OGGI SUL CORRIERE DELLE ALPI
DI GIGI SOSSO
Dopo le querele, le indagini sono state portate avanti dalla Squadra mobile della Polizia e si è arrivati al processo
BELLUNO Procuratrice del Tribunale dei Minori o funzionaria della Prefettura, a seconda della convenienza. Ma la bellunese Tecla De Pellegrin non era né l’una né l’altra. Erano ruoli fantomatici, che secondo la Procura della Repubblica le servivano per truffare conoscenti in difficoltà con i figli oppure con la casa. E per riuscire a raggirarli avrebbe coinvolto e diffamato un avvocato del foro cittadino, accusandolo di essersi intascato dei soldi. La magistratura, che già l’aveva indagata e fatta condannare e arrestare per una serie di truffe a dei preti con il meccanismo delle false malattie, stavolta l’ha portata a processo per sostituzione di persona, diffamazione e truffa. Reati continuati e aggravati, nell’ambito dei quali il pubblico ministero contesta la recidiva specifica pluriaggravata infraquinquennale….
UN MILITARE IN CARRIERA L’UOMO ARRESTATO PER LA DROGA IN AUTO
BELLUNO Militare di carriera l’indagato con coca e 34 mila euro. Un graduato dell’Esercito, che in questa fase delle indagini per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente è a casa, oltre che sottoposto all’obbligo di dimora a Belluno. Ma nei suoi confronti sarebbe pendente anche una richiesta di sospensione dal servizio. Ieri L.C. ha presentato un ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere il dissequestro dei soldi, attraverso l’avvocato di fiducia Valentina Stefani, ma il pubblico ministero Alberto Primavera non sarebbe per niente d’accordo e il Tribunale si è riservato. . .