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DI TIZIANO DE COL
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In questa seconda parte riporteremo le immagini di come l’alluvione del 1966 colpì disastrosamente la zona in questione, esondando in tutta l’area considerata e ora chiamata “Boa” ed interessando con l’esondazione anche la parte a monte della frazione di Conaggia con un interramento di più di 1 metro nella parte più a monte per poi ridursi pian piano e terminare nella parte centrale della frazione, ricalcando e soprapponendosi al materiale esondato nel 1888 che già aveva interrato e resi inagibili pianterreno di case e stalle nella parte più a monte della frazione. Le immagini sono tratte dal Bollettino Parrocchiale “Il Risveglio” della Parrocchia di San Michele Arcangelo di La Valle Agordina, pubblicate nel 2016 in occasione dei 50 anni dalla disastrosa alluvione. Alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, la Regione Veneto, tramite i Servizi Forestali Regionali, optò per lo spostamento dell’alveo del Torrente Bordina verso il Monte Celo, allontanandolo dalla frazione di Conaggia. Il nuovo tracciato interessò il vecchio campo sportivo, pesantemente disastrato dall’alluvione del 1966 e il nuovo campo sportivo venne costruito (in parte) sul luogo del vecchio alveo. Qui pubblichiamo una serie di foto aeree (ortofoto) con l’alveo e il campo sportivo prima e dopo lo spostamento di entrambi. La situazione idrogeologica dell’alto bacino del torrente Bordina non è delle più tranquille così come abbiamo riportato in nostri precedenti articoli:
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tanto che sul Piano Stralcio di Assetto idrogeologico (P.A.I) il cui Progetto fu presentato in bozza nel 2002 e successivamente fu approvato nel 2004 dall’ Autorità di Bacino (e pubblicato nel 2012), la zona venne classificata con pericolosità P3 (elevata) all’interno della quale erano consentiti solo interventi di modesta entità a servizio di strutture esistenti. Nel luglio 2014 l’ Autorità di Bacino riperimetrò l’area vincolando per rischio idraulico tutta la zona dove insistono gli impianti sportivi, considerando anche la non remota possibilità che una valanga scendesse per la Val Copegna (Valìn dei Copègn) e ostruisse l’alveo del Bordina in località “I Sabioi” , deviando il torrente direttamente sugli impianti sportivi e zone contermini e soprattutto esondando nella parte a monte della frazione di Conaggia. L’ultimo aggiornamento sui vincoli imposti alla zona si ebbe nel 2021 con l’adozione del P.G.R.A. (Piano Gestione Rischio Alluvioni) del quale pubblichiamo un estratto riguardante la zona in questione. La zona in azzurro è area fluviale (regolamentata da apposite norme), la zona in arancione è Zona P3 (pericolosità elevata) e la zona in giallo è Zona P2 (pericolosità media).
ORTOFOTO DELLA ZONA SPORTIVA CONAGGIA
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