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ALLEGHE E’ ritornata potabile, dopo le operazioni di clorazione adottate da Bim Gsp, l’acqua erogata dall’acquedotto nel Comune di Alleghe. A confermalo, l’Ulss 1 Dolomiti di Belluno che oggi pomeriggio ha comunicato l’esito favorevole delle analisi condotte sui campioni d’acqua prelevati lunedì 29 dalla rete idrica locale. Sono risultate efficaci, infatti, le attività di disinfezione messe in atto da Gsp il 25 luglio scorso quando la stessa Ulss, a seguito dei controlli di routine, ha accertato la presenza di batteri nell’acqua erogata dall’acquedotto e fatto scattare il divieto di utilizzo in tutto il territorio comunale (escluse le località di Masarè, La Sala e Caprile). A causare la contaminazione, le intense e abbondanti piogge dei giorni scorsi, che hanno portato, nelle sorgenti in quota, abbondanza di acque superficiali e impurità naturali. Tempestivo l’intervento in loco di Gsp che già il giorno stesso del divieto ha messo a disposizione dei cittadini due autobotti e cisterne con acqua potabile.
“Nel Bellunese – spiega Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp – abbiamo alcune opere di presa particolarmente vulnerabili che, in caso di eventi meteo molto intensi, possono essere soggette ad intorbidimento o ad alterazioni microbiologiche. Si tratta di zone circoscritte della provincia, dove è elevata la permeabilità delle rocce o la captazione è molto superficiale o è difficoltoso automatizzare il processo di disinfezione. Per ridurre in ogni caso i fenomeni di non potabilità e, di conseguenza, i disagi ai cittadini, abbiamo da tempo avviato un programma che prevede l’installazione di nuovi e moderni impianti di disinfezione in tutto il territorio provinciale. Ad oggi ne abbiamo 215 in esercizio, 18 posati nel solo anno 2023, con previsione di arrivare a circa 300 entro fine 2027. Va detto però che non è per nulla facile portare a zero questo fenomeno, perché dobbiamo necessariamente, tutti, fare i conti con i cambiamenti climatici e con gli impatti collegati: eventi estremi come bombe d’acqua, alluvioni o la siccità stessa, sempre più frequenti ed evidenti, sono frutto dello stesso problema, il clima che sta cambiando. Per affrontarli e gestirli al meglio, abbiamo messo a punto un programma di interventi molto articolato: parliamo di 297 milioni di euro di opere da realizzare entro il 2033, per migliorare il servizio e superare le importanti sfide presenti e future”.