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Ho letto l’articolo “ROCCA PIETORE: LA DOMENICA DELLE POLEMICHE E DEI SASSI NELLE SCARPE” L’ ho letto tutto perché ero convinto trattasse di rifiuti e inciviltà, ma soprattutto speravo di trovare idee interessanti e la speranza che una vicenda ambientale fosse andata buon fine. Invece mi son trovato a leggere di una querelle politica e di uno strano, a parer mio, “diritto di replica”. Non so cosa significhi giornalisticamente il diritto di replica, ma mi immagino che se uno pubblica una sua opinione su un argomento tirando in ballo delle persone, alle persone coinvolte la testata giornalistica concede di rispondere sullo stesso argomento. La risposta del sindaco De Bernardin (“Capitolo 7”) ,a cui è stato concesso il diritto di replica, nulla ha a che vedere con i rifiuti, ma solo qualcosa a che fare con uno scontro politico. Mi domando ma il diritto di replica a cosa si riferiva? Era replica alla domanda di Radiopiù se un tale si candida a sindaco o no (Capitolo 3), oppure alla richiesta di alcuni abitanti che chiedevano perché i rifiuti erano ancora in loco (Capitolo 5)? Io da cittadino italiano, che ogni tanto leggo Radiopiù, mi sarei aspettato una spiegazione di quali azioni siano state intraprese per portare i rifiuti nel posto adeguato e per capire gli eventuali colpevoli. Ho pensato ma se quei rifiuti sono solo un paio di sacchetti perché nessuno, tantomeno il sindaco, non li ha raccolti senza tanti clamori e buttati in un cassonetto come fanno tante brave persone di buona volontà senza alcun clamore mediatico? Ma perché il sindaco ha trovato il tempo, da dicembre ad ora di far foto e mandare notizia a radiopiù; e non ha dato mandato, con l’autorità che riveste, alla Polizia Locale di cercare nei sacchetti informazioni utili per risalire agli incivili permettendo così anche che i rifiuti venissero rimossi e smaltiti adeguatamente? O perché non ha indetto una giornata di pulizia con volontari di paese come ci sono in molti comuni anche del bellunese? A questo punto la butto in politica anch’io: visto che per legge se non si trova l’incivile sporcaccione le spese di “pulizia” ricadono sul Comune, allora quale Amministrazione dovrà metterle a bilancio? Quella attuale o quella futura?
Lucio D’Alberto
L’ARTICOLO DI QUESTA MATTINA
ROCCA PIETORE: LA DOMENICA DELLE POLEMICHE E DEI SASSI NELLE SCARPE
INTRODUZIONE
Verso le elezioni. Protagonisti tra i rifiuti dei Serrai di Sottoguda il sindaco uscente, il consigliere di minoranza, gli amici del consigliere di minoranza.
CAPITOLO 1
Qualche giorno fa, in clima primaverile, il sindaco di Rocca Pietore, Andrea De Bernardin, inviava a RADIOPIU una foto di rifiuti abbandonati ai Serrai di Sottoguda, peraltro specificando che non si tratta o trattava, dell’unico caso sul territorio comunale. Concetto e obiettivo: mettere in evidenza l’inciviltà.
“ROCCA PIETORE: SINDACO INDIGNATO PER SCARICO ILLEGALE DI RIFIUTI NEI BOSCHI” Il sindaco De Bernardin di Rocca Pietore si indigna per l’ennesimo scarico illegale di rifiuti nei boschi, chiedendo segnalazioni per identificare i responsabili e esprimendo profonda frustrazione verso chi danneggia l’ambiente, sottolineando l’importanza di contrastare l’arroganza di alcuni individui.
CAPITOLO 2
Radio Più pubblica la segnalazione, meritevole di spazio. Inoltre, per creare un momento di riflessione comune, decide di intervistare il primo cittadino che come sempre non si sottrae alla domande
ROCCA PIETORE Quindi lei con il suo appello invita a fare una segnalazione che gli permette di risalire all’ecofurbo, perchè? “Semplicemente per poterlo o poterla guardare in faccia, semplicemente per dirgli: ma quanto cretino sei? Ma anche per fargli pagare i costi del recupero e smaltimento”. Imbizzarrito è il termine giusto per definire l’attuale momento di Andrea De Bernardin, primo cittadino a Rocca Pietore. “Chi ama la montagna e vive in simbiosi con il territorio non può che avere questa reazione – continua il sindaco – come si fa a non montare in collera guardando questa ed altre fotografie, o peggio ancora constatandolo di persona”. L’irrequietezza di De Bernardin è la conseguenza dell’ennesimo scarico di rifiuti nel bosco anziché all’ecocentro, il cui accesso è gratuito e in vallata non ne mancano. “La foto è stata scattata nella zona dei Serrai di Sottoguda, purtroppo non è l’unica “discarica” illegittima sul territorio. Se qualcuno sa venga a dircelo, garantiamo l’anonimato ma dobbiamo mettere un freno all’arroganza e sfacciataggine di alcuni”. L’impennata del sindaco si conclude con un auspico. “Che la mamma del cretino di turno la finisca di procreare”.
