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Ciao “Mary”. Staffetta Mary. Te ne sei andata dopo una lunga malattia a pochi mesi dai 100 anni di una vita tutta dedicata alla famiglia, lasciando a tutti quelli che ti hanno amato e conosciuto un dolce ricordo ed una profonda riconoscenza. Sei stata la sorella più grande di una bella nidiata di figli, una moglie e poi una mamma, nonna e bisnonna meravigliosa. Grazie di tutto cara Dora, come tutti ti hanno conosciuta e chiamata in questa tua lunga vita terrena. La nostra immensa riconoscenza però è strettamente legata alla tua giovinezza. Avevi 20 anni. Quando colui che sarebbe stato il tuo compagno di vita, spedito a combattere nella sciagurata avventura africana voluta dai governanti fascisti, era (fortunatamente!) prigioniero in un campo di concentramento inglese (dove giocava a pallavolo con un compagno di prigionia, un tale Fausto Coppi) ad Algeri, tu avevi già scelto da che parte stare. Ovvero dall’altra parte degli invasori tedeschi e dei loro complici italiani. E così con la spensieratezza consapevole dei tuoi 20 anni, da Longarone salita in bicicletta, andavi fino a Borgo Piave e li prendevi gli “ordini” dal Comando partigiano di Belluno e ripartivi per Fortogna. Mai hai confessato dove li mettevi questi bigliettini (anche se possiamo ben immaginarlo) ma sappiamo che sei sempre riuscita a consegnarli ai partigiani(anche quelli molti della tua età) che rifugiati nei boschi di Cajada scendevano in paese per ricevere proprio quegli ordini. E che dire della “complicità” con i tuoi genitori per rifocillare i partigiani. Il casello ferroviario di Fortogna era strategico allo scopo. La porta e le finestre della facciata anteriore guardavano la ferrovia. Ma dietro, una finestra dava direttamente sui prati e, da questi, al bosco. E quante volte è capitato che dopo aver mangiato un piatto di ministra calda, al primo segnale di allarme per l’ arrivo dei tedeschi e dei fascisti, i partigiani uscissero proprio da quella finestra per dileguarsi nella notte. E quante volte all’arrivo degli aerei degli alleati ti sei caricato sulle spalle il fratellino più piccolo per ripararti dentro un anfratto della montagna proprio dietro il vecchio cimitero di Fortogna. Oggi fortunatamente i ventenni studiano, si divertono, lavorano. Tutti noi viviamo in una democrazia, anche se imperfetta. E la storia insegna che anche la peggiore delle democrazie è sempre meglio della migliore delle dittature. Ed oggi che il mondo e anche la nostra democrazia è inquinata da nostalgiche esperienze del passato, mi auguro che il Tuo esempio possa far riflettere
soprattutto i giovani, vero investimento per un futuro sempre migliore delle democrazie. Per ringraziarti il 25 aprile del 2015, in occasione del 70° Anniversario della Liberazione, il Comune di Longarone ha voluto conferire a Te e ai tuoi compagni partigiani un Attestato di Benemerenza “Per la partecipazione alla lotta partigiana che nel 1945 portò alla libertà e successivamente alla democrazia dell’Italia” Ciao “Mary”. Staffetta Mary.
I TUOI CARI
foto Municipio di Longarone, 25 aprile 2015
A cremazione avvenuta Dora sarà salutata con una preghiera, domani alle 11 in cimitero ad Agordo. Ne danno il triste annuncio i figli Bruno, Atimo, Paola, Paolo con le rispettive famiglie, nipoti, pronipoti, il fratello Walter la cognate i parenti.
Alla famiglia Savaris, ad Antimo amico di RADIOPIU’ giunga l’abbraccio della redazione
mirko mezzacasa
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