di Agordo, Carabinieri di Caprile, Vigili del fuoco volontari di Caprile, Soccorso Alpino ma anche degli alpini che hanno organizzato la competizione in notturna che ha iscritto mille partecipanti.
MM
MIGLIORATA LA NORMATIVA PER IL TRASPORTO DEI MALATI IN AMBULANZA, I COMPLIMENTI DI STEFANO MURER DELLA CROCE VERDE VAL BIOIS
FALCADE È stata migliorata la normativa per il trasporto dei malati in ambulanza. Una normativa regionale, fatta in sordina, e che sburocratizza le associazioni di volontariato
STEFANO MURER, CROCE VERDE VAL BIOIS
CARENZA DI MEDICI, NEL BELLUNESE NE MANCANO UNA VENTINA
BELLUNO 37 zone carenti, 13 mila anziani a rischio “assistenza”. La penuria di medici di base nel territorio bellunese può trasformarsi in un vero e proprio incubo per i tanti cittadini, soprattutto ultra65enni, che vedono in questi professionisti un punto di riferimento imprescindibile sul fronte della salute. A lanciare l’allarme ci pensa il sindacato dei pensionati (Spi) della Cgil che ha monitorato il contesto veneto rilevando una situazione drammatica, figlia dell’infelice programmazione da parte di Palazzo Balbi risalente al periodo pre-covid. D’altronde, come sottolinea lo stesso sindacato, le zone carenti nell’Ulss 1 sono cresciute del 76% dal 2019 a oggi, pur avendo recuperato a giugno 2022 cinque aree “scoperte”. “Siamo molto preoccupati soprattutto per i nostri anziani – conferma Maria Rita Gentilin, segretaria generale dello Spi-Cgil di Belluno – anche se nel Veneto altre province, come Verona, contano una carenza di medici di base ancora più marcata, non si può negare che il nostro territorio risenta molto più degli altri di questo disservizio, visto che ci sono comuni con un numero di abitanti limitato, che quando perdono anche un solo medico restano del tutto scoperti e ci sono zone difficilmente raggiungibili in particolare per le persone anziane che fanno dunque difficoltà a spostarsi per trovare un nuovo medico di famiglia”. Secondo il report del sindacato, sono 37 (ultimo aggiornamento della Regione) le zone del Bellunese carenti di medici di base, 16 in più del periodo pre-Covid. E così, prendendo in esame i Comuni più scoperti, emerge che per circa 13 mila anziani esista il rischio reale di non sapere più a chi rivolgersi. La situazione, come detto, si è aggravata negli ultimi tempi visto che nel 2019 le aree scoperte erano “solo” 21. In pratica – prime delle ultime assegnazioni di giugno – le zone carenti erano più del doppio rispetto al periodo pre-pandemia. D’altra parte, il numero di professionisti in servizio nel Bellunese è calato di anno in anno, passando dai 133 del 2019 al 119 del 2022. Un numero – dicono ancora dallo Spi – che non garantisce una assistenza adeguata ai circa 180 mila assistiti residenti in provincia i quali avrebbero bisogno di una ventina di medici in più. Per ora, visto che nel Veneto nei prossimi sette anni usciranno dal servizio, soprattutto a causa dei pensionamenti, 1.878 medici e ne entreranno, da programma, solo 595. In tale contesto, risulta preoccupante anche la penuria di pediatri. Nel territorio se ne contano 19 ma per seguire il bacino di circa 20.750 bambini ne servirebbero 26, sette in più.
LE ZONE CARENTI DI MEDICI NEL BELLUNESE (2 Pagine)
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ANCHE IL MONTE AGNER SOGGETTO ALLA FORZA DI GRAVITA’
TAIBON La foto è stata postata ieri nel primo pomeriggio da Mila Da Pra di Taibon Agordino, veloce nel cogliere l’attimo, dopo il frastuono, indirizzando l’obiettivo del telefono verso la parete del Monte Agner, in Valle di San Lucano. Non risultano persone coinvolte, alpinisti in questo caso, visto che salire l’Agner non è cosa per tutti. (foto pagina facebook, Mila Dai Pra).
RIFIUTI DI TUTTI, RIFIUTI PER TUTTI
DILLO A RADIO PIU’…ANCHE LA BUONA EDUCAZIONE VA IN VACANZA
REDAZIONE Riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni arrivate in radio da Marilisa Lucchetta riguarda alla maleducazione di qualcuno. A Canale D’Agordo si fa festa, ma non si raccolgono le immondizie.
