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BELLUNO Continua la tradizione degli alberi di Natale bellunesi a Roma. Nei giorni scorsi sono stati consegnati e “accesi” gli abeti nei palazzi romani, in un’operazione che ha visto la sinergia tra Provincia e Comuni donanti, con l’azione promozionale di Dmo Dolomiti Bellunesi e Coldiretti, e con il supporto logistico della Protezione Civile Ana Alpini che ha curato il trasporto. Gli alberi sono tutti abeti bianchi, provenienti dai boschi bellunesi. In particolare arrivano da Alleghe e Calalzo gli alberi allestiti a Palazzo Chigi e nella sede dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Calalzo ha portato un abete anche nella sede del Masaf. Invece arriva anche quest’anno -come accade da diverso tempo – da Lorenzago di Cadore l’albero di Natale che abbellisce il salone della Segreteria di Stato Vaticana, insieme al presepe ligneo donato dal Comune al segretario di Stato cardinale Pietro Parolin. Proprio il cardinale ha voluto incontrare la delegazione bellunese nella giornata di mercoledì 11 dicembre, che ha visto la consegna ufficiale anche a Palazzo Chigi, dove sono intervenuti il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin e il consigliere Massimo Bortoluzzi, che si trovavano a Roma per l’assemblea nazionale delle Province d’Italia. Con loro anche i sindaci di Alleghe e Calalzo, il senatore bellunese Luca De Carlo, e i rappresentanti di Dmo Dolomiti Bellunesi e Coldiretti, che, ricevuti dal segretario generale della Presidenza del Consiglio, hanno donato una selezione di prodotti tipici della terra bellunese (lo stesso dono è stato consegnato anche al cardinale Parolin, a cui è stato lasciato un cofanetto di prodotti per Papa Francesco). Quella della donazione degli alberi di Natale bellunesi a Palazzo Chigi è diventata ormai una tradizione. Nata all’indomani di Vaia per far arrivare le criticità della montagna nella capitale, è andata avanti negli anni coinvolgendo sempre Comuni diversi, nello spirito di unitarietà del territorio provinciale.
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