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PRUDENZA IN PROSSIMITA’ DI PONTE NELLE ALPI
STATO DI ATTENZIONE IN VENETO PER NEVICATE E VALANGHE A PARTIRE DA OGGI
VENEZIA Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione del Veneto ha emesso oggi un avviso in cui dichiara uno stato di attenzione per oggi e domani per nevicate. Sono previste precipitazioni nevose fino a quote collinari, con probabili accumuli anche consistenti sulle Prealpi e di qualche centimetro in alcuni fondovalle prealpini e sui colli. In pianura le precipitazioni potranno assumere carattere di neve mista a pioggia o a tratti neve, specie nelle prime ore e sulle zone più interne. Rinforzo dei venti da nordest in quota, sulla costa meridionale e sulla pianura limitrofa. Nel corso della giornata di oggi, nelle situazioni più esposte non si esclude che singole valanghe (criticità gialla) possano interessare le vie di comunicazione in quota e le piste da sci.
TROVATA MORTA UNA RAGAZZA DI 19 ANNI IN CENTRO A BELLUNO
BELLUNO Il corpo senza vita di una ragazza di 19 anni originaria del Comelico, studentessa all’Istituto Catullo, è stato ritrovato ieri mattina alle 8 in pieno centro a Belluno, in Via del Cansiglio vicino al ristorante Al Moretto, a pochi metri da Piazza delle Erbe. La vittima abitava al terzo piano del palazzo che si affaccia sulla via, potrebbe trattarsi di una caduta volontaria. Sul posto la Squadra Volante della Polizia che ha rinvenuto un cellulare e una cuffietta per ascoltare musica. Per i rilievi di legge è intervenuta anche la Polizia Scentifica. Verso mezzogiorno state rimosse le transenne sul luogo del ritrovamento in seguito al termine delle prime operazioni. La giovane G.P. frequentava l’ultimo anno all’istituto Catullo di Belluno. La notizia della sua scomparsa ha lasciato sgomenti preside e insegnanti: «Era una brava ragazza, ben inserita nella classe e studiosa. I docenti hanno interpellato lo psicologo della scuola per capire come spiegare la tragica vicenda ai compagni di classe»
RAFFAELE ADDAMIANO, ASSESSORE DEL COMUNE DI BELLUNO
A SOLI 48 ANNI E’ MORTO GIANPAOLO, AVEVA SPOSATO UN’AGORDINA
REDAZIONE Dopo una lunga malattia se n’è andato Gianpaolo Ardizzon, originario di Pieve Di Soligo in provincia di Treviso ma sposato con un’agordina. Gianpaolo aveva 48 anni, abitava in provincia di Venezia, e da un anno stava lottando per un tumoreo. Sposato con Erica Pollazzon lascia due bambini. I funerali sono stati celebrati lunedì scorso. Era appassionato di montagna e di motori e con la moglie condivideva la passione per le due ruote. Amava le passeggiate in alta quota con tutta la famiglia.
FURTO AL BAR LA TORREFAZIONE DI FELTRE
di Moreno Gioli
(FOTO: Google Maps)
LUXOTTICA: DETTO… FATTO. COME PREANNUNCIATO DA QUESTA MATTINA PARCHEGGI INTELLIGENTI
AGORDO Ci siamo, da questa mattina i parcheggi adiacenti lo stabilimento (A, B e C in figura) saranno dotati di un sistema intelligente di conteggio dei posti auto visibili sui tre monitor all’ingresso di ciascun parcheggio. Il parcheggio A è dotato di sbarra che rimarrà chiusa in caso di raggiungimento della capienza massima dei posti mentre, in caso di posti auto ancora disponibili, basterà avvicinarsi all’ingresso e la sbarra si alzerà permettendo il transito.
PER UN PUGNO DI VOTI DE BERNARDIN ALLA GUIDA DELLA LEGA NORD
BELLUNO Eletti il segretario provinciale e l’organo direttivo della Lega per Salvini Premier. A guidare il partito per i prossimi tre anni sarà Andrea De Bernardin e non Luciano Da Pian escluso per soli 5 voti (57 a 52). Ad affiancarlo, un direttivo di 10 persone così composto: Lara Frescura, Marzio Sovilla, Marianna Hofer, Cesare Rizzi, Tatiana Conte, Giuliana Minello, Tiziana Penco, Luca Strapazzon, Beatrice Saviane, Paolo Luciani. Il congresso ha votato anche i delegati al congresso nazionale, che saranno: Oreste Cugnach, Lara Frescura, Beatrice Saviane, Tiziana Penco, Roberto Ferro, Paolo Luciani, Franco Gidoni, Alberto Vettoretto, Herrison Prest, Luca Strapazzon, Bortoluzzi, Giuliana Minello e Stefano Scardanzan.
