BELLUNO Per la morte di Paolo Marcon, il 59enne travolto dai tronchi sulla porta di casa nei boschi della sua Gosaldo, il datore di lavoro sarà chiamato a giudizio, F.D.S., 57enne del Primiero dovrà rispondere di omicidio colposo nei confronti del suo dipendente, peraltro ancora privo di regolare contratto. L’incidente risale allo scorso aprile, la famiglia di Marcon si è affidata a Giesse Risarcimento Danni e si è costituita parte civile con l’avvocato fiduciario Pastre. Al datore di lavoro vengono contestati due articoli del decreto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro: il non aver provveduto a dare una formazione sufficiente e adeguata al lavorator e non aver richiesto ai singoli lavoratori l’osservanza delle procedure aziendali in materia di sicurezza. “Ci sono ancora troppi infortuni sul luogo di lavoro, soprattutto nei boschi, ed è necessario mantenere alta l’attenzione – spiega Alain Menel, responsabile della sede di Giesse Risarcimento Danni a Belluno – Episodi come questi, a causa della loro tragicità e della sofferenza che lasciano nei familiari delle vittime, devono smuovere le coscienze, aumentando la sensibilità sulle morti bianche e facendo in modo che questa strage silenziosa nei luoghi di lavoro abbia fine”.
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