Siamo alle solite. Legittimo divertirsi in compagnia, importante la socialità. E poi è tempo di vacanze. Ma anche la buona educazione è andata in vacanza? Il rispetto per i luoghi e per gli altri? L’altra sera festa sulla scalinata delle scuole medie di Canale, e poi? Ciò che ho fotografato è solo parte delle immondizie lasciate, il resto sotto i gradini. Ci sono anche bottiglie di superalcolici. Non credo che adulti scelgano certi luoghi per bere. Chi fornisce alcolici ai ragazzi? Si sta facendo l’impossibile per tenere pulito e decoroso il nostro paese, c’è bisogno di collaborazione, cura e attenzione da parte di tutti per evitare l’abbandono di immondizie ovunque. Aumenterà il servizio di vigilanza della Polizia Locale, ma è allo studio anche un programma di videosorveglianza sui luoghi più critici. Purtroppo la maleducazione di pochi rovina il grande impegno di residenti e turisti.
Marilisa Lucchetta
LA NUOVA CARTELLONISTICA DI TAIBON
TAIBON Novità agli ingressi del paese di Taibon. L’amministrazione comunale ha ultimato i lavori di installazione della nuova cartellonistica verticale ai tre ingressi del comune. I nuovi cartelli integrati con la dicitura Dolomiti Unesco sono stati piazzati all’ingresso della galleria di Listolade scendendo da Cencenighe, a sud della tangenziale tra le due gallerie e in località Brugnach appena dopo la rotonda di Valcozzena. Manca ancora un cartello che verrà installato nei prossimi giorni e verrà collocato all’ingresso sud per chi proviene da Agordo, più precisamente a ridosso di Via Aivata.
CICLABILE TAIBON – VALLE DI SAN LUCANO…IL BUCO NON C’E’ PIU’
REDAZIONE Ne avevamo parlato nei giorni scorsi delle condizioni della ciclabile che da Taibon porta alla Valle di San Lucano. Nelle ultime ore qualcosa è stato fatto ed è stato messo in sicurezza il tratto dopo il “Caval”
ATTIVITA’ AGORDINE DI SUCCESSO “DARWIN GARDEN DI CLAUDIO FARENZENA”
E SE DIVENTASSI INFERMIERE ANCHE TU? – pagina in aggiornamento quotidiano
POCO PIU’ DI MILLE NUOVE POSITIVITA’ IN 24 ORE. CINQUE DECESSI, RICOVERI STABILI
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
ZANZARE: AL VIA ALCUNI INCONTRI PER LA POPOLAZIONE
BELLUNO La zanzara non è solo un insetto fastidioso, la puntura di zanzara può diventare talvolta un pericolo per la trasmissione di alcune malattie virali. L’Ulss Dolomiti ha attivato un ciclo di incontri per sensibilizzare i cittadini sulle misure preventive da poter adottare per ridurre la proliferazione delle zanzare e sulle malattie virali che possono essere trasmesse dalle punture di questi insetti. In Italia, le malattie virali trasmesse dalla puntura di zanzare sono: West Nile, Chikungunya, Dengue, Zika. GIOVEDI 18 AGOSTO AD AGORDO ALLE 17.30 IN SALA DELLA BIBLIOTECA.
ERICA E SISTO CON LA LORO FAMIGLIA NUMEROSA
VALLADA Come ogni lunedi Gianni Santomaso dalle pagine del Corriere delle Alpi racconta una storia, un personaggio, un pezzo di vita dell’Agordino “Vivere l’Agordino” una raccolta spaccato di vita agordina con le immancabili vignette di Erica Andrich
di Gianni Santomaso
CHIUSO IL SENTIERO SPERTI
BELLUNO In seguito a rilievi tecnici, l’Unione Montana Bellunese “Belluno-Ponte nelle Alpi” ha comunicato la stato di pericolosità del sentiero attrezzato “Sperti”, ferrata del gruppo dello Schiara. Si rende pertanto necessaria la chiusura con interdizione totale a qualsiasi percorribilità dello stesso sentiero attrezzato “Sperti”, fino alla completa eliminazione delle cause di pericolo.
