REDAZIONE Da un turista di Mantova che ha scelto Alleghe per i periodi di ferie, festa e relax, riceviamo un contributo del quale vi rendiamo partecipi. Si tratta di alcune osservazioni turistiche, peraltro già rese note al sindaco di Alleghe, Danilo De Toni.
Durante le mie vacanze ad Alleghe, è automaticamente scattato in me il confronto, nella consapevolezza dei vantaggi che il Trentino ha grazie alla sua autonomia. Ho notato però che vi sarebbero alcune iniziative a costo molto limitato che inspiegabilmente vengono ignorate. Allora ho metaforicamente preso la penna e scritto al sindaco di Alleghe per chiedergli perché quello che potrebbe essere il salotto di Alleghe, piazza Kennedy, venga sacrificato per una decina di posti auto e per consentire a qualche moto di parcheggiare fin sotto il campanile. Ogni località turistica si dota di spazi pedonali in cui i villeggianti possano passeggiare, rilassarsi, fare incontri, sedersi ai tavolini dei bar senza per questo essere inondati dai gas dei tubi di scappamento e dal rombo dei motori. È vero che ad Alleghe c’è un bel lungolago, ma lì praticamente non ci sono esercizi commerciali. L’agorà del paese è piazza Kennedy. Il sindaco non mi ha ignorato ma anzi, molto cortesemente mi ha risposto, dicendo che questo potrebbe essere un progetto da mettere in cantiere quando sarà realizzata la variante alla strada provinciale sul lato opposto del lago. Cioè alle calende greche.
Al di là della cortesia del sindaco, ho capito che non vi è una volontà in tal senso e me ne sono dispiaciuto e meravigliato. Se si capisse il sicuro valore dell’iniziativa si potrebbero superare i problemi: con il transito consentito ai frontisti, con una pedonalizzazione limitata ai soli periodi clou del turismo, o con mille altre soluzioni che altre località hanno felicemente escogitato. Si vedano ad esempio Cavalese o Moena. Secondo me, questo progetto potrebbe contribuire a svecchiare l’immagine di Alleghe, che sembra ferma agli anni ’80. Il paese è molto bello, ma esprime un’attrattività un po’ decadente. E da questo alla trascuratezza il passo può diventare breve. Visto il periodo, faccio un’osservazione anche in merito agli addobbi natalizi: un albero di Natale. Stop. Niente lungo le vie. Niente sul lungolago, che, venuti meno i gerani, in inverno è praticamente abbandonato a sè stesso. Sul territorio non mancano gli abeti, si faccia un piccolo sforzo. Anche questo contribuisce a dare l’impressione di un impegno striminzito per l’accoglienza ai visitatori, di un sapore “vintage” un po’ sgradevole. Scrivo tutto questo a Voi nella speranza che si possa parlare dell’argomento e pensando che l’opinione di un turista che passa in zona molto del tempo libero, contribuendo (non solo con l’IMU) all’economia locale, ebbene questa sua opinione possa riscontrare un certo interesse. Vorrei chiarire che nulla so della politica locale e che nemmeno so di che partito sia il sindaco di Alleghe, al quale rinnovo il mio ringraziamento per la risposta inviatami.
foto montagnadiviaggi.it
Lettera firmata.
LA SCORSA ESTATE, RICEVUTA LA LETTERA IL SINDACO DI ALLEGHE, DANILO DE TONI, HA RISPOSTO COSI’
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