di Dino Bridda, Direttore Responsabile “Bellunesi Nel Mondo”
Nell’atto costitutivo dell’Associazione Emigranti Bellunesi, oggi ABM, rogato il 9 gennaio 1966 avanti il notaio dottor Adolfo Soccal, sino ai giorni scorsi compariva anche il nome di don Mario Carlin, allora delegato per l’emigrazione della Diocesi di Belluno. Con Lui ora sono ”andati avanti” tutti i Padri fondatori della nostra Associazione che si inchina con commozione alla Sua memoria. Di don Mario conservo il ricordo di innumerevoli collaborazioni, viaggi, incontri, convegni sui temi migratori, nonché la condivisione per parecchi anni della vice direzione di “Bellunesi nel mondo” e la scrittura a quattro mani di cui fummo entrambi autori del volume per i primi 20 anni dell’AEB. Fu un autentico pioniere dell’associazionismo migratorio e condivise, dapprima con mons. Virgilio Tiziani e poi con don Domenico Cassol, il ruolo di delegato vescovile nelle due realtà diocesane di Feltre e Belluno sotto l’egida di mons. Gioacchino Muccin e grazie alla carica ideale dell’ing. Vincenzo Barcelloni Corte. Nei miei ricordi di don Mario emerge la figura di un uomo e di un sacerdote profondamente convinto del suo autentico spirito missionario nel mondo della nostra emigrazione, azione della quale Egli ha lasciato un segno indelebile e indimenticabile. Soltanto pochi mesi fa lo festeggiammo per l’invidiabile traguardo dei cento anni raggiunti con serenità e lucidità, grati a Lui per l’impegno, la dottrina e l’insegnamento che ci ha lasciato. La Sua scomparsa è un elemento di stimolo in più per continuare l’opera di quei pionieri come Lui che oltre 50 anni fa seppero guardare avanti con coraggio e determinazione unendo i Bellunesi nel mondo in un sodalizio che li rappresenta, li tutela e li fa sentire orgogliosi delle loro origini. Buon viaggio, don Mario! E grazie per averci tracciato una strada difficile, ma ricca di spiritualità e di concreto impegno civile e cristiano.
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