VENETO: I PICCOLI COMUNI SONO IL MOTORE ECONOMICO DELLA REGIONE
Sono i piccoli comuni il motore dell’economia produttiva, soprattutto in Veneto. Nelle amministrazioni con meno di 20mila abitanti, infatti, è ubicato il 56 per cento delle imprese presenti nella nostra regione (vedi Tab. 1) e il 57 per cento del totale dei lavoratori dipendenti che, in questo caso, non includono gli occupati nel pubblico impiego (vedi Tab. 2). Anche in termini di valore aggiunto, gli enti locali veneti con meno di 20mila abitanti “producono” il 58 per cento del Pil regionale (vedi Tab. 3). Si segnala che in Veneto sono comunque solo una quarantina le amministrazioni comunali che presentano un numero di residenti superiore alle 20 mila unità. Tuttavia, siamo la prima regione d’Italia tra le più popolate a registrare una vitalità così importante in termini economico-occupazionali delle piccole realtà comunali. Anche nel resto del paese, tranne che in Lazio e in Liguria, la maggior parte del Pil viene “generata” in questa classe di Comuni. Sono questi i numeri più significativi che emergono dall’elaborazione redatta dall’Ufficio studi della CGIA, per conto di ASMEL, l’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali.
In altre parole, fabbriche, uffici, negozi e botteghe sono concentrate nei comuni a minor dimensione demografica. Assieme alle realtà comunali di media dimensione, sono i principali soggetti economico/ istituzionali cui la politica, anche ai fini della “messa a terra” del PNRR, dovrebbe guardare con maggiore attenzione.
«Invece – sostiene Francesco Pinto, segretario generale ASMEL – il metodo PNRR privilegia i grandi apparati comunali e concede ai piccoli e medi Comuni di sperare nella lotteria per l’accesso ai finanziamenti».
A differenza delle grandi città, infatti, i piccoli e medi comuni continuano ad avere poche risorse e tante difficoltà nell’accesso ai tanti Avvisi pubblici loro destinati e nella gestione dei fondi.
Inoltre, la forte concentrazione delle attività produttive nelle realtà territoriali minori impone ai loro Sindaci risposte importanti su temi come la tutela dell’ambiente, la sicurezza stradale, la mobilità, l’adeguatezza delle infrastrutture viarie e la necessità di avere un trasporto pubblico locale efficiente. Sono criticità che richiedono un approccio pianificatorio su larga scala che, spesso, non si può attivare a causa delle poche risorse umane e finanziarie a disposizione.
Se analizziamo la distribuzione delle unità locali delle imprese di industria e dei servizi a livello regionale, solo in Emilia Romagna, Liguria e Lazio l’incidenza percentuale sul totale di quelle ubicate nei comuni con più di 100mila abitanti è superiore a quella relativa alle imprese insediate nelle amministrazioni con meno di 20mila abitanti vedi Tab. 4). Per Liguria e Lazio, in particolar modo, questo risultato è ascrivibile al “peso” demografico che i comuni di Genova e Roma hanno nei confronti delle regioni di appartenenza.
QUANDO LEONARDO DEL VECCHIO PUBBLICIZZAVA L’AGORDINO
UN SUCCESSO IL PRIMO APPUNTAMENTO DI SABEDA ITE VILA
ROCCA PIETORE Si chiude con una bella partecipazione la prima data di “Sabeda Ite Vila”, il mercato contadino tra le vie del borgo di Sottoguda.
SARA DARMAN, ASSOCIAZIONE BORGO DI SOTTOGUDA
A COGUL DI VALLADA TORNA “SOT SOLER DE TABIA'”
VALLADA Dopo due anni, a causa della pandemia, torna a Vallada la festa d’estate “Sot Solèr De Tabià”. A Cogul, frazione alta del paese, i 18 abitanti della località hanno organizzato una giornata di festa in vista del ferragosto. Sabato, giorno di festa, mercatino dell’artigianato locale, piatti tipici e musica con La Compagnia, cover band di Vasco Rossi e Lucio Battisti.
LA FOTOGALLERY
I BIGLIETTI VINCENTI DELLA LOTTERIA DELLA FESTA DEL CACCIATORE A CANALE D’AGORDO
MUSICA LIVE ESTATE 22…E CHE MUSICA!
IN PIAZZA A CANALE D’AGORDO, TRE APPUNTAMENTI PER RENDERE PIU’ FRIZZANTE LA TUA ESTATE.
sabato 20 agosto dalle 21, THE JB BAND I grandi successi dei Blues Brothers insieme a brani culto degli anni 60-70-80. GRAN FINALE SABATO 27 AGOSTO alle 21 con lo spettacolo dei TIRATAIE, perché sulla loro piazza sanno dare sempre il meglio. CANALE D’AGORDO, ESTATE 22 IN PIAZZA… VI TENIAMO D’OCCHIO… PARDON D’ORECCHIO.
