NON CI RESTA CHE…SOCCORRERLI SOTTO LA PIOGGIA
Dopo il temporale riprendono le escursioni, incidenti e malori. Alle 10.30 alle Cascate di Fanes a Cortina soccorsa una 72enne di Brindisi per un malore. Una turista straniera caduta di schiena mentre portava in braccio il figlio di un anno ha sbattuto la testa, illeso il bimbo, la donna ha pure rifiutato l’intervento dei soccorsi.
Allo scoppio del temporale sono state numerose le richieste di aiuto. Alle 11.30 circa, una coppia, che scendeva con un bambino di un anno dal Rifugio Fodara Vedla verso Ra Stua, pur essendo vicina alla malga ha chiesto il supporto di una squadra. Una cordata sulla Via Dallago – Menardi, Ra Gusela, colta dalla pioggia al terzo tiro ha chiesto consigli alla Centrale. ed è partita una squadra del Soccorso alpino. Passato il temporale, quando è stato possibile l’intervento dell’elicottero di Bolzano, i rocciatori hanno fatto sapere che proseguivano la scalata. Alle 12.15 delle ragazze dirette al Rifugio Boz, che si trovavano sul Passo Alvis, colte dal maltempo hanno chiamato per sapere cosa potevano fare. Alle 12.20 sette persone impegnate lungo la Ferrata Tomaselli alla Cima Fanis Sud, prese dal temporale, hanno chiamato il 118. Dopo poco li ha ricontattati e i sette stavano scendendo incolumi. Stessa situazione qualche minuto dopo sulla Ferrata Strobel alla Punta Fiames, dove 3 diciannovenni si trovavano sotto la pioggia. Alle 12.30 un passante che scendeva da Misurina ad Auronzo ha avvisato di essersi imbattuto in 5 ciclisti spagnoli in difficoltà per la pioggia, di averne caricati 3 in macchina, ma che altri due, padre e figlio, erano ancora per strada. Allertata la squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza di presidio sulle Tre Cime, non è stato necessario il suo intervento in quanto i due si erano ricongiunti al resto della famiglia. Ricordiamo l’importanza di verificare sempre le previsioni del tempo prima di intraprendere qualsiasi attività in montagna.