Maurizio De Cassan, consigliere di minoranza contatta gli uffici di RADIOPIU’, con ironia ci racconta che quei rifiuti, ai Serrai, sono li da tempo, già a dicembre, in inverno la prima segnalazione. La redazione prende atto, ringrazia De Cassan e si permette di aggiungere: “non era questo il concetto del servizio, del nostro compito”, ovvio, che ne sappiamo noi di quando sono stati scaricati i rifiuti e poi sinceramente non era questo il nostro scopo nell’informare. Chiudiamo la telefonata con De Cassan parlando d’altro, ad esempio gli chiediiamo, visto che è iniziata la campagna elettorale, se intende ri-candidarsi per l’ennesima volta, ma ancora con un pizzico d’ironia e ricorrendo all’anagrafe ci pare di capire che sia un rotondo no. Sarà vero? Lo scopriremo a giorni. Però questa telefonata fa riflettere sulla segnalazione e concludiamo “non è certo una mossa pre-elettorale” perché Maurizio De Cassan (consigliere di minoranza e già candidato a sindaco) non ce lo ha confermato. Ma la redazione rimane aperta a tutte le ipotesi “Infatti – dice il direttore – non ce l’ha nemmeno smentito”.
CAPITOLO 4
La redazione riflette ancora e verifica, è questo il lavoro della redazione. Come? Chiamando il sindaco, chiedendo chiarimenti e alla fine della telefonata viene rimarcato il concetto “Cosa c’entrano i tempi? Volevo mettere in evidenza il fatto, invitare la gente a segnalare, questo in apertura della nuova stagione”.
CAPITOLO 5
Ieri la vicenda assume il contorno politico. Non Più De Cassan, ma l’intero gruppo di minoranza con tanto di firme in calce ci riassume quanto già raccontatoci da Maurizio De Cassan nella famosa telefonata citata. La Redazione decide di pubblicare il documento, come è giusto che sia, perché il DILLO A RADIOPIU ha 41 anni di storia.
Uniti Montagna <[email protected]>: cI teniamo a precisare che l’abbandono dei rifiuti risale ad almeno dicembre 2023. Il sindaco e Maurizio De Cassan erano sul posto quando è stata fatta la segnalazione da Mariella De Cassan che disse “sindaco ed ex sindaco venite a vedere cosa c’è qui”. Maurizio aveva anche segnalato il fatto sia all’ufficio tecnico che alla guardia comunale, ma nessuno ha provveduto alla rimozione. Ci sembra strano che il sindaco si indigni solo adesso, a mesi di distanza, invece di risolvere subito il problema, facendo le dovute indagini.
CAPITOLO 6
La redazione riflette: visto il tono della missiva, l’evidenza della lista civica che 5 anni fa aveva partecipato e perso alle elezioni, l’elenco preciso dei nomi… non sarà mica una mossa pre elettorale? Vuoi vedere che il gruppo di De Cassan torna in pista? Ma è una nostra ipotesi che poi non inizino le telefonate minacciose, tipo l’ultima volta ….con la doppia telefonata a Gianni Santomaso e Mirko Mezzacasa da parte di una consigliera d’opposizione particolarmente arrabbiata “offesa” pronta a querelarci (strano…) per aver letto della sua possibile candidatura…esperienza da non ripetere, peraltro era pure domenica a mezzogiorno ora di pranzo e tutto per questo per una “stupida” ipotesi rovinandomi la giornata perché come tutti sono particolarmente sensibile alle aggressioni verbali
La redazione decide di chiudere il cerchio con il diritto di replica del sindaco Andrea De Bernardin
CONCLUSIONI
Buona domenica, tutt’altro che rovinata all’ora di colazione…per questa volta.
Mirko Mezzacasa