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FEDERICO SOPPELSA
QUANTI RICORDI SONO AFFIORATI ALLA MIA MENTE
DEI PRIMI DUE O TRE ANNI NON MI RICORDO NIENTE
MAMMA
UN GIORNO HO GUARDATO IL CIELO E HO VISTO IL TUO VOLTO
UN VOLTO SERENO E UN SORRISO SUL TUO VISO HO COLTO
I TUOI GRANDI OCCHI SCURI MI HAN GUARDATO CON AMORE
IL TUO SALUTO CON LA MANO MI È ARRIVATO DRITTO AL CUORE
SSO SOLO IMMAGINARE CON QUANTO AMORE MI ACCUDIVI
E QUANTO SENTIVO LA TUA MANCANZA QUANDO PER LAVORO TU PARTIVI
POI FIEVOLI RICORDI MI PORTAVI IN QUELLA CASA PIENA DI GATTINI
IO GLI UNIVO LE ZAMPINE COME FOSSERO BAMBINI
FACEVO LORO RECITARE LE PREGHIERE
OGNI GIORNO A TUTTI E VENTI TUTTE LE SERE
IL PAPÀ QUEGLI ANNI ANDAVA LONTANO A LAVORARE
TU MI PARLAVI SEMPRE DI LUI PER NON FARMELO DIMENTICARE
QUANDO ANDAVAMO AD IMBUCARE LE LETTERE CHE GLI SCRIVEVI
IO GRIDAVO FORTE CIAOO NELLA BUCHETTA E CHIEDEVO QUANDO ARRIVI?
POI LA SCUOLA SVEGLIATO DA UNA TUA IMMANCABILE CAREZZA
IL CAFFELATTE GIÀ PRONTO IN QUELLA BIANCA TAZZA
I VESTITI NON FIRMATI MA SEMPRE BEN PULITI
LA CARTELLA UN PO’ SGUALCITA CON LA CINGHIA CONSUMATA
FACEVI LA SOLITA RACCOMANDAZIONE A LUCIANO MIO FRATELLO
ATTENTO AL FEDE ACCOMPAGNALO FIN GIÙ AL CANCELLO
AL RITORNO DALLA SCUOLA IL TUO INMANCABILE BACINO
LA TAVOLA IMBANDITA E SEMPRE UN DELIZIOSO PROFUMINO
HAI GESTITO I MIEI RISPARMI DA QUANDO AVEVO QUINDIC’ANNI
SE L’AVESSI FATTO IO AVREI CREATO SOLO DANNI
DA TE HO IMPARATO CHE BISOGNA RISPARMIARE
SE VUOI AVER QUALCOSA QUANDO POI TI VUOI SPOSARE
HAI TRATTATO LA MIA ANNA COME FOSSE FIGLIA TUA
MI DICE SEMPRE CHE ANCHE PER LEI ERI COME MAMMA SUA
RIEMPIVI LE MIE BIMBE DEL TUO AFFETTO
ANCHE QUANDO ERI AMMALATA NEL TUO LETTO
MI HAI CHIESTO MILLE VOLTE DI SMETTERE DI BERE
TU HAI SEMPRE CREDUTO CHE CIÒ POTESSE ACCADERE
HAI CAPITO CHE CE L’AVEVO FATTA PRIMA DI SALIRE IN PARADISO
ECCO PERCHÉ QUANDO MI HAI SALUTATO MI HAI SORRISO
FEDERICO SOPPELSA