AGORDO Quasi 1800 persone hanno partecipato alla messa in ricordo del Fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio. Ad un anno dalla scomparsa del Cavaliere, dipendenti del gruppo e cittadini di Agordo ma non solo si sono ritrovati al Palaluxottica per la messa celebrata dal Vescovo Renato Marangoni e il parroco Don Cesare Larese. Alla cerimonia erano presenti anche Francesco Milleri, attuale presidente di EssilorLuxottica, e Luigi Francavilla, braccio destro di Leonardo del Vecchio.
Presenti il parroco di Cencenighe Luigi Canal, il cappellano di Agordo don Virgilio Agostinelli e Monsignor Giorgio Lise :”La mia presenza era un debito di riconoscenza verso Del Vecchio che è stato molto generoso verso la parrocchia”
FRANCESCO MILLERI E LUIGI FRANCAVILLA
Abbracci e saluti anche tra i vari figli di Del Vecchio: uno molto affettuoso tra Claudio e Leonardo Maria, ma è solo uno dei momenti, privati ma vissuti davanti a tutti.
IL VESCOVO DI BELLUNO RENATO MARANGONI
IL RICORDO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN
«La forza delle idee, la tenacia nel realizzarle, la gioia del successo, la condivisione e la gratitudine per i collaboratori. Questo era Leonardo Del Vecchio. L’ho toccato con mano nella commozione e nel ricordo, nella messa a un anno dalla scomparsa, in un PalaLuxottica pieno di riconoscenza».
Così il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che ha partecipato ieri sera alla messa di commemorazione di Leonardo Del Vecchio, al PalaLuxottica di Agordo.
IL SINDACO DI CENCENIGHE MAURO SOPPELSA
«Ci sono 400 dipendenti, molti di Cencenighe, tanti della parte alta dell’Agordino. Abbiamo avuto sicuramente delle preoccupazioni dopo la morte di Del Vecchio», spiega il primo cittadino, «e invece abbiamo potuto constatare che tutto sta andando nel senso della continuità con il suo agire».
IL SINDACO DI ALLEGHE DANILO DE TONI «La paura iniziale era proprio quella, che ci potessero essere dei cambiamenti, invece non è stato così».
IL SINDACO DI AGORDO ROBERTO CHISSALE’ «i nostri rapporti con i vertici dell’azienda sono sempre costanti e positivi, in un’ottica di miglioramento dei servizi per i cittadini. Parlando con i dipendenti si percepisce comunque quanto si senta la mancanza del paron».
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