OSPITI UCRAINI ALLA CASERMA PIAVE DI BELLUNO. LE MAMME DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELLUNO SCRIVONO UNA LETTERA
BELLUNO Le mamme dell’istituto comprensivo 1 di Belluno hanno scritto al Prefetto di Belluno Mariano Savastano, al Sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin, Il presidente della Provincia Roberto Padrin, al Governatore del Veneto Luca Zaia e al Vescovo di Belluno e Feltre Monsignor Renato Marangoni, oltre che all’ufficio scolastico, Protezione Civile, Scuole in rete e Unicef. Con un lettera aperta hanno voluto raccontare la storia di una bambina ucraina arrivata in città lo scorso anno quando è iniziata la guerra in Ucraina. Una lettera in cui si fa riferimento allo “sfratto” dalla caserma Piave per gli ospiti che hanno dovuto abbandonare il loro paese dopo il conflitto iniziato il febbraio del 2022. Le mamme raccontano che la bambina in classe si è messa a piangere ed ha raccontato che presto deve lasciare la scuola. Dovrà lasciare l’alloggio in cui oggi vive perché presto inizieranno dei lavori, farà freddo e sarà trasferita in provincia di Vicenza assieme alla famiglia. Ma lei vuole rimanere con le sue compagne di classe. “Stavolta facciamo davvero fatica a spiegare alle nostre figlie, ai nostri figli perché tra una settimana la bambina e il suo fratellino dovranno andarsene. Non resistiamo al loro sguardo deluso per quello che rappresenterebbe un assurdo fallimento dei grandi – scrivono le mamme nella lettera – Ci uniamo all’appello delle “nostre” insegnanti perché si trovi una soluzione con urgenza che possa permettere ai due bambini di continuare a frequentare le nostre scuole e ai nostri figli ad essere i cittadini di domani, quelli che davvero ripudiano la guerra e che garantiranno a tutti, ma davvero a tutti, il diritto all’istruzione“. Il fabbricato che da marzo 2022 funge da centro di accoglienza per chi scappa dalla guerra in Ucraina, infatti, sarà oggetto di interventi edilizi finanziati tramite il Pnrr per un valore di circa 4 milioni di euro. Parte dell’edificio dovrà essere demolito, per cui si è reso necessario il trasferimento dei profughi presenti. Attualmente sono 64 gli ucraini ospitati.
IL PD CHIEDE UN CONTRIBUTO REGIONALE PER SCONGIURARE LA CHIUSURA DELL’ASSOCIAZIONE STELLA ALPINA DI LAMON
VENEZIA “Porterò all’attenzione della Giunta regionale il caso dell’Associazione di volontariato Stella Alpina di Lamon: il suo scioglimento definitivo, per oggettivi problemi legati all’obsolescenza dell’ambulanza utilizzata e per una generale carenza di risorse che impedisce una formazione continua dei suoi operatori, non può trovare la Regione spettatrice passiva”. La presa di posizione viene dal consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni. “Chiederò uno stanziamento straordinario per comprare innanzitutto una nuova ambulanza e garantire una struttura adeguata, perché in una realtà molto difficile come montana e pedemontana i servizi di assistenza sanitaria forniti dal mondo del volontariato assumono un’importanza cruciale, spesso sostitutivo di quello che le istituzioni dovrebbero garantire. Il crescente invecchiamento della popolazione rende queste attività ancora più irrinunciabili”.
DANNI AD UN’AUTO PARCHEGGIATA A VOLTAGO
VOLTAGO Danni pesanti ad una vettura parcheggiata in Via Trento Trieste. La sorpresa ieri mattina quando i proprietari dell’auto si sono trovati la portiera lato guidatore ammaccata. A denunciare il fatto sulla pagina Facebook “Sei di Voltago se” è stata Karin Schena che ha postato le foto del danno. “La macchina era correttamente parcheggiata, lato strada comunale, dove è consuetudine dei residenti parcheggiare – scrive sul social – non è stato lasciato nemmeno un contatto o un biglietto per rispondere del danno creato”. Si cercano i responsabili del danno.
UN’AULA STUDIO AL CENTRO PARROCHIALE MONSIGNOR VINCENZO SAVIO DI AGORDO
di Gianni Santomaso
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
di Gianni Santomaso
OSPITE: Gloria Casot
VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI DI CAPRILE SUL PASSO FEDAIA PER UN’AUTO IN DIFFICOLTA’
PASSO FEDAIA Nella serata di giovedì i Vigili del Fuoco volontari di Caprile sono stati chiamati al Passo Fedaia per soccorrere un automobilista in difficoltà. I pompieri sono saliti sul passo dopo che l’auto era rimasta bloccata a causa del manto nevoso accumulatosi sulla sede stradale.
DI TIZIANO DE COL
SI AMPLIA LA RETE DEI CENTRI SOLLIEVO PER PERSONE CON DEMENZA
BELLUNO Nel 2023, i Centri Sollievo saranno 13, diffusi in tutti il territorio provinciale. Sono stati finanziati, infatti, anche per il 2023 i “ Centri Sollievo” a favore delle persone affette da decadimento cognitivo e malattia di Parkinson, per un importo complessivo di 93.000 euro: rispetto all’anno precedente, sono aumentati i Centri che hanno presentato progettualità. Il progetto “Sollievo” si propone di fornire supporto alle famiglie che assistono a domicilio un familiare affetto da deterioramento cognitivo attraverso l’attività svolta in appositi Centri. I Centri, infatti, attraverso propri volontari appositamente formati e affiancati da figure professionali dedicate, accolgono per qualche ora o qualche giorno alla settimana le persone affette da decadimento cognitivo negli stadi iniziali della malattia, a seguito della richiesta effettuata da un familiare al Centro Decadimento Cognitivo o presso la sede del Centro Sollievo. L’attività dei Centri Sollievo si propone di favorire un clima di socializzazione, promuovendo uno spazio di benessere per la persona accolta e offrendo supporto alla famiglia, con l’obiettivo sia di alleggerire il carico assistenziale sia di fornire conoscenze utili sulla rete dei servizi e acquistare maggiore competenza nella relazione con la persona affetta da decadimento cognitivo. In particolare, per il 2023 il finanziamento sosterrà i progetti svolti dai seguenti Centri Sollievo dell’Ulss Dolomiti: centro sollievo di Cencenighe (Ente gestore ASCA), centro sollievo di Agordo (Ente gestore ASCA), centro sollievo di Gosaldo (Ente gestore ASCA), centro sollievo di Rocca Pietore (Ente gestore ASCA), centro sollievo di Ponte nelle Alpi (Ente gestore Comune di Ponte nelle Alpi), centro sollievo di Santo Stefano di Cadore (Ente gestore Comune di Santo Stefano di Cadore), centro sollievo di Alpago (Ente gestore Unione Montana Alpago), centro sollievo di Val di Zoldo (Ente gestore Servizi alla Persona Longarone Zoldo), centro sollievo di Pedavena (Ente gestore Centro Servizi Casa Padre Kolbe), centro sollievo Auronzo di Cadore (Ente gestore Comune di Auronzo di Cadore), centro sollievo di Borca di Cadore (Ente gestore Unione Montana Valle del Boite), centro sollievo di Cesiomaggiore (Ente gestore circolo ANTEAS MONTEPERINA), centro sollievo di Borgo Valbelluna (Ente gestore Circolo AUSER “Il Narciso”).
