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Un mese dopo lo sfratto, gli assistenti sociali non sono riusciti a trovare una sistemazione stabile per una coppia di Livinallongo del Col di Lana. Nonostante una proposta di alloggio temporaneo a Rovigo, la mancanza di garanzie scritte ha costretto i coniugi a rifiutare e trovare una soluzione temporanea a proprie spese.
LIVINALLONGO La coppia di anziani non ha ancora trovato una sistemazione e continua ad affrontare giorno per giorno la necessità di un tetto. Ad oltre un mese dalla richiesta di aiuto, dagli assistenti sociali nessuna soluzione concreta. A seguito dell’iniziale clamore mediatico suscitato dallo sfratto, una dimostrazione di solidarietà era arrivata da parte di una signora che aveva dato disponibilità ad ospitarli a Rovigo, gratuitamente per tutta l’estate. Unica condizione: ricevere dagli assistenti sociali e dal Comune di Livinallongo una rassicurazione circa un sistemazione definitiva da settembre, poiché l’abitazione nel rodigino non dispone di riscaldamento. Da allora nulla è stato comunicato e quindi la proposta di Rovigo è stata ritirata forzando gli anziani a trovare altrove un alloggio temporaneo. “L’unica proposta avanzata – dice la coppia – è stata quella di un alloggio a 160 euro al giorno, costi per noi insostenibili. Attualmente abbiamo trovato autonoamente un alloggio meno oneroso. Alla nostra età non è semplice spostarsi continuamente senza avere pace per noi e per i nostri animali, gli unici che ci stanno vicino e fanno sentire il loro calore, malgrado tutto.” La Caritas di Belluno, al fine di sollevare gli anziani dalle spese per un alloggio di fortuna, è venuta incontro agli anziani provvedendo al pagamento della struttura in cui erano ospitati fino alla scorsa settimana, nelle ultime ore ha proposto un ulteriore intervento per alcune notti sostenendo ulteriori spese. “Una dimostrazione di solidarietà è arrivata anche da parte di una ragazza dell’Agordino” commenta il legale di fiducia Alain Dotta dello studio “Dotta e Partners” di Agordo. “Una donazione che avrebbe potuto consentire ai coniugi di sostenere le spese necessarie per liberare l’immobile esecutato, precedentemente venduto all’asta. Ma non avendo ricevuto o trovato alternative migliori alla propria auto, la coppia ha dovuto utilizzare i proventi per l’alloggio”. E’ di questi giorni l’offerta da parte del Comune di Livinallongo di un appartamento, chiuso da circa 20 anni, che quindi necessita di interventi per renderlo dignitosamente abitabile. Ma una certezza c’è: i coniugi da lunedì mattina non hanno più dove stare.
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