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ALLEGHE Il Dolomiti Superski celebra i suoi 50 anni con eventi in tutte le località del comprensorio. Oggi al Palaghiaccio di Alleghe, Ski Civetta ospita una cerimonia speciale con due tavole rotonde dedicate allo sviluppo del territorio montano. La mattinata inizierà con saluti istituzionali e una discussione sull’economia della montagna, i grandi eventi e il ruolo degli impianti di risalita nel turismo sostenibile, con esperti come Marco Grigoletto e Alessandro Belli. Si rifletterà sugli investimenti e sulle prospettive per i Giochi di Milano-Cortina 2026. La cerimonia culminerà con onorificenze a personalità locali e la storia del comprensorio Ski Civetta. Seguirà una tavola rotonda sul progetto strategico di collegamento sciistico tra Ski Civetta e Cortina Skiworld.
DI DANIELE DALVIT
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Una mattinata ricca di spunti e riflessioni quella che anima i festeggiamenti per il 50° anniversario di Dolomiti Superski, con la più grande destinazione sciistica al mondo che viene celebrata dal comprensorio Ski Civetta presso il Palaghiaccio di Alleghe alla presenza di numerosi ospiti e relatori. La carrellata di interventi è cominciata con i saluti del padrone di casa Danilo De Toni, sindaco di Alleghe, e del presidente del consorzio impianti a fune Ski Civetta Cesare Sorarù: “un traguardo straordinario al quale il nostro consorzio ha potuto contribuire. Un avvenimento che ci riempie di orgoglio e ci porta a riflettere, oltre che sul cammino già percorso, anche sulle sfide del futuro.” Economia della montagna, grandi eventi e fattori di sviluppo: questo il primo tavolo di confronto che è stato introdotto dall’Adjunct Professor in finanza immobiliare della Luiss Business School Alessandro Belli. Il docente, cadorino d’origine, ha presentato una fotografia della forza economica del territorio tramite la presentazione di alcuni dati del settore turistico-alberghiero, sottolineando la tendenza positiva alla destagionalizzazione e la qualità dell’offerta. Ha proposto uno sguardo più focalizzato sulla realtà veneta Marco Grigoletto, presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari (ANEF) Veneto: “qui in regione abbiamo circa 35 società coinvolte e nei prossimi anni abbiamo grossi investimenti in programma per migliorare la qualità del nostro servizio e la sicurezza degli impianti. Stiamo lavorando per sviluppare ulteriormente la nostra offerta e destagionalizzarla, e ci tengo a ricordare che nel nostro settore vengono utilizzati 3 milioni di metri cubi d’acqua per la produzione della neve contro i 150 impiegati dall’industria veneta”. Anche il presidente di Val Fiorentina Spa Enrico Pirollo ha proposto una riflessione, legata in particolare al contesto del consorzio Ski Civetta, al quale ha fatto eco il direttore di Confindustria Belluno Dolomiti Andrea Ferrazzi che si è concentrato sulla legacy dei grandi eventi, Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 in particolare: “l’eredità che vogliamo lasciare dopo questo grande evento va programmata e gestita. Come Confindustria abbiamo già allestito un tavolo di lavoro dedicato con l’obiettivo di accreditare questo territorio come capitale nazionale e internazionale dell’economia dello sport, senza tralasciare il grande impegno della nostra realtà nei settori dell’università e della formazione”. I festeggiamenti del 50° anniversario di Dolomiti Superski sono entrati nel vivo con la consegna da parte di Andy Varallo, presidente del carosello, dell’opera d’arte “Enrosadira” al presidente di Ski Civetta Cesare Sorarù, un passaggio simbolico ma carico di significato. “Se oggi siamo qua è perché qualcuno prima di noi ha creduto e investito in questo progetto” ha aperto così il suo intervento Sergio Pra, con il presidente di Alleghe Funivie che si è fatto carico di raccontare l’evoluzione storica e il cammino del comprensorio negli anni, che l’hanno condotto nel 1993 ad aderire a Dolomiti Superski ricordando l’importante ruolo del pioniere e fondatore Erich Kostner. “Un piacere essere qui a festeggiare questo importante traguardo di Dolomiti Superski, che è il