ARRIVATI A DESTINAZIONE GLI AIUTI RACCOLTI DAGLI ALPINI PER IL POPOLO UCRAINO
LAMON E’ andata a buon fine l’operazione di raccolta, trasporto e consegna dei beni raccolti in favore delle popolazioni dell’Ucraina martoriate della guerra e dalle conseguenze che comporta. Iniziativa congiunta dai volontari di Lamon, Santa Giustina, San Gregorio delle Alpi e Milano. La partenza dei mezzi è stata dai rispettivi comuni. I vati gruppi si sono raggruppati a Tarvisio con destinazione Leopoli città a nord ovest dell’Ucraina. Una colonna di mezzi composta da 6 furgoni con 14 volontari alla guida e un carico di circa 70 quintali tra vestiario, alimentari e farmaci raccolti. In aggiunta apparecchiature medicali, giocattoli per bambini, una carrozzina e altri beni di prima necessità per un valore di circa 6000 euro frutto di donazioni di cittadini. La consegna è avvenuta al “Seminary of the Holy Spirit” di Leopoli diretto dal rettore Padre Ihor Boyko che si occupa della distribuzione alle popolazioni colpite e in difficoltà. Doveroso un caloroso grazie alle comunità di Milano, Lamon, Santa Giustina e San Gregorio nelle Alpi e alle persone coinvolte nell’operazione di selezione e imballaggio dei beni raccolti nonché alla Ulss 1 Dolomiti che ha fornito 22 apparecchiature elettromedicali e relativi consumabili, dando vita a un bell’esempio di integrazione solidale tra pubblico e privato. Da sottolineare inoltre la disponibilità e collaborazione da parte delle ditte e le associazioni che hanno concesso l’uso gratuito dei mezzi di trasporto per gestire il viaggio di ben 3000 km.
IL FELTRINO CONFERMATO CENTRO D’ECCELLENZA PER L’ITTICOLTURA ED IMPIANTI ITTIOGENICI
FELTRE Importante riconoscimento per i centri di Tomo e Celarda che ottengono complessivamente circa 500.000 euro, lo comunica Gianvittore Vaccari, “Veneto Acque sta operando per la Regione per Individuare e realizzare forme di supporto dell’incremento della produzione della trota marmorata da parte degli incubatoi di valle ed allevamenti ittici esistenti”. L’intervento rientra nel progetto di ricostituzione dei popolamenti ittici che sono stati fortemente colpiti e diminuiti dagli effetti disastrosi della Tempesta Vaia. In termini complessivi è stato possibile valutare come la tempesta abbia comportato nelle acque salmonicole del Veneto una perdita di oltre 364.000 Kg di biomassa di specie pregiate. Vaccari continua “è anche prevista la realizzazione di attività mirate di ripopolamento dei corpi idrici alpini colpiti dall’evento Vaia mediante l’immissione di materiale ittico autoctono”. In provincia di Belluno saranno anche finanziati i Centri di Alpago, Bolzano Bellunese, Ponte nelle Alpi e Sottocastello. Interessanti sono gli interventi pilota, di carattere sperimentale, da svolgersi direttamente negli alvei fluviali e destinati ad azioni di ripristino ittico-ambientale dei corsi d’acqua: interventi straordinari di manutenzione delle scale di rimonta eventualmente danneggiate dall’evento, recupero dell’idoneità ittica per specie di rilevante interesse alieutico in tratti fluviali oggetto di forte inghiaiamento.
LA MAFIA SPA FATTURA 40 MILIARDI L’ANNO
INACCETTABILE CHE LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI CONCORRANO AD AUMENTARE IL PIL
In massima parte è gestita dalle organizzazioni mafiose e conta un volume d’affari annuo stimato in 40 miliardi di euro, pari a oltre il 2 per cento del nostro Pil. Stiamo parlando dell’economia criminale riconducibile alla Mafia Spa che, a titolo puramente statistico, presenta in Italia un “giro d’affari” inferiore solo al fatturato di GSE (Gestore dei Servizi Energetici), di ENI e di ENEL. Sono dati, quelli relativi alle attività economiche criminali, che sono certamente sottostimati, in quanto non siamo in grado di dimensionare anche i proventi ascrivibili all’infiltrazione di queste organizzazioni malavitose nell’economia legale. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.
No all’economia illegale dentro il Pil
Se a parole tutti siamo contro le mafie, nelle azioni concrete non sempre è così. Infatti, è quanto meno “imbarazzante” che dal 2014, l’Unione Europea, con apposito provvedimento legislativo consenta a tutti i paesi membri di conteggiare nel Pil alcune attività economiche illegali: come la prostituzione, il traffico di stupefacenti e il contrabbando di sigarette. “Grazie” a questa opportunità, nel 2020 (ultimo dato disponibile) abbiamo “gonfiato” la nostra ricchezza nazionale di 17,4 miliardi di euro (quasi un punto di Pil). Una decisione eticamente inaccettabile: da un lato lo Stato combatte e contrasta le mafie, dall’altro riconosce a queste organizzazioni criminali un ruolo attivo di “portatori di benessere economico”. In buona sostanza è come se sul piano statistico ammettessimo che anche una parte dell’economia illegale riconducibile a Mafia Spa è “buona e accettabile”; insomma, una componente “positiva” della nostra ricchezza nazionale.
Spesa pubblica e corruzione terreno fertile per Mafia Spa
Come dimostrano gli studi citati precedentemente, a livello territoriale la presenza più diffusa delle organizzazioni economiche criminali si registra nel Mezzogiorno, anche se ormai molte evidenze altrettanto inquietanti segnalano la presenza di queste realtà illegali nelle aree economicamente più avanzate del Centro-Nord. La letteratura specializzata evidenzia che, storicamente, i territori dove l’economia locale è fortemente condizionata dalla spesa pubblica e il livello di corruzione della pubblica amministrazione è molto elevato sono più vulnerabili dal potere corruttivo delle mafie. Induttivamente è possibile riconoscere un’area geografica più a rischio di un’altra, anche dal riscontro di una elevata presenza di reati spia. Nei territori dove il numero di denunce all’autorità giudiziaria per estorsione/racket, usura, contraffazione, lavoro nero, gestione illecita del ciclo dei rifiuti, scommesse clandestine, gioco d’azzardo, etc. è molto alto, la probabilità che vi sia una presenza radicata e diffusa di una o più organizzazioni criminali di stampo mafioso è molto elevata.
Buona parte del Sud, Roma, Latina, Genova, Imperia e Ravenna sono le aree più a rischio
Secondo la Banca d’Italia la penetrazione territoriale della Mafia Spa non riguarda solo il Sud; purtroppo presentano un indice di presenza mafiosa molto preoccupante anche realtà del Centro-Nord, in particolar modo le province di Roma, Latina, Genova, Imperia e Ravenna. Meno colpite delle precedenti, ma comunque con forti criticità si segnalano, sempre nella ripartizione centrosettentrionale, anche le provincie di Torino, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Varese, Milano, Lodi, Brescia, Savona, La Spezia, Bologna, Ferrara, Rimini, Pistoia, Prato, Firenze, Livorno, Arezzo, Viterbo, Ancona e Macerata. Meno investite da questo triste fenomeno sarebbero, invece, le province del Triveneto (con leggeri segnali in controtendenza a Venezia, Padova, Trento e, in particolar modo, Trieste). Anche la Valle d’Aosta e l’Umbria presentano un livello di rischio molto basso. Nel Mezzogiorno, infine, secondo i ricercatori di via Nazionale gli unici territori completamente “immuni” dalla presenza del fenomeno mafioso sarebbero le province di Matera, Chieti, Campobasso e le realtà sarde di Olbia-Tempio, Sassari e Oristano. Per vedere la geografia provinciale del fenomeno, apri la pagina web della Banca d’Italia del seguente link: pag. 11 (Figura 2: mappa della presenza mafiosa).
Oltre all’economia illecita nel Pil c’è anche il sommerso
Oltre ai 17,4 miliardi di euro “prodotti” dalle attività illegali (attraverso il traffico di droga, contrabbando di sigarette e prostituzione), il nostro Pil nazionale “assorbe” altri 157 miliardi di euro: di cui 79,7 sono “nascosti” dalla sottodichiarazione, 62,4 miliardi dal lavoro irregolare e 15,2 miliardi dalla voce Altro (ovvero, mance, affitti in nero, etc.).
I 174,4 miliardi di euro complessivi (17,4 più 157), compongono la cosiddetta economia non osservata che è interamente conteggiata nel nostro Pil nazionale. Ancorché non sia possibile quantificarne la dimensione, è evidente che anche una parte importante di questo stock (157 miliardi) sia riconducibile alle organizzazioni criminali di stampo mafioso, a dimostrazione che i 40 miliardi di volume d’affari richiamati all’inizio di questo documento addebitati a Mafia Spa sono, purtroppo, sottostimati.
I 12 PASSI IN DIETRO DI SERGIO VALACCHI. LA PRESENTAZIONE DEL DISCO
BELLUNO Sergio Valacchi presenta il suo nuovo cd dal titolo “12 Passi In Dietro” a Belluno, Spazio Ex, Casa delle Arti.
LA DIRETTA RADIO PIU’
https://www.facebook.com/marco.baghy.1/videos/719739563101752
CARNEVAL INTE SELVA
SELVA DI CADORE Primo appuntamento con i Carnevai De Le Vai 2023. Carneval Inte Selva a Selva di Cadore con la sfilata lungo il borgo di l’Andria con l’arrivo in Piazza a Santa Fosca
LA DIRETTA RADIO PIU’
https://www.facebook.com/marco.baghy.1/videos/1165981470948467
AGORDINO IN FERMENTO…AGORDINO IN MOVIMENTO
A CARNEVALE… EL CARNEVAL DE LE VAI…DA SELVA DI CADORE A CANALE D’AGORDO, DA RIVAMONTE A LASTE E SOTTOGUDA. TRADIZIONE, CULTUR E SPETTACOLO
IL RITORNO DEL LUPO IN PROVINCIA, A FALCADE PARLANO GLI ESPERTI NON IL CONVINTO ANIMALISTA CON I PARAOCCHI
Finalmente un incontro con gli esperti . Infatti, domani alle 20 alla Casa della Gioventù di Caviola sono attesi gli interventi di Christian Losso, ispettore di Polizia Provinciale che parlerà del “Ritorno del lupo e della sua espansione”; Michele Nenz “Quali problematiche e soluzioni per gli allevatori”. L’incontro sarà introdotto dal sindaco di Falcade Mauro Salvaterra, dal consigliere provinciale Franco De Bon e dal Presidente della Coldiretti Alessandro De Rocco.
Walter Cemin Lo scopo dell’incontro è quello di far conoscere il comportamento e le abitudini di questo predatore che mancava da anni nelle nostre zone. Non è un un’incontro pro o contro lupo, ma un’incontro per informare la popolazione non abituata alla sua presenza. Tutta la popolazione è invitata.
