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«Contrarietà all’opera sempre stata chiara da parte della Provincia»
BELLUNO La Provincia di Belluno ha avviato le procedure di accesso agli atti riguardanti il progetto della diga del Vanoi, rivolgendosi direttamente al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Il consigliere provinciale delegato all’Ambiente, Simone Deola, ribadisce la posizione chiara della Provincia contro il progetto di sbarramento del torrente Vanoi, espresso tramite un ordine del giorno approvato all’unanimità. La preoccupazione riguarda l’incolumità degli abitanti a valle dell’invaso proposto, situato su aree ad alto rischio idrogeologico, e il rischio di compromettere un sito naturale integro. La proposta del bacino artificiale come soluzione alla siccità è contestata, con la Provincia che sostiene investimenti sui sistemi di irrigazione per evitare di considerare la montagna come un serbatoio per le aree metropolitane. La richiesta di accesso agli atti mira a esaminare il progetto e formulare osservazioni puntuali, tenendo conto delle posizioni delle comunità locali contrarie all’opera. La Provincia chiede chiarezza sul tema al presidente della Regione Veneto e all’assessore regionale all’Ambiente. Il presidente della Provincia, Roberto Padrin, ribadisce l’importanza dell’ascolto delle comunità locali e la posizione contraria al progetto, sottolineata dall’ordine del giorno approvato all’unanimità.