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Il Ccs è stato teatro del coordinamento dell’esercitazione regionale denominata “Terre in movimento 2024”, che proseguirà fino a domenica 10 novembre.
BELLUNO Il nuovo Centro di Coordinamento Soccorsi (Ccs) di Belluno ha superato con successo il primo test operativo, durante l’esercitazione regionale “Terre in movimento 2024”. Situato vicino al comando provinciale dei vigili del fuoco, il Ccs è stato progettato per resistere a calamità estreme, grazie alla struttura antisismica e ai pannelli solari per l’autosufficienza energetica. L’iniziativa, nata dopo la tempesta Vaia, è frutto di una collaborazione tra Provincia e Prefettura con un investimento di 1,2 milioni di euro. Il presidente Roberto Padrin ha elogiato la sinergia e l’efficacia della struttura, esprimendo l’augurio che venga usata il meno possibile per evitare emergenze gravi. «Non appena completate le aree esterne, potremo procedere con l’inaugurazione, così da avere un Ccs, già oggi completamente funzionante, anche bello da vedere» afferma Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile.