Sono ospitati nel Bellunese 321 migranti di cui 256 nei centri di accoglienza straordinaria (Cas) gestiti da cooperative e 65 invece sono in capo ai 29 comuni. Intanto Palazzo Rosso non esclude nemmeno la possibilità di rispolverare la vecchia ipotesi di installare una tenda per una prima accoglienza nel territorio comunal
BELLUNO Emergenza migranti, l’avviso andato deserto, è scaduto il 10 settembre, ma nessun ente o società ha presentato la propria manifestazione di interesse a gestire centri di accoglienza in provincia. Un avviso deserto che mette in difficoltà non solo Palazzo dei Rettori ma lo stesso territorio alle prese con un aumento degli arrivi. Soltanto nella giornata di giovedì sono arrivati nove migranti che sono riusciti a trovare una sistemazione. Ma non sarà sempre possibile, visto che ormai i centri di Pieve di Cadore e di Lamon, quelli di ultima costituzione, sono praticamente già al completo.