FERMATO PER TRE VOLTE… SENZA PATENTE
BELLUNO A.R. circolava liberamente in macchina ed è stato controllato almeno quattro volte dalle forze di polizia, senza poter tirare fuori un documento valido. Ieri mattina era a processo per la terza infrazione e ha patteggiato di 30 giorni di arresto e 1.600 euro di ammenda. La pena detentiva è stata convertita in quella pecuniaria di 1.500 euro, di conseguenza in tutto fanno 3.100.
NONNISMO IN CASERMA, CONDANNATO
BELLUNO Il Sergente F.C. è stato condannato a otto mesi e 10 giorni (pena sospesa), e non fa più parte dell’esercito anticipando un eventuale congedo con disonore. Non hanno fatto la stessa mossa il caporal maggiore S. G. e il caporal maggiore F. S. che erano stati condannati alla stessa pena per violenza contro un inferiore.. Nei loro confronti, dovrebbero scattare dei provvedimenti da parte dello Stato maggiore. I tre erano stati, invece, assolti per la minaccia o l’ingiuria a un inferiore. In ogni caso, avevano dovuto versare 2 mila euro di risarcimento danni al caporal maggiore S.D.R.
SOLDI ALLA FIGLIA VIOLENTATA PRIMA DEL PROCESSO
CORTINA C’è stata l’udienza preliminare per il padre di Cortina, che è accusato di violenza sessuale consumata e tentata e atti sessuali con minore. L’imputato ha promesso al gup Elisabetta Scolozzi che presenterà «un’offerta equa», ottenendo un rinvio fino al 12 dicembre. In questo modo, potrà eliminare la costituzione di parte civile. Non c’è ancora stato il rinvio a giudizio, quindi, ma è solo questione di settimane. La giovane donna aveva 13 anni, quando avrebbe sofferto i primi assalti, senza potersi ribellare
PICCHIATO FUORI DAL BAR
MACERATA Il cadorino Daniele Vecellio è stato sentito come parte offesa dal Tribunale di Macerata, nel processo per tentato omicidio ai cittadini albanesi Orges Falli e Nazmir Jashari: «Purtroppo di quella sera non ricordo nulla. Avevo bevuto diversi spritz, e quello che è successo non sono in grado di ricostruirlo». Il 38enne di Auronzo si è costituito parte civile, ha raccontato di essere andato al bar quel pomeriggio del 16 gennaio di due anni fa e di aver bevuto diversi cocktail, per questo quando all’ospedale Torrette si era ripreso, dopo il pestaggio, non era mai stato in grado di raccontare cosa fosse successo, chi lo avesse picchiato e soprattutto perché.
ULTERIORI APPROFONDIMENTI NELLE PAGINE DI GIUDIZIARIA DEL CORRIERE DELLE ALPI, AGGIORNAMENTO QUOTIDIANO DI GIGI SOSSO DAL TRIBUNALE DI BELLUNO
