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FALCADE. Sarà il ristorante Il Moretto di Belluno a rappresentare le Dolomiti al Campionato mondiale del Pesto genovese al mortaio che si disputerà al Palazzo Ducale di Genova nel 2026.
I membri della giuria non hanno avuto dubbi e all’unanimità hanno giudicato quello di Ivan Ferigo, titolare del noto locale del centro di Belluno, il pesto più buono fra i dieci preparati da vari ristoranti dolomitici e da uno studente dell’istituto alberghiero Follador-De Rossi domenica mattina a Falcade.
“Quando ci siamo trovati a decidere – dice Lia De Biasio, una dei giurati, finalista al campionato mondiale di quest’anno – non abbiamo avuto dubbi: ci abbiamo messo dieci secondi. Sugli altri avevamo pareri discordanti, per cui abbiamo deciso di indicare solo il vincitore. I gusti possono essere vari ed essere soddisfatti dai vari dosaggi nelle componenti del pesto, però su quello di Ferigo non ci potevano essere discussioni”.
“Mi ha sorpreso – dice De Biasio – e ha sorpreso anche il presidente Roberto Panizza, che Ferigo ha ricevuto l’attestato a testa bassa, senza gloriarsi. E questo mi ha fatto pensare al carattere dei montanari che, anche dopo un successo, abbassano la testa e continuano nel lavoro. Infatti Ferigo in poco tempo ha raccolto le sue cose ed è tornato in fretta al suo ristorante”.
Così dal territorio dolomitico arriverà un nome forte per il campionato mondiale 2026 che suggellerà un ulteriore ponte fra la Superba e il territorio bellunese, dopo quelli già varati da Silvano Savio e Lia De Biasio in questi anni.
“Il commento alla fine di questi tre giorni intensi iniziati con una conferenza stampa, proseguiti con un convegno e culminati con la selezione, non può che essere positivo – dice Silvano Savio, promotore dell’evento – c’è stata una partecipazione popolare molto molto nutrita e sulla piazza del paese abbiamo proprio colto un consenso popolare ed è questo l’obiettivo finale che volevamo raggiungere. È andata benissimo anche dal punto di vista tecnico-organizzativo perché pure i genovesi si sono meravigliati del nostro impegno a gestire una cosa così complessa in maniera così dettagliata”.
Sulle ali dell’entusiasmo si sta già pensando al futuro. “Con l’amministrazione comunale falcadina – dice Savio – stiamo facendo dei ragionamenti. Sicuramente Falcade andrà a Genova nel 2026, ma nel frattempo pensiamo a qualche altro evento correlato”.
Molto significativa è stata anche la partecipazione degli studenti dell’alberghiero con i loro insegnanti e la loro dirigente. “Sabato – chiude De Biasio – sono stati attentissimi, c’era chi prendeva appunti, per un’ora e mezza non hanno aperto bocca ma ascoltato con interesse”.
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