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IL RECENTE PIANO DI ASSEGNAZIONE DEGLI AGENTI DEL 227° CORSO, PUBBLICATO DAL DIPARTIMENTO DI P.S. IL 22 NOVEMBRE SCORSO, PRECEDUTO DAL PIANO DI MOBILITÀ DEL PERSONALE GIÀ IN RUOLO, SUONA COME UNA SENTENZA: UNA CONDANNA ALLA CHIUSURA DI FATTO DELLE ATTIVITÀ DEGLI UFFICI DELLA SPECIALITÀ IN PROVINCIA.
A dicembre, infatti, alla Sezione Capoluogo sarà trasferito un solo agente, che si aggiunge ai due trasferimenti già effettuati a favore del Distaccamento di Feltre e all’assegnazione di due agenti di nuova nomina al Distaccamento di Valle di Cadore, avvenuta la scorsa estate. Numeri assolutamente insufficienti per compensare i continui esodi pensionistici, che si verificano ogni anno. Questa condizione, ben nota al Dipartimento grazie alle puntuali note esplicative inviate dalla nostra Segreteria, si traduce oggi in un deficit di personale preoccupante: Sezione Capoluogo: 27 poliziotti in servizio su 46 previsti (-42%); Distaccamento Cadorino: 10 poliziotti su 15 previsti (-33%); Distaccamento Feltrino: 8 poliziotti su 13 previsti (-39%). Questi numeri descrivono una situazione critica, destinata ad aggravarsi nel giro di un anno, coinvolgendo anche gli altri uffici delle specialità della Polizia di Stato bellunese. Con personale sotto una soglia minima già ampiamente superata, gli uffici si trasformano in riserve per compensare la carenza altrui. Per garantire una pattuglia o un operatore alla sala radio, una volta impiegati i pochi turnisti rimasti, si attinge dai servizi amministrativi, che vengono così sospesi. Questo determina ritardi e inefficienze nella gestione delle attività di competenza. Sorprende che, nei tavoli tecnici provinciali, si continuino a disporre servizi straordinari per la viabilità ordinaria (piani neve, presidi sui passi dolomitici, controlli contro le stragi del sabato sera, ecc.) basandosi su risorse che ormai non esistono più. Nonostante le numerose denunce di questa O.S., appare evidente che, se non si sviluppa una consapevolezza a livello locale della grave crisi che investe la Polizia Stradale, difficilmente se ne potrà prendere atto a livello centrale. Finora, grazie all’abnegazione e al senso del dovere dei colleghi, oltre che alla responsabilità dimostrata dalle organizzazioni sindacali nel firmare accordi per una maggiore flessibilità d’impiego, si è riusciti a garantire molti servizi alla collettività.
Ma ora la misura è colma.
È tempo che chi redige i piani di assegnazione e chi ha potere decisionale sulla mobilità dimostri responsabilità e rispetto verso i lavoratori e la comunità. Per parte del SIULP Bellunese, terminata la stagione degli appelli, è allo studio l’ipotesi di non firmare ulteriori deroghe d’impiego, già concesse, fino a quando non sarà predisposto un piano concreto e serio di assegnazione di risorse umane. Una posizione che auspichiamo sia condivisa anche dalle altre sigle sindacali del comparto. Tutto questo avviene con le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 ormai imminenti.
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