ALLA RADIO, THE VOICE MORENO TOCCHETTO
QUATTRO USCITE ORGANIZZATE DAL GAMP
di Gianni Santomaso
DOMENICA 21 AGOSTO A PIAN DE LE FEMENE IL RICORDO
BELLUNO
DI ROBERTO BONA
AUDIO
SABEDA ITE VILA A ROCCA PIETORE
ROCCA PIETORE L’associazione Borgo di Sottoguda e il comune di Rocca Pietore organizzano “Sabeda ite vila”, il mercatino contadino in programma il 20 agosto dalle 10 in poi.
MATTEO RIGHETTO A LIVINALLONGO PER PRESENTARE IL SUO LIBRO
LIVINALLONGO Matteo Righetto presenterà il suo libro “La stanza delle mele” (ed. Feltrinelli) domani alle 15.00 presso la sala “Taulac” di Pieve di Livinallongo in occasione dell’evento “Chiacchierata con l’artista”
LA SMILE MUSIC BAND A FALCADE
FALCADE Domani alle 15:30 presso il Parco Giochi di Falcade i giovani della Smile Music Band saranno in concerto. Organizza la Pro Loco di Caviola.
VISITE GUIDATE NELLA CHIESA DI AGORDO
AGORDO Domani dalle 16 alle 17 visite guidate gratuita nella chiesa Arcidiaconale di Agordo. Informazioni all’Ufficio turistico di Agordo.
di Gianni Santomaso
IL SUONO MAGICO DEL LEGNO
ROCCA PIETORE Sabato a Sottoguda è in programma “Il Suono Magico Del Legno” con il complesso Rita Muro Trio con “A Tempo di Musica”. Inizio alle 16 con entrata a offerta libera.
VENERDI’ I FUOCHI SUL LAGO DI ALLEGHE
ALLEGHE Venerdì tornano i fuochi artificiali sul lago di Alleghe. L’appuntamento è per le 22:30 con l’inizio dei giochi di luce che si rifletteranno sull’acqua del lago, uno spettacolo unico.
UNA DOMENICA A TEATRO ALLA CASA DELLA GIOVENTU’ DI CAVIOLA
FALCADE È in programma per domenica 21 agosto alle 21 presso la Casa della Guioventù di Caviola lo spettacolo teatrale “Na Soluzion Quasi Perfeta”, una commedia brillante-comica a cura di Giuseppina Cattaneo. Organizzano la Filodrammatica di Falcade Alto in collaborazione con la parrocchia di Falcade-Caviola.
DUGONE, IL TORNEO DI GREEN VOLLEY A CENCENIGHE
CENCENIGHE U.S. Cencenighe, Comune e Pro Loco organizzano per domenica 21 agosto un torneo di green volley agli impianti sportivi. Due categorie: Senior dai 15 anni in su e Junior dai 9 ai 14 anni. In serata aperitivo con Oh Per Bacco e musica con DJ Jack. Per info ed iscrizioni scrivere a [email protected] iscrizioni entro il 19 agosto.
LA FESTA DEI 100 ANNI DEL GRUPPO SPORTIVO FRASSENE’
VOLTAGO 1922-2022 il primo secolo di vita del Gruppo Sportivo Frassenè: tre giorni di eventi al tendone nel parcheggio della chiesa. Venerdi’ 9 settembre alle 18 apertura stand gastronomico e serata musicale con Sabrina Silvestrin. Sabato 10 voli panoramici in elicottero dalle 10 alle 15 e, fino alle 17 mercatini dell’artigianato, dalle 10 torneo di calcio del Poi, a mezzogiorno stand gastronomico, 16.30 Frassene’ Cross, gare podistiche non competitive, 17 aperitivo con DJ Morgan e Battaglia, 19 cena e premiazioni, dalle 21 serata musicale con I Riflesso, chiusura con DJ Morgan e Battaglia. Domenica 11 alle 10 mostra sui 100 anni del Gruppo Sportivo Frassene’ presso l’ex scuola Paolo Mosca, 11 sfilata dei gruppi associativi per le vie del paese, 12.30 pranzo, 15 presentazione libro “Il Primo Secolo Di Vita”. Il ricavato sarà devoluto al Gruppo Sportivo Frasssenè.
