BORGO VALBELLUNA Preoccupazione per la FIOM CGIL per il futuro degli operai ACC di Mel. Il Governo non ha ancora autorizzato la richiesta di cassa integrazione fino al prossimo 30 novembre.
IL COMUNICATO DELLA FIOM CGIL
Ad oggi 31 Agosto il ministero competente non ha ancora autorizzato la proroga della cassa integrazione fino al 30 Novembre per le lavoratrici e i lavoratori di Acc pur avendo il commissario straordinario presentato la domanda in tempi congrui. Tale ritardo ci preoccupa fortemente, in un periodo nel quale l’andamento in crescita esponenziale dei prezzi al consumo e i costi energetici decuplicati a carico delle famiglie, l’assenza degli ammortizzatori sociali rischia di fare precipitare i lavoratori in una condizione di gravissima condizioni sociale in quanto privati dell’unico seppur esiguo redatto disponibile. Inoltre la caduta del governo in attesa delle prossime elezioni e del nuovo esecutivo preclude la possibilità di avere indicazioni chiare su quali strumenti saranno attivati, stante la non più finanziata cassa per cessazione, per il periodo susseguente al Novembre 2022 fino a tutto il 2023. Chiediamo quindi che in primis la Regione Veneto e poi le istituzioni competenti si attivino per avere quanto meno garanzia sulla proroga. In più e non starebbe a noi ricordarlo richiamiamo la necessità, così come previsto dal punto 19 dell’accordo ex art 47 del 5 Aprile scorso, di convocare il Consiglio di Sorveglianza socio istituzionale con tutte le parti in causa principalmente per avere informazioni sull’andamento delle ricollocazioni dei lavoratori ricompreso nelle attività della Task Force regionale costituita in merito e poi perché compito del consiglio è monitorare e valutare lo stato di avanzamento del piano di consolidamento e sviluppo competitivo delle unità produttive di Sest a cominciare da quella acquisita da Sest con particolare riguardo alle opportunità di integrazione operativa nel contesto sociale, culturale economico e organizzativo del macro distretto del freddo che ha il suo epicentro nel Bellunese, di creazione di un favorevole contesto infrastrutturale e dei servizi e di radicamento di un sistema integrato di competenze industriali quale elemento territoriale distintivo e propulsivo. Come da più parti sentiamo affermare la questione Acc non è per nulla risolta ed è urgente riproporla come prioritaria nelle agende istituzionali.
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