IL CONGRESSO DELLA SPI CGIL
BELLUNO È in programma il 14° Congresso dello Spi Cgil Veneto, che si terrà oggi dalle 9:30 e martedì 24 gennaio dalle 9:00 a Quinto di Treviso. Durante la due giorni verranno presentate due ricerche su base veneta con declinazioni provinciali: una demografica e una sulla violenza contro le donne anziane. Sarà inoltre consegnato un report demo-socio-previdenziale sul Veneto.
OGGI LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO RIGENERA MONTAGNA
BELLUNO Sarà presentato oggi alle 12:15 nella sede della Fondazione Giovanni Angelini in P.za Mercato 26 a Belluno il progetto “Rigenera Montagna”. Il progetto Rigenera Montagna ha l’obettivo di intercettare lo sguardo delle giovani generazioni sui temi dell’ambiente della montagna bellunese.
“L’OMBRA DEL SILENZIO” IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA
LIMANA E’ in programma per giovedì 26 gennaio alle 20:30 in sala Luigi Nocivelli di Limana “L’Ombra Del Silenzio”. Una serata dedicata a parole, immagini, suoni e riflessioni sulla Shoah. In collaborazione con il comune di Limana, la biblioteca civica e Gruppo Panta Rei
OGNI COSA E’ ILLUMINATA, CANALE D’AGORDO RICORDA
CANALE D’AGORDO In occasione della Giornata della Memoria le Biblioteche della Valle del Biois, con il patrocinio del Comune di Canale d’Agordo e del Presidio Agordino di Libera e con il supporto della Pro Loco di Canale organizzano per il 26 gennaio, alle ore 20,45, nella sala Emigranti di via Lotta a Canale, lo spettacolo “OGNI COSA E’ ILLUMINATA”. Il racconto è tratto dal libro di Jonathan Safran Foer, libro da cui è stato tratto anche l’omonimo film. La riduzione, ad opera dell’attore, regista e drammaturgo Marco Artusi, è attenta a collegare tutti i fili narrativi e di memoria, permettendo alla storia di svolgersi nei suoi aspettio esilaranti e a tratti strazianti. Le musiche del compositore Giovanni Frison, eseguite dal vivo, tra sonorità acustiche popolari e sperimentali, accompagnano gli spettatori in un viagggio sonoro immersivo ed evocativo. Jonathan, giovane studente ebreo americano, intraprende un viaggio in Ucraina alla ricerca di una donna che, forse, ha salvato suo nonno dai nazisti, un viaggio aggrappato ai fili della memoria che fa capire come il passato non è tutto passato e fa emergere la consapevolezza delle proprie radici. Un’idea del tempo per la quale “ogni cosa è illuminata dalla luce del passato”. Ingresso libero, spettacolo adatto a tutti. Ingresso libero, spettacolo adatto a tutti.
LA PARTITA DEL SORRISO
BELLUNO Sabato 28 gennaio alle 17.30 al Palasport De Mas partita di calcio a 5 tra amministratori comunali e forze dell’ordine. Ingresso ad offerta libera, devoluto al Comitato d’Intesa per il progetto Stacco.
TORNA LA GARA DI SLITTINO A COLMEAN
CANALE D’AGORDO Domenica 29 gennaio lungo la pista di Colmean di Canale d’Agordo ritorna la gara di slittino aperta a tutti per bambini e adulti con il gruppo Crodaioli dell’Auta. Categorie maschili e femminili (per età), ma anche accompagnati maschili e femminili, per i più piccoli anche due per slitta. Iscrizioni al Bar Colmean il giorno della gara al traguardo fino alle 13.30. Premi per tutti. Informazioni allo 0437 592078.
FOTO D’ARCHIVIO
AGORDINO IN FERMENTO…AGORDINO IN MOVIMENTO
4 FEBBRAIO 2023: LA CASPARETHA… IL CASPERITIVO. SPORT E FESTA.
di Gianni Santomaso
ALLA RADIO, L’INTERVISTA A MIRCO E EMIL TANCON
TEMPESTA VAIA-CRONACA DI UNA TRAGEDIA
di Renato Bona
Ho avuto la fortuna di leggere ed ammirare come merita l’ottimo volume dal titolo: “Tempesta Vaia, Cronaca di una tragedia”, che a cura di Federica Broglio e con la collaborazione dell’Ufficio stampa di Veneto Strade, è stato realizzato (stampa di Artegrafica di Casale sul Sile, progetto grafico e impaginazione di Giulia Frezzato per Giulia fotostudio) – con quasi trecento pagine, la bellezza di 404 fotografie, numerose tabelle – ad iniziativa di Regione Veneto e Veneto Strade. Anticipato che il libro fornisce spunti per altri servizi, diciamo in apertura che sotto il titolo “Vaia non ha scalfito la centralità del territorio montano” il presidente della Regione, Luca Zaia, spiega: “La centralità di interventi sistemici sul piano del dissesto idrogeologico costituisce una voce capitale nell’agenda della Regione del Veneto, comprensorio territoriale che, proprio nel suo reticolo fluviale vanta un rapporto simbiotico: i fiumi veneti rappresentano storicamente una grande importanza, tanto sul piano economico quanto sociale” e ricorda: “Sono ancora vive, nella memoria di molti veneti, le drammatiche immagini del Bacchiglione che esonda a Vicenza a Ponte degli Angeli, nel 2010: quel 1. novembre, la forza delle acque fu tale che gli unici mezzi capaci di affrontarne la furia furono i blindati delle forze dell’ordine. Successivamente, la crisi, oltre ad interessare tutto il Vicentino, si estese anche in ampie porzioni delle finitime province di Verona e Padova: mezzo veneto venne sommerso e 500 mila Veneti furono costretti a sfollare”. Per poi sottolineare: Da quella triste esperienza, la Regione del Veneto ha intrapreso una decisa azione di messa in sicurezza del territorio regionale, che in breve tempo si concretizzò grazie all’ausilio dei massimi esperti del settore, nel ‘Piano D’Alpaos’, programma operativo regionale di ampio respiro che ha visto lo stanziamento di 3 miliardi di euro”. Zaia non trascura di evidenziare come “La bontà delle progettualità ebbe modo di dimostrarsi nella resistenza delle opere idrauliche nelle successive emergenze che colpirono il Veneto: né la Tempesta Vaia e né l’emergenza del dicembre 2020 registrarono, infatti, la triste messe di morti della grande alluvione del Polesine o gli allagamenti del 2010. ‘Vaia’, tempesta perfetta’ e resa tale per una molteplicità di fattori e congiunture difficilmente ripetibili, è stata tuttavia un vero e proprio banco di prova per il ‘sistema’ veneto: dalla Protezione civile, ai tanti volontari mobilitati in pochissimo tempo. I veneti hanno dimostrato quell’appassionata dedizione alla cultura del fare che, a poco meno di 4 anni da quei tragici giorni si può definire benchmark nazionale”. Il presidente della Regione Veneto con giusto orgoglio richiama il fatto che “Il Veneto non si è pianto addosso: ha ricostruito in fretta e soprattutto ha impiegato le risorse a disposizione per evitare che eventi simili abbiano, in futuro, i medesimi impatti”. E non trascura una menzione meritoria alla gestione del patrimonio boschivo (persi più di 15 milioni di alberi) spiegando che “circa l’85% del legname, già nell’ottobre 2020 era stato venduto; di questo, circa il 50% era portato via fisicamente”. Avviandosi a conclusione Zaia evidenzia come: “Nella formulazione di questa grande risposta, un ruolo di spessore l’hanno certamente rivestito i ‘soggetti attuatori’ coinvolti”. Con Veneto Strade che “ha svolto una funzione fondamentale ed encomiabile nel ripristinare a tempo di record la percorribilità delle reti viarie e nel realizzare opere strutturali che le rendono più sicure e capaci di resistere a eventi estremi, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici in atto”. Chiude affermando: “La comunità veneta ha, pertanto, reagito con grandissimo orgoglio e altrettanta determinazione; grazie all’impegno corale di tutti, dal singolo cittadino agli enti coinvolti, in soli 3 anni sono stati contrattualizzati ed avviati oltre 2.000 cantieri per circa un miliardo di euro. Si tratta di numeri davvero straordinari, che certificano il punto di partenza di un lavoro che proseguirà, sul solco tracciato a beneficio delle popolazioni colpite da Vaia; l’obiettivo, oltre a ristabilire quanto è andato perso, è di donare una meritata centralità al territorio montano, che sempre più sarà sotto i riflettori nazionali e internazionali, in vista delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026”.
NELLE FOTO (riproduzioni dal libro”Tempesta Vaia. Cronaca di una tragedia”, di Federica Broglio): la copertina dello splendido volume; ultima di copertina; il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia; gravi danni al patrimonio boschivo e alla viabilità; partono i lavori di somma urgenza.
APPUNTAMENTI – EVENTI
L’OPINIONE…DI ILIANA COMINA
Le notizie, la radio, gli esperti, le opinioni e tutto il resto…Stamane ho discusso un po’ col Mezza, per due righe che non trovavo consone a una notizia. Abbiamo parlato un po’ e si è formata nella mia testa una riflessione più ampia che mi sento di buttare giù di pancia come uso fare io. Spesso mi trovo “tra” chi da la notizia e chi la riceve, ovvero vedo e so cosa è un comunicato stampa, vedo e so come si cerca di verificare una notizia, vedo e so che le persone coinvolte a volte parlano a volte no. Vedo poi chi le riceve con il suo carico di opinioni (lecite) e commenti a volte imbarazzanti. Le notizie non sono facili da dare sono composte da “cose” che arrivano “confezionate” in parte per cui per quanto imparziali contengono sempre una linea di pensiero pare ovvio no? E invece no, a volte non lo è perché chi riceve la notizia e la pensa in modo diverso, accusa chi la notizia la da (la da, la veicola, non è PARTE dei fatti) di essere tendenzioso o parziale. Poco conta ribadire che se si ha una idea contraria c’è spazio per tutti, vale più la polemica che la voglia o il coraggio di esporsi per esprimere opinioni diverse (non due righe di commento ilare o maleducato o offensivo) OPINIONI DIVERSE circostanziate, responsabili, composte. Piace soprattutto sui social questo sottobosco di critiche, commenti sprezzanti, maleducati, aggressivi, alla ricerca di un like o del sostegno di un gruppetto di persone che fomentino una discussione il più delle volte inutile, con un meccanismo davvero tribale e primitivo. Quanto sarebbe utile avere un dialogo costruttivo soprattutto da parte delle persone più mature per costruire un perfezionamento della notizia o un dibattito serio che apporti qualcosa di utile. Impossibile. Dare le notizie implica anche una responsabilità e un rischio che io francamente non mi prenderei, vuole dire anche fidarsi delle persone, l’errore è sempre dietro l’angolo, chi ti dice che c’era raccontando un fatto e poi invece scopri che non è vero ma lo ha sentito dire (spiegalo poi tu a chi legge…) chi ti manda una foto assicurandoti che puoi pubblicarla per poi trovarti multato perché si vede l’orecchio riconoscibile di una persona (!!). Arrivano poi le critiche perché puoi aver scritto una cosa sbagliata, un nome, una località, una misura, un peso, le dimensioni di un’area ecc. Beh signori non solo esistono i refusi ma se chi da le notizie fosse esperto del 100% della conoscenza umana probabilmente non farebbe quello che fa ma starebbe col culo al sole sorseggiando spriz (perché ci piacciono le tradizioni) su un’isola di sua proprietà vi pare? Che poi gli esperti…in questi anni c’è la guerra degli esperti lo vediamo in tv tutti i giorni….c’è da chiedersi se i veri esperti alla fine stiano zitti proprio perché ne sanno più di altri ma non vogliono certo entrare in certi gironi infernali…Ecco, dare le notizie è un casino, a volte c’è tanta di quella polemica di ritorno