traguardo di tutte e dodici le realtà del nostro carosello” ha chiosato il presidente Andy Varallo, che ha poi presentato in compagnia del collega Sorarù l’opera d’arte “Enrosadira” in acciaio lucidato di Daniele Basso dedicata ai primi 50 anni di Dolomiti Superski. La premiazione dei personaggi della comunità locale che si sono contraddistinti negli anni durante l’evoluzione di Ski Civetta è stato il momento più emozionante della mattinata, che ha visto la consegna dei premi a, nell’ordine: Ivo Torre, fondatore e gestore dello storico Ristoro Belvedere in Val Fiorentina, Samantha Martini, una delle colonne dello staff della Val di Zoldo, Egidio Ganz, direttore degli impianti di Alleghe Funivie dal 1978 al 2004, Catia Carlin, prima segretaria del consorzio Ski Civetta, e Bruno Piva, Val di Zoldo Funivie. “Trovo davvero giusto aver abbinato la festa del 50° di Dolomiti Superski al dialogo sul progetto di collegamento fra Ski Civetta e Cortina SkiWorld. Stiamo parlando di un progetto che ritengo di grande valore, un sogno che può essere coltivato per migliorare la qualità di vita di questa località” ha aggiunto il presidente Varallo, prima dell’introduzione del secondo tavolo di confronto che ha animato la mattinata nella sala congressi “A. Franceschini” di Alleghe, intitolato “Collegamento Ski Civetta – Cortina SkiWorld: un progetto strategico e determinante per lo sviluppo della montagna veneta”. Il primo ad intervenire è stato il presidente di Alleghe Funivie Sergio Pra che ha ripercorso il cammino storico dell’evoluzione del progetto di collegamento, passando la parola al presidente di Cortina SkiWorld Marco Zardini che ha invece portato la testimonianza positiva dell’impatto dei collegamenti già realizzati nell’ambito cortinese che hanno fruttato un’indubbia crescita nei flussi e una conseguente diminuzione del traffico veicolare tanto invernale quanto estivo. Si sono resi protagonisti anche i sindaci direttamente coinvolti dall’ipotesi di collegamento: il primo cittadino di Selva di Cadore Luca Lorenzini e il collega di Colle Santa Lucia Paolo Frena, i quali hanno posto l’accento sulle tematiche dello spopolamento, della pluralità dei servizi offerti e delle opportunità legate al settore alberghiero, della ristorazione e quindi dei servizi. Non solo, è stata evidenziata anche la criticità legata al traffico sul passo Giau, con l’ipotesi di collegamento Civetta-Cortina che in un’ottica attenta alla sostenibilità ambientale andrebbe incontro al miglioramento di una situazione attualmente impattante sui flussi, soprattutto estivi, di accesso al passo. “Il messaggio che dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni dopo questi tavoli è che con le loro capacità e conoscenze possono far crescere il nostro territorio. Investire e crescere si può e si deve” ha aggiunto l’avvocato Maurizio Paniz, perché ampliare l’area sciabile è la soluzione per migliorare realtà geograficamente poco estese come quella del Civetta. Ultimo relatore, non per importanza, è stato l’Assessore al turismo di Regione Veneto Federico Caner: “la regione crede molto nel sistema montagna e lo dimostrano gli stanziamenti fatti negli anni” ha detto l’assessore, aggiungendo che la sostenibilità non si limita solo a quella ambientale, ma va estesa anche a quella sociale ed economica e sono tanti i fattori da considerare quando si pensa agli interventi sul territorio montano. Le cifre dell’ipotesi di progetto del collegamento Civetta-Cortina sono importanti, ma ragionando “come squadra” e in un’ottica di sostenibilità allargata si coglie che gli effetti positivi sono altrettanto importanti. Nell’intenso scambio di prospettive targato Ski Civetta hanno preso la parola anche il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin e il presidente del Comitato di Gestione del Fondo Comuni Confinanti Dario Bond. A conclusione della mattinata si contano molteplici e interessanti spunti di riflessione proposti dai relatori e moderati dal giornalista feltrino Nicola Maccagnan, con il comprensorio Ski Civetta che ha celebrato in modo originale il 50° di Dolomiti Superski: altri 50 di questi anni.
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