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BELLUNO Questa mattina, presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Belluno, è stata presentato un ulteriore passo dell’iniziativa promossa dai Carabinieri nell’ambito della campagna contro le truffe agli anziani. A supportare il progetto di prevenzione la Provincia di Belluno, il cui Presidente Roberto Padrin, ha presentato stamane, unitamente al Colonnello Pigozzo, l’iniziativa. Il progetto prevede la distribuzione di oltre 10.000 opuscoli realizzati dai Carabinieri e stampati grazie al fattivo contributo fornito dalla Provincia di Belluno, destinati a raggiungere ogni angolo della provincia dai centri di aggregazione, alle parrocchie, dagli oratori alle università degli anziani, grazie anche al contributo delle Sezioni bellunesi dell’Associazione Nazionale Carabinieri che già da domenica prossima, in occasione delle messe domenicali o di eventi sul territorio, inizieranno la distribuzione, insieme ai Carabinieri in servizio. Gli opuscoli informativi riportano consigli pratici, per prevenire truffe e raggiri. Un vademecum, facile ed intuitivo, rivolto principalmente alle persone anziane, ma valido per tutti. “Difendersi dalle truffe è possibile. Le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti: conoscerli è il primo passo per difendersi” si legge nell’introduzione dell’opuscolo, che delinea le principali strategie adottate dai truffatori per carpire la fiducia degli anziani: dalla finta perdita di gas, all’urgente pagamento di cauzioni inesistenti, fino ad arrivare alla sorpresa di un inaspettato rimborso. I malviventi infatti approfittano della sensibilità emotiva e della fragilità fisica per conquistare la fiducia delle vittime. Innumerevoli sono stati gli appelli dei Carabinieri, nelle scorse settimane, rivolti alla cittadinanza attraverso i vari canali di comunicazione: radio, giornali, televisioni e siti web, e, non per ultimo, tramite l’applicazione del messaggio “Attenti alle truffe!”, accompagnato da alcuni consigli molto sintetici e facilmente leggibili, su un pannello applicato sul retro di dieci autobus di linea DolomitiBus, che operano sulla viabilità dell’intero territorio provinciale. Le truffe sono un fenomeno molto diffuso, anche nella provincia di Belluno, e prendono di mira soprattutto le persone fragili o anziane. Per non cadere in questi raggiri, spesso è sufficiente prendere alcune facili precauzioni. I Carabinieri invitano tutti a considerare le tipologie di truffe più comuni e alcuni utili consigli, ribandendo un consiglio sempre valido: contattare immediatamente il numero di telefono di emergenza dei Carabinieri 112, non appena si riceve una telefonata o una visita sospetta, senza mai aprire la porta a sconosciuti. L’opuscolo in distribuzione propone sei consigli pratici per difendersi da truffe e raggiri: diffidare dalle apparenze (in particolare da un sorriso o un abbraccio, che possono essere un modo per avvicinarsi alle persone anziane e ottenere la loro fiducia); attenzione ad aprire la porta agli sconosciuti (meglio controllare sempre dal videocitofono o dallo spioncino); il tesserino non basta (ci sono decine di metodi di falsificazione dei documenti); limitare la confidenza al telefono (mai fornire il proprio nome o dati personali); limitare la confidenza su internet (non sapete con chi state “parlando”); non farsi distrarre (i truffatori potrebbero distrarvi per prendere qualcosa). E poi due regole base che nascono da quanto sta accadendo sul territorio: nessun Carabiniere può chiedere o accettare denaro o gioielli per il suo servizio; non esistono le cauzioni per “liberare” figli, nipoti o parenti che sono trattenuti presso gli uffici dei Carabinieri; non vi fidate se qualcuno al telefono vi dice di essere un Carabiniere…nel dubbio, riagganciate e chiamate il 112. “Siamo un territorio sicuro, ma la prudenza non è mai troppa e la prevenzione è sempre raccomandata» afferma il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. “È per questo che abbiamo dato il nostro contributo attivo nella stampa di questi opuscoli. Grazie all’impegno costante degli uomini e delle donne dell’Arma dei Carabinieri, teniamo alta l’attenzione e difendiamo i nostri anziani da tentativi di truffa e raggiri”. “Ringrazio sentitamente la Provincia per il supporto e la collaborazione, oltre al Presidente Padrin che ha voluto essere presente oggi per rilanciare, ancora più forte, un messaggio di prevenzione. Le numerose chiamate al 112 che ci stanno pervenendo in questi giorni, dimostrano che più i nostri cittadini conoscono come difendersi, più riescono a non essere truffati. Rinnoviamo allora” – ha detto il Colonnello Pigozzo – “quella sana alleanza tra Carabinieri, cittadini e Istituzioni, perché insieme possiamo frenare il fenomeno e noi vogliamo fornire a tutti gli strumenti utili per non cadere nelle truffe”. L’invito dei Carabinieri resta sempre lo stesso: non fidatevi di chi si presenta la telefono come Carabiniere; nessun Carabiniere può ricevere denaro per il proprio servizio e la cauzione non esiste; non aprite la porta a sconosciuti e non consegnate a nessuno denaro o gioielli. Il Colonnello Pigozzo lo ribadisce ancora “insieme, possiamo aiutarci, prestate attenzione e nel dubbio, chiamate il 112”.
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