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VENEZIA
“In democrazia c’è la possibilità di chiedere il referendum, ma allo stesso tempo quella di opporsi a questo istituto. Per questo motivo, serenamente, presenteremo le nostre ragioni contro il referendum abrogativo dell’autonomia differenziata dichiarato ammissibile dalla Corte di Cassazione. Ci costituiremo ad opponendum. Sarà poi la Corte Costituzionale a dover decidere”.
Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha espresso la sua posizione netta durante l’incontro di fine anno con la stampa. Zaia ha sottolineato che l’autonomia differenziata rappresenta un elemento centrale del progetto politico per la Regione Veneto e che la richiesta di abrogazione, tramite referendum, mette in discussione una volontà consolidata da anni di battaglie istituzionali.
Il tema ha suscitato reazioni contrastanti a livello politico e sociale, configurandosi come un nodo cruciale per il futuro delle autonomie regionali in Italia. La questione ora passa alla Corte Costituzionale, che dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità del referendum stesso e sulle sue implicazioni giuridiche.
Zaia ha concluso il suo intervento con un richiamo al rispetto dei principi democratici: “È fondamentale che ogni passaggio venga affrontato con trasparenza e rigore, nel rispetto delle istituzioni e della volontà dei cittadini”.