VENT’ANNI FA IL PREMIO “PELMO D’ORO” ALLA RIVISTA “LE DOLOMITI BELLUNESI”
di RENATO BONA
“Nell’anno internazionale delle montagne l’Amministrazione Provinciale di Belluno ha deciso motu proprio, cioè senza il coinvolgimento della Giuria, di assegnare il premio Pelmo d’oro 2002 per la letteratura alpina alla Rivista “Le Dolomiti Bellunesi con la seguente motivazione: “Nata nel 1978 come portavoce ufficiale delle 17 Sezioni Bellunesi del Club Alpino Italiano, ha saputo rappresentare in 25 anni di vita non solo il Sodalizio a cui si ispira, bensì allargare la sua sfera di competenze fino a penetrare a fondo nelle varie sfumature storiche; da quella alpinistica a quella sociale, da quella escursionistica a quella sulla grande epopea di guerra, dalle tradizioni ladine e bellunesi ai costumi, dalle leggende all’arte, dalla geografia alla geologia, dalla flora e fauna al mondo misterioso degli oronimi completando ed arricchendo tutto ciò che fa cultura alpina ed alpinistica nella Provincia di Belluno”. Si apriva con questa importante notizia il numero 1 dell’estate 2002 del semestrale “Le Dolomiti Bellunesi” (all’epoca il direttore responsabile era Loris Santomaso. direttore editoriale Italo Zandonella Callegher, comitato di redazione con personaggi come Piergiorgio Cesco Frare, Sergio Claut, Cesare Larese, Giovanni Randi, lo stesso Santomaso, Armando Scolpel e Sergio Sommacal) che aveva dedicato la copertina alla riproduzione della splendida foto di Gabriele Vanin: “ll Pelmo illuminato dalla luna con la costellazione dell’Aquila”, il titolo “Pelmo d’oro” dedicato all’evento-riconoscimento). A distanza di quattro lustri dalla stampa (Grafiche Antiga Cornuda) vogliamo ricordare che quel numero proponeva sotto il titolo: “Il ladino e i ladini: tra scienza e autocoscienza” un’intervista di Gabriele Muscolino al prof. Johannes Kramer, docente di linguistica all’università tedesca di Treviri e autore, tra l’altro, del monumentale “Dizionario etimologico del ladino dolomitico”. Di seguito il servizio di Paolo Giacomel: “1915-17. Il cirmolo-garitta dell’alpino”. Quello di Cesare Lasen: “9 luglio 2001. Le sorprese di una montagna celeste. Salita al Monte Pelf da Cajada: una bella d’erbe famiglia…”: quello di Dante Colli su: “Gli inizi alpinistici di Hans Dülfer”. Quindi, di Italo Zandonella Callegher: “Dolomitando 2002 dall’Isarco al Piave” e, a seguire: “Il canto ‘La Montanara” di Lorenzo Bettiolo; “Nomi latini o deutonici?” di Achille Carbogno; “Ricordi di gioventù… Il campanile di Brabante” firmato da Paolo Pellegrini; “I volontari feltrini alla Cengia Polin” di Giorgio Tosato; “Viaggio aereo fra le torri piatte. Un’avventura fuori dalle mode, sulle orme di ‘Cliffhanger” di Roberto Arosio e Marco di Tommaso. Proseguendo, Stefano Reolon è autore di: “Orientamento; l’uso di carta e bussola”e Vittorino Mason di: “La traversata dei Monti del Sole” ed Alberto Bertini di “Formazioni geologiche dell’alto Agordino”, inquadramento generale, prima parte-Sotto il titolo generale “Senza Barriere”, Vito Pallabazzer ha scritto su: “Tra le cose che abbiamo perdute”; Bortolo De Vido su: “Le fornaci di San Vito”; Armando Aste su: “Etica dell’arrampicata, Un bel problema”; mons. Vincenzo Savio, lo scomparso vescovo di Belluno-Feltre, su: “Un anno fa l’inaugurazione del Sentiero Frassati”; “Teresa” su: “Lettera d’amore alla montagna”; infine Paolo Lombardo su: “Il Cai e l’Anno internazionale delle montagne”. Chiudeva la serie un servizio dedicato a: “Il Rifugio ‘Padova’ in Val Talagóna. La rivista dedicava poi come di consueto largo spazio al notiziario delle varie Sezioni e alle recensioni. Da ultimo non dimentichiamo, visto che si è iniziato con il “Premio Pelmo d’Oro”, che nell’edizione del 2002 il riconoscimento istituito dalla Provincia di