che a me passerebbe la voglia, a volte mi chiedo se le persone si dimentichino totalmente di battaglie fatte per la comunità, di sofferenze passate del territorio scritte, raccontate e guarite anche grazie alla parola e alla condivisione che ha portato aiuto e coraggio per tutti. A volte diamo il peggio di noi per mettere inutili puntini sulle i o non abbiamo la banale buona educazione di correggere il lavoro di altri ma abbiamo solo voglia di imbrattarlo perchè “noi ne sappiamo di più”. Che in certe situazioni è anche vero, ma svalutiamo anche la nostra di conoscenza buttandola li senza un briciolo di educazione e gentilezza rendendo il nostro contributo inutile, senza valore. La gentilezza, questa sconosciuta… il Treccani la definisce come “amabilità, garbo, cortesia nel trattare con altri”. Quando abbiamo perso questo saper fare e avvicinarsi al prossimo? ma soprattutto perchè lo abbiamo perso? In nome e guadagno di cosa? Di una schiacciante maleducata imposizione delle nostre opinioni che valgono quanto quelle di chiunque altro per cui va da se non siano risolutive di nessuna discussione né portatrici di reali soluzioni a qualsivoglia problema? E’ difficile non farsi prendere la mano quando i commenti si sprecano, è imbarazzante e fa soffrire leggere certe parole rivolte magari a chi ha perso qualcuno, non si riesce a limitare o far rientrare nei binari un confronto sui social, non resta che chiudere i commenti…alla faccia del dialogo e del confronto. In una piccola comunità mi aspetterei questo, un po’ più di gentilezza. Le persone che scrivono poi le ritrovi per strada, al supermercato, al bar, se ci comportassimo “di persona” come succede su certe pagine social il PS sarebbe gremito ogni giorno…e allora perchè lo facciamo? Quanto idiota è questa cosa? Pare che non stiamo imparando, non ci stiamo evolvendo…forse ci penserà l’intelligenza artificiale ad essere più intelligente ed empatica di noi e a quel punto calerà il silenzio, per tutti.
Iliana Comina
IN ROTAZIONE ALLA RADIO I RAGAZZI DELLA SECONDA MEDIA DI SEDICO
REDAZIONE Applausi, per i ragazzi e le ragazze delle seconde della scuola media di Sedico, sabato 28 e domenica 29 saranno impegnati nella vendita delle arance della salute a favore dell’Airc, l’associazione per la ricerca sul cancro. Gli studenti hanno autoprodotto gli spot che ascolteremo alla radio attendendo l’appuntamento di Sedico.
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DUE MINUTI PER TE
APPUNTAMENTO DELLA DOMENICA CON IL PENSIERO DI MONSIGNOR GIORGIO LISE
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA
IN VIVO VERSO
LA RACCOLTA COMPLETA
GOCCE DI FILOSOFIA
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AGGIORNAMENTO VENETO STRADE, AGGIORNAMENTO CONTINUO H 24
Precipitazioni: Nelle prime ore generalmente assenti (0%), poco prima dell’alba probabilità in aumento fino a medio-alta dalla mattinata (75-100%) per precipitazioni inizialmente deboli e sparse, poi diffuse di intensità anche moderata. Le precipitazioni insisteranno per gran parte della giornata; quota neve al mattino fino a fondovalle, nel corso del pomeriggio in lieve aumento sulle Prealpi fino a 400-700 m alla sera. Sono previsti a fine giornata quantitativi in media compresi tra i 20 e i 35 mm, con altrettanti cm di neve fresa oltre i 1000 m. Non escluso qualche fiocco anche a tratti in Valbelluna, specie verso il feltrino.
Temperature: In quota in lieve aumento, nelle valli senza apprezzabili variazioni, salvo dei locali aumenti delle minime e locali diminuzioni delle massime.
Precipitazioni: Probabilità medio-alta (75-100%) di precipitazioni sparse a tratti diffuse in prevalenza deboli e intermittenti con quantitativi giornalieri complessivamente modesti; quota neve intorno ai 700-1000 m. Gli ulteriori apporti previsti saranno compresi tra i 5 e i 15 mm, con altrettanti cm di neve fresca oltre i 1000-1200 m.
Temperature: In temporaneo aumento, anche marcato le minime soprattutto nelle valli.
CALCIO
L’ITLAS SANTA GIUSTINA SERRAVALLE RIFILA TRE GOL ALL’AGORDINA
SECONDA CATEGORIA GIR. T / ITLAS SANTA GIUSTINA SERRAVALLE – AGORDINA 3-0
Prima sconfitta del girone di ritorno del campionato di Seconda Categoria girone T del veneto per l’Agordina di Marco Lorenzi. La squadra di Agordo paga caro i tanti errori sotto porta e i pochi in fase difensiva. L’Itlas Santa giustina Serravalle conquista i tre punti con il minimo sforzo e gli agordini tornano a casa a bocca asciutta. Una sconfitta che fa male al morale e alla classifica. Squadra di Agordo che deve tenere alta l’attenzione nelle prossime partite e cercare di fare punti per evitare i playout. Subito in vantaggio i padroni di casa. Alla prima vera azione da gol i trevigiani si portano in vantaggio. Papera del portiere agordino e colpo vincente di Bona che indisturbato gonfia la rete. La partita è equilibrata e le occasioni non mancano. Del Chin e Zannoni ci provano ma le conclusioni della formazione allenata da Lorenzi non centrano i pali. L’Agordina dimostra di essere in partita ma l’Itlas si difende bene. Nella ripresa la storia non cambia. Troppa confusione sotto porta per gli uomini di Lorenzi che non sanno essere cinici per pareggiare i conti. I trevigiani sembrano accontentarsi del risultato e si chiudono in difesa. La difesa ballerina della squadra di Agordo concede il secondo gol alla formazione trevigiana. Sembra in bambola l’Agordina che non riesce più a reagire concedendo troppo alla squadra di Vittorio Veneto. In pieno recupero arriva il terzo gol dei padroni di casa che chiude definitivamente la contesa.
