SPENTE RADIO, TELEVISIONI E PONTI RADIO DI SERVIZIO.
OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
Protesta il patron di Radio Più, Mirko Mezzacasa: «Enel ha solamente affisso manifestini a Voltago senza avvisare noi operatori» Ripetitori sull’Arion senza corrente: radio e tivù mute
TAIBON Una mattinata di blackout radiofonico e televisivo nella conca agordina, con la postazione dei ripetitori del monte Arion messa fuori servizio dalle otto a mezzogiorno da una interruzione di corrente attuata dall’Enel a Voltago. Una interruzione segnalata solo con i manifestini affissi in paese, senza comunicazioni ai tecnici o alle emittenti radiotelevisive. A contestarlo è Mirko Mezzacasa, fondatore e anima di Radio Più, che ieri mattina durante la consueta rassegna stampa si è trovato senza il segnale del monte Arion, che copre tutta la conca agordina, compresa Luxottica. «Non siamo stati informati né noi né i nostri tecnici», ha tuonato Mezzacasa dalla sua pagina Facebook, «l’Enel si è limitata a quattro locandine affisse in paese. Reputiamo grave questa mancanza di sensibilità che ha bloccato il nostro lavoro. È stato danneggiato il nostro settore senza alcun preavviso: avremmo potuto informare gli utenti della nostra radio e non solo. Purtroppo non è la prima volta, dimenticanze gravi che non succedono quando arrivano le sempre più salate bollette elettriche».Radio Più, sottolinea Mezzacasa, è dotata di una seconda postazione di trasmissione radio proprio per i casi di emergenza e ha lo streaming su internet, dunque avvisando per tempo gli ascoltatori il disagio sarebbe stato minimizzato durante la mattinata, che è il periodo di punta per l’emittente agordina. L’interruzione della corrente che alimenta i ripetitori del monte Arion, invece, ha colto di sorpresa tutti gli operatori del settore. «Siamo stati bombardati di telefonate, anche dai tecnici»