Belluno – cerimonia della consegna sabato 3 agosto 2002 a Caprile – fu assegnato all’unanimità, per Alpinismo in attività al triestino Mauro Bole “Bubu” con la motivazione: “Arrampicatore solare, estroverso e audace, tra i massimi esponenti mondiali della scalata libera, ha portato nell’universo alpinistico il buon nome delle Dolomiti Bellunesi”. Per la carriera alpinistica a: Sonia e Georges Livanos, con la motivazione: “Coppia d’oro sulle rocce e nella vita, ha fatto conoscere le Dolomiti Bellunesi al mondo alpinistico d’oltralpe, spesso legandosi con sincera amicizia alla corda di forti alpinisti bellunesi”. Infine il premio speciale era andato a Reinhold Messner con la motivazione: “Universalmente riconosciuto fra i più grandi alpinisti, ha saputo esprimere la straordinaria capacità di valicare i confini di ciò che molti ritenevano impossibile. Affezionato alle Dolomiti Bellunesi – terra delle sue radici materne – ha qui lasciato l’impronta indelebile del suo passaggio sia alpinistico che culturale”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal semestrale “Le Dolomiti Bellunesi” e siti Angeloelli.it, Planetmountain.it, Wikipedia): la copertina del primo numero 2002 della rivista “Le Dolomiti Bellunesi”; la motivazione del Premio della Provincia a “Le Dolomiti Bellunesi” per la letteratura alpina; il prof. Johannes Kramer; postazione italiana (foto Dino Colli); “sorprese di una montagna celeste” (foto Cesare Lasen); Hans Dülfer; fanciulle in costume agordino; Toni Ortelli autore del canto “La montanara” (archivio fratelli Pedrotti Trento); Civetta: il Campanile di Brabante; dal Posto Polin verso l’alta Val Travenànzes dove è visibile il Sasso Misterioso; sensazione strana quella del vuoto…; il Bus de le Néole (foto V. Mason); Mauro Bole “Bubu”; Sonia e George Livanos; Reinhold Messner.
IERI ALLA RADIO
DUE MINUTI PER TE
APPUNTAMENTO DELLA DOMENICA CON MONSIGNOR GIORGIO LISE
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
IN CAMMINO VERSO LA BEATIFICAZIONE DI PAPA LUCIANI, GIOVANNI PAOLO I
MUSICA PIU’
MUSICA ALLA RADIO, IL PROGRAMMA DI LORIS SCUSSEL “COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA” DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 16.00 E ALLE 23
COLLAGE OPERAZIONE NOSTALGIA, TRA I BALLABILI E LE SIGLE TV
Un grande classico “Speedy Gonzales” nella versione di Pat Boone aprirà la programmazione settimanale di Collage che nella consueta alternanza tra brani di musica italiana e internazionale proporrà i ballabili anni 60, le sigle delle trasmissioni Rai in bianco e nero, uno speciale dedicato ai polistrumentisti e così via. Collage va in onda dal lunedì al venerdì alle 16,00 e alle 23,00 naturalmente su Radio Più.
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
OSPITE: Flavio Colcergnan, sindaco di Canale D’Agordo
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA
LA CASA DEI MISTERI
AUDIO
Non c’era lo smartphone per giocare durante i viaggi in macchina; non c’era nemmeno l’autoradio a dire il vero, che c’era il bollo da pagare e poi costava una cifra a quei tempi, l’autoradio che poi ti rubavano. Così, durante i canonici trentacinque minuti di viaggio lungo la Strada Madre, non rimaneva altro da fare che guardare dal finestrino, a volte canticchiare e, spesso, chiedere qualche ragguaglio inerente alla località che stavamo attraversando. E andava a finire che a forza di andare su e giù, ogni tratto di strada si arricchiva di un racconto o di un aneddoto nuovo. Mi piaceva passare per Agordo, il paese con la sua bella piazza con i portici come a Belluno e la chiesa bianca con ben due campanili, dove ho avuto la fortuna di nascere il primo giorno d’agosto del ’77, che cadeva di lunedì. Mi dava un senso di gioia arrivare in piazza, dove l’auto ballava sui cubetti di