Riceviamo a volentieri pubblichiamo
Non so se è più grande la tristezza o l’arrabbiatura in questo momento. E non so se sono più arrabbiato della speculazione che Enel sta facendo sui costi dell’energia o delle amministrazioni comunali dell’Agordino che da un lato spendono Milioni in cattedrali nel deserto (vedi impianti sportivi mai aperti e “teatri” inutilizzati nel comune di Taibon A.) e dall’altro hanno come unica soluzione quella di convertire uno Stadio storico e di bellezza unica come l’Alvise de Toni in un palazzetto per giocare a Tennis o Basket (come da Vostra intervista al Sindaco di Alleghe). A parte tutte le considerazioni che si possono fare, come impianti e palestre già esistenti e sottoutilizzati, i costi di manutenzione, luce e riscaldamento di un impianto del genere sarebbero ben superiori ai cinquantamila euro al mese… Da tifoso dell’Alleghe e da genitore di una pattinatrice che sogna l’Olimpiade Milano-Cortina (perché Presidente, non esiste solo l’hockey ad Alleghe) mi sento profondamente triste, amareggiato, abbandonato ed offeso dal comportamento di queste amministrazioni che dimostrano un’incompetenza assoluta di gestione di Azienda e che come unica soluzione chiudono gli impianti sportivi alla prima bolletta perché non sanno come gestire la manutenzione e/o i costi di funzionamento. Imprese, fabbriche, negozi (ma anche le nostre case) stanno subendo questo incremento di costi dell’elettricità, ma non chiudono per questo. Sicuramente ci sono degli sprechi che possono essere ridotti e una gestione dello Stadio che può essere ottimizzata, come anche l’uso della centralina; dei fondi che possono essere richiesti al Governo Italiano ed Europeo e delle risorse dei vari Comuni dell’Agordino, della Provincia e della Regione che possono essere utilizzati. Ma certo. Più facile chiudere tutto e chi se ne frega dei sogni di un bambino…
Un genitore.