leggo con dispiacere della cancellazione del progetto del centro wellness di Arabba, in un periodo in cui è palese che per il turismo di montagna la necessità di svincolarsi dalla neve è prioritaria. La mancanza di infrastrutture di medie dimensioni, che necessitano comunque di interventi pubblici per la realizzazione, è un divario non indifferente per attrarre una tipologia di clientela, che cerca servizi di un certo livello. Speriamo almeno che una struttura simile possa avere un futuro in zona di Agordo, magari collegata alla piscina per bilanciare alcune spese fisse. Un politico agordino, al tempo degli ultimi grandi lavori alla piscina mi disse: “non è compito dei comuni realizzare strutture del genere”, chissà se la pensa ancora così. Oltretutto le ultime soluzioni progettuali permettono di modulare la fruibilità, quindi i costi, per la piena stagione ed i periodi di magra. Attendiamo fiduciosi, intanto lasciamo che turisti e bellunesi portino denaro altrove.  Siamo indietro di 15 anni, allora avevamo l’attenuante che solo i “vicini” avevano le disponibilità economiche per aprire una nuova strada che poteva essere un flop, problemi che comunque alcuni centri hanno rischiato, ma ora abbiamo la possibilità di attingere da varie esperienze di sostenibilità economica ed abbiamo anche il bacino di possibili utenti provenienti da Luxottica che, secondo me, non aspettano altro che avere un servizio di questo tipo.