porfido e dove si iniziava sul serio a respirare aria di casa. Poi, superata la piazza, la musica cambiava; prima del bivio per la stazione mi preparavo. Incollato al finestrino di destra attendevo con trepidazione l’appuntamento con la casa dei misteri, ovvero Villa Fiore, che mica lo sapevo si chiamasse così, e che a quei tempi non si presentava perfetta e splendente come ai giorni nostri. Era inquietante allora; incuteva ansia e timore, come una sorta di Poveglia in versione dolomitica. Con i cupi abeti vicino alla rete e l’erba incolta del giardino. Con le mura inscurite dal tempo, la muta ed enigmatica torretta e le statue liberty situate nel prato antistante. Una visione onirica e paurosa nel centro di Agordo. “…mama, elo chi che sta là?”…”ah mi no sai, no hai mai vist nesuni la de inte…” Qualche volta chiedevo un po’ timoroso qualche ragguaglio in più. “…ah, mi no sai nia de chele robe là…” Papà invece taceva e guidava. Frasi dette a metà, la visione inquietante della casa; e per qualche centinaio di metri un freddo brivido correva lungo la schiena. L’avrei ritrovata al ritorno, che poi col buio della sera era ancora peggio e qualche volta evitavo pure di guardare. Poi il tempo ha fatto il suo corso, per me e pure per la casa dei misteri. Ad un certo punto della vita ho preso possesso del sedile di sinistra dell’auto, guidando per un paio d’anni ancora senza autoradio, e la casa dei misteri, in quello stesso periodo, ha iniziato la sua rinascita. Restaurata in ogni dettaglio, oggi stupisce ed affascina il viaggiatore che ha la fortuna di passarci di fronte. A volte, quando non ho particolare fretta, cioè abbastanza spesso, non imbocco la tangenziale, ma opto per la “strada vecia” che conduce in centro ad Agordo, proprio come si faceva un tempo; perché a me piace viaggiare “vintage”, ritrovando le emozioni e l’atmosfera unica della vera Strada Madre e, quando arrivo nei pressi della casa dei misteri, rallento e la osservo, anche se è più difficile di allora perché magari è meglio tenere d’occhio anche la strada. Oggi non è più ansia, è stupore; e ricordi di quel viaggiare domenicale lungo la 203, la strada del cuore, carica di storie e visioni che ancora mi affascinano, oggi più di allora.
Precipitazioni: Al mattino assenti, nel pomeriggio generalmente assenti seppur non non del tutto escluso un piovasco/rovescio (10-20 %).
Temperature: Temperature senza notevoli variazioni o in lieve aumento le massime.Su Prealpi a 1500 m: min 15 max 20, a 2000 m: min 11 max 14 Dolomiti – a 2000 m: min 10 max 16, a 3000 m: min 5 max 7
Venti: Venti in quota deboli/moderati occidentali in rotazione da sudovest ed in rinforzo dalla sera, brezze nelle valli a 5-10 km/h a 2000 m e 10-20 km/h a 3000 m
Precipitazioni: Al mattino generalmente assenti, nel pomeriggio non del tutto escluso un piovasco/rovescio (10-30 %)
Temperature: Temperature minime pressochè stazionarie, massime in lieve aumento e su valori superiori alla media (zero termico a 4300 m) Su Prealpi a 1500 m: min 15 max 20, a 2000 m: min 12 max 15 Dolomiti – a 2000 m: min 13 max 18, a 3000 m: min 6 max 8
Venti: Venti in quota moderati da sudovest in rinforzo in serata a tesi, a 5-15 km/h a 2000 m e 10-30 km/h a 3000 m.
GALLERIA DI SEGUSINO CHIUSA PER 4 MESI
SEGUSINO Fno al 4 novembre, compresi sabati domeniche e festivi infrasettimanali, un’interdizione totale al transito per l’intera tratta della galleria di Segusino in seguito a dei lavori per messa in sicurezza della condotta acquedottistica
RIVAMONTE Veneto Strade comunica che lungo la SP 3 della Valle Imperina, a Gona di Conedera è istituito un senso unico alternato regolato da semaforo fino al 29 agosto compresi sabato domenica e festivi. Senso unico necessario per consentire i lavori di consolidamento della strada.
PODISMO
ISACCO COSTA E VIRGINIA CENA AL GIRO PODISTICO DI FALCADE 2022
FALCADE Hanno sfiorato quota 500 i concorrenti che venerdì 13 agosto hanno dato vita a quello che è uno degli appuntamenti tradizionali dell’estate sportiva dell’Agordino, vale a dire il Giro podistico di Falcade, evento proposto dallo Sci club Val Biois di Falcade in abbinata con il Mini Giro podistico, corsa dedicata ai più piccoli (under 17). 28 le edizioni per il Giro podistico, 20 quelle del Mini Giro. A vincere il Giro podistico, gara di poco meno di 6 chilometri che si snoda tra la Piana di Falcade e il paese, è il giovane ingegnere zoldano Isacco Costa: il più giovane della “dinastia” Costa ha dominato la gara, riuscendo a stare abbondantemente sotto i venti minuti, fermando le lancette del cronometro sul tempo di 19’15”3. Sul podio sono saliti anche due fondisti: l’agordino Lorenzo Busin, secondo a 1’24”6, e il limanese Stefano Dal Magro, terzo a 1’26”8. In campo femminile, vittoria della fondista valdostana Virginia Cena che ha avuto la meglio in volata sull’agordina Francesca De Colò. Terza la trevigiana Chiara Lamberti, staccata di soli 2”1. A margine del Giro podistico, l’amministrazione comunale di Falcade ha voluto premiare due ragazzi che lo scorso inverno hanno portato lustro al paese dolomitico, indossando l’azzurro a più riprese e in eventi di grandissima rilevanza: la snowboarder Lucia Dalmasso, in gara alle Olimpiadi di Pechino, e il fondista Elia Barp, medaglia d’argento nella sprint skating ai Campionati mondiali Juniores di Lygna, in Norvegia.
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L’INTERVISTA A MATTEO CAGNATI, PRESIDENTE DELLO SCI CLUB VAL BIOIS, E LE IMMAGINI DALLA PIANA DI FALCADE
MIHAIL SIRBU E MANUELA BULF DOMINANO IL GIRO DEL LAGO DI ALLEGHE
ALLEGHE Si è corsa nella serata di domenica la 40ª edizione del Giro Del Lago di Alleghe in notturna. Gara organizzata dal Gruppo Alpini di Alleghe che ha visto i podisti percorrere le strade del lungo lago, per l’occasione illuminato. A vincere in campo maschile è stato Mihail Sirbu che ha percorso i 5,3 km del tracciato in 17’29″9 staccando di 1’13” Raffaele Tezza. Al terzo posto Filippo Votta. In campo femminile dominio assoluto di Manuela Bulf che ha rifilato quasi 3 minuti ad Alessandra Da Ronch. Terzo gradino del podio a Mirta Girardini.
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FOTOGALLERY (FOTORIVA Alleghe)
TUTTO PRONTO PER L’ARRIVO DELL’UMANA REYER A FALCADE
PARACADUTISMO
TROFEO CITTÀ DI BELLUNO DI PARACADUTISMO, SVENTOLA IL TRICOLORE GRAZIE ALLA SCUOLA NAZIONALE
BELLUNO Sono gli atleti della Scuola nazionale a imporsi nella 33.ma edizione del “Trofeo Città di Belluno”, manifestazione andata in scena dal 12 al 14 agosto all’aeroporto “Arturo Dell’Oro” dall’Associazione paracadutismo Belluno in sinergia con l’Aeroclub Belluno e valida per le World Cup Series, la Coppa del Mondo di atterraggio di precisione. Oltre quaranta le formazioni al via, provenienti da diciotto nazioni, per un totale di 205 concorrenti. Al termine della tre giorni dolomitica, Paolo Filippini, Alessandro Ruggeri, Vittorio Guarinelli, Stefano Corradini e Daniele Viel si sono portati a casa la vittoria dopo un bel duello con la squadra militare della Repubblica Ceca: 53 le penalità per gli azzurri, 63 quelle per gli atleti dell’Europa Orientale. A completare il podio i tedeschi di Sportfoerdergruppe con 70 penalità. A livello individuale, la classifica assoluta maschile è stata vinta dallo statunitense Ehab Mahmoud mentre a vincere ex aequo la classifica Master sono stati l’ungherese Tamas Banszki e gli azzurri Paolo Filippini e Giuseppe Tresoldi. Il tedesco Mathias Demmler ha vinto tra gli Juniores. La classifica in rosa ha visto primeggiare l’austriaca Magdalena Schenner. Il Trofeo città di Belluno è stata la terza tappa delle World Cup Series: le prime due si sono svolte a Rijeka, in Croazia, dal 10 al 12 giugno, e a Bled, in Slovenia, dall’8 al 10 luglio. Dopo Belluno il circuito approderà a Thalgau, in Austria, dal 26 al 28 agosto e a Locarno, in Svizzera, per la finale in programma dal 23 al 25 settembre.
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CORRADO MARCHET, ASD PARACADUTISMO BELLUNO
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