DAL CORRIERE DELLE ALPI
DI GIGI SOSSO
LA VALLE AGORDINA Nove mesi per i colpi tentati all’area di servizio Sr 203 e al W Store di Le Campe. Patteggia anche la multa di 200 euro Mateus Rossi, il 19enne brasiliano trapiantato ad Agordo che a novembre era stato arrestato dai carabinieri della stazione, dopo che ci avevano pensato due paesani a bloccarlo con un cacciavite ancora in mano, mentre stava cercano di entrare con uno scasso nel supermercato. La pena era stata concordata dall’avvocato di fiducia Ylenia Pocaterra con la Procura della Repubblica e il giudice Federico Montalto l’ha applicata in udienza. Il ragazzo ha lasciato il carcere di Gorizia, dove era finito nel frattempo per aver violato la misura dell’obbligo di firma. A suo tempo aveva passato una notte nella camera di sicurezza della caserma e il suo arresto era stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari. Doveva esserci un processo per direttissima e, invece, è stato un patteggiamento, a distanza di tempo. Quel giorno aveva spiegato al giudice: «Volevo rubare della merce, perché ho fame ». All’alba del 22 novembre Rossi era arrivato nella frazione di La Valle Agordina, lungo la regionale 203, in sella alla sua bicicletta. Aveva cercato prima di scassinare la cassa dell’autolavaggio e poi l’ingresso del grande magazzino di alimentari. Non ci era riuscito ed era stato bloccato. I militari gli avevano sequestrato uno zainetto con dentro alcuni altri attrezzi da scasso: un piede di porco e un trapano. Questo fa pensare che l’assalto dell’alba di quel possa essere solo l’ultimo di una serie cominciata nelle settimane precedenti, che aveva interessato Villa Fiore, casa Del Vecchio e bar del circolo tennis e del parco giochi. Rossi risulta senza fissa dimora e l’avvocato Pocaterra lo sta aiutando a trovarsi un lavoro.
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