GIOVANISSIMI PROVINCIALI / AGORDINA RIPOSO INVERNALE
ALLIEVI REGIONALI / INDOMITA TREVISO – AGORDINA 2-0
Ancora una sconfitta per gli allievi regionali di Orzetti che tornano dalla trasferta in terra trevigina senza punti. Nonostante una partita equilibrata, l’Agordina non riesce ad evitare di subire gol. Nel primo tempo non mancano le occasioni da entrambi i lati ma il punteggio non si sblocca. Nella ripresa la squadra di Agordo rimane in dieci per l’espulsione di Roni. Anche il Treviso rimane con l’uomo in meno e a sbloccare la sfida è un rigore. Trevigiani che raddoppiano in pieno recupero. Agordina ancora in fondo alla classifica del torneo regionale.
JUNIORES PROVINCIALI / AGORDINA RIPOSO INVERNALE
JUNIORES REGIONALI / UNION QDP – FIORI BARP 3-2
Dopo lo zero a zero di lunedì scorso nel recupero contro il Vittsangiacomo, il Fiori Barp Juniores di Alessandro De Lazzer cade in provincia di Treviso. L’Union QDP vince di misura dopo una partita giocata alla pari. Una buona prova dei sedicensi che però tornano a casa a bocca asciutta. Per la cronaca, i due gol della squadra di Mas sono di Sinani. Fiori Barp in fondo alla classifica del campionato Juniores Regionale con 8 punti.
SCI ALPINO
MARTA BASSINO SUL TERZO GRADINO DEL PODIO NEL SUPERG DI CORTINA
CORTINA
di Roberto Bona
(foto: Pentaphoto)
SCI DI FONDO
VANESSA CAGNATI ED EDOARDO TROMBETTA I VINCITORI DELLA SKIRI TROPHY XCOUNTRY
FIEMME (TN) Una giornata da incorniciare per Vanessa Cagnati ed Edoardo Trombetta. La falcadina dello Sci Club Val Biois ha vinto la Skiri Trophy XCountry in Val di Fiemme rifilando 4 secondi alla diretta avversaria. Edoardo Trombetta dello Ski College Falaced si è imposto nella gara maschile dopo un testa a testa con il valtellinese Pietro Zanolli con una vittoria al fotofinish.
LE CLASSIFICHE
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SPORT PARALIMPICI
PARA ICE HOCKEY: UN CORSO PER ALLENATORI IN VISTA DELLE OLIMPIADI 2026
di Roberto Bona
CALCIO A 5
LA CANOTTIERI CONQUISTA UN OTTIMO PUNTO A PADOVA
PADOVA – CANOTTIERI BELLUNO 4-4
Dal PalaCamin, porta via un punto buono, buonissimo, il quintetto di Bortolini. Segna Storti, ribalta 3 a 1 il Padova, poi Robinho 2 a 3. Ripresa: ancora Storti, ancora Padova, il 4 a 4 lo firma un inesauribile Reolon.
IL SERVIZIO DI ANTONIO FIABANE, PORTAVOCE DELLA CANOTTIERI BELLUNO
PALLAVOLO
VITTORIA SCHIACCIANTE PER IL VOLLEY CLUB AGORDINO
PRIMA DIVISIONE BELLUNO-TREVISO
VOLLEY CLUB AGORDINO – MOGLIANO 3-0 (25-16, 25-12, 25-21)
Il Volley Club Agordino stende Mogliano nel match valido per il campionato di Prima Divisione. Dopo la sconfitta della scorsa settimana, le ragazze di De Nardin ingranano fin da subito la marcia giusta e chiudono in tre set la sfida con le trevigiane. Una bella prova delle agordine che con i tre punti messi a segno fanno un balzo in avanti in classifica conquistando il terzo gradino del podio. Primo parziale con una vittoria netta della squadra di Agordo e secondo set fotocopia del primo. Calano il ritmo le ragazze di De Nardin che concedono qualche punto al Mogliano nella terza frazione ma la vittoria è netta e i tre punti in palio sono del Volley Club Agordino.
ALEXANDRA PUGLIA, GIOCATRICE DEL VOLLEY CLUB AGORDINO
PALLAVOLO BELLUNO VINCE AL TIE BREAK
BELLUNO La Pallavolo Belluno torna a vincere davanti ai proprio tifosi. Anche se non è mancata la sofferenza. E, a un certo punto, sono riemersi i fantasmi di Santo Stefano, quando i rinoceronti, in vantaggio 2-0 sul Volley Team San Donà, si erano fatti rimontare e superare al tie-break. Ebbene, contro lo Stadium Mirandola il copione ha rischiato di essere il medesimo: primi due set celestiali, poi il buio. Ma, rispetto al match post natalizio, i bellunesi si regalano il lieto fine e il quinto posto in graduatoria è cementato.
«La nostra doppia faccia? È di natura mentale – analizza Gian Luca Colussi nel post gara -. La pallavolo è uno sport con una rete in mezzo e la mente fa tantissimo: non c’è contatto fisico, non si può “liberare” quanto hai accumulato. E nel momento in cui perdi alcune sicurezze, diventa tutto più complicato. Sì, è la seconda volta che capita: quindi dobbiamo migliorare. Ma era fondamentale vincere e ci siamo riusciti».